Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: airolgrraw    19/01/2015    7 recensioni
Pochi mesi sono passati dalla fine della Guerra Magica e dalla scomparsa di Voldemort. Hermione si trova da sola a Hogwarts per finire i suoi studi. Harry e Ron non ci sono, hanno preso decisioni diverse, soprattutto Ron, dal quale la giovane strega è rimasta parecchio delusa.
Nonostante la loro assenza per Hermione sarà un anno pieno di sorprese, nuovi segreti verranno a galla e nuove relazioni si verranno a creare, relazioni che all'occhio possono sembrare improbabili.
Ma i fremiti dell'animo non si possono controllare, cosa succederà?
Dal testo :
"Beveva con calma quel distillato dal sapore intenso che aveva pervaso l'aria del suo profumo pungente, quasi volesse assaporare ogni singola goccia. Poi si leccò le labbra come dulcis in fundo. Erano rosse fuoco a causa dell'effetto dell'alcool su quella pelle così delicata e risaltavano ancora di più sul suo colorito diafano.
Lei aveva disteso il volto e guardava ammaliata la creatura che aveva di fronte, un brividino le percorse la spina dorsale."
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

"Ciò che è rimasto"

 

Era una giornata autunnale, il sole donava un tepore piacevole quando veniva a contatto con la pelle e la faceva luccicare. Ti riempiva l'anima quella luce, troppi mesi di oscurità vi erano stati e ritrovare quella pace che non si aveva dai primi anni di Hogwarts non aveva prezzo.

Le foglie scricchiolavano camminandoci sopra, sembrava che piovessero dal cielo, invece cadevano lentamente dagli altissimi alberi circostanti che si ergevano imponenti come guardiani su Hogsmeade, volteggiavano talmente piano che pareva di assistere ad un arresto momentum.

Hermione si bloccò, inspirò a pieni polmoni l'aria fresca.Tenendo gli occhi chiusi cominciò a girare su sé stessa, come se facesse una danza liberatrice, sgombrò la mente da brutti pensieri e ricordi che l'avevano accompagnata durante l'ultimo anno e purtroppo insieme alle delusioni,che erano state molte, ma lei era una Grifondoro, era forte e caparbia, non lasciava trasparire troppo ciò che provava, lo reprimeva, doveva essere controllata, era una donna ormai con responsabilità che gravavano su di lei, che certo la stancavano ma la rendevano anche orgogliosa di sé stessa. Si fermò un po' intontita dalle giravolte e volse lo sguardo verso il castello maestoso alle sue spalle. Quel castello che era e sarebbe sempre stato la sua casa, dove aveva vissuto i momenti migliori e peggiori, ma sempre al fianco dei suoi amici. Pensando ad Harry e Ron quasi le scese una lacrima, ma la ricacciò dentro, sentendo un nodo formarsi alla gola. Loro non c'erano fisicamente lì accanto a lei, ma erano sempre nel suo cuore. Certo pensava che Ron sarebbe rimasto, ma era partito chissà per dove.

 

****

-Ho bisogno di rimanere con me stesso, di trovare la libertà che non abbiamo avuto in questi anni, che ci è sempre stata negata, vieni con me!-

 

Glielo aveva detto quella mattina alla Tana. Era passato un mese dalla fine della Guerra Magica e dalla sconfitta di Voldemort, e lui già era pronto per partire, sì le aveva chiesto di andare con lui, ma avevano già discusso delle priorità che lei aveva, dei suoi progetti e avevano programmato l'anno a venire insieme e Ron se ne era saltato fuori con quella stupida proposta di andarsene.

 

-Pensavo avessimo dei programmi diversi- disse lei con voce quasi strozzata.

 

-Lo so, ma qui mi sento stretto, ci sono troppi brutti ricordi, ho bisogno di cambiare aria-

 

Hermione non capiva, credeva che ormai tra loro la cosa fosse consolidata, quel bacio nella camera dei Segreti l'aveva sconvolta, piacevolmente si intende, e credeva fosse stato lo stesso per lui. Fino al giorno prima parlava di terminare gli studi ad Hogwarts con lei e poi dedicarsi a diventare un Auror e la mattina seguente già con lo zaino in spalla come se fosse questione di vita o di morte.

 

-Sei egoista se vuoi rinunciare ai nostri progetti solo per te stesso-

 

-Non biasimarmi, ma sinceramente non credo di avere mai avuto momenti per me stesso in questi anni!- era quasi offeso, glielo poteva leggere nel volto che era ormai corrucciato.

 

Non sapeva che dire, lei lo amava, ma amava anche sé stessa e lasciare tutto dopo anni di fatiche solo per compiacere lui, no non se ne parlava proprio.

 

-Quindi?- ribadì Ron quasi impaziente.

 

-Vai se è questo che vuoi, ma tu non biasimare me se non voglio rinunciare al mio futuro- voleva sembrare secca nel modo di fare ma forse non c'era riuscita più di tanto perché il viso di Ron si distese. La abbracciò, ma lo fece in maniera molto sbrigativa, poi dandole un bacio sulla fronte uscì e si smaterializzò.

Era rimasta lì, ferma immobile, incapace di realizzare ciò che era avvenuto pochi istanti prima. Si mise una mano sul cuore che stava accelerando furioso le sue pulsazioni, quasi volesse calmarlo. Strinse a pugno l'altra mano, talmente forte che le articolazioni quasi le dolevano. Rimase in quella posizione per secondi, forse minuti prima di decidere che doveva reagire.

Ormai era fatta.

****

 

Mandando giù quel boccone amaro per l'ennesima volta pensandoci, Hermione si incamminò verso I Tre Manici di Scopa.

Entrò quasi titubante lasciandosi dietro la piccola porta che aveva varcato molte volte.

Fece qualche passo.

 

-Madama Rosmerta!?-

 

Alcuni rumori di tacchetti che avanzavano sul legno scricchiolante e poi apparve la donna.

 

-Oh! Eccoti cara, ti stavo aspettando! Siediti un attimo, prima di iniziare ti posso dare una Burrobirra?-

 

-Molto volentieri,grazie- rispose la grifona.

 

Era una strega abbastanza eccentrica quella Madama Rosmerta, i suoi ricci biondi sempre mal raccolti ed arruffati le davano un'aria quasi stralunata, ma era molto affabile, ed era stata davvero gentile con Hermione.

 

-Volevo tanto ringraziarla per avermi dato l'opportunità di lavorare qui, mi servono un po' di galeoni da mettere da parte- disse la ragazza quasi tutto d'un fiato.

 

-Ma ci mancherebbe! So che sei affidabile e farai un gran lavoro, e poi in effetti mi servivano un paio di braccia e una bacchetta in più- Le fece l'occhiolino da dietro il bancone.

 

Hermione bevve la sua Burrobirra mentre Madama Rosmerta le spiegava come comportarsi con i clienti, anche perché i frequentatori non erano solo studenti ed insegnanti di Hogwarts,qualsiasi mago e strega poteva recarvisi.

 

-Dunque guardati bene da quelli incappucciati, fatti pagare subito! Ci sono certi mascalzoni che mi devono ancora parecchi galeoni e soprattutto se vedi movimenti o facce sospetti non esitare a chiamarmi, non voglio che qualcuno si approfitti del fatto che tu sia giovane ed inesperta-

 

Era strana sì, ma di certo non l'avrebbe lasciata in balia di loschi individui, la cosa la rassicurava parecchio.

 

-Mi pare di averti detto tutto. Ah come vedi tengo tutto sotto il bancone, per sicurezza, quindi troverai tutto ciò che ti chiederanno qui. Ora al lavoro!-

 

La Grifondoro era agitata ma allo stesso tempo eccitata. Non aveva mai lavorato prima d'ora,nemmeno nel mondo babbano. I suoi genitori le avevano sempre dato l'appoggio necessario in quanto consideravano i suoi studi una priorità che non doveva essere intralciata da distrazioni, ma ora che lei aveva cancellato loro la memoria e di conseguenza aveva cancellato sé stessa doveva rimboccarsi le maniche e darsi da fare.

 

La serata passò tranquilla, aveva servito una marea di Burrobirra, altrettanto Whisky Incendiario e Vino Elfico. Non era stato nemmeno così difficile come immaginava, anzi si era pure divertita a chiacchierare con qualche strega.

Gli ultimi maghi erano già usciti dal pub da un pezzo e lei stava riordinando i tavoli e riponendo le bottiglie sotto al bancone.

 

-Sono ancora in tempo per un Whisky Incendiario?-

 

Hermione alzò lo sguardo verso la voce e vide una testa bionda sporgersi. Si lasciò sfuggire un gridolino spaventato, tanto che quasi le caddero alcuni bicchieri.

 

Il biondino sghignazzò da serpe quale era.

 

-Malfoy? Che ci fai qui? Stiamo chiudendo non vedi?- disse lei lanciandogli un'occhiata di sfida.

 

-Certo Mezzosangue, lo vedo bene ma potrei farti ragionevolmente la stessa domanda anche io, che ci fai qui?-

Con un colpo di bacchetta aveva già preso una sedia per accomodarsi ben bene vicino al camino, si era tolto il pesante mantello nero e la guardava di sottecchi con un piccolo ghigno stampato in faccia mentre lei non aveva risposto e facendo finta che non esistesse continuava il suo lavoro.

 

-Dunque? Come mai lavori da Madama Rosmerta?-

 

-Storia lunga e di sicuro non sto qui a raccontarla a te- sbottò lei senza nemmeno guardarlo.

 

-Dai portami questo Whisky e me ne vado subito-

 

-Senti furetto, arrivi qui fuori orario facendomi fare un colpo e pretendi che ti serva pure! Se vuoi il tuo maledetto Whisky vieni qui a prendertelo!-

 

Appoggiò con forza una coppa trasparente dalla quale il liquido ambrato quasi fuoriuscì.

 

-Sei strafottente Mezzosangue, hai sempre avuto un certo caratterino ribelle ma non dovresti trattarmi così,sono un cliente del pub- non sembrava affatto arrabbiato e il suo tono non era arrogante, sembrava più una sottile battuta ironica volta a strapparle un sorriso.

Ma evidentemente non funzionò, se questo era il suo intento, perché lei sbuffò seccata alzando un sopracciglio per il disappunto.

 

Draco rise e sapendo che non aveva scelta si alzò e andò verso il bancone, si appoggiò con un gomito al legno scuro per essere con il viso alla stessa altezza di quello di Hermione che era seduta su uno sgabello con le braccia incrociate mentre aspettava che lui bevesse e se ne andasse.

Prese la piccola coppa e se la portò alla bocca senza distogliere lo sguardo dalla riccia che lo guardava imbronciata.

Beveva con calma quel distillato dal sapore intenso che aveva pervaso l'aria del suo profumo pungente, quasi volesse assaporare ogni singola goccia. Poi si leccò le labbra come dulcis in fundo. Erano rosse fuoco a causa dell'effetto dell'alcool su quella pelle così delicata e risaltavano ancora di più sul suo colorito diafano.

 

Lei aveva disteso il volto e guardava ammaliata la creatura che aveva di fronte, un brividino le percorse la spina dorsale.

 

Malfoy lasciando i galeoni che tintinnarono al contatto con la superficie destò Hermione che si era imbambolata guardandolo.

-Te ne vai ora?- disse cercando di assumere un tono autorevole.

 

Lui sorrise, si infilò il mantello e uscì dal locale lasciandola lì spiazzata mentre scompariva nel buio.

 

 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: airolgrraw