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Autore: Megan Alomon    23/01/2015    1 recensioni
"Che stare dietro a te è come stare appresso ai miei poeti morti, Catullo. Io li amo davvero questi miei poeti ma sono morti, capisci? E allora che li amo a fare se sono ormai sotto metri e metri di terra?"
...Perchè ogni tanto Cautullo mi fa arrabbiare e io dico le parolacce.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"And you don't even look at me,
look at my best."
 
 
 
Disequilibrio rabbioso
 
 
Sono arrabbiata Catullo: con te.
Sono così terribilmente arrabbiata che ti prenderei a pugni. soprattutto prenderei a pugni la tua schiena perchè mi piace così tanto che mi fa impazzire e forse se andasse distrutta sarebbe meglio.
Sono così tanto arrabbiata che ti spingerei contro il muro e te le darei di santa ragione, anche se sono bassa, peso troppo poco e non ho tanta forza. Te ne darei talmente tante che poi in ospedale con i polsi slogati e le braccia doloranti ci finirei io.
Che sono così terribilmente arrabbiata perchè mi tocca guardare ovunque come se dovessi andarmene subito, come se dovessi sfuggire da un qualche predatore affamato. Che poi il predatore sia tu, lo sappiamo entrambi.
E poi magari invece siamo vicini e in realtà siamo lontanissimi e io vorrei gridare ma invece sorrido perchè so come si fa a farlo sembrare vero.
Sono così arrabbiata che ti pianterei tutte le unghie nel petto, ora che sono lunghe e ti farei male davvero.
Prenderei le parole dalla lettera migliore che ti abbia mai scritto (è una di quelle che non leggerai mai, stai pure tranquillo) solo per capovolgerle e mostrarti quanto tu sia cattivo.
E, maledetta me, sono così arrabbiata che ti tirerei i capelli fino a farti gridare.
Che stare dietro a te è come stare appresso ai miei poeti morti, Catullo. Io li amo davvero questi miei poeti ma sono morti, capisci? E allora che li amo a fare se sono ormai sotto metri e metri di terra?
Che cazzo li amo a fare!
Catullo, sono così arrabbiata con te.
Sono arrabbiata perchè hai imparato a mentire e mi dici che sono bella anche se non ci credi nemmeno tu.
Sono arrabbiata e sono stanca. E cammino con i pugni chiusi nelle tasche del giubbotto e dimentico di obliterare i biglietti del treno e mi becco la multa. Forse perchè sto pensando ai miei poeti morti, forse perchè penso a te.
Che non sono mai davvero arrabbiata, Catullo.
Che se ti amassi meno sarebbe meglio per tutti.
E allora vai a fanculo.
Però poi torna.
  
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