Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Alyssa Black    22/01/2015    1 recensioni
Lo so che il periodo natalizio è passato da un bel po' ma questa idea mi ronzava in testa da un po' di tempo e finalmente ho trovato il tempo per metterla per iscritto.
Come ogni hanno c'è la festa di Natale dove vi partecipa solo l'èlite del Mondo Magico. Slytherin è al completo più qualche aggiunta direttamente dall'Accademia di Magia di Beauxbatons. Chi saranno? E cosa ci faranno a una festa così importante per la gente che conta della comunità londinese?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Albero genealogico Famiglia Greengrass

Greengrass Manor, 24 Dicembre

La vigilia di Natale. Solita festa ipocrita, solo che questa volta era toccata a casa nostra. L’anno scorso era toccato a Malfoy Manor, la mia futura dimora, lo so già. Draco Malfoy diventerà mio marito, non di Pansy, questo è sicuro. La sta usando, ma lei non se ne accorge, troppo occupata a scodinzolagli intorno. Io Astoria Greengrass riuscirò a farmi sposare da lui. Ma torniamo alla festa. Quest’anno doveva toccare ai Zabini, i preferiti di mia sorella Daphne, ma mia madre aveva deciso di sfruttare l’arrivo dei miei cugini per fare la festa al nostro manor, dicendo che non conoscevano bene l’ambiente inglese e avrebbero potuto sentirsi fuori luogo. Stupidate, ma gli altri non lo sanno. Nessuno meglio di mia zia e mio zio sanno ammaliare le persone e sentirsi a suo agio tra sconosciuti. E lo stesso vale per i miei cugini, Maximilian e Alexandra. Hanno una classe invidiabile, oltre che ai migliori tratti degli Zabini e di noi Greengrass. Maximilian ha studiato a Durmstrag e ora lavora al ministero francese a stretto contatto con il ministro della magia francese e voci dicono che, nonostante la sua giovane età, potrebbe puntare alla carica nelle prossime elezioni. Alexandra invece frequenta l’accademia di Magia di Beauxbatons e ha la stessa età di mia sorella. Sono entrambe bionde, alte, statuarie e tendenti alla perfezione. Daphne con quei suoi occhi azzurro ghiaccio e Alexandra con gli occhi blu tipici degli Zabini, qual è suo padre. Già, Lodovico Zabini, il casanova italiano di poco più piccolo dei miei genitori aveva perso la testa e si era innamorato. Di chi? Di Victoria Adelaide Greengrass, definita la donna più bella del suo decennio. A Hogwarts aveva fatto strage di cuori e tuttora, quando passeggia per le vie di Diagon Alley o di una qualsiasi strada, babbana e non, fa voltare molte teste. Lei e suo marito sono una coppia perfetta, pochi li eguagliano in bellezza e complicità.
Tra poco inizierà la festa e inizieranno ad arrivare gli invitati. Sono quasi pronta, manca solo l’ultimo ritocco ai cappelli e al trucco. Devo impressionare Draco. A scuola, per quanto provi a farmi notare da lui, non c’è niente da fare. Lui cerca solo ragazze facili da letto, giusto per una notte di piacere e poi via, scaricate in mezzo a un corridoio. Ma io non intendo abbassarmi a ciò. Aspetterò se necessario, ma sarà mio a qualsiasi costo. Mi guardo alla specchio, il mio vestito è abbastanza semplice, dorato, monospalla, lungo fin sopra le ginocchia. Ad esso ho abbinato una piccola clutch e un paio di scarpe alte. Mentre sto cercando imperfezioni allo specchio entrano Daphne e Alexandra, anche loro fasciate in stupendi abiti e di una bellezza mozzafiato come al solito. Daphne indossa un lungo vestito rosso, con un vertiginoso spacco sulla gamba destra mentre Alexandra indossa un impalpabile vestito bianco con dei profili argentati. Abbinati ai vestiti ci sono le immancabili scarpe con tacco vertiginoso e delle piccole clutch. Manca ancora un po’ prima che arrivino i primi ospiti e mi guardo intorno. Casa nostra non è mai stata così addobbata per Natale. Ci sono ghirlande con nastri verdi e argento, in puro stile Serpeverde, e nel salone c’è un enorme albero che mia madre aveva fatto arrivare direttamente dalla Svezia e che aveva fatto riempire di luci e palline magiche. Ti senti il Natale scorrere dentro, tutta la gioia, tutti quei sentimenti positivi ti riempiono e sembravano straripare da te tanto sei felice. “Astoria? Astoria, sei fra noi?”. Vedo una mano che viene sventolata davanti ai miei occhi e quell’inconfondibile accento francese che caratterizza mio cugino. Devo ammettere che se non fosse mio cugino potrei anche farci un pensierino. Occhi azzurri, carnagione olivastra e capelli neri, sembra quasi una versione di Blaise Zabini con gli occhi azzurri anziché blu. Slanciato, con la barba perfettamente rasata e quel sorriso ereditato dal padre che fa sciogliere la maggior parte delle ragazze. Un vero rubacuori. Sento un vociare in fondo alle scale, stanno arrivando gli invitati, meglio scendere. Mi aggiro tra gli invitati, salutando, sorridendo, sorridendo e sorridendo. Con me ci sono Daphne e Alexandra perché Maximilian si è fermato a parlare con non so quale dignitario di che paese che vorrebbe commerciale con il Regno Unito. Non è arrivato ancora nessuno di importante o che io conosca bene, mi sto seriamente annoiando. La voglia di andare a nascondermi da qualche parte aspettando che arrivino i Malfoy è alta quando vedo comparire tre teste biondissime facilmente riconoscibili: i Malfoy. Peccato che con loro ci siano anche gli Zabini e i Parkinson con Pansy aggrappata al braccio di Draco. Astoria respira, Astoria autocontrollo e viscidità da serpe. Sfodero il mio miglior sorriso e, sempre con mia sorella e mia cugina che anche loro si sono accorte dell’arrivo delle tre famiglie, ci avviamo verso di loro. Dopo i saluti di rito e la presentazione di mia cugina alle famiglie dei Parkinson e dei Malfoy, noi, Blaise, Pansy e Draco ci avviamo insieme verso un paio di divani ancora liberi. Pansy ovviamente appiccicata la braccio di Draco che però la scaccia in malo modo per mettersi a conversare insieme a Daphne, lanciando di tanto in tanto delle occhiate verso Alexandra che sta parlando insieme a Blaise. La vuole. So riconoscere quel suo sguardo che lancia alle ragazze quando vuole portarsele a letto ma, se conosco un minimo mia cugina, non accadrà. Per quanto possa essere bella e ambita ha dichiarato varie volte che non intende “darla al primo che capita”. Alcuni pensano che sia addirittura lesbica dato che esce con pochi ragazzi ed è raro trovarla in atteggiamenti compromettenti, ma la realtà è dice di non aver ancora trovato la persona giusta.  
“Allora Alexandra, com’è Beauxbatons?” chiede Draco, tentando un approccio.
“Bella, anche se dai racconti che mi hanno fatto Daphne, Blaise e Astoria Hogwarts deve essere bellissima”.
Al mio nome Draco sembra quasi ricordarsi che esito anche io e mi fissa e fa una smorfia nella mia direzione che per i suoi standard è considerato un sorriso. Pansy intanto guarda con astio Alexandra che è riuscita a portarle via l’attenzione del suo amato. Ben ti sta, stupida ragazza dai facili costumi. A rompere questa situazione di sguardi è l’arrivo di Theodore Nott, un altro Serpeverde amico di mia sorella, Draco e co. Anche lui si dimostra interessato verso Alexandra e la sua scuola nel sud della Francia così di versa da Hogwarts per clima, storia e struttura. Infatti a Beauxbatons non c’erano quattro case come nella nostra scuola, ma ci si divideva solamente per anni e non vi era neanche il problema del torneo di Quidditch, perché lì quello sport non era molto popolare ed era tanto se c’erano due squadre che saltuariamente si scontrassero in partite. Era una scuola più serena ma, a quanto diceva mia cugina, anche parecchio noiosa. L'accademia di magia di Beauxbatons non è situata dentro un castello con cunicoli, passaggi segreti e stanze precluse a molti, ma dentro un palazzo molto più luminoso di Hogwarts. Non c'è una versione francese della nostra Sala Grande, ma la Sala da Pranzo, come la chiamano, che Alexandra ha detto che durante il periodo invernale viene riempita di statue di ghiaccio e decorata vistosamente. La conversazione su Beauxbatons si protrae ancora per poco, per poi indirizzarsi, per i ragazzi verso il Quidditch, mentre noi ragazze iniziamo a parlare di cose frivole, quali i vestiti e i ragazzi. La serata procede per molto tempo così finché non arriva l’ora dei balli. Allora inizia il solito tram tram dove tutti cercano il ballerino migliore e cercando di evitare l’amico impacciato che spera in un tuo salvataggio. Solo una coppia è scontata: Blaise e Daphne. Il resto è un delirio. Pansy è sgraziatamente appiccicata a un Draco che tenta di scacciarla in tutti i modi di scrollarsela di dosso e Theodore tenta inutilmente di cercare l’attenzione di Alexandra che non lo calcola minimamente. Sto per farmi avanti con Draco quando quella vipera di mia cugina finge di inciampare e finisce dritta tra le braccia del mio amato. Si scusa. È patetica. Ma lui sembra non accorgersene mentre fissa la scollatura della mia nuova nemica. Come se niente fosse si rialza aggrappandosi a Draco, lui la invita a ballare e lei, dopo un momento come di esitazione, accetta sorridente. Mentre si dirige verso la pista si gira verso di me e mi fa un sorriso cattivo e un occhiolino. Sono livida dalla rabbia. Pansy intanto ha accettato la richiesta di Theo e rimango l’unica senza cavaliere. Fisso intensamente Alexandra e Draco e devo ammettere, mio malgrado, che stanno bene fisicamente insieme. Entrambi biondissimi, statuaria e con quell’aurea di perfezione che fa allontanare i più. Ma tanto Alexandra dovrà tornare in Francia dal suo fidanzatino che non sarà felicissimo se scoprirà che la sua perfetta ragazza l’ha tradito con un damerino londinese.  Per questo, appena finisce la musica, mi avvicino alla coppia e, con la scusa che mia madre voleva vedere urgentemente Alexandra per un vestito che aveva ordinato da Madama McClan, ci allontaniamo dalla pista. Appena raggiunto un angolo della sala vedo che mi guarda con evidente noia e lì sono io che la guardo incuriosita. Lei risponde al mio sguardo dicendo “Non avrai creduto davvero che avessi creduto quella tua stupida scusa per allontanarmi da Draco. Cosa devi dirmi? Aspetta, te lo dico io. Vuoi minacciarmi di dire tutto a Jean se non mi allontano da Draco? Non ti preoccupare cugina, l’ho fatto per te, anche se non mi è dispiaciuto. E chiudi quella bocca, sembri un pesce. Non hai visto che Pansy lo puntava e che lui non ti stava calcolando minimamente? Sveglia Astoria, take it if you want it, ora bella mia va là, stacchi quella sgualdrina di Pansy dal braccio del tuo amato e ballate”. E fa per andarsene quando si gira dicendomi “Ah, e non ringraziarmi, fa poco Slytherin”. E detto questo sparisce tra la folla. Prendo un respiro profondo e, con passo deciso, mi avvicino a Draco e Pansy che sono appena fuori dalla pista da ballo a battibeccare. Con indosso il mio sorriso più finto possibile mi avvicino a Pansy e con voce innocente le dico “Pansy, cara, tua madre ti cercava all’ingresso della sala, sembra molto isterica, non vorrei che fosse successo qualcosa”. Lei, dopo avermi lanciato uno sguardo annoiato e dopo aver guardato Draco che la ignorava palesemente, se ne va imbronciata. Rimaniamo lì io e Draco, fermi, a poca distanza l’uno dall’altro senza dire niente, persi nei nostri pensieri. Dopo un po’ mi scoccio e, quando sto per chiedergli se non mi invita a ballare, lui mi prende la mano e mi invita a ballare. La serata passa tra un ballo e l'altro, sempre tra le braccia di Draco, il mio futuro marito. Impariamo a conoscerci e lui sembra ammettere a sè stesso che non sono poi così male. Speriamo solo che quell'oca di Pansy Parkinson non venga più a romperci le scatole. 


Questa è la prima oneshot che scrivo oltre che a essere la prima storia per quanto riguarda la saga di Harry Potter. 
Una cosa vorrei che faceste: recensite.
Goodbye
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Alyssa Black