Un problema, una lineare soluzione, un rifiuto, una delusione.
In un turbinio di oscuri pensieri tu voli e ansimi, cadi, non ti rialzi e vieni trascinato da quel vento di disperazione ed è buio.
E’ coś buio, non si vede nulla ma è meglio che lo sia, le ombre taglienti lacerano la carne, poi una luce, la vedi, la osservi, la desideri ma ti giri e continui a trascinarti nell’oscurità.
Strane figure, strane ombre, un dolore che sfiora, carezza e preme, un dolore che penetra e squarcia.
Una luce scaccia le ombre, una luce scaccia un dolore: tu scacci la luce.
Sofferenza.
La luce si gira, piove e si spegne, il buio ti avvolge e tu sei parte di esso, ti lasci toccare e ferire come se non fossi più tu.