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Autore: lavender ribbon    18/01/2015    1 recensioni
Quattro vite in due storie parallele.
Un donnaiolo francese, una donna dal forte carattere, un lord burbero e triste, una romantica ragazza di città.
Le loro vite si intrecceranno e scontreranno, quale sarà l'epilogo?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra
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Salve a tutti! Mentre sono intenta a continuare la mia altra long ("1826") di cui sono a buon punto con il nuovo capitolo, butto giù questa storia che ho sempre avuto in mente, e che finalmente riesco a pubblicare qui. Questa sarà di pochi capitoli (ne prevedo quattro, o giù di lì) e racconta di quattro vite che si incrociano in due storie parallele: da una parte vi sono Monsieur René La Roche - ricco donnaiolo francese - e Miss Nora Kaynor - donna dal carattere forte e deciso; dall'altra vi sono Lord Marius Everfield - uomo burbero e silenzioso - e Miss Lila Greeny - fanciulla timida ed impacciata. La storia vuole che Miss Kaynor sia la promessa sposa di Lord Everfield, ma la donna viene allo stesso tempo corteggiata da Monsieur La Roche, che dovrebbe invece sposare Miss Greeny, la quale prova attrazione particolare per Lord Everfield.
Rewind se non avete compreso le coppie.
Mi piacciono gli intrighi, si è capito? Ormai credo di sì! Ad ogni modo non lascio altri dettagli, altrimenti finirei per tediare troppo... auguro buona lettura e spero qualcuno recensisca, au revoir! ♡

P.s.: mi perdonerete eventuali errori, ma scrivere dal cellulare non è il massimo della comodità.



Capitolo I

I fiori lilla al centro del tavolo vibrarono nel loro vaso decorato quando Monsieur La Roche si poggiò sulla pietra del tavolino in mezzo alla stanza. Le sue braccia si incrociarono e sul suo volto comparve un sorriso beffardo.
《Voi siete una donna bellissima, mademoiselle, vorrei davvero sposarvi.》
Sul volto di Miss Kaynor comparve un'espressione irritata, mentre le sue labbra scarlatte si schiudevano nervose e gli occhi si stringevano in due fessure. Provava un tale odio per quell'uomo che avrebbe con immenso piacere abbandonato la conversazione in quel preciso istante.
《Prima di tutto è miss, non mademoiselle, non siamo nella vostra Francia. E secondo... se non lo ricordate sarò ben lieta di rinfrescarvi la memoria: io somo promessa sposa a Lord Everfield, non vi conviene esagerare con le sciocchezze.》
L'uomo si sistemò elegantemente i capelli mossi con una manata delicata e ne tirò indietro una ciocca. Senza lasciare che il sorriso sul proprio volto sparisse, gli occhi di ghiaccio di Monsieur René La Roche si posarono sulle labbra della donna. Le avrebbe volentieri baciate, quelle labbra, ma non così e non in quel momento. Inoltre, percepiva una certa ostilità da parte di lei.
"Riuscirò a conquistarla" sorrise convincendosi.
《Non sono sciocchezze, Miss Kaynor》continuò avvicinandosi e fermandosi ad un passo dalla bella donna dai capelli ricci e scuri 《voi siete davvero una donna bellissima, come poche se ne vedono oggigiorno.》
Miss Nora Kaynor sbuffò sonoramente e si voltò, dando le spalle all'uomo per riprendere la sua attività precedente: il cucito.
《È un peccato che una donna bella e loquace come voi debba sposare quell'uomo burbero e silenzioso. Sarebbe uno spreco.》
Miss Kaynor convenne di non doversi voltare se voleva concedere a Monsieur La Roche do uscire vivo dalla sua casetta di campagna.
《E comunque vi ho già consegnato i fiori che volevo aveste, quelli con cui vi ricorderete di me ogni volta che li guarderete.》
《L'unica cosa che mi ricorderanno sarà il piacere di darvi un pugno in faccia》 sussurrò la donna tra i denti.
《Scusate?》
《Nulla, ho detto che adesso potete anche andare》 sforzò un finto sorriso.
L'ospite prese il cappello d chiodo sul muro e lo indossò, dopo aver fatto un leggero inchino alla padrona di casa.
《Non a caso quei fiori sono dei non ti scordar di me》sorrise ancora Monsieur La Roche 《è stato un piacere, mademoiselle, alla prossima.》
La donna fece ancora un finto riso e richiuse con fretta e rabbia la porta alle spalle dell'uomo.
Ciò che più odiava di lui era il credersi al di sopra di tutto, l'essere talmente altezzoso da considerare ogni donna come una conquista da possedere. Già i donnaioli, di per sé, a Londra erano ben noti, e giravano su di loro storie alquanto rivoltanti - per Miss Kaynor, ma forse solo per lei - figurarsi un donnaiolo di origino francesi: in poco tempo divenne la figura-sogno di ogni donna del centro città.
In breve: tutte amavano Monsieur La Roche, il francese ricco e donnaiolo, ma nessuna di loro - fatta eccezione proprio per Miss Kaynor - guardava al lato disgustoso di quell'uomo, ovvero un essere che giocava con il cuore delle donne e poi le abbandonava, per continuare a giocare con qualcun'altra. Il solo pensiero faceva rivoltare lo stomaco della donna. I suoi occhi si posarono con disgusto sui fiori appena regalatigli da Monsieur La Roche; si scusò con la natura prima di scaraventare quei non ti scordar di me nel cestino dei rifiuti.

***

Come al solito, Lord Everfield se ne stava seduto alla scrivania senza proferire parola. Ciò che rendeva strano quel suo comportamento era il fatto di tenerlo anche durante quella festa, che lui stesso aveva dato a casa sua. Da lontano, Miss Greeny lo osservava con le mani congiunte sul suo vestito e le guance imporporate. Trovava quell'uomo estremamente affascinante nel suo silenzio; le piaceva osservarlo senza farsi scoprire e tentare di indovinare i suoi pensieri, impresa alquanto ardua perfino per i suoi parenti più stretti. La giovane donna si decise dopo alcuni minuti ad avvicinarsi all'uomo, il quale non si mosse dalla sua posizione e continuò a scrivere la lettera con la quale era impegnato.
《Lord Everfield, questa festa è magnifica》 esordì la timida ragazza.
《Grazie, Miss Greeny》 rispose bruscamente il lord, senza distogliere lo sguardo dalle lettere inchiostrate.
Seguirono attimi di imbarazzante silenzio entro cui Miss Greeny si domandò se sarebbe mai riuscita ad intraprendere una conversazione con quell'uomo che implicasse più di una domanda e una risposta. Lord Everfield, d'altronde, era conosciuto in tutta Londra per due ragioni: la prima erano i suoi possedimenti e le ricchezze che vantava, la seconda era la scarsa capacità di approcciarsi agli altri, cosa che lo rendeva un uomo triste e solo, nonché scorbutico e di poco fascino interiore.
Le qualità che invece vedeva in lui Miss Greeny lo rendevano tutt'altro che poco affascinante, anzi, era proprio la sua figura silenziosa e tenebrosa ad eccitarla. Ormai conscia di non poter continuare quella conversazione, Miss Greeny fece per allontanarsi amaramente, quando la voce bassa di Lord Everfield la raggiunse e la fece voltare nuovamente verso di lui.
《Spero vi stiate divertendo》 riprese a fatica l'uomo.
Miss Greeny stentava a credere di essere l'unica donna a riuscire a parlare con lui, difatti arrossì com'era solita fare in quei momenti e sorrise garbatamente.
《Mi sto divertendo molto, lord, i vostri ospiti sono un piacevole intrattenimento.》
《Ne sono contento》 concluse lui, senza l'ombra di un sorriso sul volto, ma con la flebile speranza che quella conversazione non terminasse.
Trovava Miss Greeny interessante e dolce, non come quell'altra che era sua promessa sposa, Miss Kaynor, e che appariva tutt'altro che femminile e sensibile. Avrebbe potuto rifiutare il matrimonio, certo, se non fosse che i suoi genitori ci tenessero così tanto a farlo maritare con lei - ragione che a lui era quasi sconosciuta.
《La donna che dovrà sposarvi è molto fortunata, lord》 esordì lei dopo attimi di silenzio.
《Miss Kaynor? È tutt'altro che contenta di farlo. E tutt'altro che fortunata, immagino.》
La voce bassa e decisa rivelò però una parte di sé che nessuno conosceva, quella di un uomo che si vedeva rifiutato dalla società a causa del proprio carattere.
Miss Greeny percepì ciò e comprese come dovesse sentirsi l'uomo, quindi gli si avvicinò nuovamente e si sedette al suo fianco.
《Sarete un ottimo marito, ne sono certa》 gli sorrise.
Fu allora che Lord Everfield smise di osservare il foglio e portò i suoi tristi occhi sulla donna sua interlocutrice. Quello sguardo velato di malinconia fece sussultare Miss Greeny: aveva due pozzi freddi e profondi al posto degli occhi, e allo stesso tempo il suo sguardo era spento e rivelava quel lato di sé che nessuno comprendeva. Alla ragazza dai capelli rossi dispiacque tutto quello, ma allo stesso tempo capì come dovesse sentirsi realmente Lord Everfield.
O perlomeno cominciò a capire: comprendere fino in fondo un uomo come lui era un'ardua impresa.
  
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