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Autore: bibliophile    22/01/2015    1 recensioni
''Era insignificante, nessuno le aveva badato e nessuno lo avrebbe fatto in futuro, ma lei cresceva, nonostante tutto.''
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Olocausto
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Nonostante tutto
 




Era confusa e spaventata. Volgeva lo sguardo a destra e a sinistra, disorientata, ferma sul marciapiede con la stessa ansia di chi cerca continuamente di sfuggire ad un pericolo ormai imminente.

Aveva i capelli cortissimi, che facevano risaltare la magrezza eccessiva del volto, gli zigomi sporgenti e grandi occhiaie, come di chi non dorme da qualche tempo. La corporatura esile, troppo esile, era malamente rivestita di abiti troppo grandi, mal assortiti. Nonostante fosse agosto e l’estate fosse al culmine della sua calura, lei non osava arrotolare le maniche, temendo di scoprire gli avambracci.

Era una figura piuttosto originale e per questo risaltava sullo sfondo di una città che si stava lentamente rialzando dalle ceneri della guerra, piena di gente che, nonostante tutto, era ottimista.

Risaltava, eppure nessuno le badava.

Era proprio questo a sconvolgerla: nessuno si preoccupava di lei. Faceva una grande fatica a ritrovarsi in quel mondo che aveva sognato per mesi, di cui aveva sentita la mancanza, mancanza di umanità; in quel momento, però, non riconosceva la realtà in cui era stata ri-catapultata, dove tutti erano convinti che sì, la guerra era finita e tutte le atrocità che aveva portato con sé erano ormai parte integrante del passato. Le vittime mietute erano solamente una sorta di prezzo da pagare per poter essere vivi, lì, in quel momento.

No, la guerra non era finita. Loro non sapevano, non potevano neanche immaginare quanto le costasse chiudere gli occhi e risvegliarsi puntualmente in situazioni che non c’erano più, ma che lei viveva ogni momento, ogni notte, ogni giorno, quasi fossero reali.

Era un marchio sulla pelle. 7765. Numeri, solo numeri. Cifre qualsiasi, come il numero del telefono, o un indirizzo. Ma ogni volta era come se l’ago la pungesse di nuovo.

Fumo nero, fango, freddo, fame.

Morte.

Ricordava di essere partita in primavera. Aveva festeggiato qualcosa e al momento dell’arresto indossava ancora il suo adorato abito a fiori. Chissà dov’era, forse era stato buttato, bruciato. La lunga treccia che portava di solito le era stata tagliata, tutta, in un sol colpo. Lunghi capelli castani si erano sparsi sul pavimento di una stanza vuota, sterile. Sembrava che fosse passata una vita.

Non solo una vita era passata. Tante avevano finito il loro corso in quei mesi. Tante, troppe.

Chissà dov’erano tutti. Erano in moltissimi: uomini, donne, bambini, di tutte le età.

Andati, erano andati. Dove non lo sapeva.

Avrebbe voluto urlare, gridare queste terribili domande a cui non trovava risposta, così che qualcuno, i passanti, gli abitanti di quella città indifferente, Dio potessero darle una risposta, ma erano tutti troppo occupati, tutti troppo importanti per rispondere alle domande di chi è stato condannato senza colpa, di chi si è visto strappare le radici prima ancora che il germoglio della sua vita potesse dare frutto.

Era arrivata nel parco. Si sedette su una panchina e pianse. Tutte le lacrime che non erano uscite davanti alle umiliazioni più profonde, quando le era stata tolta la dignità, oltre al nome, vennero fuori contro l’indifferenza.

Poi abbassò lo sguardo e vicino al suo piede vide una piccola margherita, i petali non ancora dischiusi, probabilmente era stata schiacciata dal piede di qualcuno più distratto. Era insignificante, nessuno le aveva badato e nessuno lo avrebbe fatto in futuro, ma lei cresceva, nonostante tutto




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Angolo autrice:
Ciao a tutti, ho scritto questa storia di getto, come al solito. Ho sentito la necessità di dire la mia, di comunicare quanto è importante non dimenticare, non essere indifferenti e ho scelto di farlo con le parole di questo personaggio, inventato, ma che racconta esperienze realmente vissute da tantissime persone. 
E' un testo che risponde ad una mia esigenza e mi è venuto in mente così come lo leggete; tuttavia, mi farebbe piacere ricevere qualche recensione, solo per avere un parere.
Grazie, 

Sara

 
  
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