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Autore: eltanininfire    13/01/2015    0 recensioni
[PWP con Loki, Selina e gli Avengers, con la partecipazione speciale della Percabeth e del Pernico (but only mentioned)]
Selina riceve una lettera, Loki vorrebbe che non fosse mai successo. Un matrimonio che rischia di mettere in crisi metà universo.
Dalla storia:
[...] La ragazza sguainò il pugnale e accompagnò una statuetta africana a suicidarsi nel caminetto acceso. Dopodiché allargò le braccia a mo di Gesù di Rio de Janeiro e Thor dovette scansarsi per non finire con un braccio affettato a metà.
-Deve morire!- starnazzò, piantando il pugnale nel tavolino.
-Quello era il mio tavolino degli alcolici- esordì Stark, fissando il mobile come se fosse stato un vecchio amico in punto di morte.
-Chi se ne frega!- fu la risposta che gli tappò la bocca.
-Ma che sta succedendo?- mi azzardai a chiedere. Non l'avessi mai fatto: Selina mi fulminò con lo sguardo ed emise un basso suono gutturale con la gola, come un ringhio di un lupo. Saggiamente, mi portai più a sinistra, dove non mi poteva mordere.
-Ha ricevuto quella-
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Demigods Chronicles'
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Solo un'altra ordinaria mattina in casa Avengers

Non è che sia contrario al matrimonio, però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi.
(Massimo Troisi)

POV LOKI
Quella mattina mi svegliai in modo strano, alquanto inusuale. Di solito c'era Thor che mi buttava giù dal letto e insisteva come un bambino per fare ogni giorno una cosa nuova. Oppure venivo destato dall'ennesima esplosione causata da un incantesimo di Selina. O, ancora, la suddetta semidea faceva un disastro silenzioso e veniva a svegliarmi scuotendomi leggermente, pregandomi di mettere a posto il casino che aveva fatto. Una sveglia migliore di quel bufalo del figlio di Odino, che il giorno precedente aveva deciso di andare a Long Island a pescare alle tre del mattino, per poi ricordarsi dell'attrezzatura solo dopo aver percorso almeno metà della strada.
Quella mattina, però, non c'erano tornado biondi muniti di martello, nè figlie di Ecate che provavano incantesimi, e provai sollievo nell'ascoltare il silenzio dell'appartamento che condividevo alla Tower con Selina.
-Signor Loki, suo fratello richiede la sua presenza nell'attico del signor Stark- Ah, JARVIS, a volte mi chiedevo se fosse stato inventato per distruggere i momenti di tranquillità della gente.
Mi alzai controvoglia e non feci nemmeno colazione, salii direttamente all'ultimo piano della torre.
La scena che mi si presentò agli occhi era più di quanto avessi mai immaginato. Tutti gli stupidi eroi erano riuniti attorno al tavolino bianco degli alcolici dell'Uomo di Metallo mentre fissavano in un silenzio attonito Selina sbraitare e agitare le mani in aria. I libri e tutti i ninnoli del miliardario seguivano i suoi movimenti mentre volteggiavano leggiadri sopra le teste dei presenti, rischiando più volte di colpirli in mezzo agli occhi o sulla nuca.
-Stupido idiota!- strillò la semidea, con un acuto talmente potente da far tremare le ampie finestre. Sperai vivamente non fossi io il soggetto dell'invettiva, sia perchè non avevo fatto niente, sia perchè Selina picchiava duro, anche se non sembrava.
La ragazza sguainò il pugnale e accompagnò una statuetta africana a suicidarsi nel caminetto acceso. Dopodiché allargò le braccia a mo di Gesù di Rio de Janeiro e Thor dovette scansarsi per non finire con un braccio affettato a metà.
-Deve morire!- starnazzò, piantando il pugnale nel tavolino.
-Quello era il mio tavolino degli alcolici- esordì Stark, fissando il mobile come se fosse stato un vecchio amico in punto di morte.
-Chi se ne frega!- fu la risposta che gli tappò la bocca.
-Ma che sta succedendo?- mi azzardai a chiedere. Non l'avessi mai fatto: Selina mi fulminò con lo sguardo ed emise un basso suono gutturale con la gola, come un ringhio di un lupo. Saggiamente, mi portai più a sinistra, dove non mi poteva mordere.
-Ha ricevuto quella- disse Lady Pepper, indicando una lettera sul tavolo. S'intravedeva a malapena, bianco carta contro bianco ghiaccio. -E poi ha incominciato a dare di matto asserendo che una certa Annabeth "deve morire" e che un certo Percy "sta facendo il più grosso sbaglio della sua vita", adducendo anche che un certo Nico "si merita di più, povero ragazzo"- Mimò anche le virgolette ad indicare le frasi prese di pari passo con il discorso un pò - un pò tanto - senza senso della semidea, che intanto si era apparentemente calmata e fissava il pugnale spuntare dal tavolino con il fiatone.
-Ok, rispiego. Questo è un invito ad un matrimonio, solo che le persone che si devono sposare sono sbagliate. PERCY NON DEVE SPOSARE ANNABETH! PENSAVO DI AVERLO DETTO CHIARAMENTE!-
-Ma Nico si è messo con Will- osservò il figlio di Cupido. Selina gli lanciò uno sguardo così infuocato da far abbassare la testa anche ai vicini del semidio.
-Non. Dire. Idiozie. Nico sta con Will solo perchè non può avere Percy, e Percy deve capire una volta per tutte che è gay!-
Calò il silenzio, rotto solo dalla fuga del dottor Banner, che pensò bene di rifugiarsi ai piani di Ricerca e Sviluppo. Poi parlò la Romanoff, alias Vulvetta Lamentosa.
-Cioè, tu stai piantando una scenata epica per un matrimonio che non è nemmeno il tuo perchè non approvi gli sposini?- volle accertarsene.
-Sì!!- strillò la ragazza, ormai rossa in viso e con le vene del collo esposte. Sembrava la versione rosa e rossa, e molto più ridotta di Hulk.
-Sel- la chiamai e mi guadagnai un'occhiata scontrosa. Ok, sarebbe stato difficile calmarla, era così testarda a volte. -Sai che è una loro decisione, vero? Che tu non hai voce in capitolo? Se questo fantomatico Percy ha deciso di essere etero e sposarsi con una ragazza, sta a lui prendersene le responsabilità-
-Jason è stato il primo a saperlo, poi ci sono stata io. Sinceramente ero un pò offesa dal fatto che l'avesse detto prima a lui e poi a me, ma quando mi ha detto che era un confessione estorta da Cupido in persona non ho potuto più obbiettare. Da allora ho parteggiato per Nico e Percy, la Pernico, come la chiamano i figli di Afrodite. Percy è un idiota cieco- concluse, decisamente più calma.
-Ma lui e Annabeth sono così carini!- esclamò la maga rossa, beccandosi un'occhiataccia dai tutti i presenti, me compreso.
-Certo, la figlia della dea della sapienza, della conoscenza e della strategia che si mette con il figlio del dio dei merluzzi- ribattè lei. In lontananza si sentì un tuono, Poseidone non aveva propriamente gradito la nuova denominazione.
-Non è facendo così che romperai il fidanzamento- dissi, attirando la sua attenzione. -È del tutto inutile cercare di uccidere i presenti o di menomarli, te ne rendi conto?-
Lei boccheggiò in cerca di una risposta, ma dovette desistere. Come al solito il mio discorso non faceva una piega e mi complimentai silenziosamente con me stesso.
-Nico è un amico, ci tengo a lui e voglio che sia felice. Vedo perfettamente che cerca di nascondere il rossore sulle guance quando vede Percy, indizio che non ha mai smesso di amarlo. Io farò qualcosa, magari Piper mi aiuterà-
Poi la sua espressione cambiò, da meditabonda divenne famelica e feroce, mentre un sorriso inquietante si apriva sul suo volto.
-Si! L'armadietto nella Casa Dieci!- sussurrò. Probabilmente aveva un piano e normalmente sarei stato felice di assecondarla, ma non avevo fatto colazione e mi era venuto un mal di testa atroce, così la agguantai da dietro e la immobilizzai.
-No! Cosa stai facendo? Mollami!- gridò, dimenandosi nella mia stretta.
-Tu oggi non farai nulla per fermare il matrimonio. Niente piani Pernico o Percabeth o quant'altro per oggi. E per domani. E per sempre- affermai, bloccandole le braccia.
-Lasciami andare, Loki, subito!-
-Era un ordine quello?- indagai, tirandola indietro.
Ringhiò qualcosa e cercò di darmi una testata, riuscendo solo a farsi male dato che mi beccò in pieno petto. La rigirai e me la caricai in spalla.
-Non preoccupatevi, ci penso io- assicurai, marciando verso l'ascensore con un braccio alzato per tenere ferma una semidea scalciante e molto arrabbiata.
-Mettimi giù, Loki! Faccio quello che voglio! Pernico per la vita!-
Solo un'altra mattina di ordinaria amministrazione alla Tower.
 


Spazietto dell’autrice:
questa cosa mi è venuta in mente stamattina e l’ho scritta di getto. È una PWP, quindi non ha un collocamento temporale preciso, anche se si potrebbe dire che la sia abbia verso la fine di “What’s the use in tryin’, all you get is pain”.
Per tutti quelli che hanno pensato che Loki e Selina si stessero per sposare, beh, avete sbagliato, sono Percy e Annabeth. Ovviamente Selina è pro Pernico, quindi pianta una scenata incredibile e urla contro a tutti.
Cento punti a coloro che scoprono il riferimento a Loki!
Ditemi cosa ne pensate, non fatevi problemi anche a criticare.
Baci.
Fire
   
 
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