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Autore: AvesVii    13/01/2015    2 recensioni
Se potessi avere solo un altro desiderio, sarebbe averti al mio fianco.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aria Montgomery, Ezra Fitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Eccomi qua con la mia prima OS su PLL, meglio ancora su Ezria. Amo questa coppia da morire e so che anche voi ne siete innamorati ! 
Spero che vi piaccia, è un testo che avevo scritto per me, doveva essere tenuto nascosto, non doveva esser pubblicato ma poi ho cambiato idea a riguardo e ho deciso di provare a pubblicarlo. 
Recensite e fatemi sapere se vi piace o no e come lo trovate! 
Grazie, 
Vale :) 


«Se potessi avere solo un altro desiderio, sarebbe averti al mio fianco. La vita è diventata monotona senza te, le lezioni tutte uguali, niente mi attira più, le ragazze mi dicono che devo star tranquilla, che tutta la faccenda di A si risolverà, ma se solo sapessero il perché io sono così straziata, il perché io sono così priva di speranza. Non è certo per la storia di Alison, mi sta succhiando le energie ma non la speranza. 
Io sono straziata perché non ci sei più, dove sei, Ezra? Sei sparito proprio come Alison quella sera. 
Ho sbagliato, ho commesso un errore ma chi non ne commette? Ho pensato di potermi fidare di quella persona e invece non ha fatto altro che andare a urlare al mondo il nostro amore. Ma che cosa abbiamo fatto di male noi? Non capisco. Se amare è sbagliare allora non ho più voglia di vivere in un mondo così. 
Da quando donare il cuore ad una persona è tradirne altre? È prendere in giro i propri genitori? 
Sai, sto da Hanna adesso, non ho intenzione di parlare con i miei. Mi hanno trattato come se avessi rubato e invece, sono i primi che dovrebbero sapere quanto è importante amarsi. 
Mi manchi Ezra, respiro perché è il cervello a dare gli impulsi di farlo perché se fosse per me non farei neanche quello, non vivo più senza di te. Che ragione ho di vivere se non posso avere l’amore della mia vita? 
So di non essere più il tuo. Tu mi avevi detto che non saresti mai stato arrabbiato con me e non te ne saresti mai andato ma l’hai fatto e fa male sapere di averti portato a questo. 
Hanna ha detto che ha scoperto il tuo indirizzo e ho deciso di inviarti una lettera anche se, credimi, vorrei vedere i tuoi occhi ancora, le tue labbra, infilare le mie dita nei tuoi capelli e riempire gli spazi mancanti con le tue mani. 
Se la ricevi, ti prego, rispondimi. Ho sbagliato ma credo di meritare almeno una risposta.

Tua Aria 
B26, ricorda. »


«Se potessi avere solo un altro desiderio sarebbe tornare all’inizio e rivivere tutto il tempo passato insieme ed arrivare ad un punto in cui ti dico che non dobbiamo aver paura di ciò che diranno gli altri. Sono arrabbiato con me stesso per averti costretto ad una relazione che non volevi andasse così, tu volevi uscire, stare mano nella mano per i corridoi della scuola, baciarci al cinema e guardarci seduti ad un tavolo di un ristorante e non di quella squallida sala di casa mia. 
Scusa Aria, non sono riuscito a darti quel che tu speravi di avere. So che tu mi diresti che non è tardi ma che diranno i tuoi genitori? Non vorrei mai avere un brutto rapporto con loro e, da come hanno reagito, sembro non essere nella lista dei preferiti. 
Sono straziato anche io Aria, sono senza forze e senza speranza ma quando penso ai tuoi sorrisi, agli sguardi che riservavi solo a me durante le lezioni sento rinascere del desiderio di bussare alla porta di casa tua, prenderti in braccio, baciarti e non staccarmi mai più da te e dalle tue labbra ma poi penso a quanto io abbia incasinato tutto e torno a lavorare in questa scuola squallida che senza te, non ha senso neanche insegnare o spiegare ai ragazzi perché certe cose venivano spiegate e capite solo per te e da te. 
Sei mia Aria e questo non cambierà mai.

Tuo Ezra. 
B26, non potrei mai dimenticarlo. »


Sigillò la busta e la imbucò nella casella della posta di casa Marin, stava per andarsene quando la maniglia della porta si abbassò facendo scattare la serratura e la porta si aprì, lo sguardo di Aria da annoiato, si trasformò in sorpreso e disperato, era da così tanto che non vedeva quel viso. 
Ezra fece lo stesso, gli erano mancate quelle labbra da osservare ad ogni movimento o incurvamento degli angoli, gli occhi grandi e profondi. Restarono a guardarsi per qualche secondo che sembrò infinito e poi, senza che nessuno dei due disse niente, Aria lasciò cadere la borsa a terra compresi i libri e si buttò nelle braccia dell’uomo che l’avvolse senza dire niente e si baciarono senza preoccuparsi se li avesse visti il vicino o qualche genitore o studente o collega. 
Frequentavano due scuole diverse ora e il problema non si presentava, le loro lingue si incontrarono togliendo il respiro ad entrambi. Si staccarono guardandosi negli occhi e Aria si girò, prese la lettera e si sedette sugli scalini di casa Marin a leggerla, sorrise leggendo la scena di bussare alla porta. 
“Non incolparti di cose che sono accadute per colpa di entrambi, è anche colpa mia in gran parte.” Aria voleva essere chiara a riguardo, non si sarebbe mai perdonata se Ezra avesse sempre pensato che era stata solo colpa sua. 
“Io ti ho cacciato in questo guaio”
“Guaio? Cacciato? Ehi, ho acconsentito a tutto questo. Sapevo a cosa sarei andata incontro e non ho mai cercato di evitarlo!” Ezra apprezzava la sua maturità e la sua consapevolezza, le spostò una ciocca di capelli dietro all’orecchio e la baciò di nuovo sentendo la ragazza ricambiarlo. 
“Ti amo, Aria Montgomery” 
“Ti amo, Ezra Fitz, non mi lasciare mai più.” 
“Non ti ho mai lasciato e non ti lascerò mai, Aria.”

  
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