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Autore: Heyale    18/01/2015    4 recensioni
Teresa e Thomas non sono mai diventati più di semplici pive, non è mai cambiato nulla qui, nella Radura. I novellini continuano ad arrivare, io continuo a mappare il Labirinto e il mondo gira ugualmente per tutti. Insomma, per lo meno finché non si unisce a noi una nuova Fagiolina, e Alby decide di affidarla a me.
Punto uno: non ne so il motivo.
Punto due: devo cercare di, come dice sempre Newt, essere meno bastardo di quanto io sia in realtà.
Punto tre: non voglio essere il caspio di tutore della caspio di ragazza.
Punto quattro: rivedere il punto due.
Dal testo:
"Minho!" Thomas mi raggiunge di corsa, dandomi una pacca sulla spalla. "Mi hanno mandato a dirti che si è svegliata."
"Che gioia. L'andrò a prendere domattina, penso. Se ne avrò voglia" faccio una breve smorfia.
"Dovrai almeno far finta di essere meno bastardo di quanto tu sia, cacchio" sbotta Newt, sedendosi di fianco a me.
"Un Dolente sarebbe stato più gentile di te. Persino quando ha tentato di ammazzarmi" lo guardo male. "Newt, mi conosci, non voglio pesi sulle spalle."
"Guarda che hai solo una cintura e uno zaino" ridacchia, dandomi una spallata. Ah ah, simpaticone.
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minho, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO




Nome: Minho.
Cognome: ricordarselo sarebbe chiedere troppo.
Età: probabilmente diciassette, prossimo ai diciotto.
Professione: Velocista.
Stato: incastrato nella Radura da quasi tre caspio di anni.
Bene, farmi delle domande da solo mi fa sembrare più matto di quanto io sia in realtà. Sono decisamente incaspiato, nemmeno una doccia fredda mi farebbe tornare il senno che ho perso correndo tra le mura di questo inferno. Sono sicuro, a questo punto, che un'uscita non ci sia. Né dal Labirinto, né dalla malinconia che affligge tutti i Radurai.
Le gambe scattano senza che io debba fare nulla, ormai conosco ogni scanso del Labirinto, curioso di scoprire chi sarà il Fagio di questo mese. Anche se, ormai, le speranze di qualche novità sono distanti anni luce. Nemmeno Alby, con le sue parole profonde da capo, riuscirebbe a tirar su il morale a qualcuno. Tre anni che siamo rinchiusi, e tre anni che facciamo sempre le stesse, identiche, ripetitive, monotone, cose. Tranne qualche puntura di Dolente qua e là, s'intende.
Stamattina sono entrato da solo nel Labirinto, forse ne avevo bisogno di non sentirmi esplodere le orecchie con i commenti senza senso di Thomas e Newt, dato che spesso insistono per venire a mappare il Labirinto con me, e purtroppo non sempre riesco a far loro cambiare idea. Non mi dispiacerebbe nemmeno se un Dolente mi pungesse seduta stante, l'importante è che qualcosa cambi. Deve cambiare.

"Minho, dove caspio eri?!" l'irritante voce di Newt mi accoglie nella Radura, mentre mi dà una pacca sulla spalla.
"Stavo pranzando con Gally e i Dolenti, scusa il ritardo" gli faccio una smorfia. "Che succede?"
"La Scatola!"
"Sì, era previsto che si aprisse. No, pive?"
"Sei veramente un fottuto testa di caspio, Minho, questo lo sapevamo tutti! Ma non c'è il solito Fagio."
Lo guardo torvo, abbastanza curioso nel sentire cos'ha da dire: "Mi spiegheresti il motivo di questa tua affermazione, Newt?"
"Va' a vedere con i tuoi occhi a mandorla, pive" sbuffa, allontanandosi da me.
Quanto odio quando Newt si comporta da ragazzina mestruata, è insopportabile. Quasi più insopportabile di Gally.
Corro in direzione della Scatola, trovando tutti ammassati intorno a quello che dev'essere il nuovo Fagio. Peccato che io non veda un'emerita cippa.
"Allontanatevi, teste di caspio!" grida Alby, facendoci indietreggiare, aiutando il novellino a salire, e finalmente lo vediamo.
Oh no, non può essere. Dopo Teresa, non può esserci un'altra femmina. Dio, fa che stia sognando.
Anche se, a quanto vedo, la persona che è appena svenuta ai piedi di Alby è fornita di una lunga chioma scura e il viso alquanto lentigginoso. Quindi sì, a mio malgrado, è una ragazza.
Teresa è sotto la custodia di Thomas, quindi voglio vedere a chi appiopperanno questa qui, invece. Semplicemente si stava tanto bene solo tra noi ragazzi, vorrei sapere perché ora ci devono essere anche due ragazze a mettere casino.
"Hai visto, pive?" mi domanda Newt, dandomi una spallata.
"Non è affar mio" brontolo in tutta risposta, facendo per allontanarmi.
"Dovrebbe interessarti, invece" ridacchia il biondino, venendomi vicino. "Alby non è del tuo stesso avviso, Minho."
"Che vuoi dire?" lo guardo interrogativo, e lui risponde con un ghigno, come al solito.
Newt è il mio migliore amico, certo, ma non nascondo che a volte vorrei picchiarlo a sangue.
"Ascoltatemi tutti!" grida Alby, e noi siamo costretti a zittirci. "E' chiaro che può essere un problema un'altra ragazza, ma la Radura va avanti, deve andare tutto come il solito, perciò affiderò questa ragazza a uno dei Radurai più fidati!"
"Ora viene il bello" mormora Newt, spingendomi in avanti. "Sta' un po' a sentire."
"Dimmi di no" guardo Newt speranzoso, ma ormai ho già capito. Non ho più scampo.
"L'affiderò a Minho!" conclude Alby a gran voce, mentre tutti gli altri si girano verso di me. Ecco, devo starmene zitto. Io lo so che ogni volta che penso qualcosa poi si avvera!
"Grandioso, Alby, ma io ho un Labirinto da mappare" sbotto, portando le mani ai fianchi.
"Nomineremo un vice-Intendente, Minho, ma sarai tu ad occuparti di lei. Per il momento starà con i Medicali, e quando si riprenderà sarà sotto la tua custodia."
"Evviva" mormoro, sarcastico, mentre i Medicali traportano la ragazza fino al Casolare.
Ho mai detto di odiarti, Alby?


Sarebbe una sera come le altre se poche ore fa non mi fosse stato comunicato il peggio del peggio. Cosa posso fare per una ragazza, io? Di sicuro non posso portarla nel Labirinto, ma io per primo non posso evitare di andarci. Magari posso scaricarla a qualcuno come Newt, magari mi aiuterà senza fare troppe storie. Ma, a conti fatti, Newt fa solo storie, quindi penso che dovrò tenermi la piaga. E non si scappa.
"Minho!" Thomas mi raggiunge di corsa, dandomi una pacca sulla spalla. "Mi hanno mandato a dirti che si è svegliata."
"Che gioia. L'andrò a prendere domattina, penso. Se ne avrò voglia" faccio una breve smorfia, passando in rassegna i volti dei Radurai attorno a me. Il fuoco sta scoppiettando allegro al centro della Radura, come a voler festeggiare l'arrivo della nuova arrivata.
Ma io non ci trovo nulla di divertente.
"Dovrai almeno far finta di essere meno bastardo di quanto tu sia, cacchio" sbotta Thomas, sedendosi di fianco a me.
"Un Dolente sarebbe stato più gentile di te. Persino quando ha tentato di ammazzarmi" lo guardo male, tornando a fissare dritto davanti a me. "Tommy, mi conosci, non voglio pesi sulle spalle."
"Guarda che hai solo una cintura e uno zaino" ridacchia, dandomi una spallata. Ah ah, simpaticone.
"Zittati, folletto gioioso" lo prendo in giro, alzandomi per raggiungere il Casolare.



Look at me, shank!
Doveva essere una One Shot, e poi il seguito della One Shot che ho già pubblicato.
Ma alla fine è una storia per una persona che adoro, e che le regalerò il sei febbraio.
Quindi, spero vi piaccia, ci metto tutta la comicità possibile in quella testa incaspiata di Minho :)
Love ya!
Ale xx
  
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