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Autore: MaxB    12/01/2015    9 recensioni
Raccolta di one-shots e mini-long basate su immagini di Rboz e Blanania, che mi hanno dato l'autorizzazione. Gajevy totale con accenni ad altre coppie.
Elenco dei capitoli per genere o caratteristiche:
- Serie di immagini: 1, 6, 8, 9, 14
- Immagini singole o a coppie: 2, 5, 7, 12, 18, 19, 23, 24
- Drammatiche: 3, 13
- AU: 5, 15, 18, 19, 20, 22, 24
- Pirates AU: 10, 11 (conclusa)
- School AU: 4, 15, 20
- Council Gajevy: 16, 21
- Gajevy Week 2015: 17
Scrittura e disegno sono due forme d'arte che se accoppiate fanno scintille!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Pantherlily, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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The proposal

Disegnatrice: Rboz
Universo: Fairy Tail
Caratteri: IC
Genere: fluff; romantico
Personaggi: Gajeel Redfox; Levy McGarden
Coppie: GxL
Rating: verde
POV: esterno
Lettura: orientale (destra a sinistra)
Contestualizzazione: imprecisata
Avvertimenti: nessuno

 

Levy era nel suo mondo. Mezza sdraiata sul divano, aveva un libro dalla copertina verde in grembo. Fuori era inverno e il vento gelido sferzava i visi dei pochi coraggiosi che osavano avventurarsi in quella Magnolia imbiancata. Ma dentro casa era caldo, grazie al camino che spandeva un soffuso tepore in tutta la casetta. Levy indossava una vecchia maglia di Gajeel, una specie di camicia con il bordo del colletto borchiato. Era abbastanza grande da fungere da vestaglia e la ragazza adorava mettersi gli indumenti del compagno. Erano comodi, caldi, e impregnati del suo odore. I capelli erano sciolti e selvaggi, senza la consueta fascetta a tenerglieli in ordine.
Levy alzò la testa dal libro sospirando impercettibilmente, strizzando gli occhi e stringendo a sé il volume. Era un romanzo rosa e finalmente era arrivata al punto in cui la protagonista riceveva la fatidica proposta dal suo amato. La ragazza posò lo sguardo su Gajeel, malinconica. Il suo compagno non era esattamente romantico. Certo, quando la coccolava o voleva essere coccolato lo era, ma in quanto a gesti dolci, parole d'amore o regali... be', non era il tipo. Stava armeggiando con un vecchio marchingegno che aveva rotto mentre faceva la lotta con Lily. Stava raccogliendone i cocci, poco distante dal divano su cui era Levy. Aveva anche lui un abbigliamento leggero. Del resto, con il camino e il suo calore personale non poteva assolutamente temere il freddo. E infatti aveva una canottiera rossiccia sopra a dei pantaloni da tuta grigi. Secondo lei, era più sexy quando indossava quegli abiti comodi rispetto a quelli da battaglia. Ma lui stava bene in tutte le salse.
Non disponibileLevy respirò a fondo e poi assunse un'espressione neutra e tranquilla. Fissò il libro e chiamò piano: - Ehy, Gajeel.
- Hmm? - mugugnò senza voltarsi.
Levy fece finta di nulla e disse, a mezza voce: - Dovremmo sposarci presto.
Il ragazzo si fece improvvisamente attento e assunse un'espressione interrogativa. Si girò a fissare la compagna con le sopracciglia aggrottate, un chiodo in bocca e un altro pezzo di metallo in mano. Ecco come faceva pulizia.
Deglutì e mormorò: - Huh?
Sperava di aver sentito male. Ma Levy lo ignorò e continuò a leggere imperterrita il suo libro.
Dopo alcuni istanti Gajeel andò nel pallone  Aveva sentito male? Se lo era solo immaginato?
Sudando freddo, prese il coraggio a due mani e balbettò: - H-Hey... Levy? Hai detto qualcosa? Tipo qualcosa riguardo il matrimonio...?
Levy abbassò lo sguardo, triste, e arrossì. E poi incatenò i suoi occhi con quelli del ragazzo. Era incredibile la malinconia che Gajeel vi lesse, e per un attimo si spaventò. Faceva di tutto per vederla sempre felice.
Rimasero a fissarsi in silenzio, lui  a disagio e in tensione, lei come a volergli carpire tutti i pensieri.
Non disponibilePoi chiuse il libro e si sedette sul divano, guardando in basso. -  Stavo solo pensando... - esordì alzandosi e piazzandosi di fronte a Gajeel, seduto per terra. - Perché non ci sposiamo? È passato tanto tempo da quando ci siano messi insieme. - Levy si mise una manina sul cuore, trasportata da ciò che stava dichiarando e dai suoi sentimenti. - È così strano rivelarlo? Ho provato a dirtelo tutta la settimana... Mi piacerebbe essere tua moglie, Gajeel.
Lo aveva detto. Le gote arrossate, lo sguardo lucido e pieno di amore, un peso che finalmente smetteva di opprimerle il cuore. Non c'era traccia di ironia sul suo volto, e questo lo fece diventate paonazzo. Spalancò occhi e bocca, scioccato.
È completamente seria riguardo a questa cosa!!, fu l'unica cosa a cui riuscì a pensare.
Dopo alcuni istanti di silenzio imbarazzato, Gajeel chiuse la bocca e, nervoso, domandò pacatamente: - Perché?
Se avesse potuto, si sarebbe picchiato da solo. Fra tutte le cose che poteva domandarle, quella era in assoluto la peggiore. E, infatti, Levy sussultò e indurì lo sguardo.
Gonfiando le guance come suo solito, il viso rosso di rabbia, sbottò: - Perché?! C-che razza di domanda è questa?!
  Il ragazzo si gratto la testa e si alzò da terra, evitando il suo sguardo.
Non disponibile- Gajeel, idiota! - sbottò Levy, irritata. - Mi stai facendo sentire stupida dopo averti detto tutte quelle cose!
- Non sto cercando di farti sentire male - ribatté lui. - Mi hai solo fatto abbassare la guardia!
Levy si accarezzò un braccio, gli occhi rivolti verso i suoi piedi. - Non volevo suonare intraprendente...
Gajeel sospirò e la fissò di sottecchi, ancora imbarazzato. Si grattò una guancia. - Non è assolutamente quello, piccoletta. Aspetta qui - disse allontanandosi.
Levy lo guardò incuriosita mentre si dirigeva verso un mobile ed estraeva da un cassetto un piccolo involucro.
- È qui - disse stringendo i laccetti di un minuscolo sacchettino rosa tenue.
Il ragazzo girò il viso per guardare la sua compagna da sopra la spalla, scoccandole un sorriso; anzi, un mezzo ghigno. Il cuore di Levy accelerò, un po' per l'espressione di Gajeel, che adorava, e un po' perché immaginava cosa ci fosse fra le dita del fidanzato. Poteva essere solo quello.
L'emozione la fece arrossire. E finalmente lui si girò del tutto, dirigendosi verso la ragazza. Levy cominciò a torturarsi le mani, incrociate sul grembo, cercando di non far trasparire alcuna emozione.
Non disponibileGajeel fece vagare un po' lo sguardo prima di riuscire a posarlo su di lei. Era imbarazzato. Si grattò il collo. - Non fraintendere la mia reazione. Volevo solo dirtelo per primo, ma mi hai preceduto.
La sua voce era pacata e sembrava quasi che gli costasse una fatica indicibile parlare. Levy, invece, era rapita: lo fissava senza battere ciglio.
Gajeel aprì lentamente il sacchettino. - Scusami se è un po' grande, non ho avuto tempo per aggiustare la taglia. Dammi la mano.
La ragazza allungò la sua piccola manina, come ipnotizzata. Quella grande a forte del suo compagno la afferrò dolcemente, aprendole il palmo verso l'alto.
- Si supponeva che fosse una sorpresa, lo sai? - la incalzò in tono ironico, un piccolo ghigno teso ad increspargli le labbra.
Nel momento in cui un freddo pezzo di metallo scivolò giù dal sacchettino, Levy rabbrividì.
Era un anello. Un anello di metallo. Proprio come il suo ragazzo. Le parole le morirono in gola, e così i suoi pensieri. Riuscì solo a fissare ammaliata il piccolo cerchio perfetto che risaltava sulla sua pelle diafana. La salivazione le si era azzerata e gli occhi si erano fatto grandi grandi, come a voler assimilare ogni dettaglio di quell'oggetto.
 Non disponibilePoi non resistette più. Staccò la mano da quella del compagno e se la portò vicina al viso. Con le dita dell'altra lo accarezzò dolcemente, come se fosse un pulcino e non un freddo pezzo di ferro.
- Hai fatto questo per me allora? - domandò con un filo di voce, senza distogliere lo sguardo dall'anello.
Per fortuna Gajeel aveva un udito da drago, altrimenti non l'avrebbe sentita. - Sì. Ci ho lavorato su per un paio di giorni.
Levy rimase in silenzio, e la cosa lo mandò nel panico. Significava che non le piaceva? Era troppo semplice e poco romantico? Non era come se lo aspettava?
Poi, però, lei lo afferrò e lentamente se lo infilò all'anulare sinistro, restando a contemplarlo e rigirando la mano per ammirarlo.
Gajeel continuava a grattarsi la testa, più per nervosismo che per vera necessità. - Ti ricordi quando ti ho detto che stavo andando a prendere lezioni di canto?
- Sì - sussurrò Levy, quasi meccanicamente e senza guardarlo.
- Ho mentito. Stavo lavorando all'anello... -. Poi aggiunse, leggermente risentito: - Come se avessi bisogno di lezioni.
- Sì - ripeté lei.
- Non sono abituato a fare cose piccole come questo. Quindi è stato un vero dolore al fondoschiena - aggiunse per tutelarsi. Insomma, era bravissimo a creare oggetti metallici. Ma non voleva ammettere che per quel piccolo anello aveva usato un sacco di risorse e tempo. Era pur sempre un orgoglioso Dragon Slayer.
- Sì.
Non disponibileIn un'altra occasione Gajeel avrebbe perso la pazienza nel sentire Levy ripetere sempre la stessa cosa. Ma quando i suoi occhi brillanti, lucidi, emozionati lo incontrarono, il cuore di ferro del ragazzo si fuse. In quegli occhi c'era tutto un mondo. Il suo mondo. Significavano casa e amore. Significavano Levy. E le sue guancette rosee, il sorriso dolce che le era fiorito sulle labbra e il suo sguardo innamorato nulla poterono contro il burbero Gajeel.
Si ritrovò a sorridere come non faceva da anni. Forse, come non aveva mai fatto. Un sorriso piccolino, ma aveva contagiato gli occhi, che brillavano. Era impossibile non sorridere di fronte al viso perfetto della sua dolce metà. Lei era tutto per lui. Tutto.
Impercettibilmente iniziarono ad avvicinarsi, senza distogliere gli occhi di un millimetro l'uno dall'altra. Si resero conto della loro vicinanza solo quando i loro nasi si sfiorarono. Ormai conoscevano i loro corpi così bene da non aver bisogno nemmeno di guardare dove fossero le loro bocche. Gajiru ghignò quando sentì le labbra della compagna schiudersi ad un soffio dalle sue. L'attesa di quell'attimo di infinita dolcezza lo emozionava quanto il bacio in sé.
Non dispobinileLevy gli posò le manine sul petto, socchiuse, e lui le mise le grandi mani sulla schiena, una sopra l'altra. E finalmente l'attirò più vicina, facendo combaciare i loro corpi e le loro labbra. Il bacio che si scambiarono era diverso dal solito, e seppero che non l'avrebbero mai dimenticato. Fu breve, ma cosi denso d'amore da dare una nuova essenza a quel sentimento. Era privo della smania famelica, della passione che li attanagliava di solito. Era calmo come uno specchio d'acqua limpida, profondo come un abisso e dolce come il profumo delle rose appena sbocciate.
Si staccarono lentamente, in tacito accordo, continuando a fissarsi con tenerezza. Volevano capire se anche l'altro aveva provato le stesse cose, aveva sentito che era speciale quel contatto. E quando trovarono la conferma, si abbracciarono. Levy strinse Gajeel, accoccolandosi contro di lui e strusciando la testa sul suo
petto. Lui, invece, la premette ancora di più contro di sé e ridacchiò come faceva sempre, emettendo un "gihihi" con un ghigno sghembo e gioioso sul volto.
Quel momento era perfetto e nulla avrebbe potuto guastarlo.
Non disponibilePoi, Levy spalancò gli occhi e il sorriso idiota degli innamorati le morì sulle labbra. Guardò a terra e prese un profondo respiro. - A proposito, Gajeel - esordì. - Sono quasi certa di essere incinta.
E il piccolo mondo perfetto di Gajeel gli crollò addosso. Sbarrò gli occhi e spalancò la bocca.
La sua futura moglie doveva evitare di sganciare certe bombe con tanta tranquillità!






MaxBarbie’s
Eccomi tornata con questa nuova avventura. Che poi… tornata… non sono mai andata via xD
Allora, ho chiesto all’autrice delle future immagini che vedrete se potevo scriverci una bella storiella intorno. E mi ha dato l’ok *-* È assolutamente talentuosa e adoro, ADORO, le sue immagini. Siccome ne ho trovate alcune che descrivono delle vere e proprie storie, come queste sopra, be’, ho descritto ciò che vedete. Non saranno sempre così lunghe. A volte in un’immagine è condensato tutto, altre volte in due, e così via.
È diversa dall’altra mia ff, La nostra vita insieme, perché qui mi limito a descrivere la scena, non creo attorno una storia diversa^^
Spero che queste meraviglie (i disegni, si intende), piacciano come piacciono a me.
Chiedo scusa per la traduzione, a volte è difficile tradurre direttamente dall’inglese con tutte le peculiarità tipiche della lingua. Traducendo lettera per lettera alcune cose non hanno molto senso^^”
Aggiornerò ogni domenica, e sono bene accette critiche, suggerimenti, recensioni positive e altro^^
A presto e grazie in anticipo,
MaxBarbie

P.S.: ditemi come volete che metta le immagini. Ho provato tutte a sinistra, ma vengono piccole. Così almeno, in teoria, si legge qualcosa. Altrimenti accetto suggerimenti. Qui sotto lascio i link

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Se volete vedere tutta la collezione io sono su WeHeartIt, sotto MaxBarbie
 
  
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