Serie TV > Hélène e i suoi amici
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Autore: scrittrice pii    22/01/2015    0 recensioni
Helene,una diciannovenne alle prese con studio,lavoro,amori ed amici. Carina,spigliata,riservata e dolce,avvolta da un pizzico di misteriosità, con un papà scrittore, il fidanzato musicista ed un'infinità di amici, non potrebbe desiderare di meglio e quando realizza di andare a vivere con le sue migliori amiche lasciando casa, è al colmo della felicità...! Unico inconveniente? Il mondo là fuori non è tutto "rose e fiori" e tornare a rifugiarsi tra le quattro mura di casa non è sempre una buona idea...!
Mi piacerebbe sapere cosa pensate della mia storia,quindi recensite per favore...!Vi aspetto!!!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CONOSCIAMOLI UN PO’
-Oh! È anche l’ultimo scatolone è andato! –esclama Cathy sbattendosi le mani impolverate. –Adesso però dovremmo sistemare, guardate un po’ che caos ragazze…
- Eh no! Sistema tu sola se ne hai tutta questa voglia, io voglio uscire , uffa! – Protesta Johanna, la più sbarazzina delle tre. - Ne ho fin sopra i capelli di pulire e rassettare, c’ho pure fatto le ragnatele qui, ecco! – Sbuffa scartando un soprammobile con il nervoso
- Ma quante storie, esagerata! – Ribatte Cathy, - saremo stanche noi due casomai, tu non hai fatto un granché mi sembra, perché appena ti sei alzata ti sei subito chiusa in bagno e chi s’è visto, s’ è visto, mia cara!
- Non è vero, attenta a come parli o io…, me ne vado e non vi aiuto più, giuro. – Aggiunge infuriatissima…
- Sai che differenza…, - sbuffa Cathy attorcigliandosi una ciocca di capelli.- Non hai mosso un dito da stamane, hai soltanto mosso la bocca per lamentarti di tutto e di più
-Hai intenzione di continuare ancora per molto, eh? Comincio a credere che la nostra non sarà una buona convivenza, mi dispiace dirlo ma è la verità, Cathy…
- Avanti ragazze su non litigate , per favore! – Interviene Helene, la più pacifista delle tre.- In fondo, io credo che a questo punto potremmo permetterci una pausa, no? così dopo forse riusciremo a sistemare finalmente tutto quanto. Che ne dite? Su, prendiamoci qualcosa al bar della facoltà, dai offro io, - sorride amorevolmente
- Questo si che è parlare! - Saltella Johanna
- Maleducata come sempre! - Si complimenta Cathy, - Grazie Helene ma domani offro io, e dopodomani offre la nostra Johanna, vero?
-Ah! Io odio pensare a quello che devo fare domani, figurarsi a dopodomani! – Brontola l’altra, mentre le ragazze ridono.
-Aspettate, e se chiedessimo a Benedicte di venire con noi?- Propone Cathy, - è appena arrivata perciò potrebbe farle piacere passeggiare con noi conoscendo nuovi posti.
- Sì che bello, così magari le troviamo un fidanzato strada facendo. – Progetta la più sbarazzina, saltellando di felicità, - anzi mi correggo, sarò io a trovarglielo, sono io qui l’unica esperta
- Si si, l’unica esperta in impicciosaggine, non sai neppure se già ha messo gli occhi su qualcuno, io invece penso proprio di si…
- Ma che vai farneticando Cathy, è appena arrivata e non conosce nessuno oltre a noi
- Appunto, ho visto ieri come si guardavano con Christian, si lanciavano certe occhiatine…- spiega lei divertendosi a stuzzicarla
- Tu non hai visto proprio niente, non sei esperta…
- Perché tu si? – Domanda smorfiosa
- E poi dici a me che m’ impiccio e lo fai anche tu – l’accusa seccatamente
- un conto è impicciarsi bella, mentre il mio si chiama osservare e a mio parere ieri c’ho visto proprio bene
- E allora chiuditi gli occhi la prossima volta,- la rimprovera Johanna con tanto di bocca aperta
- Ah, benedetta gelosia! – sospira Helene portandosi le mani ai capelli, …- stop stop stop! – interviene nel tentativo di bloccarle prima che possano arrivare alle mani.- Insomma basta voi due, tu piuttosto Johanna vai ad avvertire Benedicte che più tardi se le va può uscire con noi, su e bussa prima, non entrare direttamente
- Già bussa prima, potrebbe non essere da sola in camera…, - l’avverte Cathy maliziosa, gettando benzina sul fuoco
- Testimone tu Helene, è lei che mi stuzzica...
Fa per uscire ma Cathy spolverandole le mani addosso, fa in modo di farsi rincorrere per tutta la stanza, la cosa certa è che adesso non ci sarà più bisogno di andarla a chiamare Benedicte, poiché sarà lei stessa a recarsi da loro, spinta da tutto quel chiasso e manco il tempo di pensarlo che lei è già li, così con Helene vanno in giro per Parigi, senza che quelle due nemmeno se ne accorgono.
Beh, nonostante questa meravigliosa città sia popolata da ragazze un po’fuori di testa come queste qui..., non ce che dire, Parigi rimane pur sempre una delle più belle ed eleganti città del mondo, Centro turistico per i suoi monumenti e i suoi musei, famosa per la Cultura, le Belle Arti e la Moda; è sede di una delle più prestigiose università “ la Sorbona”, fondata da Robert De Sorbon nel 1257, dove giungono studenti da ogni parte del mondo.
Informazioni come queste si possono avere leggendo una comunissima guida turistica ma ovviamente Helene Girard e alcuni dei suoi amici nati e cresciuti a Parigi, ne sanno molto di più.
Helene ha lunghi capelli lisci e biondi, un viso dolce e sorridente e due vivacissimi occhi verdi, è sempre contornata da amici speciali perché sa farsi voler bene, ma nasconde nel suo cuore tanta nostalgia dell’Australia, dove ha trascorso gran parte dell’infanzia. Eh sì, perché un bel giorno suo padre Roger, per motivi di lavoro, decise di trasferirsi insieme alla moglie Marie Picard e le due figlie Helene di quattro anni e Justine di appena uno, in Australia dove vivono la nonna paterna e gli zii. Così facendo le piccole avevano avuto l’opportunità di conoscere il paese di origine del padre, legando con i cuginetti e Helene s’era particolarmente affezionata alla cara nonnina Rosie, praticamente la seguiva dappertutto perciò per entrambe era stato poi molto difficile staccarsi. Si scrivono spesso delle lettere perché il loro è un “legame speciale “, qualcosa di unico e bello, pure Justine vuol bene alla nonna ma il loro è un rapporto normalissimo.
L’infanzia di Helene può essere considerata la più bella perché le ha sempre riservato cose belle, a tre anni si aggiudicava il secondo posto a una sfilata di mascherine, infatti, non sarebbe  mai potuta passare inosservata la “paperetta birbantella” impersonata dalla piccina. A cinque anni poi nonna Rosie aveva tanto insistito per farle prendere lezioni di canto, e un bel giorno grazie a lei sua nipote aveva partecipato all’incisione di varie sigle di cartoni; il sottofondo della sua vocina era davvero piacevole da ascoltare e sulle custodie di quelle musicassette ora compariva pure il suo nome.
Ogni sera poi, solitamente prima di dormire, le due sorelline cantavano una dolce ninna nanna insieme alla nonna (scritta da lei stessa), Justine si addormentava sempre per prima mentre l’altra continuava fino alla fine proponendole di aggiungere altre strofe e di parlare con qualcuno per farla incidere ma la donna accarezzandole lentamente la testa, confessava di essere un po’ troppo timida. Helene era felice in Australia e con la sorellina ogni mattina, prese per mano, andavano a scuola accompagnate sia dalla nonna sia dalla madre, spesso le andava a riprendere papà e comprava loro un buon dolcetto per dopo pranzo; un mezzodì però non lo fece e arrivati a casa in silenzio, comunicò alla famiglia la proposta di lavoro che gli avevano offerto a Parigi, così con i bagagli in mano e il morale sotto le scarpe erano ripartiti.
Helene essendo la sorella maggiore, avendo dieci anni, confortava la piccola Justine e una volta ritornati nel paese  natale, aveva da subito iniziato a contornarsi di nuovi amici, a farsi amare sia tra i banchi di scuola che fuori, senza abbattersi per essere stata costretta a lasciare tanti amici in Australia soprattutto l’amica del cuore Anabel e il compagnetto di banco David, paffutello e simpaticissimo. Con Anabel si erano fatte delle promesse reciproche ovvero Helene non avrebbe mai tagliato i suoi lunghi capelli mentre Anabel si sarebbe sempre impegnata in matematica che è la materia che odia di più, david, anche se nessuno gli aveva chiesto niente, aveva promesso di mangiare di meno e studiare di più…! Justine per i primi mesi non faceva che piangere, rivoleva a tutti i costi tornare a casa, ripeteva con le lacrime agli occhi e il broncino, fortuna che sua sorella prontamente correva in suo soccorso cullandola con la dolce ninna nanna della nonna.
Pochi mesi fa un piccolo Girard è arrivato in famiglia per la gioia di mamma e papà e delle sorelle (si fa per dire) perché Chroel pur essendo piccino, ha rivoluzionato ogni loro singolo momento della giornata, tenendole perciò parecchio impegnate tra faccende e pannolini, libri e sonaglietti, vogliono bene al loro fratellino, lo adorano, però non dorme mai la notte e l’indomani poi sono loro due a crollare sui banchi di liceo e d’università.
Ah! L’università…, si sa che porti via un sacco di tempo e Helene riesce a ritagliarne un po’ da dedicare al suo Nicolas: alto, capelli lunghetti, lisci e biondi, che tiene raccolti in una piccola coda, lo chiama il suo “principe azzurro” e chi crede più alle fiabe? Lei sì, ci crede e lo fa fermamente, è un’inguaribile sognatrice di diciannove anni ma che non vive nella fiaba, più che altro Nicolas Dupont è reale! Egli ha ventun anni, occhi marroncini, orgoglioso dei suoi capelli che non taglierebbe mai cascasse il mondo e legatissimo alla sua compagna di avventure: la chitarra che suona da quando aveva cinque anni. Frequenta il primo anno di lettere ma studia svogliatamente più attratto dalla musica che dai libri, invece Helene s’impegna molto nel corso di “Storia dell’Arte” alla Sorbona.  
Nicolas fa parte di un gruppo Rock, si fanno chiamare “Les garçons de toujours” ossia i ragazzi di sempre, e insieme agli amici Christian, Etienne e Jose avevano affittato un garage per adibirlo a sala prove, facendo insonorizzare i muri per evitare le lamentele del vicinato.
Helene trascorre le giornate con le sue migliori amiche Johanna e Cathy, sono coetanee e tutte e due single e spesso questo diventa motivo d’invidia e soprattutto Johanna si fa mille paranoie, Cathy invece è tranquilla perché sogna l’amore romantico e sa che alla fine riuscirà a realizzarlo come Helene. A farsi mille paranoie c’è anche Justine che non ha ancora il ragazzo perciò reputa la sua vita noiosissima sebbene abbia soltanto sedici anni, frequenta il liceo e ha tanti amici, però non le basta e certe volte vorrebbe avere pure lei un fidanzato musicista, bello come Nicolas. Ammira la sorella per la sua compattezza e saggezza, lei invece è tutt’altro che saggia anzi è piuttosto maldestra e combina pasticci, la madre non sa davvero come fare con lei e cerca ogni pretesto per convincerla a prendere esempio da Helene, in questo modo Justine mette il broncio offesa e l’unico che riesce a farglielo magicamente scomparire è il suo adorato cognatino, con cui ha un bel rapporto.
Quest’ultimo divide una camera dell’alloggio della facoltà con Etienne Gauthier e Christian Roch: il primo è il bassista del gruppo e tutte lo filano per i suoi occhioni nocciola e un dolcissimo sorriso, ma lui sta cercando l’anima gemella, quella che duri per tutta la vita s’intende, perciò le storielle di poco conto non lo attirano di certo. Christian è il batterista: piccoletto ma affascinante, le ragazze in sostanza gli cadono tra le braccia trovando in lui quel “non so ché “, insomma è un latin lover quindi per niente serio nei rapporti amorosi, occhi neri e minuto fisico atletico lo caratterizzano.
Helene ha lasciato casa da qualche settimana e divide anche lei una camera dell’alloggio universitario insieme alle amiche: Johanna Redfield e Cathy Andrieu, la prima è di origine texana e studia sociologia, ha gli occhi neri ed è una pazza scatenata che non si separa dal suo berretto perché odia i suoi capelli castani, corti, ricci e insopportabilmente intrattabili; caratterialmente possiamo sottolineare la sua incredibile esuberanza e la fissazione per la dieta, nel senso che essendo un po’ rotondetta di costituzione, prova e riprova senza riuscire a rinunciare al cibo, che è la cosa che più conta nella sua vita. Cathy invece è esattamente l’opposto: magra, molto riservata, capelli corti, neri e lisci, occhi nocciola, studia “Storia dell’Arte” alla facoltà come Helene ed è originaria del Toulouse, segue tutte le dietucce, anche se non ne avrebbe per niente bisogno e pratica molto sport per mantenersi in ottima forma.
A completare il gruppo dei nostri Rocchettari infine c’è Jose Vasseur, il tastierista nonché migliore amico di Nicolas, entrambi legati non solo dalla fissazione per i capelli ma anche da un grande segreto da condividere: ebbene tutti e due avevano subito il classico colpo di fulmine per la dolcissima Girard e alla fine quest’ultima aveva scelto Nicò e Jose, si era arreso così sarebbe potuto rimanere a fianco di lei almeno come amico e senza rovinare l’amicizia con Nicò.
Josè è di origine Americana, ha gli occhi neri e lunghi boccoli castani che non permette a nessuno di toccarglieli, è un po’ come il grande Sansone, è convinto, infatti, che la sua forza e il suo fascino stiano racchiusi nei suoi folti capelli che se per caso un giorno dovesse tagliare, gli farebbero perdere ogni pregio. Caratterialmente è simile a Christian, molto sicuro di sé, riscuote successo con le ragazze da sempre ma ultimamente si è fidanzato e convive da due mesi con lei, Nathalie Payot, occhi castano chiaro, capelli corti, mossi e neri; lui lavora come cameriere al bar della facoltà “Da Alfredo” da quando ha terminato il liceo, invece gli altri del gruppo studiano lettere mentre Nathalie segue sia il corso di Arte sia quello di musica.
A dire il vero tra i componenti del gruppo non possiamo non parlare del piccolo Texas, un tenero cricetino che una sera le ragazze avevano trovato nei pressi del garage, era infreddolito e malridotto, sicuramente fuggito da qualche centro che usa gli animali per esperimenti, quindi dopo averlo fatto visitare da un buon veterinario, avevano insieme deciso di tenerlo al garage, ovviamente dentro una pratica gabbietta e di chiamarlo Texas visto che Christian aveva convinto un po’ tutti dell’enorme somiglianza di comportamento che lega il cricetino a Johanna, ovvero ha la sua stessa grinta texana quando salta sulla ruota per tutto il giorno come lei che ne ha da vendere per far saltare i nervi a tutti quanti…!
Questo cricetino si è anche conquistato la simpatia della loro vicina di stanza: Benedicte, di origine Australiana, lunghi capelli mossi e castano chiaro, occhi marroncini che sembrano esprimere sicurezza e determinazione, ha compiuto da pochi giorni vent’anni, la nostra Benedicte Guiber non si limita solo allo studio delle Belle Arti, ma si dedica con impegno al disegno e alla pittura, infatti, ha già dipinto diversi quadri con molto stile nonostante la pochissima esperienza e per lei il futuro in questo campo sembra promettere bene!

            

   
 
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