Cittadino del mondo, che giri, che vaghi
senza una meta, cercando una patria
Io non cerco una patria,
tutto il mondo è la mia terra,
ogni nazione mi è patria.
Tutte le genti i miei fratelli.
Figli di un’unica madre.
Cittadino del mondo
Che giri che vaghi senza una meta
Cercando un perché
Cerco sempre lo stesso ideale;
libertà, cibo, lavoro.
Con i miei compaesani mi sono battuto.
Presi una pallottola a Fort Washington, ero tra le donne alla Bastiglia
cavalcai al fianco di Garibaldi, nell’89 Il muro picconai.
Mi sono battuto e ho ucciso
altri miei fratelli, vestiti di diversi colori.
Cittadino del mondo,
perché giri? Perché vaghi?
Non cerchi un tuo posto in questo mondo?
Perché, ahimè,
io sono un’ideale,
sono idea, sono utopia.
Son fratellanza, voglia di congiungere la terra
Arma la diplomazia
Mi nutro di idee, ideali, speranze.
Ma la mia vita è breve,
son presto dimenticato, quando il primo,
tra i tanti, dei traguardi
è stato conquistato.
Questa poesia prende ispirazione dalla canzone “Sympaty for the Devil” delle Pietre Rotolanti … e mi piaceva l’idea di questo personaggio che impersonifica gli ideali della popolazione e fa dei “piccoli” saltelli temporali … un pochino mi ha ispirato anche “L’irlandese” di Leopardi.