Libri > Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volar
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Autore: Chicca15    25/01/2015    2 recensioni
Fortunata sentiva il vento scuotergli le piume, guardò giù ma si ritrasse subito appoggiandosi al petto morbido di Zorba, aveva paura, tanta paura, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontarla …
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fortunata sentiva il vento scuotergli le piume,
guardò giù ma si ritrasse subito appoggiandosi al petto morbido di Zorba,
aveva paura, tanta paura, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontarla …

Nina le si avvicinò sporgendosi di poco al parapetto e dolcemente disse
: “Forza gabbianella , lo so che hai paura io non riesco neanche a guardare giù,
ma non dimenticare che tu hai le ali e chi ha le ali non ha paura dell’altezza
o di qualunque ostacolo possa incontrare, se hai le ali non c’è niente che può fermarti,
puoi volare, fino a lassù, fino alla luna, vola piccolo gabbiano, vola!”. 

Zorba le si mise vicino e continuò dicendo
: “Fallo per noi gatti,non abbiamo mai volato, sii tu il primo gatto volante”, 
Fortunata si girò lentamente verso di lui e sorridendo con il cuore colmo di speranza disse
: “Ti voglio bene Zorba”, “Anch’io Fifì” rispose Zorba commosso dalla dolcezza di quella piccola gabbianella.

“Coraggio”, “Vola”, “Vola, piccola gabbiana” dissero gli altri gatti in trepida attesa,
“Vola” disse un’ ultima volta Zorba prima di veder saltar Fifì giù e prendere sempre più velocità.

Fortunata vide scorrere la sua vita davanti agli occhi, prese coraggio e spiegò le ali,

solo dopo poco si accorse che stava volando,
sentiva un coro di “urrà” provenire dalle voci dei suoi amici e finalmente la paura sparì.

Nascosti agli occhi degli altri il gran topo e il suo scagnozzo la guardavano straniti
: “M-ma maestà la figlia dei gatti vola” disse con voce tremante il compagno
“Che cosa c’è di straordinario, noi topi voliamo da migliaia di secoli!”
esclamò l’altro infuriato “I pipistrelli pezzo di idiota!” concluse infine.

I piedi miei non toccan più, 
sto volando dentro il blu. 
E' strano e bello guardar da qui 
e veder le case piccole così. 
Il mondo cambia da quassù: 
non ha barriere più; 
e tutto questo, amici miei, 
io lo devo solo a voi.

“Ehy, sto volando” disse emozionato pallino mentre Fortuna lo afferrava e lo portava in alto.

So volare, 

“Guarda Zorba! Guarda nonno, volo!” gridava.

non l'avrei detto mai.  So volar …

“Addio Zorba” disse Fortunata posando a terra pallino “Addio Fifì” rispose Zorba.

Guardatemi,

“Ciao sorellina!” gridò pallino.

guardatemi, 
sembra un gioco volar così; 
guardatemi, 
è quasi un gioco... 

Ora lo so chi sono io 
ed il cielo è il posto mio; 
e queste ali, lo sento già, 
sono la mia libertà. 
Lontani cieli, oceani blu, 
stan già chiamandomi: 
è questa la mia vita ed io 
ora so il destino mio. 

So volare, 
non l'avrei detto mai. 
So volare, 
non ci speravo ormai. 
So volar... 

Guardatemi, 
guardatemi, 
sembra un gioco volar così; 
guardatemi, 
guardatemi …








 
  
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