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Autore: Andrea_Vitali    14/01/2015    0 recensioni
Ormai era autunno inoltrato e la contea di Pickwick Creek si stava preparando alla morsa gelida che l'avrebbe travolta tra meno di un mese.
L'estate non fu una delle migliori: il cibo continuava a scarseggiare e il tifo, come una coltre di nebbia, aveva avvolto ogni singolo villaggio in un abbraccio mortale.
A memoria d'uomo, un anno così non c'era mai stato.
Ma, nonostante questo, c'era chi non si era perso d'animo.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Ormai era autunno inoltrato e la contea di Pickwick Creek si stava preparando alla morsa gelida che l'avrebbe travolta tra meno di un mese.
L'estate non fu una delle migliori: il cibo continuava a scarseggiare e il tifo, come una coltre di nebbia, aveva avvolto ogni singolo villaggio in un abbraccio mortale.
A memoria d'uomo, un anno così non c'era mai stato.
Ma, nonostante questo, c'era chi non si era perso d'animo.

Era notte.
Una carrozza, con alla guida due persone, stava rientrando nella contea.
«Jack, passami ancora un po' di tabacco! Veloce!»
La voce rauca di Benjamin era scandita regolarmente da secchi colpi di tosse. Benjamin era anziano e raggrinzito, ma non gli importava. Non avrebbe mai smesso di fumare. O di bere.
Jack gli passò il sacchetto col tabacco.
«Tieni Ben! Non finirlo tutto, mancano ancora un paio di ore all'arrivo.»
Jack era un giovane ragazzo di circa vent'anni, alto e robusto. Il classico ragazzo che ogni madre desidererebbe come marito per le proprie figlie.
Erano compagni di viaggio. Certo, forse non i migliori trasportatori della contea, ma con loro non ci si annoiava mai!
Si erano dovuti spingere fino alla contea di Whitecamp, a circa quaranta miglia da casa, per recuperare il loro carico, una cassa molto pesante e puzzolente. Ma ormai si erano abituati a quegli odori; anzi, avevano iniziato ad apprezzarli.
«Non rompere! Appena arriviamo a Pickwick Creek ne prendiamo altri due sacchetti. Piuttosto, dimmi...»
Tossì.
«Vecchio mio, se continui così arriverai a sputare i polmoni!»
Benjamin, di tutta risposta, sputò sul selciato.
«Bah, sono ancora capace di spaccare la testa a te e a tutti i piantagrane della contea senza problemi, altroché!»
Il ragazzo sospirò.
«Cosa volevi Ben?»
«Hai assicurato bene il carico?»
«Si Ben.»
Jack alzò gli occhi al cielo.
«Il fucile? L'hai caricato?»
«Si Ben.»
«Le torce?»
«Le torce sono già pronte.»
«Bravo ragazzo! Sei un po' tonto, ma tutto sommato sei un buon compagno di viaggio! Dimmi, ce n'è ancora un po' di quel whisky che abbiamo preso in città?»
Jack, tenendo gli occhi fissi sulla strada, cercò nella sua sacca la bottiglia di whisky, poi la passò a Ben.
«Non bere troppo. A metà strada ci diamo il cambio!»
«Ti fai troppi problemi ragazzo mio!»
E si mise a ridere. E a tossire.
La carrozza iniziò ad addentrarsi all'interno della foresta fuori Pickwick Creek, un'immensa foresta di sempreverde che si estendeva a perdita d'occhio. Al di là di questa, c'era la loro destinazione.
«Senti Ben. Hai presente la figlia del Pastore?»
Benjamin si staccò dalla bottiglia di whisky e lo guardò incuriosito.
«Eve?»
«Si, proprio lei. L'altro giorno nel fienile... beh...»
Anche se era notte, Ben riusciva a vedere l'imbarazzo sul volto del giovane Jack. E non aspettava altro.
«Beh...cosa? Su, parla!»
«... mi è saltata addosso, ecco!»
Benjamin scoppiò in una fragorosa risata.
«Ah ah ah! Finalmente sei diventato un vero uomo! Bravo ragazzo! Così si fa! Brindiamo!!»
E mise un braccio attorno a Jack, tirandolo verso di se.
«Dai Ben, lasciami andare! Sto tentando di guidare la carrozza! E poi, diavolo, puzzi come un cane bagnato!»
Improvvisamente i cavalli si impennarono, nitrendo all'impazzata. Il suono rimbombò per tutta la foresta.
Si arrestarono.
«Ehi, che succede Ben?»
Il vecchio Ben non rispose; con lo sguardo incupito, iniziò a guardare attorno alla carrozza.
Poi, senza togliere gli occhi dalla fitta boscaglia, fece un segno con la mano.
«Prendi il fucile, Jack.»
«Ma... che succede?»
Ben prese una torcia e la accese.
«Stanno arrivando.»
Jack annuì e prese velocemente il fucile.
Dal buio che li circondava, iniziarono a provenire delle grida disumane. E dei passi. Passi veloci. Passi che si avvicinavano sempre più.
«Stai pronto ragazzo. E non sbagliare mira!»
Mentre Ben stava per finire la frase, quattro uomini uscirono dal bosco, mettendosi sul loro cammino. La luce debole della luna faceva intravedere solo le loro sagome. Sagome ciondolanti.
Una voce si alzò dal gruppo.
«Un vecchio ubriacone... e un giovane pivello... Cosa ci fanno a quest'ora... nella nostra foresta?»
Uno degli uomini fece un passo in avanti verso Ben. Continuava ad ansimare, lentamente e profondamente.
Fece un altro passo; i cavalli indietreggiarono impauriti.
«Non rispondete?»
La voce era poco più di un sussurro, ma aveva qualcosa di terribile. Di famelico.
Un altro passo.
«Il mostro... vi ha mangiato la lingua?»
Ben mise la torcia davanti a se, illuminando lo sconosciuto.
Un uomo magro e coi vestiti strappati comparve dal buio della notte. Un uomo più che magro, quasi cadaverico. Sì, un cadavere! Lo sguardo spento, la pelle di un grigio marcio e piena di pustole, il rivolo di bava penzolante.
Erano morti.
Benjamin fece una smorfia.
«Brian. Era da un po' che non ci si vedeva.»
Ne lui, ne Jack mostravano il minimo segno di paura.
«Brian, tornatene nella foresta insieme alla tua banda di pazzi selvaggi, se non vuoi che ti faccia saltare la testa!»
Jack aveva puntato il fucile in direzione del morto.
Brian, inclinando la testa, sorrise. Un sorriso vuoto, senz'anima.
«...carne giovane...»
E spalancò la bocca, urlando.
Di tutta risposta, pure gli altri uomini iniziarono ad urlare!
«Spara Jack! Spara!»
Jack premette il grilletto... e la testa di Brian esplose in mille pezzi!
Il corpo esanime si accasciò sulla strada.
Come spinti da una rabbia famelica, gli altri tre iniziarono a correre verso la carrozza.
Ben era vecchio, era raggrinzito... ma viveva per queste cose!
Senza abbandonare la torcia, scese dal posto di guida e si preparò a lottare.
Jack, trattenendo il respiro, prese la mira e fece ancora fuoco.
Un altro uomo cadde a terra.
Con un agile balzo, Jack raggiunse Benjamin, brandendo il fucile come se fosse una mazza.
«Io a sinistra e tu a destra. Sei pronto, vecchio?»
Ben, alla luce della torcia, sembrava avere il fuoco nelle vene.
«Pensa a non farti divorare, pivello!»
E si lanciò verso l'uomo alla sua destra.
Jack lo seguì un attimo dopo, caricando il colpo.
Ben colpì il morto con tutta la forza che aveva; dalla torcia partirono delle schegge ardenti che si spensero subito sull'erba bagnata della strada.
Poi, gli tirò un calcio sul ginocchio, facendolo cadere.
Il mostro, in risposta, iniziò ad urlare ancora più forte: il naso si era staccato e dalla bocca usciva un liquido nero e nauseabondo.
«Avevi fame? Allora mangia questo!»... e gli infilò la torcia in bocca, premendo con forza; nel giro di un secondo, la testa prese fuoco e il corpo del morto iniziò a dimenarsi sempre di più. Finché, sempre più lentamente, smise di muoversi.
Nello stesso istante in cui Ben sferrò il primo colpo, Jack calò con forza il calcio del fucile sulla testa dell'ultimo uomo, spaccandogliela.
Ma non cadde.
Allungò le braccia e prese Jack per il collo.
Istintivamente, Jack frappose il fucile fra lui e la testa deforme del morto, riuscendo a bloccare il tentativo di morderlo da parte di quest'ultimo.
Con tutta la forza che aveva in corpo, riuscì a staccarsi dalla presa e ad allontanare l'aggressore.
Prese di nuovo la mira e colpi ancora con forza la testa dell'uomo.
Si staccò di netto e rotolò in mezzo alla boscaglia.

I cavalli, finalmente si calmarono.
Ridendo, Benjamin andò a dare una pacca sulla spalla al giovane Jack.
«Tutto bene ragazzo?»
Jack si sistemò il cappotto e, ansimando, fece segno che andava tutto bene.
Ben gli diede una pacca ancora più forte e risalì sulla carrozza.
«Ah ah ah! Adoro questo lavoro!»

Il resto del viaggio trascorse come se non fosse successo nulla: Ben rideva, fumava, beveva e, naturalmente, tossiva. Jack si lamentava della troppa euforia del vecchio compagno.
Usciti dalla foresta, scorsero la torre del campanile di Pickwick Creek.
Erano arrivati.
Il Pastore li vide e, prontamente, andò verso di loro.
«Il Signore sia lodato! Finalmente siete arrivati! Come è andato il viaggio?»
Ben scese dalla carrozza e andò incontro al Pastore, mentre Jack andò a prendere il carico.
«Abbiamo incrociato Brian e quegli altri pazzi nella foresta, ma non daranno più fastidio a nessuno!»
Il Pastore sorrise.
«Ho pregato ogni giorno per le loro anime. Ora potranno riposare in pace. Il carico? Tutto apposto?»
«Si! Ora ve lo porto!»
Jack trascinò la cassa verso di loro, la aprì e rovesciò il contenuto: un uomo, legato e imbavagliato, rotolò dalla cassa.
«Bene, figlioli, bene.»
Benjamin scoppiò a ridere.
«Questa volta mangeremo un po' di carne irlandese!»
Il Pastore sorrise di nuovo.
«Due mesi sono passati da quando nostro Signore ha fatto scendere la sua misericordia su di noi. Non dovremo più temere la morte, perché noi siamo riusciti a sconfiggerla! Che la pace sia con i nostri fratelli più sfortunati che non hanno saputo cogliere il dono di nostro Signore, preferendo un'esistenza selvaggia e peccatrice. La foresta saprà dare riposo ai loro tormenti!»
Jack guardò Benjamin e gli indicò l'occhio: si era staccato e gli stava penzolando sulla guancia.
Ben si accorse e lo rimise nella sua cavità. Tossì e scoppiò in una nuova risata.
«In fondo, non si sta poi così male da morti!»

   
 
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