Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: metaldolphin    16/01/2015    7 recensioni
Cosa è disposto a fare un uomo, per la sua donna e ciò che rappresenta?
Harlock ce lo dimostrerà, senza macchia e senza paura!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tra serio e faceto in CG'
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Era diventato difficile starle vicino, più di quanto si fosse aspettato.

A dividerli non era la materializzazione improvvisa ed a volte un po’ invadente, di Meeme.
Non era nemmeno l’ingombrante presenza di Yattaran, con la sua confidenza a volte inopportuna.
Anche Yama non era da incolpare, così curioso e non solo con le piante, tantomeno gli altri uomini, rudi quanto volete, ma rispettosi.

Nessuno avrebbe potuto prevederlo: aveva accettato persino il ragazzo fissato con la botanica, ma Tori-san era geloso di Yuki!
Da quando loro due formavano ufficialmente una coppia, l’uccellaccio non le dava tregua…

All’inizio di quel turno in plancia le aveva quasi staccato una mano, quando si era abbassato a stamparle un bacio sulla guancia; lei aveva risposto sfoderando la Cosmo Dragon ed aveva rischiato di colpire lo sbarbatello al timone che attendeva il cambio.
Per fortuna gli aveva fatto saltare soltanto una ciocca di capelli, facendogli rischiare lo svenimento, ma la situazione non poteva certo continuare così.
Il pennuto non era stupido (almeno non del tutto) ed aveva intuito che si tramava qualcosa alle sue alate spallucce.
Dopo quel colpo si era mantenuto piuttosto alto e prenderlo si stava rivelando una missione difficile: erano passate ore e ancora non aveva abbassato la guardia.

Harlock si sporse con cautela da un portello sul lungo corridoio imboccato dal volatile e lo avvistò: continuava a volare alto, ma erano vicino alla sala macchine e presso il soffitto attraversavano quel passaggio numerosi tubi di raffreddamento. La cosa gli complicava il volo e al Capitano venne un’idea.
-To-o-o-ri-i-i-sa-a-a-n!- cantilenò -La vuoi la pappa?
A quelle parole, l’uccelleccio si distrasse e si schiantò su uno degli ostacoli che aveva davanti al lungo becco.
Stordito, cadde sul pavimento e, mentre scuoteva la testa per chiarirsi le idee, l’uomo si slacciò velocemente il mantello, lo roteò sopra la testa e glielo gettò sopra, facendone un fagotto in cui l’animale si dimenava come un forsennato; ma quella era un problema che doveva risolvere lui: ne andava della sua reputazione e del rispetto della sua compagna e dei suoi uomini.

Giù, nella stiva buia, presso un tubo di lancio, lo afferrò con ira per il lungo collo sottile.
Riconoscendo il luogo e la funzione di quel portello contrassegnato dall’inquietante segnale di pericolo, Tori-san si arrese… comprese che per lui era finita.
Guardò implorante il Capitano e quello parlò chiaro:- Ascoltami… qui siamo lontani dal Computer centrale e non ci sono derivazioni audio-video, quindi Tochiro non può sentirti. A fronte del rapporto che adesso mi lega a Yuki, dopo cento anni che non combino niente, sono capacissimo di fregarmene del fatto che sei un lascito del mio Amico: se continui così, ti sbatto qua dentro, ti lancio e ti faccio diventare una meteora pennuta!
Lo scosse con una certa violenza: -Hai capito?

Dopo un gracchìo di assenso, Harlock lo lasciò andare e sbuffò.
-Naturalmente ti è vietato l’accesso al mio alloggio, durante i turni di riposo e quando mi pare e piace… andrai a fare compagnia a Yama, ok?
Non si lasciò commuovere dallo sguardo compassionevole del rapace: lui era Harlock, il Pirata temuto dall’universo intero e non aveva paura di difendere i suoi diritti, che fosse la libertà o il poter stare con la sua donna!
   
 
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