Anime & Manga > Love Live School Idol Project
Ricorda la storia  |      
Autore: Alisa Sato    13/01/2015    1 recensioni
Storia ambientata qualche mese dopo il diploma delle ragazze del terzo. Nico, che nel frattempo ha creato un blog sulle µ's, ha un segreto e questo ne va della sua vita, solo una persona ne verrà a conoscenza.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Maki Nishikino, Nico Yazawa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non ho niente da fare, visto che i miei fratelli non ci sono, mi metto seduta alla scrivania, accendendo il pc e controllando qualche e-mail. Noto che il blog che ho creato, subito dopo lo scioglimento delle µ's, ha delle notifiche che mi lasciano sorpresa; decido così di controllare, sempre nel blog, se le altre sono connesse e poterle informare.
"Nozomi ed Eli sono online, quasi quasi le parlo." Detto questo avvio la chat di gruppo. 

Nico entra in chat 
Nozomi entra in chat
Eli entra in chat 


Sera ragazze..
Buonasera.
Ehilà ^.^
È da molto che state qui?
Diciamo di sì, ma stavo facendo altro, voi?
Io sono entrata poco fa.
Stessa cosa per me.
Uffa -3- Mi fate sembrare una NEET.
NON INSULTARE I NEET!
Nico.. Da quando sei una NEET?
Da mai! Ho solo detto di non farlo.. tutto qui.
Lasciando stare questo; che state facendo?
Sto facendo una ricerca per l'università, tu l'hai fatta Nozomi?
Si, l'ho finita un'ora fa. Tu cosa fai, Nicocchi?
Controllo il nostro blog. Sapete che le A-RISE ci hanno dedicato una canzone?
Davvero?!
Harashoo!
Eh sì! Mi sa che abbiamo lasciato il segno nei loro cuori.


Honoka entra in chat
Umi entra in chat


State dicendo sul serio?!?!
Honoka! Comunque sì, è la verità.
Incredibile.
Umi-chan, Kotori-chan che fine ha fatto? Non entra?
Oggi no. Deve lavorare.
Invece le altre?
Ho sentito Rin e Hanayo, dicono che non possono perché hanno una cosa da fare.
E Maki-chan?
Non riesco a contattarla.. Che stia scrivendo qualche canzone?
Forse ^^"
Non penso, probabilmente starà facendo altro.
Nessuno ha sue notizie… Nicocchi, tu ne si qualcosa?
I.. Io?
E chi sennò?
N.. Non ne so niente.
Nico-chan… Ci stai nascondendo qualcosa?
Ma che avete oggi!? Vi ho fatto qualcosa?!
Allora è vero?!
Di che state parlando?
Avanti, confessa!
Andate tutte quante a farvi strabenedire!


Nico esce dalla chat

Mi stacco dalla chat, innervosita e mi gratto la testa. Come sempre mi facevano saltare i nervi, però un po’ mi dispiaceva, non potevo proprio parlare. Mi arriva una notifica ed è Eli che mi ha invitata a parlare in chat privata. "Forse con lei posso parlare.." Detto questo, decido di entrare.

Nico entra nella chat privata
Eli entra nella chat privata


Nico, va tutto bene?
Sono delle stupide! Soprattutto Nozomi! Quella stupida tettona.
Non fare così, sai che alle volte esagera. Hai voglia di parlarne?
Solo se non ne fai parola.
Puoi fidarti di me.
Allora va bene.
Ti ascolto.
Io so dove sta Maki-chan.
È da te?
Sì...
Sta bene?
Più o meno, ha l’influenza.
Capisco. Posso domandarti una cosa?
Sputa il rospo.
Voi due... state insieme?
. . .
Nico?
Mi prometti che non lo dici alle altre?
Nico, mi conosci; sai bene che non sono il tipo che fa queste cose.
Vero. Io... sto con lei.
Da quanto?
Adesso sono sei mesi…
Ora comprendo. Sei felice?
Certo che lo sono.
E anche Maki lo è?
P.. Penso di sì… cioè… lei è perfetta. Ha una vita favolosa; una splendida famiglia e una voce meravigliosa, come lo è il suo corpo; ma ho paura di non essere quello che lei desidera.
Che vuoi dire?
Mi conosci. Ho il terrore di non soddisfarla, di non essere alla sua altezza e anche di non meritarmela.
Tu pensi troppo! Devi essere contenta, non devi fare il contrario. Dimmi una cosa, chi si è confessata per prima?
È stata lei… Perché?
Non ci arrivi? I tuoi problemi sono infondati. Se quello che dici fosse vero, lei non si sarebbe messa con te, inoltre è lei che ha confessato i propri sentimenti. Comprendi dove voglio arrivare?
Sì, hai ragione. Sono una scema a pensarlo.
Non lo sei, sei solamente una ragazza innamorata e preoccupata, tutto qua :-)
Eli… Ti ringrazio, adesso devo staccare, si è svegliata.
Figurati, avverto io le altre che hai chiuso per badare ai tuoi fratelli. Ci vediamo in istituto allora.
Certamente, e grazie ancora. Alla prossima.
A presto.


Nico esce dalla chat privata
Eli esce dalla chat privata


Passo una mano sui capelli, mentre spengo il computer, appoggiando la schiena contro lo schienale della sedia e sospiro. Giro la testa verso Maki-chan, distesa sul letto, e noto che mi sta fissando con veemenza, le gote arrossate e gli occhi lucidi.
"Nico-chan..." La sua voce è debole, quasi sembra un sussurro.
"Maki-chan." Mi alzo e mi metto in ginocchio davanti a lei, sfiorandole una guancia con la mano; Maki-chan mi prende la mano e intreccia le dita alle mia. "Stai bene ora?" Annuisce e si porta la mano sulle labbra, baciandone le nocche.
"Nico-chan... Mi sei mancata." Le sue parole mi scaldano dentro il cuore e mi sporgo, baciandole la fronte.
"Anche tu, non sai neanche quanto." Ci guardiamo negli occhi per tanto tempo e poi le sorrido. E' vero, mi è mancata. 
Sono partita tre mesi fa per andare a Nagoya, per risolvere alcuni problemi con la famiglia e sono tornata ieri. Maki-chan, dopo che le avevo un messaggio dicendole che ero arrivata a casa, è venuta subito da me, peccato che aveva una brutta influenza.
"Dici sul serio?" Gli occhi si riempiono di lacrime e gliele fermo, passando le dita sopra d'esse.
"Certo, altrimenti non ti avrei curato. Tu sei importante per me ricordalo." Il suo viso diventa cupo e sembra offesa. "Non dico che sei una mendicante, solo che tu... sei la mia ragazza; è ovvio che mi prenda cura di te." Volgo lo sguardo di lato e noto, con la coda dell'occhio, che mi guarda stupita da quelle parole e mi cinge le braccia al collo, sprofondando il viso nelle spalle.
"Perdonami per aver dubitato del tuo amore. Ora ne sono sicura." Il mio cuore comincia a battere forte e rimango di sasso, lasciando che colei che amo mi abbracci. Inspiro il suo odore e le accarezzo la testa con movimenti lenti e ripetitivi, sentendo dei leggeri singhiozzi e vedendo le sue spalle sussultare.
"Maki-chan, non piangere."
"Scusami, Nico-chan, è solo che mi sei mancata troppo. Da quando le µ's si sono sciolte e voi vi siete diplomate, mi sento triste e terribilmente sola." Tira su col naso e si stringe a me, con il fiato sul collo che mi fa rabbrividire.
"Adesso calmati, sono proprio qui." Le prendo il viso tra le mani e la guardo dolcemente, vedendo il suo viso rigato dalle lacrime e rosso come un peperone. "Su, controlliamo la temperatura. Ora stai giù e fatti curare dalla Super Idol Nico!" Ride piano e si mette di nuovo sdraiata, continuando a guardarmi con i suoi occhi simili alla sugilite. Mi alzo e mi dirigo al bagno, prendendo una pezza e riempendo una bacinella con dell'acqua, ritornando subito dopo da lei.
"Nico-chan..." Sento pronunciare il mio nome, mentre prendo una maglietta larga di mamma, in modo che possa andarle bene.
"Hm?"
"Io..." Stringe le labbra, fino a farle diventare una linea dura e sposta gli occhi di lato. Increspo la bocca in un tenero sorriso e chiudo gli occhi.
"Non preoccuparti, dimmi quello che desideri, ma prima spogliati."
"C.. Che?!" Il suo viso, già rosso di suo, s'imporpora ulteriormente mentre sbarra gli occhi dalla sorpresa di quelle parole.
"Cosa c'è di così strano in quello che ti ho detto?" La guardo confusa e intreccio le braccia al petto.
"Nico-chan sei... sei una pervertita!"
"M.. Ma che stai...?" Mi viene un tic all'occhio e capisco poco dopo quello che stava intuendo, facendomi arrossire. "Maki-chan! Ma cosa vai a pensare?! Io volevo solo darti una rinfrescata e cambiarti gli abiti! Non pensavo a fare cose sconce!" La vedo ammutolirsi e mordersi nervosamente il labbro inferiore mentre io guardo l'acqua della bacinella incresparsi ad ogni movimento.
Sento il cuore battermi con furia al pensiero che Maki può pensare a quelle cose, non la vedo sotto quella luce ancora, ma a pensarci bene non è poi così tanto strano. Maki è nella fase adolescenziale e può essere normale pensare a quello, ma non ero sicura che lei lo pensasse, soprattutto se la sua partner sono io.
"Scusami, Nico-chan."
"Non fa niente. Ora però fai come ti dico." Non dice nulla e poi si mette seduta a fatica, dopo che anche io mi sono messa accanto a lei, vedendola che si priva della camicia della divisa scolastica e restando solo con un raffinato reggiseno di pizzo nero, così strano da vederle addosso ma che mi fa palpitare il cuore da matti. "Devi toglierti anche quello." Trasale e morde con forza il labbro inferiore, volgendo lo sguardo di lato mentre con mani tremanti si sbarazza anche di quello. Respira con affanno lasciando gli occhi socchiusi mentre si appoggia con una spalla contro il muro, una volta che mi da le spalle e stringendosi le braccia al petto per coprirselo, ansimando e girando appena la testa dalla mia parte.
"Nico-chan... Datti una m.. mossa, piuttosto che... che fissarmi..." Annuisco e mi sporgo verso di lei, arrossendo appena nel vederla in quello stato, poggiando la pezza umida sulle scapole notando che sussulta al contatto. Comincio a passargliela sulla schiena sinuosa e tonica, segno che ancora si allenava e che mi porta a sorridere, posando anche la mano accanto all'altra e sentire quanto il suo corpo scotti a causa della febbre; una volta fatta la schiena salgo la pezza e la mano sulle spalle. 
"Maki-chan, dammi le braccia." Fa un cenno con la testa, in segno che ha capito e sposta le braccia di lato, in modo che posso farlgliele, prendo poi un braccio e ci passo la pezza per rinfrescarla e poi faccio la stessa cosa con l'altra; finito anche queste, sporgo la testa oltre le spalle tese e sussurrarle all'orecchio, come spinta da qualcosa nel volerla stuzzicare. "Ora passo al davanti." Sposta appena la testa dalla parte opposta, serrando gli occhi e trattenere il mugolio digrignando i denti, alzando le braccia verso il mio collo e aggrapparsi ad esso.
"V.. Vai allora..." Rimango per qualche istante stupefatta da quel gesto, così privo di resistenza e così docile da parte sua che sento il cuore perdere qualche battito, mirando le sue grazie adesso più pronunciate essendo ovviamente nel periodo della crescita.
Deglutisco rumorosamente mentre rimango dietro di lei, adesso quasi attaccata per sentire quel calore, con le sue braccia che si stringono a me mentre scendo la mano con la pezza sulla clavicola e poi sul seno, seguita dall'altra mano e poggiarle entrambe su di essi. "N.. Nico-chan..." 
Non so che dire nel frattempo che udisco il suo ansimare così pesantemente e i suoi gemiti sommessi mentre le massaggio lentamente i seni, percependo sotto quella libera che quello è diventato turgido. Il cuore inizia a battermi con forza e non riesco a trattenermi nel baciarle il collo, facendola gemere e stringersi con forza a me inarcando appena la schiena, sentendola poco dopo allentare la presa e ansimare pesantemente.
"Maki-chan?!" Allarmata dalla sua reazione lascio tutto e la sostengo con le braccia, lei apre gli occhi e mi guarda con stanchezza. "Non mi dire che sei..."
"Scusa... Troppo intenso..." Lo dice con voce impastata, le gote bordeaux e lo sguardo che devia il mio. Non riesco a prendermela con lei, è anche colpa mia se sta così; quindi le sorrido e la bacio sulla tempia, sporgendomi e prendendo la maglietta di mia madre per fargliela mettere. Non ribatte e poi l'aiuto a sistemarsi nel letto, carezzandole con il dorso della mano gli zigomi.
"Non scusarti. Adesso pensa a riposarti, okay?" Annuisce e poi chiude gli occhi, sorridendo appena mentre strofina la guancia contro la mano. "Maki-chan?"
"Le tue mani... sono fredde... E' una bella sensazione..." Dopo di che non dice altro, lasciando la bocca schiusa per respirare e cadere in un sonno profondo. La guardo un'ultima volta, prima di chinarmi e baciarla sulla fronte, alzandomi alla fine dal letto.
"Buona notte, Maki-chan."

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Love Live School Idol Project / Vai alla pagina dell'autore: Alisa Sato