Bedtime Stories
L’appuntamento più o
meno atteso dai bambini e
ragazzi dell’orfanotrofio era il dopo cena.
I tavoli della mensa venivano spostati in fondo alla sala e le sedie
sistemate in semicerchio, lasciando una più centrale e
isolata dalle altre per i giovani narratori – solitamente i
più grandi o qualche piccolo coraggioso.
Principi in lucenti armature facevano sospirare le bambine,
fantasiosi duelli contro draghi e giganti intrattenevano i bambini;
tuttavia, alcuni preferivano rintanarsi sotto le coperte e dormire, piuttosto che assistere al
racconto dell’ennesima,
noiosissima, fiaba da voltastomaco.
Eugene sbuffava sempre contrariato: cosa mai poteva esserci di così
interessante in principesse perennemente in pericolo e principi pronti
a dare la vita per salvarle? Fossero mangiati tutti dai draghi o
soccombessero alla stregoneria di turno… allora
sì, che sarebbe stato uno spasso! E raramente qualcuna delle
storie, che venivano raccontate notte dopo notte, trovava la sua
approvazione.
Continuò a pensarla così fino a quello che
scherzosamente definiva “incontro del destino”.
Successe d’improvviso, come la pioggia scrosciante in una
giornata di sole: mutò atteggiamento. E no, non
iniziò a desiderare di vestire i panni – o meglio,
la calzamaglia – di qualche principino cresciuto nella
bambagia, no.
Nella vita di Eugene Fitzherbert entrò colui che fu
più di un amico, ma un vero e proprio mentore. E da quel
momento, raramente la solitaria sedia veniva occupata da altri
fondoschiena che non fossero il suo, non perché si imponesse
sugli altri: erano gli stessi compagni a lasciargli il posto.
Così Eugene narrava di un audace briccone, un coraggioso
avventuriero – tale Flynnigan Rider –, e delle sue
avventure in ogni dove. Si divertiva a stare al centro
dell’attenzione e osservare gli occhi dei suoi ascoltatori
sgranati per la curiosità, carichi di aspettative e
ammirazione.
Storielle di principi e principesse, di re e regine, di orchi e
fagioli? Nulla, in confronto a quei mirabolanti racconti! Peripezie e
duelli in nome dell’amore? No, meglio un rocambolesco
inseguimento, dopo aver trafugato qualche prezioso tesoro!
Non che Flynn Rider se ne infischiasse del gentil sesso…
Chiaramente aveva delle donne, eccome! A bizzeffe e, da vero
gentiluomo, cercava di non preferire nessuna a discapito di altre. Era
un briccone altruista, lui! E gli bastava soltanto lo "sguardo che
conquista", come amava definirlo, per sciogliere la prima malcapitata
– o meglio, fortunata.
Nessuna di quelle era una principessa, ma poco importava; né
lui un principe, ma sicuramente aveva molta più prestanza
fisica e acutezza mentale di un damerino in calzamaglia che cavalcava
un bianco destriero. Era furbo e scaltro, Flynn.
Così… Be’, la verità era che
lo invidiava molto. Flynn Rider aveva tutto: era bello, alto, forte,
ricco, libero. Libero di fare ciò che voleva, di andare dove
lo portava il caso: in mezzo al più arido dei deserti, alla
più inospitale giungla, dentro templi pieni di trappole
mortali, tra i pirati.
Non come Eugene Fitzherbert, un orfanello brufoloso, povero e
intrappolato lì. Certo, aveva degli amici, i più
piccoli lo adoravano e, se sfoderava il miglior sorriso del suo
repertorio, riusciva a far arrossire le ragazze più grandi.
Alla fine, era riuscito ad imparare qualche trucchetto dall’amico Flynn!
Tuttavia, sapeva bene come quell’orfanotrofio non fosse il
suo posto. Un giorno avrebbe spiegato le ali, volando fuori da quella
gabbia. Sarebbe scappato con un agile salto giù dalla
finestra della camera, che condivideva con gli altri ragazzi, e avrebbe
visitato il mondo in lungo e in largo, vivendo ogni giorno
un’avventura diversa e… Sì, avrebbe
anche offerto da bere alle gentili donzelle.
Come Flynn Rider otteneva ogni cosa desiderata, così
avrebbe fatto anche lui: bastava imparare da quel libro, dal migliore.
Che i principi uccidessero draghi per liberare le principesse! Lui
avrebbe cavalcato tigri per fuggire dai banditi e raggiungere il tesoro!
Prima volta in questa sezione :) Grazie per aver letto!
Spero vi sia piaciuta. L’idea di partenza era quella di mettere un po’ a
confronto Eugene e Flynn Rider, perché sono la stessa persona e allo stesso tempo non lo sono. E sottolineare un po' il fatto che, nonostante l'"odio" per quel genere di storie, lui abbia trovato la sua principessa. Questo è ciò che ho tirato fuori: una cosa molto semplice, ma mi piacerebbe sapere cosa ne
pensiate.
Un bacione,
Calime