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Autore: Milletrecento    21/11/2008    1 recensioni
Malcolm il Malvagio ha rubato qualcosa all' umanità, ignara. Qualcosa di piccolo, e tuttavia di decisamente cruciale.
Genere: Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione- questa storia nasconde un mistero ( nemmeno TROPPO grosso), che è anche il motivo per cui è targata "Parodia". Leggete con attenzione e badate all' epilogo, dove le regole non valgono più. Oppure mandatemi ad attaccarmi al tram, ovvia ipotesi.

Malcolm il Malvagio sospirò, appoggiandosi ad uno scranno in un fruscio di stoffa color piuma di corvo. Guardò compiaciuto il circolo mistico tracciato sull' impiantito, prima tirato a lucido, ora piuttosto sporco( a motivo di una carcassa di capra sacrificata, abbandonata lì in giro a brani in una larga pozza rossa ormai coagulata).
Giudicando dai rumori fuori dalla porta- il goffo traffico di chi stia spiando ma abbia in tasca una scusa pronta in caso sia individuato- il suo accolito stava non poco in ansia sul risultato.

"Qui Impiastro!" abbaiò Malcolm il Malvagio, il tono tinto da una non scarsa sfumatura di trionfo.
"Vostra Malvagità!" sbavò l' accolito inchinandosi "Il rito...?"
"Il rito ? Magnifico, Impiastro" gongolò Sua Malvagità strisciando palmo contro palmo con un sibilo "Ho strappato qualcosa agli stolti umani. Qualcosa di grosso" Puntò un dito su Impiastro con più di una stilla di gioia maligna "Non solo a loro. Controlla, suvvia...ti manca"

Impiastro tirò su con il naso, turbato, passandosi i palmi sporchicci da capo ( pidocchioso) a ginocchia: Si guardò attorno con gli occhi piccoli, storti ma acuti.
"Suppongo di sì, Vostra Malvagità" azzardò grattandosi il capo "Tuttavia non capisco cosa. Tutto risulta...uhm, al suo posto"

Malcolm il Malvagio scoppiò in una risata colma di sinistri auspici."Non capisci Impiastro ? Ho tolto loro il quinto simbolo!"

Un rombo di tuono si unì alla nuova, sinistra risata.
Il borgo, ignaro, dormiva ancora.


Epilogo

Prima ancora del gallo, quasi anticipando il sole, il primo a svegliarsi per lucidare la sua già splendente armatura fu Enrico l' Eroe Errante, che provò un inspiegabile, bruciante desiderio di ribattezzarsi da quel momento in poi come Ricky, il Valoroso Sprovvisto di Fissa Dimora.
Chissà poi perchè, ma era l' unica cosa che suonasse GIUSTA.


Va bene, ammetto che è più un esercizio di stile che un racconto fantasy <.<
  
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