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Autore: niallspancake_    20/01/2015    2 recensioni
"Mancavano meno di tre ore alla festa del veglione di Capodanno e io ero ancora in accappatoio e pantofole sull'orlo di una crisi di nervi."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-"Questo no.. questo nemmeno.. troppo elegante... e questo è troppo davvero!"- dissi tirando fuori l'ennesimo vestito dall'armadio con una profonda scollatura sulla schiena e corto fin sotto il sedere. Mancavano meno di tre ore alla festa del veglione di Capodanno e io ero ancora in accappatoio e pantofole sull'orlo di una crisi di nervi. Stavo per perdere le speranze quando vedo incastrata tra due cappotti una gonna che non ricordavo nemmeno di avere; era a vita alta, con una forma leggermente trapezoidale e che portava in vita una cintura color oro molto fine. La tirai fuori con non poca fatica e ci abbinai un maglione panna e oro con lo scollo a barca e per completare il tutto un paio di ballerine con il cinturino oro.
Erano ormai due mesi che stavamo organizzando quella festa, non saremmo stati molti, all'incirca dieci o dodici persone ma, ne ero sicura, ci saremmo divertiti un mondo. All'inizio ero un po' indecisa se andarci o meno ma alla fine mia cugina, Tess, riuscì a convincermi promettendomi una serata tranquilla ma da sballo.
Indossai il tutto con delle calze carne e mi diressi in bagno per truccarmi; di solito non mi truccavo mai tanto, mi facevo bastare giusto quel filo di matita per non sembrare la figlia del conte Dracula, ma quella sera decisi di osare un po' e optai per una smooky eye molto semplice, sfumando oro con il marroncino e per un filo di eye-liner molto sottile. Scelsi questo trucco per due motivi, il primo era che non volevo esagerare e il secondo era che non ero capace di fare altro. Piastrai i capelli cercando di dargli una forma almeno decente, lavai i denti e infine applicai un leggero strato di lucido. Pronta spruzzai un po' del profumo regalatomi dalle mie amiche per il mio compleanno e uscii dalla stanza. 
Passai davanti alla stanza di mio fratello che, come al solito, aveva la porta spalancata e lo vidi inteto ad aggiustarsi im maglione che aveva messo sopra la camicia, con scarsi risultati visto che sembrava solo un contorsionista.

-"Hai deciso di fare domanda per il circo? Ti prenderebbero sicuro!"- gli dissi ridendo
-"Molto divertente, dammi una mano invece di stare lì impalata capra!"- i suoi soliti nomignoli affettuosi, giusto..
-"Sei impossibile, 21 anni e non ti sai aggiustare un maglione!"-
-"Non è colpa mia, è il maglione che ce l'ha con me! Deve essersi ristretto, l'anno scorso mi andava bene!-
-"O magari sei ingrassato.."- tasto dolente, mai far notare a Lucas, anche se per scherzo, di aver messo su chili
-"E' totalmente impossibile, peso esattamente quanto l'anno scorso, si è ristretto, sono sicurissimo, si deve essere per forza così"- disse facendomi scoppiare a ridere per la sua reazione
-"Sto scerzando decelebrato ma..."- mi fermai osservando il maglione per poi battermi una mano in fronte -"Sei un cretino, te lo sei infilato storto! Dai ma si puo'..."- dissi sfottendolo mentre lui fece una faccia mezza imbarazzata mezza incazzata per le mie continue risate
-"E' colpa tua mi confondiii"-
-"Ma si dai, scarichiamo la colpa su di me! Ammettilo, non ti sai vestire da solo, dai ammettilo, voglio sentirtelo dire!"-
-"Nemmeno sotto tortura"- disse riinfilandosi il maglione, sta volta dalla parte giusta -"Dai andiamo, che altrimenti fai tardi tu e pure io"-
Scendemmo le scale e, salutati i nostri genitori e ascoltate le numerose raccomandazioni, prendemmo la macchina e ci avviammo verso il locale dove si sarebbe tenuta la festa, Lucas poi sarebbe andato a casa di un amico. 


Il locale si trovava in centro ma si mescolava bene tra gli edifici storici e i negozi. Era abbastanza sobrio tanto che pensai di aver sbagliato posto, ma mi ricredetti quando vidi mia cugina lì fuori ma, soprattutto, quando ci entrai dentro. 
Un fascio enorme di luci stroboscopiche ci invase appena mettemmo piede lì dentro. 
Si decisamente il locale era quello. 
Ci guardammo un po' intorno alla ricerca degli amici di Tess che riuscimmo a scorgere appollaiati sugli sgabelli al bancone del bar. Tra di loro c'era anche Ethan. Già Ethan. Lo conobbi esattamente due mesi prima, alla festa di Halloween. Ricordo che ballammo fino allo sfinimento. E che baciava da Dio. Il modo in cui muoveva la sua bocca sulla mia innescava continue esplosioni, brividi e scosse di piacere dentro di me. A volte mi capitava di ripensare a quella sera e, anche se a distanza di settimane, le scosse ritornavano, con la stessa identica intensità.
Ci dirigemmo verso di loro che, appena ci videro, ci vennero incontro per salutarci. Ethan non si era ancora accorto di noi perchè occupato in una conversazione con... Sean! Che diavolo di accidenti ci faceva lui lì! 
Sean era il mio ex, siamo stati insieme poco più di due mesi dopodichè lui mi lasciò dicendo di essere confuso. Accettai la bene la separazione per i miei standard, nel senso che non mi buttai a terra urlando e disperandomi. Anche io sentivo che qualcosa stava cambiando tra noi ma cercavo di non farci troppo caso. Alla fine venni a sapere, non da lui ma bensì dai suoi amici, che mi aveva mollato perchè si era scocciato. Due mesi dopo me lo ritrovai sulla porta di casa che mi chiedeva di tornare insieme perchè aveva capito di amarmi e che senza me non riusciva a stare. Inutile dire che lo mandai a quel paese ma dopo, sentendomi incolpa come una deficente, lo chiamai cercando di chiarire. Riuscii a fargli capire che non provavo più nella per lui, che mi era indefferente come qualsiasi altro mio amico e arrivammo alla soluzione che restare amici e basta sarebbe stata la cosa migliore per entrambi. O almeno questo è quello che pensavo io visto che lui continuava a provarci spudoratamente con me senza che però io lo calcolassi nemmeno di striscio.
Quindi adesso la situazione era che Ethan stava conversando amabilmente con un Sean totalmente ingnaro dei fatti accaduti tra me e lui pochissimo tempo prima. Probabilmente se solo lo avesse saputo altro che conversazione, là ci sarebbe scappato il morto! Mi avvicinai a loro, dopo aver salutato gli altri, con molta calma pregando in aramaico che Ethan non facesse mosse troppo avventate nei miei confronti e, fortunatamente, qualcuno lassù mi ascoltò perchè si limitò solo a poggiarmi una mano sul fianco sinitro mentre mi salutava con due baci sulle guance. Mi staccai poi da lui salutando anche Sean con il solito bacio sulla guancia.

-"Non credevo saresti venuto!"- dissi rivolgendomi a Sean cercando di fingermi felicemente sorpresa della sua presenza
-"Si, alla fine ho deciso di venire, non mi andava di restare a casa la notte di Capodanno"- disse
-"Bene, meglio, ci divertiamo di più così"- gli risposi per poi girarmi verso gli altri e incontrando lo sguardo confuso di Ethan che mi prese per mano e mi portò più in là chiedendomi come facessi a conoscerlo. Inutile dire che non gli dissi che era il mio ex altrimenti sarebbe scoppiato il putiferio, mi limitai a dire semplicemente che era un mio amico. Lui annuì sorridendomi per poi tornare insieme con me dagli altri
Parte della serata passo tranquillamente, parlammo e giocammo come dei bambini ma ci divertimmo un mondo. Giocammo al gioco della bottiglia, al gioco dei baci e a quello del 'non ho mai'. Ebbi e detti più baci in quella sera che in tutta la mia vita! L'alcol girò si, ma non a fiumi come mi immaginavo e a fine serata eravamo tutti un po' brilli ma non così tanto da non capire nulla. 
Qualcuno andò via già verso le 6 di mattina mentre noi altri restammo fino alle 8 più o meno. Tess, Ethan ed io fummo gli ultimi ad uscire. Stavamo andando via anche noi quando Ethan mi blocco per un polso facendo segno a Tess di aspettarmi fuori.

-"E' successo qualcosa?"- gli chiesi confusa
-"No nulla, tranquilla. Solo... ecco ti.. ti va se ci rivediamo? Indendo io e te."- mi bloccai per un paio di secondi per la sorpresa, e probabilmente lui inerpretò male perchè fece un faccia leggermente offesa facendomi riprendere dallo stato di trance in cui ero caduta.
-"C-certo mi farebbe piacere"- gli dissi sorridendo. Lui sembrò rinascere in quel momento aprendosi in un sorriso stupendo.
-"Bene! Allora ti chiamo okkey?"-
-"Va bene"- dissi mantenedo il sorriso mentre ci dirigevamo fuori.
Lì c'era Lucas che continuava abussare il clacson spazientito, probabilmente non rendendosi conto che erano le 8 del mattino. Il solito! 
Salutai Tess, che sarebbe andata a casa a piedi dato che abitava a 5 minuti da lì, e Ethan, che mi stampò un bacio a stampo. Pregai che Lucas non avesse visto altrimenti avrebbe iniziato a dare di matto ma, fortunatamente, era troppo applicato a messaggiare con qualcuno. Tirai un sospiro di sollievo. 
Ethan se ne accorse e soggignò avvicinandosi poi al mio orecchio

-"Avevo dimenticato il fratello iperprotettivo"- ridacchiai
-"Più che iperprotettivo direi spione"- risi seguita da lui. Dopo aver mandato un occhio a Lucas, Ethan mi baciò di nuovo, stavolta un vero bacio. Ci staccammo e sorridendoci ci allontanammo, lui verso la sua auto e io verso la mia. Entrai trovando un Lucas con una faccia che avrebbe fatto ridere anche un muto senza bocca. Risi facendolo incazzare ancora di più.

-"Cazzo ti ridi, eh?! Sono venti minuti che sto qua fuori, un altro pò mi si scarica pure la batteria dell'auto da quanto ho bussato!"-
-"La cosa strana è che nessuno ti ha tirato qualcosa addosso. Ti rendi conto che sono le 8 e stai facendo un casino della madonna!"-
-"Si, si, come dici tu"- rispose distratto
Mise in moto e io approfittai della sua concentrazione sulla strada per appoggiare la testa contro il finestrino perdendomi nei miei pensieri e nei ricordi che questa nottata mi avrebbero lasciato nel cuore e , si, anche nell'anima. 
Felice 2015. E in quel momento sapevo in cuor mio che quell'anno sarebbe stato bellissimo perchè, come si dice, se va bene il primo dell'anno, va bene tutto l'anno, e un inizio anno migliore di questo non avrei mai potuto ne voluto desiderare.

 

  
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