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Autore: se solose    18/01/2015    4 recensioni
Dopo la 3x09 sono rimasta sconvolta, troppi feelings che andavano espressi! SPOILER per chi non segue la programmazione americana ( VI CONSIGLIO VIVAMENTE DI NON LEGGERE SE SIETE RIMASTI ALLA SECONDA STAGIONE).
Oliver è partito, tutti sappiamo come è finita la puntata, ma nel mentre cosa succede al Team? Quali sono le loro reazioni? Come reagisce Felicity?
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La giornata, la settimana, il mese, tutto è passato in un baleno eppure mi sembra di non essermi mossa di un solo millimetro.
Ogni mattina la stessa storia; appena aperti gli occhi sono felice perché lui ha passato la notte nei miei sogni, abbracciandomi ma il secondo dopo non resta più niente di quella gioia, rimane solo tanto dolore, tanta insopportabile sofferenza.
Guardo la teca del suo costume dalla mia postazione. Tornare non è stato facile perché per me questo posto senza di lui non esiste più, questo posto era lui, era la sua essenza, la sua ragione, il suo perché.
Adesso il suo costume lo indossa John, il suo primo amico da quando era tornato, il suo primo vero amico forse. Non sarà stato un tipo festaiolo come Tommy ma gli voleva, no...gli vuole bene. Portare il suo costume è si per sviare i sospetti ma credo che sia il modo che usa John per portare un po' di Oliver con sé, per non lasciarlo andare. Continuare questa crociata è il modo che lui e Roy hanno per onorarlo perché penso che si siano cambiati, aiutati, supportati a vicenda.
Al funerale che abbiamo organizzato tra di noi per lui, lo abbiamo ricordato nelle maniere più svariate. Roy ha raccontato di come tenace fosse il suo sentirsi in dovere di aiutarlo, di non abbandonarlo e per lui, orfano e delinquente del Glades è stato più di un insegnamento, è stato trovare una famiglia. Dig è stato più divertente, ha ricordato i momenti in cui gli faceva da guardia del corpo, tutte le volte che riusciva a fregarlo e scappare via. Laurel dal suo canto è stata dolce, ha ricordato un Oliver che nessuno di noi conosce, quello che era prima e abbiamo visto quanto sia cambiato ma quanto in realtà la sua indole fosse sempre la stessa, magari sepolta sotto una fuliggine nera ma c'era. Io, io non ho avuto parole, non ci sono riuscita, sono andata via piangendo. Troppo da sopportare, anche per me. Quella sera alla mia porta, pronta a consolarmi però c'è stato chi non avrei mai immaginato. Laurel forse è l'unica che può capire come sia perdere l'uomo che ami, ed anche se non siamo proprio ciò che si può definire con amiche, mi è stata vicino in un modo quasi empatico, anche e soprattutto nel giorno in cui ho dovuto raccontare a Thea la verità. Tutta. Partire dal principio, partire dalle bugie che Oliver le ha lasciato non è stato facile. Non voleva crederci in un primo momento ma poi, ha versato tutte le lacrime che un corpicino cosi piccolo può contenere. Ha affrontato Merlyn che però ha lasciato la città, appartamente.
"Mi saresti piaciuta come cognata" una delle frasi più carine e dolorose che Thea mi abbia mai rivolto.

"Ehi, ci sei?" Mi dice John facendomi sobbalzare e distaccare dai miei pensieri, dai miei viaggi nella memoria.
"Ehm si, scusa. Avete preso Tyler?" Sono tutti e tre agghindati dei loro costumi, proprio davanti a me.
"Sì, gioco di squadra e tac!" Dice Roy allegro per l'ottimo risultato. Riuscire bene in questo è importante per lui, per tutti, ora più che mai.
"Hai sentito Thea oggi?" Mi chiede Laurel togliendosi la parrucca platinina.
"No, ancora nulla ma non credo che Malcom si farà vivo così presto"
"Lo spero, Felicity"
Il rumore della porta che si apre alle nostre spalle ci fa alzare la guardia. Ma tutto avremmo immaginato tranne questo.
Oliver in carne ed ossa in cima alle scale che si affrettava a scendere giù. Il silenzio vola alto nella stanza.
"Che mi venga un colpo!" Dice quasi sussurrandolo Dig una volta che Oliver ci si para davanti.
"Ehm ti sta bene il mio costume" la sua voce è pacata ed è davvero la sua, la stessa che ogni sera mi parla nella mia testa.
Deglutisco impietrita. Non so che fare, se muovermi, se parlare, se piangere, se ridere o urlare. Non so più niente.

"Sei, sei davvero tu?" Chiede Laurel ed Oliver annuisce. Anche lui non sa bene come comportarsi. È imbarazzato, non parla, non si muove, sta lì e ci fissa e noi  fissiamo lui e...al diavolo!
"Non eri morto?" Chiede Roy.
"Ehm si,  lo ero ma...una lunga storia!"
Mentre lo dice Roy neanche ascolta perché è già vicino a lui ad abbracciarlo, seguito a ruota da Dig e Laurel.
"Sai che dovrai rispondere a molte domande?"
"Dig, forse è la prima volta che sono felice di rispondere a delle domande"
Rimango solo io, ancora imbambolata.
"Ehi" mi dice ma quello che faccio esce fuori senza controllo. Gli stampo cinque dita in faccia accompagnate da un sonoro eco. Non se lo aspettava di certo, ma nemmeno io mi aspettavo la notizia della sua morte quando è arrivata.
"Non farlo mai più! Mai più!" e come di consueto non riesco a trattenere le lacrime mentre mi avvicino a lui per toccarlo. Voglio solo accertarmi che non sia uno dei tanti sogni che faccio la notte, ed è pelle quella che tocco ed ossa. 
Mi prende la mano e la sposta poco sotto il costato.
"È questa che stai cercando? - lo guardo senza capire - è grazie a te se sono sopravvissuto questa volta!" I suoi occhi sono provati e sempre più lucidi man mano che parla.
"Oliver, ho visto la spada, aveva il tuo sangue e...Dio come mi sei mancato!"
Mi butto al collo e lo abbracciato. Lo stringo, lo stritolo letteralmente.
"Credevo di averti perso!" Le mie parole  diventano fumi di calore a contatto con la sua maglietta e salate per vie delle mie lacrime.
"Ti ho già detto una volta che non mi perderai". Mi prende il viso tra le mani per guararmi bene, con una tenerezza tale che solo lui al mondo é capace di concepire.
lo guardo e tutto di lui mi chiama, anche le sue labbra, quelle che da quando ho assaggiato la prima volta non riesco a smettere di volere, di desiderare ardentemente; così lo bacio in attesa che mi ricambi. E lo fa. 
Un bacio un po' strano, un po' salato per via delle lacrime, ruvido per le labbra asciutte ma così bello che nonostante il fiato inizi a mancare non voglio fermarmi, non voglio lasciarlo più nemmeno un momento.
Ho bisogno delle sue labbra quasi per vivere ora.


*** SPAZIO DELL'AUTRRICE ***

Ecco il finale della piccola storiella! Ho dovuto fare delle modifiche a causa di mancanza di tempo e anche perchè altrimenti troppo lunga sarebbe andata troppo a cavallo con la messa in onda, io invece volevo finirla prima. Magari non è proprio quello che vi aspettavate però non so, mi è sembrato carino come finale, un viaggio nella memoria di Felicity di quello che avrei voluto scrivere ma poi mi sembrava troppo di imbrogliare le cose. Ovviamente grazie agli spoilers che escono ognoi giorno ho già in mente di iniziare una nuova storia! Come al solito, prendo spunto ma poi vado per conto mio!
Fatemi sapere che cosa ne pensate di questo piccolo finale se vi va.
PS: Il continuo dell'altra mia storia arriverà tra domani e dopodomani, non viò lascio così in sospeso :P
BACI!
   
 
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