Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: NadiHazza    19/01/2015    2 recensioni
Stavamo camminando una dietro l'altra quando il mio sguardo incrociò quello di una persona, una persona che non potevo credere che fosse lì, mi sentii un vuoto nello stomaco e iniziai ad avvampare, girai subito la testa e nello stesso istante la mia amica si girò verso di me -Ehi, ma stai bene?- mi chiese un po' allarmata
-Cosa? No, cioè sì-
-Sembra che hai visto un fantasma-
-No non un fantasma ma...- presi fiato e dissi -Non sapevo l'avessi invitato- .....
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Dove sono quelle scarpe del cavolo?- dissi ad alta voce; la confusione che regnava in camera mia era totale: vestiti sul letto e sulla sedia, le ante dell'armadio aperte, collane e braccialetti sparsi sulla scrivania e svariate paia di scarpe sul pavimento. Quella serata stava proprio iniziando bene.
Dovevo andare alla festa di compleanno per il diciottesimo della mia migliore amica e nonostante avessi preparato il vestito da indossare due giorni prima ero riuscita a combinare uno dei miei disastri: avevo avuto la brillante idea di indossarlo per un po' e vedere come mi stava, poi ero andata a prepararmi una spremuta e naturalmente me l'ero rovesciata addosso...e tanti cari saluti al mio vestito verde acqua.
Non ero solita indossare abiti eleganti né tanto meno i tacchi, ma la mia amica Brittany mi aveva praticamente obbligata -Il diciottesimo capita una volta nella vita, puoi fare uno sforzo- mi aveva detto scherzando. Decisi che avrei fatto questo sacrificio per lei, peccato che non avevo fatto i conti con la mia sfortuna.
L'orologio appeso alla parete segnava le 20.35, segno che se non mi fossi data una mossa sarei arrivata in ritardo; ero leggermente nel panico, ma non potevo arrendermi proprio ora. Mi diressi verso l'armadio, erano rimasti un vestito blu notte, una camicia e dei jeans. Guardai bene il vestito e me lo appoggiai davanti al corpo, poi mi andai a specchiare e decisi che poteva andare bene, anche perché non avevo più tempo. Era di un tessuto liscio, aveva una fascia bianca che mi stringeva la vita, poi scendeva morbido e arrivava appena sopra il ginocchio; mi infilai un paio di scarpe con il tacco (basso perché non volevo mica morire!) e un braccialetto argento. I capelli erano ancora un po' bagnati e avevano preso una piega che andava per conto suo ma pazienza.
Mi stesi un filo di trucco, infilai portafogli e cellulare in borsa e mi precipitai letteralmente giù per le scale. La porta di casa si chiuse con un tonfo e io ero già sul marciapiede che camminavo a passo spedito verso casa di Brittany.
La temperatura non era delle migliori, benché fossimo a marzo l'aria era fredda e mi stavo congelando. Avevo avuto la geniale idea di uscire senza giubbino e in quel momento me ne pentii. Il vento soffiava facendo muovere i rami degli alberi e i miei capelli ondulati; nonostante il freddo era comunque una bella serata e le stelle stavano iniziando ad accendersi nel cielo. Mi affrettai, sperando di non essere troppo in ritardo; intravidi il cartello con il nome della via e tirai un sospiro di sollievo.
La casa della mia migliore amica era grande e aveva un giardino bellissimo, da piccole stavamo sempre a dondolarci sull'altalena o ad aiutare sua madre con le rose, passione che coltivava ancora oggi sebbene fossero passati diversi anni. Trovai il cancellino già aperto ed entrai, percorsi il piccolo vialetto e oltrepassata la porta d'ingresso mi ritrovai in casa.
Era pieno di palloncini colorati, sulle scale era appeso uno striscione con una scritta di compleanno e più avanti, in un angolo, c'era un tavolo con una scelta molto ampia di pietanze, mi venne l'acquolina in bocca alla sola vista.
La musica era a tutto volume e delle luci stile discoteca illuminavano la sala; c'erano molte persone e un gran brusio, solo Hope e Ginnifer si accorsero della mia presenza e mi vennero in contro -Christine- mi salutarono
-Ciao ragazze, allora dov'è la festeggiata?- chiesi
-Cosa?-
-Ho detto, dov'è la festeggiata?- urlai cercando di sovrastare la musica
-Dovrebbe scendere a momenti- mi urlò Ginnifer di rimando.
Dopo pochi minuti la musica si fermò e Brittany fece il suo ingresso scendendo dall'enorme scalinata. Era impeccabile in un abito color cipria, i lunghi capelli biondi erano semi raccolti e una collana illuminava di luce tutto il look. La felicità sul suo viso era evidente; appena arrivata al piano terra ci fu un applauso e qualche fischio di ammirazione, iniziò a salutare tutti i presenti con un sorriso smagliante e poi fece cenno al dj di rimettere la musica. Gli invitati tornarono alle loro occupazioni, chi ballava, chi chiacchierava, chi beveva.
Brittany rivolse lo sguardo nella mia direzione e io la salutai con la mano, poi venne verso di me -Sei bellissima Brit- le dissi
-Grazie Chris- mi rispose abbracciandomi
-Ehm questo è il tuo regalo- le dissi porgendole un sacchettino –ma potresti aprirlo per ultimo?-
-Certo, spero solo che tu non mi voglia far commuovere-
-Chissà...lo scoprirai-
Nel frattempo Hope si era lanciata in pista e Ginnifer si era diretta verso il tavolo col buffet.
-Sai mi fa uno strano effetto- disse Brittany
-Cosa? Essere diventata maggiorenne?- le chiesi
-No, tutto questo intendo. Insomma, sembra una vita fa quando io e te giocavamo alle principesse, il tempo è volato- Una lacrima si fece strada sulla sua guancia -Dai Brit, non piangere- le dissi -questo deve essere un giorno di festa per te. E' vero siamo cresciute, abbiamo fatto dei cambiamenti, ma rimarremo sempre le miglior combina guai del mondo!-
Scoppiò a ridere poi mi condusse in pista e improvvisammo un balletto, fortunatamente nessuno ci notò perché era al quanto ridicolo. Poi ci facemmo largo tra le persone e ci dirigemmo verso l'altro lato della sala.
Stavamo camminando una dietro l'altra quando il mio sguardo incrociò quello di una persona, una persona che non potevo credere che fosse lì, mi sentii un vuoto nello stomaco e iniziai ad avvampare, girai subito la testa e nello stesso istante la mia amica si girò verso di me -Ehi, ma stai bene?- mi chiese un po' allarmata
-Cosa? No, cioè sì-
-Sembra che hai visto un fantasma-
-No non un fantasma ma...- presi fiato e dissi -Non sapevo l'avessi invitato-
-Ahhhh adesso ho capito- disse tranquillizzandosi e facendo uno dei suoi sorrisetti
-Bé? Non fare quella faccia-
-Non ho fatto nessuna faccia- disse alzando le mani, poi scoppiò a ridere
-Non c'è niente da ridere-
-Ma dai, sei così carina quando arrossisci- disse ridendo ancora di più e facendomi diventare bordeaux
-Basta Brittany! E' già abbastanza difficile essere nella stessa stanza non ti ci mettere pure tu- dissi a metà tra il disperato e il divertito
-Ok, ok ma non c'è bisogno di agitarsi tanto. In fin dei conti è solo Harry, non è mica un alieno-
Borbottai qualcosa e lei mi diede una pacca sulla spalla di incoraggiamento.
Harry era il ragazzo per cui avevo una cotta sin dal primo giorno di scuola, ma non glielo avevo mai confessato. Ci parlavo e a volte eravamo pure andati a pranzo insieme; lui era gentile nei miei confronti ma non c'era mai stato niente di più. Sapere che in quel momento era lì anche lui mi metteva in agitazione.
Dopo un po' la mia amica tornò in pista e iniziò a scatenarsi, ballando sul serio stavolta; io rimasi immobile per qualche attimo, poi la mia pancia mi avvertì con un brontolio che forse era il caso di mangiare qualcosa. Decisi di assecondarla e mi diressi verso il buffet. Pizzette, tartine, tramezzini, dolcetti, biscotti e chi più ne ha più ne metta, quelle cose avrebbero fatto venire fame a chiunque. Cercai di contenermi, anche se a dire la verità non vedevo l'ora di assaggiare tutto; presi un piatto e iniziai a prendere qualcosa, alternando tra dolce e salato. Trovai una sedia libera e ne approfittai, mi sedetti e iniziai ad assaporare quello che avevo nel piatto.
Lasciai per ultima una pastina, era una deliziosa pasta frolla ripiena di crema e decorata con lamponi e more, inutile dire che era buonissima. La mia fame si era placata e anche il vuoto allo stomaco sembrava essersi attenuato, tuttavia il dolce mi aveva fatto venire sete.
Tornai al tavolo, che nel frattempo si era circondato di persone. Vidi Hope a metà fila e notai che mi stava chiedendo se volevo qualcosa da bere, alzai i pollici in segno di consenso.
Felice di dovermi risparmiare la fila andai nell'altra sala, girai la testa e Hope mi fece un cenno col capo, segno che aveva visto dove ero diretta. Mi rigirai ma andai a sbattere contro qualcuno.
-Scusa- dicemmo in coro.
Quella voce l'avrei riconosciuta tra mille, Harry.
-Ehi come va?- mi salutò facendomi un sorriso, mannaggia al suo sorriso
-Ehm bene, tu come stai?-
-Sto morendo di sete, adesso vado a prendermi da bere perché non ce la faccio più- disse -Vuoi che ti porto qualcosa?-
-Si ok grazie- gli sorrisi
-Perfetto, aspettami vicino a quel divano- disse, indicando con la testa un divanetto rosso poco distante da noi.
Mi diressi al divanetto mentre Harry andava a prendere da bere. Cavolo pensai, realizzando di aver chiesto a due persone di portarmi da bere. Ecco la solita Christine combina casini.
Hope mi trovò e mi diede un bicchiere di succo di frutta, che trangugiai, non volevo che Harry notasse la mia figuraccia.
-Eri assetata cara?- mi fece Hope ridendo
-Cosa? Ah si- risposi confusa
-Ma stai bene?-
-Uffa perché me lo chiedete tutti? Si sto bene!-
-Ok ok calma-
Hope se ne stava andando quando disse -Ah, prima che mi dimentichi, ho visto Harry in fila-
Io le mimai un ti odio con la bocca e lei ricambiò con un bacino.

-Tieni- disse Harry porgendomi un bicchiere di coca cola
-Grazie-
Iniziai a bere a piccoli sorsi perché se l'avessi tracannata come avevo fatto col succo...bé conosciamo tutti gli effetti collaterali della coca cola no?
Cercai di essere il più elegante possibile, anche se il pensiero di averlo davanti a me mi metteva in soggezione.
-Ti piace la festa?- mi chiese
-Si, è tutto perfetto e sono contenta che Brittany si stia divertendo-
-Siete amiche da parecchio, vero?-
-Dalla nascita, praticamente siamo cresciute insieme-
I occhi mi seguivano attenti, erano verde smeraldo e i suoi capelli ricci, mamma mia avrei tanto voluto scompigliarglieli. Ok. Basta. La dovevo smettere di pensare queste cose.
La serata stava trascorrendo piacevole e non si sa come ma Harry era rimasto con me per tutto il tempo, avevamo scherzato e ci stavamo proprio divertendo.
Mi alzai per sgranchirmi le gambe dato che era un bel po' che eravamo seduti, ma i miei tacchi e il tappeto con quelle rifiniture di fili non andavano d'accordo e inciampai, stavo per fare uno scivolone all'indietro se non fosse stato per Harry che con una prontezza da record mi prese.
In quel momento mi successe qualcosa di strano, mi sembrava che il mondo stesse vivendo e io ero ferma ad osservare, una sensazione molto strana; essere tra le braccia di quel ragazzo era una sensazione inspiegabile. Sentii il rossore scaldarmi le guance, quando notai che Harry mi stava fissando e io stavo facendo lo stesso, i nostri visi erano ad una distanza pericolosa, così mi ricomposi.
-Grazie Harry-
-Prego Christine-
Scese un silenzio imbarazzante, miseriaccia ma che ci stava succedendo?!
Avevo bisogno di una boccata di aria fresca e sapevo benissimo dove trovarla, un posto segreto che conoscevamo solo io e la mia migliore amica e dove sicuramente non ci sarebbe stato nessuno.
Mi incamminai su per le scale, ma a metà sentii la mano di Harry che mi afferrava il braccio -Aspetta- mi disse
-Cosa c'è?-
-Devo dirti una cosa-
Quella frase mi preoccupò  -Si bé non qui- e gli feci strada tra i due corridoi del piano superiore.
Entrammo nella “stanza della tranquillità”, così la chiamavamo io e Brit, da lì si accedeva al tetto e spesso ci andavamo quando volevamo parlare senza orecchi di troppo che stessero ad ascoltare.
La musica da lì si sentiva di meno e c'era abbastanza buio, fatta eccezione per la luce della luna che entrava dalla finestra.
Mi avvicinai ad essa e mi accorsi che Harry aveva la mano perfettamente intrecciata alla mia
-Che stiamo facendo?- mi morsi la lingua due secondi dopo, la frase che pensavo di aver detto a mente mi uscì ad alta voce.
-Non lo so- mi disse lui -Cioè si lo so, insomma vorrei che, no forse non è giusto però se te lo dicessi sareb..-
-Ehi frena, non ho capito una parola di quello che hai detto-
fece un bel respiro e poi disse -Devo dirti una cosa Chris-
Chris? Non mi aveva mai chiamata col mio soprannome...c'era da preoccuparsi seriamente adesso.
-Mi stai spaventando- gli dissi con un mezzo sorriso
-No, scusa non preoccuparti, solo che non so bene come dirtelo-
-Dai, mica ti mangio- scherzai, facendolo sorridere
-Mi sono innamorato di te, ok? L'ho detto-
Ci misi qualche minuto ad assimilare la frase, Harry mi stava confessando che si era innamorato di me? Datemi un pizzicotto, doveva per forza essere un sogno.
-C-cosa?- chiesi ancora mezza intontita
-Sono innamorato di te Christine, lo so da un pezzo credo, ma avevo paura di dirtelo e...- arrossì -E' da quando ti ho vista che mi piaci, tu sei simpatica, bella e spiritosa. Avrei voluto dirtelo prima ma avevo troppa paura, paura dei miei sentimenti e di quello che avresti potuto pensare se te l'avessi detto; ma stasera non ce l'ho fatta a trattenermi e così eccomi qui con la mia confessione-
Ero scioccata, meravigliata, euforica e sentivo gli occhi pizzicarmi, Harry si era appena dichiarato.
-Harry, davvero non so cosa dire, io...-
-Lo sapevo, non avrei dovuto dirtelo, per favore cancella tutto. Possiamo rimanere amici?-
-No Harry, hai frainteso, io...io volevo dire che provo le stesse cose per te da quando ti conosco, ma nemmeno io avevo mai avuto il coraggio di dirtelo. Ero terrorizzata all'idea di perderti e..-
Venni interrotta, lui si avvicinò a me, avvicinò il viso al mio, a così pochi centimetri di distanza riuscivo a scorgere tutte le sfumature dei suoi occhi, non erano solo verdi, c'era anche dell'azzurro, azzurro come il mare nei paesi tropicali e soprattutto c'era amore, quel sentimento di cui avevamo sempre avuto paura entrambi. I nostri nasi si sfiorarono e poi appoggiò le labbra alle mie, quel bacio ci allontanò dal mondo, non c'era più nessuno, c'eravamo solo io e lui in una galassia che non conoscevo. Mi abbandonai completamente a Harry, lasciai che mi stringesse forte a sé e io feci altrettanto, sembravamo due koala che si abbracciavano, la scena mi fece sorridere. Quando si staccò tornammo alla realtà, ed ecco ricomparire la camera, la luna, la musica di sottofondo.
-Siamo stati due stupidi- disse lui ridendo
-Avevamo troppa paura dell'amore- dissi io
-Hai ragione, ma adesso che ti ho trovata non ti lascerò più-
-Aw Harry, nessuno mi aveva mai detto queste cose prima-
Mi abbracciò di nuovo e io appoggiai la testa sulla sua spalla, mi lasciai cullare da quella nuova e bellissima sensazione. Finalmente ero felice.
In quel momento partì una musica lenta, quella in cui in genere le coppiette si mettono a ballare, e per una volta non dovevo starmene seduta a guardare ma potevo lasciarmi andare anche io.
Senza nemmeno rendercene conto io e Harry avevamo già iniziato a ballare, non eravamo molto bravi e io gli pestai i piedi più di una volta, ma lui mi sorrise. Eravamo contenti e innamorati, ed importava solo questo ormai.

Alla fine del ballo iniziammo a ridere -Siamo proprio una frana- dissi
-Si- disse ridendo -Ma ne abbiamo di tempo per imparare-
Dopo un po' si sentii un brusio che andava via via aumentando, probabilmente stava arrivando la torta.
-Forza andiamo- dissi prendendo Harry per mano e trascinandolo al piano di sotto.
Ora non dovevamo più fingere e potevamo essere noi stessi, non ci importava degli altri e di qualche occhiata sorpresa che ricevemmo.
Brit soffiò sulle candeline e ci un fragoroso applauso. Lei fece un piccolo discorso e ringraziò tutti per essere venuti, poi aprì i regali e lasciò il mio per ultimo. Quando lo aprì una lacrima quasi invisibile le scese sul viso, con lo sguardo mi trovò tra la folla e mi sorrise commossa, segno che il regalo le era piaciuto. Poi si accorse di Harry e notò che avevamo le mani intrecciate e mi fece l'occhiolino, aveva già capito tutto, anche se non le avevo detto niente, telepatia da migliori amiche.
Dopo la torta, fatta di panna montata, frutta e pan di spagna, ci fu un brindisi e tutti gli invitati alzarono i loro bicchieri e fecero nuovamente gli auguri alla mia migliore amica.
Ero al settimo cielo, Brit diciottenne, io avevo trovato il ragazzo a cui volevo più bene al mondo, era tutto perfetto.

Harry si offrì di accompagnarmi a casa. La notte era ormai arrivata da parecchie ore, addirittura iniziava a scorgersi l'inizio dell'alba e il cielo stava iniziando a colorarsi di tutti i colori più belli, nonostante la luna e le stelle erano ancora vigili lassù.
Un brivido di freddo mi scosse e Harry mi diede la sua giacca.
-Grazie- dissi e lo baciai sulla guancia, ma lui girò il viso e così finii col baciarlo sulla bocca -Scemo-
-Scusa ma volevo approfittarne- scherzò, e mi diede un bacio lui sta volta -Ah Chris mi sono dimenticato di dirti una cosa-
-Cosa?-
-Ti amo-
-Ti amo anche io Harry-


















Allora, so che sono un po' in ritardo ma....BUON COMPLEANNO CRISTINA!!!! Non sapevo proprio cosa regalarti, o meglio avevo pensato di rapire Harry e portartelo a casa ma era leggermente complicato, sai com'è dovevamo organizzare il volo e quant'altro XD Allora ho pensato di scrivere questa storia, spero che ti sia piaciuta ;) volevo anche ringraziarti per tutto, sono davvero contenta che siamo diventate amiche, ormai è più di un anno che ci conosciamo e spero che col tempo la nostra amicizia si rafforzi sempre di più, ti voglio bene xxx.
E grazie anche a tutti quelli che l'hanno letta ;) Scrivere è una mia grande passione e metterla a disposizione degli altri mi rende felice :)
Un mega abbraccio a tutti
NadiHazza

p.s. Voglio anche dirvi di non arrendervi mai, le belle cose succedono quando meno ce l'aspettiamo!

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: NadiHazza