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Autore: Ania_Horan13    21/01/2015    0 recensioni
"Dovevo stare lontana da lui, dovevo stare lontana da quell'amore impossibile, dovevo farmelo passare, non avevo altra scelta, ma non ci sono riuscita. Aveva detto: "Sono solo cresciuto, non sono cambiato" e forse aveva ragione, ero stata io a cambiare.
C'è sempre qualcosa da imparare dalle persone, e io da lui ho imparato molto. Lui mi ha insegnato ad amare, ma soprattutto mi ha insegnato prima di amare gli altri, di amare me stessa. Non riesco a immaginare una vita senza di lui.
Ma noi eravamo due lacci troppo corti per formare un nodo, eravamo destinati a stare lontani. Ci mettiamo un secondo ad innamorarci e un millennio a dimenticare. Ci sarà sempre una matita per scrivere il futuro ma mai una gomma per cancellare il passato. Dopotutto io sceglierei sempre lui.
Avevamo fato una promessa, le promesse sono promesse, ma nessuno dei due è stato in grado di mantenere la propria. Lui è Harry Styles, ed io sono magnificamente, stupidamente, follemente, innamorata di lui."
-Ellie
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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"Ellieeeee" urla mia madre dal piano di sotto, ha sempre avuto questo vizio, urla ogni due per tre. "Sbrigati, è l'ultimo giorno di scuola!" Appena rilascia di bocca le ultime quattro parole mi ribalto giù dal letto, sono in ritardo, e devo vedere Matt. Oggi è il nostro ultimo giorno insieme, poi io avrò gli esami e subito dopo partirò per Londra. "Arrivo!" Rispondo più veloce che posso. Mi fiondo in bagno, mi lavo i denti, la faccia, e tutto, lascio i capelli sciolti e li stiro un pochino con la piastra, metto un filo di matita, e mascara, non sono un amante del trucco, e non mi piace andare in giro con gli occhi tutti neri. E poi, mi madre è molto esigente nell'argomento trucco. Corro in camera e mi vesto, prendo i miei jeans a vita alta, la camicia a scacchi blu, e le mie amate vans nere. Arrivo in cucina, latte, biscotti, pane e marmellata mi attendevano come sempre, ma questa colazione italiana a me piace, preferisco questo piuttosto che uova bacon e quei cibi lì. Mangio più in fretta che posso. Saluto mia madre e mi affretto verso casa di Matt. Lui abita a solo un isolato da me. Citofono e nel giro di trenta secondi è già fuori, lo abbraccio forte forte, e lui ricambia. Non posso credere che non lo rivedrò per un'estate intera...mi mancherà terribilmente... "Ciao amore mio" gli dico appena ci stacchiamo dall'abbraccio, parole semplici si, ma se sono dette col cuore possono risultare fantastiche. "Ciao piccola" risponde, quanto lo amo Dio, vorrei che potesse venire con me a Londra per tutta l'estate, ma purtroppo torna in America. "Che succede?" Mi chiede preoccupato notando un cipiglio sul mio volto. "Oh no, niente scusa, stavo pensando." Rispondo poco sicura "E a cosa pensavi se posso sapere?" Mi chiede con voce tranquilla "pensavo al fatto che sarebbe stupendo se venissi con me a Londra, ma...devi tornare in America..." Dico abbassando la testa guardandomi i piedi. "Hey" dice prendendo il mio mento costringendomi a guardarlo "Non vado da nessuna parte, sarò sempre con te anche essendo in un'altro continente, io ti amo, e nulla cambierà questo." Le sue parole mi fanno scorrere un brivido lungo tutto il corpo, non so come farei a vivere senza di lui, è la cosa migliore che mi sia mai successa. "Ti amo, ti amo fottutamente tanto." Rispondo portando le mie labbra a contatto con le sue, le nostre lingue iniziarono a toccarsi, quante volte l'ho baciato ormai, ma ogni volta provo una sensazione come se fosse la prima. "Andiamo, il pulman non aspetta." Mi dice interrompendomi dai miei pensieri "Si hai ragione, dai andiamo" gli rispondo facendo scoppiare una risatina ad entrambi Arriviamo alla fermata dell'autobus, e quasi inciampo nei miei stessi piedi quando vedo una delle persone che non avrei mai voluto incontrare. È seduto li, con le braccia incrociate, e mi rivolge un piccolo sorriso malizioso, è lui, è proprio lui, è Bryan.
   
 
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