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Autore: ChiaraColfer95    17/01/2015    1 recensioni
Gli Emblem3 sono una famosa band che ha iniziato il suo cammino verso la gloria grazie a XFactor. Chiara è una ragazza come tante, che ha appena finito quell'inferno chiamato liceo. La vita che la aspetta è molto più movimentata di quello che avrebbe mai pensato. E se ci si mette di mezzo il destino, allora anche un cappello può far succedere di tutto.
Spero vi piaccia la mia prima storia sugli Emblem3, che io adoro alla follia.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
Chiara
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passate due settimane da quella sera, dalla sera in cui io e Wesley abbiamo litigato per la prima volta, dalla sera da cui ci stiamo ufficialmente frequentando. Le cose vanno per il meglio, le discussioni ci sono ogni tanto, ma in genere per cose stupide e durano molto poco. Con un ragazzo come Wes è impossibile tenere il muso.
I miei genitori mi vedono sempre meno, ma per adesso non hanno protestato. Tra le canzoni da scrivere, i dettagli di un futuro tour e le decisioni da prendere per la nuova merce, i ragazzi sono riusciti raramente a lasciare la loro casa, perciò mi ritrovo più tempo a casa loro che nella mia, ma la cosa non mi disturba.
La situazione era molto imbarazzante, ma con il passare dei giorni lo è diventata molto meno, sembra quasi una sorta di routine ormai: la mattina mi alzo, studio in preparazione del test per l’università e il pomeriggio vado dai ragazzi. Quando comincerò le lezioni la mia routine sarà stravolta, ma sono sicura che troverò una soluzione.
-Ragazzi!- esclamo entrando in casa –Vi siete accorti che la porta era aperta?-
Cammino piano piano, quasi intimorita.
-Hey, babe! Ti abbiamo vista arrivare dal vialetto e ti abbiamo aperto- risponde Wes, venendomi incontro e stampandomi un bacio sulle labbra.
-Che ci hai portato?- chiede poi, notando che ho una busta con me.
-Oh, Starbucks- rispondo sorridente –Pensavo aveste bisogno di un po’ di energia extra-
-Te l’ho mai detto che ti adoro?- afferma, afferrando il bicchiere con il suo nome.
-Si, ma mai abbastanza. Continua a ripeterlo-
Mi dirigo verso la sala che utilizzano per le prove e busso leggermente alla porta.
-Hey! Ci chiedevamo dove eri!- mi accoglie Drew.
-A prendervi un po’ di rifornimenti- rispondo porgendo i bicchieri.
-Dov’è Ty?- chiedo, poi, guardandomi intorno e notando la sua assenza.
-È dovuto tornare a casa per una questione di famiglia, qualcosa che ha a che fare con la sorella, credo. Torna fra poco- risponde Keaton.
-Va bene, niente di grave no?-
-No, tranquilla-
-Ti ho mai detto che hai una ragazza fantastica?- esclama Drew, rivolgendosi a Wesley.
-Lo so…- risponde lui, osservandomi fiero e passandomi un braccio intorno alla vita. Mi tira verso di sé e mi sorride.
-Smettetela!- esclamo sorridendo e arrossendo un po’. –La ragazza fantastica vi prepara la cena, che dite?-
-Oh, si, ti prego! Mi sembra una vita che non mangiamo un pasto fatto in casa da una donna- afferma Keaton, entusiasta.
-Avrò addosso una pressione enorme, allora- rispondo ridendo –Avete del cibo in casa o mangiate cartone normalmente?-
-C’è molto poco, credo che toccherà andare a fare la spesa- risponde.
-Ok, ragazzi, mezz’ora di pausa. Io vado con lei a fare la spesa, voi rilassatevi e non fate casino- propone Wesley.
-Resti anche tu a cena, ovviamente- mi rivolgo a Drew –E non è una domanda-
-D’accordo- mi risponde, ridendo.
-Andiamo a fare la spesa?- chiedo a Wes, una volta che siamo soli in salone, e lui annuisce.
-Come una vecchia coppia sposata?- insisto.
-No, come una coppia di innamorati che si procura il cibo per una fantastica cena in famiglia.
-Una coppia di innamorati?-
Annuisce di nuovo e poi esclama: -Quante domande!-
-Credevo che per Wesley Stromberg non innamorarsi fosse una regola-
-Che ci posso fare, non ho paura di infrangere le regole-
Il riferimento alla frase che gli avevo detto due settimane prima mi ritorna subito in mente e non posso fare altro che sorridere.
-Quali altre regole hai che possiamo infrangere?- chiedo, maliziosa.
-Oh, le scoprirai- mi risponde, dandomi una pacca sul sedere per spingermi fuori dalla porta di casa.
Andare a fare la spesa con una macchina sportiva è una delle esperienze che mi mancavano nella vita. Un’altra cosa da aggiungere alla lista dei motivi per cui ringraziare Wesley.
-Quindi puoi anche andare al supermercato? Pensavo che avessi fan impazzite ovunque-
-Non succede spesso in realtà, le cose sono più tranquille di quello che sembrano, non ti preoccupare-
Annuisco in risposta, ma non riesco a pensare che oggi rappresenta teoricamente la prima vera uscita pubblica da quando stiamo insieme. Siamo stati quasi sempre in casa, prima di oggi.
“Non c’è motivo per essere nervosa. Devi abituarti a cose così semplici, in fin dei conti”.
Inspiro ed espiro lentamente per calmarmi.
Wes parcheggia l’auto nel retro del supermercato. Scendo e mi dirigo subito verso i carrelli.
-Questa potrebbe essere la nostra vita un giorno, sai- afferma dal nulla.
Lo guardo stupita: non immaginavo stesse pensando così avanti nel tempo.
-Una cosa alla volta, ok?- rispondo, dandogli un colpetto sul braccio.
Spero davvero che la mia risposta non lo turbi, ma il suo sorriso mi tranquillizza. Non voglio correre, ma non voglio nemmeno che pensi che non me ne importi nulla e che per me non sia una storia seria.
Quello che deve capire, però, è che per me tutto ciò è ancora piuttosto assurdo: anche se mi sono abituata all’idea di Wesley come mio ragazzo e non come volto appeso sulle pareti della mia stanza, la situazione è ancora strana. Probabilmente sembra ancora più surreale perché quei poster sono ancora appesi sulle mi pareti. Nota a me stessa: stacca quelle foto! Sono piuttosto inquietanti, ad essere sincera, perché le stesse persone che vedo appese sono quelle che frequento tutti i giorni.
Magari potrei scattare delle foto con loro per sostituire i poster standard che migliaia di persone sparse nel mondo possiedono.
“Buona idea!” annoto mentalmente.
-Hai deciso che entriamo o aspettiamo che il cibo venga da noi?- chiede Wes, distogliendo dallo stato di trance in cui mi trovo.
Dopo nemmeno dieci minuti, ci perdiamo letteralmente tra gli scaffali. Non riesco, infatti, a trovare Wesley e il carrello.
-Dove sarà finito?- chiedo tra me e me, percorrendo tutti gli scaffali.
Una minifolla che blocca il passaggio tra lo scaffale nove e il dieci mi fornisce la risposta. Ecco dov’è!
-Scusate, scusate!-
Cerco di farmi largo, ma l’impresa è più difficile del previsto. Un paio di settimane fa, probabilmente, sarei nella stessa posizione di queste ragazze, perciò la situazione non mi infastidisce, anzi mi fa sorridere.
Fortunatamente Wes mi nota nel mezzo della confusione e, afferrandomi per un polso, mi tira a sé.
-Scusate, fatela passare- afferma, senza smettere di sorridere.
Sento tutti i loro occhi puntati su di me.
“Merda!”
Non mi sono sentita mai giudicata tanto in vita mia come ora. Mi sembra di essere a un test e quelle ragazze sono giudici più severi di Simon Cowell a XFactor.
-E lei è?- chiede una ragazza, più intraprendente delle altre.
-Lei è Chiara, è una Emblem e, attualmente, la mia…-
“Se dice amica lo strangolo! Lo giuro! Questa volta lo faccio!”
-…ragazza- finisce lui, sorridente e quasi orgoglioso.
Sentirglielo dire ad alta voce rende tutto ancora più surreale.
Mi aspettavo uno sguardo deluso delle ragazze, ma in realtà sono tutte sorridenti. Hanno qualche anno in meno di me, non più di tre.
-Davvero sei una Emblem?- mi chiede la stessa ragazza –Quindi è vero quello che si dice? Tu sei quella del cappello?-
-SI!- esclama Wes, mentre io arrossisco imbarazzata.
-Oh, siete troppo carini!- esclama un’altra in risposta.
Questa reazione non me la a spettavo proprio: per esperienza personale, so cosa vuol dire quando il cantante che adori si fidanza con qualcuno. Non è una bella sensazione.
-Possiamo fare una foto?- chiede, poi, gentilmente.
Un’uscita al supermercato diventa improvvisamente una maratona di selfie, ma queste ragazze sono troppo dolci, è impossibile dire di no.
Chi l’avrebbe detto che un gruppo di fan, tra cui avrei potuto esserci anche io in teoria, chiedono di fare una foto con me e Wes?! La mia vita sta diventando sempre più strana, in positivo, ma strana.
-Sei consapevole che da adesso quelle foto faranno il giro del mondo?- gli chiedo una volta che rimaniamo soli tra gli scaffali del supermercato.
-Meglio, almeno adesso sapranno tutti che sei mia!- esclama, dandomi un bacio sulla guancia, afferrando con un braccio il carrello e passandomi l’altro attorno ai fianchi.
Quando torniamo a casa i ragazzi sono tutti intenti a giocare a Call of Duty. Anche Tyler adesso è a casa.
-Hey TyTy, tutto ok con tua sorella?- gli chiedo, sedendomi sul bracciolo del divano accanto a lui.
-Si, si, c’è stata una riunione di famiglia, tutto qui- risponde sorridendo.
-Torniamo alle prove, ragazzi?- afferma Wesley, cercando di convincere Drew e Keaton ad abbandonare la console.
-Non possiamo prenderci una tregua, solo per oggi?- chiede Drew, facendo gli occhi dolci. La sua espressione da cucciolo bastonato provoca le risate di tutti.
-D’accordo, amico, una serata ce la possiamo prendere- gli risponde dandogli una pacca sulla spalla e sedendosi sulla poltrona accanto al divano.
-No, no, no- lo rimprovero –Non dovrai provare, ma devi aiutare me in cucina. Non accetto un no-
-Sei convinta di quello che fai? Io non vorrei morire così giovane!- esclama Tyler, prendendolo in giro.
-Convintissima! Vi ricrederete delle capacità culinarie del mio ragazzo!- affermo convinta, sollevando Wes dalla sedia per un braccio.
L’espressione scocciata di Wesley nasconde, in realtà, un’espressione divertita. Lo so che adora fare queste cose, è inutile che finge.
-Se questa deve essere la nostra vita, non ho intenzione di cucinare sempre e solo io, sappilo-
-Oh, no, ma io cucinerò, nelle occasioni speciali però, così sarà ancora meglio- mi risponde, con gli occhi che gli brillano.
Questo ragazzo mi stupisce sempre. Da ciò che mi hanno raccontato i ragazzi, non è mai stato un ragazzo insensibile, però gli piaceva divertirsi, questo si, e il suo tipo di divertimento era molto particolare. Mi hanno detto anche che era tanto che non lo vedevano così preso e non so se la cosa mi rende fiera o mi spaventa. Probabilmente entrambe. Ho paura di deluderlo: molte volte non so come comportarmi. La storia con Wes è la prima vera importante della mia vita e ho ancora tanto da imparare.
-Cosa devo fare?- mi chiede mentre si lava le mani nel lavandino in cucina.
Allora sa cucinare davvero.
-Resta con me- gli dico, intendevo più della semplice compagnia mentre cucino.
-Sempre- mi risponde lui, comprendendo il vero significato delle parole. Mi abbraccia da dietro e mi lascia un bacio leggero sul collo.
Un brivido mi corre lungo la schiena. Da quando sto con Wes ho iniziato a provare sensazioni che non avevo mai provato prima d’ora. Se solo un bacio mi fa questo effetto, non voglio immaginare quando andremo oltre.
Nonostante stiamo insieme da un po’, infatti, stiamo prendendo le cose con calma. Non perché sia la mia prima volta, né la sua, ma credo che ogni prima volta debba essere speciale e deve portare il rapporto su un altro livello. Non so se siamo ancora pronti a un passo così. In realtà, il mio corpo è più che pronto, il problema è che la mente a volte ragiona troppo.
So che anche Wesley vorrebbe, lo sento, letteralmente, per questo ho evitato di restare a dormire da lui quelle poche volte in cui me l’ha chiesto. So che non resisterebbe e così nemmeno lui. Non dico che non voglia andare oltre, solo che la paura prevale. La paura che dopo tutto cambi, che tutto quello che c’è tra noi svanisca nel nulla.
-Hey, posso vedere le rotelle del tuo cervello girare impazzite, rallenta- mi sussurra Wes nell’orecchio.
-Si, scusa-
-Non devi scusarti. A cosa pensavi?-
-A noi-
Wes mi guarda perplesso.
-Al fatto che magari un giorno tutto questo possa finire, che magari potresti stancarti di me. O magari è solo una attrazione fisica, che una volta soddisfatta svanisce nel nulla-
-Dici sul serio? Per te è solo un’attrazione fisica?- domanda, quasi offeso.
-No! Non sto dicendo questo! Ma i ragazzi mi hanno detto che hai sempre evitato legami a causa della tua carriera, quindi…-
-Tesoro, non sono un supereroe: è vero, il mio mestiere potrebbe rendere un po’ più difficili le cose, ma niente di impossibile. Ce la possiamo fare, ce la voglio fare. Lo so quello che dicono su di me e so anche che è una frase che dicono in molti, ma sono cambiato. Sono sempre io, in realtà, però ho capito l’importanza di ciò che è vero nella mia vita. E probabilmente sono arrivato a certe conclusioni proprio grazie alla mia musica. Stare mesi in tour ti permette di riflettere molto. Sai cosa ho capito?-
Lo osservo, attenta ad ogni sua singola parola.
-Ho capito che mi mancava qualcosa. Che tornare a casa da qualcuno che ti aspetta ha tutto un altro significato. Volevo qualcuno che mi aspettasse, qualcuno che fosse la mia casa-
Una lacrima mi riga la guancia, subito asciugata da una sua carezza.
-Credo di aver trovato la mia casa- conclude, fissandomi dritta negli occhi.
-Casa è dove si trova il tuo cuore- sussurro, posandogli una mano sul petto.
-Esatto-  sorride e mi afferra la mano.
-Sbaglio o hai parlato di desiderio fisico insoddisfatto?- aggiunge poi, sorridendo malizioso.
-Si- rispondo ridacchiando.
-Wesley Stromberg non lascia nessun desiderio insoddisfatto. Più tardi vedremo di rimediare- aggiunge, iniziando a sistemare la spesa in frigo.
Non posso fare altro che sorridere: come posso dubitare di un ragazzo così?!
La sua testa fa capolino da dietro lo sportello del frigo, la solita espressione genialmente perversa sul suo viso.
-Stasera resti qui. Non accetto obiezioni, sono stanco dei tuoi rifiuti- aggiunge, fingendosi offeso.
-Va bene- rispondo, dandogli un colpetto sul braccio.
“Stasera resti da lui. Da stasera le cose si faranno ancora più serie.”


Buonasera a tutti! So che dopo essere sparita per così tanto tempo dovrei sotterrarmi e vi chiedo umilmente scusa, ma sono tornata con un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia! Mi farebbe molto piacere, inoltre, sapere cosa ne pensate :D Devo, infine, ringraziare Serena, che come sempre mi supporta e mi sopporta e che non perde mai un capitolo della mia storia, grazie! <3
Buona lettura,
Chiara :*
  
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