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Autore: She loves writing    25/01/2015    4 recensioni
Zayn ed Eveleen sono fatti praticamente l'uno per l'altra.
Si amano e stanno così bene insieme che ancora faticano a crederci.
Però c'è anche l'altra.
Zayn sta bene anche con lei e la sua storia gli fa sembrare quella ragazzina così dolce che non può non proteggerla e volerle bene.
Ma se questo bene si trasformasse in qualcosa di più?
E se in gioco non ci fosse più solo la sua storia con Eve, ma qualcosa di molto più importante?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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End of time.
Epilogo.





 

Fino a qualche anno fa credevo che la cosa più difficile da scrivere fosse l’introduzione.
Ora so decisamente che il finale è ancora più complicato.
Nel finale, nella conclusione di un articolo ad esempio, solitamente si riassume tutto il testo velocemente in una morale. Si esplicita il messaggio che l’autore ha voluto dare o si traggono le soluzioni ad un problema.
Sinceramente, non so né cominciare né concludere. Negli articoli che scrivo uso continuamente vie alternative, che mi permettono di iniziare e finire il lavoro.
Nella vita reale è più difficile.
Se dovessi presentarmi a qualcuno, l’unica cosa che saprei dire sul mio carattere è che sono ‘strana’, perché è questo che tutti hanno continuato a ripetermi per anni.
Forse, a distanza di così tanto tempo, continuo a non conoscere niente di me.
L’unica cosa che so per certa è che sono un casino totale, ma, sapete, nei miei casini una cosa giusta l’ho fatta sicuramente.
Non sarei così tremendamente felice ora, altrimenti.

Guardo fuori, per l’ennesima volta oggi.
Tre anni fa mi trovavo nella stessa identica situazione, solo che ero decisamente più impaurita ed inesperta.
Sospiro, sorridendo al pensiero che dentro di me possa davvero esserci di nuovo qualcosa.
Guardo fuori e mi distraggo dai miei pensieri, perdendomi a fissare le luci delle abitazioni di Londra.
Lo so che dovrei tornare a casa, ma non riesco a distogliere lo sguardo. E’ un paesaggio che mi ha sempre affascinata moltissimo, fin dalla prima volta che ho messo piede in questo ufficio.
Qualcuno bussa alla porta e sono costretta a voltarmi. Zoe mi sorride entrando.
“C’è qualcuno che vuole vederti” dice poi. Io aggrotto le sopracciglia.
“Mamma!” sento poi esclamare, prima di vedere un piccola furia correre all’interno della stanza ed aggrapparsi alla mia gamba.
“Tesoro mio!” mi abbasso leggermente per prendere in braccio mio figlio e gli sorrido apertamente. E’ identico a Zayn, se non fosse per gli occhi. Quelli sono verdi come i miei.
“Se vuoi puoi andare, chiudo io qui” dice Zoe.
“Davvero?”
“Certo” Annuisco e prendo il mio cappotto.
“Grazie” le dico, prima di prendere anche la borsa ed uscire.
“Dov’è papà, Tom?” chiedo.
“In macchina” dice lui, giocando con i miei capelli. Entro nell’ascensore ed in pochi secondi siamo fuori dall’edificio. Cerco con lo sguardo l’auto di Zayn, poi sorrido quando la vedo e la raggiungo.
Lui mi saluta, poi si porta una mano tra i capelli ed accende il motore.
La serata trascorre come tutte le altre, anche se il mio ragazzo mi sembra più distratto del solito.
“Mamma, voglio il gelato!” esclama Thomas, dopo mangiato. Io sospiro e provo a spiegargli che fa troppo freddo perché possa averlo. In fondo, tra pochi giorni è Natale..
“Ma io lo voglio!” continua a lamentarsi lui.
“Tom, no” riesco a dire, prima che lui scoppi a piangere. Mi viene da ridere, perché fa sempre così, ma mi trattengo. Devo anche ammettere che odio la fase ‘capricci’, spero che passi in fretta.
“Ti prego, fa qualcosa e accontentalo” dice Zayn, portandosi una mano alla testa. Aggrotto la fronte, poi prendo in braccio il bambino che comincia a scalciare e salgo al piano di sopra. Tom mi dà un calcio diritto sulla pancia ed io lo metto sul letto, toccandomi il punto in cui ha colpito.
Lui si rialza, pronto a scendere di nuovo in cucina, ma io sono più veloce e mi metto davanti alla porta, prima di chiuderla.
“Vediamo di finirla a fare il pagliaccio, eh?” lo rimprovero.
Lui piega le sopracciglia in un’espressione arrabbiata, poi urla.
“Voglio il gelato!” esclama ancora. Io incrocio le braccia al petto. La pancia mi fa un po’ male e spero non sia successo niente.
“No. E non urlare, papà non si sente bene” Lui alza ancora di più il volume della voce per dispetto ed io sospiro.
“Ascolta.” Mi abbasso, sperando che non gli venga in mente di prendermi a pugni per un gelato. Lui mi guarda ancora arrabbiato, con gli occhi rossi. Gli porgo una mano e accenno un sorriso.
“Se mangi il gelato ora, i tuoi denti diventano di ghiaccio e non potrai più parlare o mangiare. Mai più” esagero, mentre la sua espressione comincia a rilassarsi.
“Che ne dici se invece di quella cosa brutta ci mangiamo una bella barretta di cioccolata?” Lui mi guarda sospettoso.
“Tutta” dice.
“Non ne rimarrà neanche un pezzetto, promesso” dico, portandomi l’altra mano al cuore in segno di giuramento. Le sue spalle si rilassano del tutto mentre annuisce. Solo ora mi permetto di allungare la mano verso di lui ed asciugargli ciò che è rimasto delle lacrime.
“Me lo dai un bacio, prima?” chiedo. Lui mi getta le braccia al collo e mi stampa un bacio sulla guancia, mentre lo prendo in braccio e gli do un bacio rumoroso sul collo che gli fa il solletico e lo fa ridere.
Scendiamo di nuovo al piano di sotto e noto che Zayn si è spostato sul divano e sta guardando la tv. Entriamo in cucina e prendo ciò che resta della barretta di cioccolato. Lo so che ho un po’ barato, visto che ne è meno della metà, ma Tom non se ne accorgerà e poi sono cose lecite in questo caso.
Lui la prende e se ne va contento nella sua stanza. Io invece raggiungo Zayn e mi siedo accanto a lui.
In televisione c’è una noiosissima televendita e mi stupisco dell’interesse che ha nel guardarla. Poi mi accorgo che in realtà il suo sguardo è perso nel vuoto, tanto che non si è nemmeno reso conto della mia presenza. Gli scuoto un braccio e lui si riprende.
“Che hai?” gli chiedo diretta.
“Niente”
“Zayn” lo rimprovero. Lui sbuffa.
“Ho trovato il test di gravidanza” dice. Io chiudo gli occhi.
“E..?” Lui sbuffa di nuovo, poi fissa i suoi occhi nei miei.
“Perché non me lo hai detto?”
“Perché non è sicuro”
“Ma potevi dirmelo comunque”
“Volevo prima accertarmene” Si morde il labbro inferiore.
“Domani ho la visita. Ho fatto il test giusto per calmarmi un po’, dato che l’idea mi stava torturando, ma non mi fido di quello che c’è scritto. Potrebbe benissimo aver sbagliato, visto che ne ho fatto solo uno” gli spiego.
“Di solito quei cosi non sbagliano mai”
“Non è vero. Con Tom uno su due era sbagliato”
“Davvero?” Annuisco, lasciando che la mia mano si intrecci con la sua.
“Non è che non lo voglia, solo che.. non lo so, pensavo parlassimo di tutto, io e te”
“Ma è così!”
“E allora perché non mi hai detto che lo sospettavi?”
“Non è una cosa che succede tutti i giorni, Zayn, te l’ho già detto, volevo esserne sicura, prima di farti andare in panico!” esclamo, forse un po’ troppo ad alta voce. Respiro velocemente, poi provo a calmarmi.
“Scusa” mi costringo a dire. Lui muove il pollice sulla mia mano e sono grata che non sia arrabbiato.
“Io lo voglio un altro figlio con te, Lee” mi rassicura.
“Che sia già qui o no” aggiunge, posando una mano sulla mia pancia. Sento i miei occhi inumidirsi, prima che lui mi stringa in un abbraccio.
Mi lascia un bacio sui capelli, poi Thomas scende di corsa e si piazza davanti a noi.
“Guardate!” esclama, porgendoci un foglio pieno zeppo di scarabocchi.
“Bravissimo amore” gli dico.
“Però la prossima volta non correre per le scale. E non usare così tanto marrone” gli suggerisco. Lui guarda il suo disegno con aria pensierosa, poi annuisce.
“Penso che hai proprio ragione” dice, facendo ridere sia me che Zayn.
“Vado ad aggiustarlo” dice ancora, tornando di fretta sopra.
“Non correre!” esclamo, pur sapendo che non mi ascolterà.
“Lee..” mi richiama Zayn.
“Cosa?”
“Domani posso accompagnarti?” chiede ed io sorrido.
“Ti picchio se non lo fai” Lui ricambia il sorriso, poi mi bacia.
“Spero stavolta assomigli a te” mi sussurra poi, prima che sia io a baciarlo.


Il giorno di Natale è sempre stato il mio giorno preferito. Amo avere tutta la famiglia riunita e da tre anni a questa parte amo ancora di più questa giornata.
Tom continua a correre per la casa, giocando con un trenino che gli ha regalato Louis pochi mesi fa. C’è Zayn a tenerlo d’occhio e finchè non entra in cucina va tutto bene.
Ieri sera siamo stati tutti da Louis. Eleanor (che tra quattro mesi sarà ufficialmente sua moglie), io, Zayn, Lisa, Liam, anche Harry e Niall. Per fortuna Thomas si è addormentato presto, così abbiamo potuto goderci la serata come avremmo fatto anni fa.
Louis si è persino ubriacato ed è stato esilarante. Non so come farà oggi ad affrontare la famiglia di El, dopo la sbronza di ieri.
A casa nostra invece verranno i miei e la famiglia di Zayn.
A proposito dei miei genitori.. beh, dopo la reazione non proprio positiva che hanno avuto alla notizia della mia gravidanza non li ho sentiti per due mesi. Poi mi ha chiamata mia madre e si è scusata. Abbiamo parlato a telefono per ore e qualche giorno dopo mi è persino venuta a trovare. Da allora è andato tutto bene anche con loro.
Mio padre ha dovuto lavorare fino alla vigilia quest’anno, quindi hanno preso l'aereo stamattina e dovrebbero essere qui entro un’ora.
Caccio il tacchino dal forno nell’esatto momento in cui il campanello suona. Guardo l’orologio ed è già l’una.
“Dio, che profumino!” sento esclamare dal salotto. Spengo il fuoco sotto le pentole e mi pulisco le mani con uno strofinaccio, poi vado nell’altra stanza.
“Doniya!” esclamo, mentre lei si lascia andare ad un’esclamazione entusiasta e si affretta ad abbracciarmi.
“Prima o poi mi spiegherai come fai ad essere ogni volta più bella” mi dice e Zayn ride.
“Sembri la mamma” le dice poi. Doniya spalanca gli occhi.
“Con questo vorresti dire che sono.. vecchia?” chiede, portandosi una mano alla fronte in modo teatrale. Thomas reclama l’attenzione gridando: “Ehi, ci sono anche io qui!” Doniya si volta di colpo.
“Il mio piccolo ometto, vieni qua!” esclama andando a prenderlo in braccio e strapazzandolo di baci. Mark ride ed io vado a salutare anche lui. In questi anni io e Zayn ci siamo tenuti molto in contatto con loro ed abbiamo instaurato un rapporto di grande amicizia.
“Ha ragione comunque. Stai davvero benissimo” mi dice Mark ed io sorrido lusingata. Non faccio in tempo a ringraziarlo che il braccio di Zayn mi circonda le spalle.
“Ehi, tu hai già una moglie” gli ricorda. Lui ride e guarda Doniya che sta torturando Tom pur di ricevere qualche bacio.
“Ti correggo. Ho una moglie che amo far impazzire” dice, prima di andare da lei. Appena lo vede, Thomas si libera dalla presa della zia e corre ad abbracciarlo sotto lo sguardo scioccato di lei.
“Mi odia o cosa?” ci chiede Doniya poi. Io rido.
“Guarda piccola peste che sono io a farti tutti quei regali, non questo idiota” dice poi a Tom, dando uno schiaffo sulla nuca di Mark.
“Le parole” la riprende Zayn.
“E meno male che quella vecchia ero io” dice lei alzando gli occhi al cielo. Il campanello suona di nuovo e stavolta vado io ad aprire.
“Buon Natale tesoro!” esclama Trisha seguita da Yaser non appena mi vede.
“Oddio è vero!” sento dire a Doniya.
“Auguri a tutti!” esclama poi, mentre sua madre scuote la testa rassegnata ed io rido per l’ennesima volta.
“Buon Natale anche a voi” ricambio, spostandomi di lato per lasciarli entrare. Dietro di loro, spunta anche la testa di Safaa.
“Ciao Eve, auguri!” mi dice. Saluto anche lei poi chiudo la porta alle mie spalle e torno in cucina mentre loro salutano Zayn e Tom.
“Zayn io non sono vecchia!” è l’ultima cosa che sento da Trisha, prima di rimettermi ai fornelli.
Neanche mezz’ora dopo i miei genitori sono arrivati. Era da tanto che non li vedevo, quindi mi prendo qualche secondo di più quando li abbraccio.
Ci sediamo a tavola e, per quanto Tom possa fare casino, noto che questa casa non è mai stata tanto rumorosa quanto ora. Ho già detto che amo il Natale?
Facciamo una pausa tra il secondo e la frutta per aprire i regali. Io e Zayn abbiamo deciso di scambiarceli stasera.
Tom riceve una valanga di giocattoli e ci vuole poco perché chiami suo padre per aiutarlo. Gli altri stanno chiacchierando e ringraziandosi a vicenda per i regali, io invece mi fermo a guardare mio figlio e Zayn.
Ogni volta che li vedo insieme mi scoppia qualcosa dentro che non saprei spiegare. E’ semplicemente fantastico. Li amo da morire.
Thomas batte le mani quando riesce a fare partire un automobile telecomandata e Zayn sorride, prima di incrociare il mio sguardo.  
“Continua a giocare, Tom” gli dice, prima di alzarsi e raggiungermi. Mi dà un bacio fugace sulle labbra.
“Pronta?” chiede a bassa voce. Io annuisco. Non sono spaventata come l’ultima volta, ma sono comunque leggermente nervosa.
Zayn tossisce per richiamare l’attenzione. Quando si sono voltati tutti a guardarci sorrido timorosa.
“Se vi dicessimo che tra nove mesi ci ritroveremo di nuovo a non dormire la notte e a dover cambiare pannolini?” chiedo. Doniya si porta una mano in fronte.
“Vi risponderei che mi avete proprio battuto sul tempo” dice.
“Ommioddio” mormora Trisha.
“Sei incinta?” mi chiede mia madre. Io sorrido, stringendomi nelle spalle.
“Sì” confermo.
“E anche tu?” chiede il padre a Doniya. Lei mi imita. Io la guardo e: “non posso crederci” dico, prima che entrambe scoppiamo a ridere.
“Sto per sentirmi male” dice Trisha. Zayn la guarda preoccupato, dopo  aver sorriso alla sorella.
“Due.. altri due..” continua sua madre.
“Andiamo, mamma, non sei tu quella che avrà il pancione, non fare queste sceneggiate!”  esclama Doniya. Trisha la guarda, sospirando. Mia madre mi sorride.
“Congratulazioni” dice poi, prima di darmi un bacio sulla tempia e stringermi a se.
“Anche a te, cara, tantissimi auguri!” dice dopo a Doniya.
“Grazie” sorride lei. Trisha intanto si è leggermente ripresa. Zayn le poggia una mano sulla spalla.
“Stai bene?” le chiede.
“Sì. Sono solo sconvolta. Ma passerà” dice. Mark ridacchia.
“Siete cresciuti davvero così tanto?” chiede poi. Zayn alza gli occhi al cielo.
“Possibile che dici sempre la stessa cosa?” la prende in giro.
“Oh, io ti capisco benissimo” dice mia madre e lei le sorride riconoscente. Mentre Trisha si lascia abbracciare da sua figlia, io guardo mio padre.
Lui sta continuando a spostare il suo sguardo da me a Thomas.
“Papà?” lo chiamo. Lui si ferma a guardare me.
“Ti voglio bene” mima con le labbra e a me basta. Sorrido e mi alzo per dargli un bacio sulla guancia.
“Grazie” ne approfitto per sussurrargli. Anche Safaa e Yaser si congratulano ed io sento Zayn lasciarsi sfuggire un sospiro di sollievo.
“Ho proprio voglia di frutta, ora” dice Doniya.
“Mi hai tolto le parole di bocca” rispondo, facendola ridere mentre mi alzo per prendere la macedonia.
Beh, è andata meglio di quanto sperassi.

Mi sto togliendo un bracciale per metterlo a posto, quando sento qualcuno abbracciarmi da dietro. Sorrido, riconoscendo Zayn, poi lascio che mi tenga tra le sue braccia.
“Non ti ho ancora dato il mio regalo” dice.
“Cominciavo a pensare che non mi avessi proprio fatto un regalo” scherzo, anche se in realtà ci avevo davvero pensato. Io gli ho regalato un maglione bordeaux, niente di speciale, ma lui sembrava entusiasta.
“Vorrei che lo accettassi anche se dovessi dire di no, perché questo non è per nessun’altra” continua, ignorandomi. Sciolgo l’abbraccio, voltandomi per guardarlo confusa. Lui mi sorride nervoso, poi prende qualcosa dalla tasca e si porta una mano dietro la nuca.
“Cosa..”
“Volevo farlo in un modo più romantico, ma non è per niente da me e, conoscendoti, nemmeno da te, quindi..” si morde il labbro inferiore,  aprendo la scatola blu.
“Quando l’ho detto a Doniya, lei si è lasciata cadere sul divano esclamando un ‘era ora!’ e credo di aver realizzato solo in quel momento quanto tempo ci abbia messo a decidermi.. però ora ne sono totalmente sicuro e non c’è altra cosa che vorrei al mondo. Ti amo, Lee, come non ho mai amato nessuno al mondo, quindi..” Si inginocchia davanti a me ed io sono troppo scioccata per muovermi o fare qualunque altra cosa che non sia quella di coprirmi la bocca con una mano.
“Vuoi sposarmi?” Passano pochi secondi prima che mi ritrovi ad annuire con foga. Lui sorride e sospira sollevato, mentre si rimette in piedi.
Mi prende la mano e mi infila l’anello al dito, mentre io continuo a tremare. Guardiamo entrambi la mia mano sinistra, prima che io riprenda il controllo del mio corpo e lo abbracci di scatto.
“Oddio, non posso crederci” mormoro, affondando la testa nell’incavo del suo collo.
“Ti amo” sussurro.
“Non sai in che guaio ti sei cacciato, Zayn Malik” gli dico poi ridacchiando felice.
“Non avresti dovuto dire di sì, Eveleen Wood. Peggio per te” risponde lui, altrettanto elettrizzato all’idea.
“Penso che questa sia la volta buona che tua madre svenga” dico, con la testa ancora poggiata al suo collo e lui ride.
E questo, penso, questo è il suono che vorrei sentire per il resto della mia vita.




 



Sera!
Non so davvero cosa dire, quindi, ormai siete abituate, comincio
con lo scusarmi per il ritardo. Il fatto è che non sapevo cosa scrivere, forse la verità
era semplicemente che non volevo questa storia finisse, mi mancherà :(
E mi mancherete anche voi.
Volevo ringraziarvi, per il supporto, per le recensioni (alcune fin troppo belle, credetemi),
per le visualizzazioni che sono più di mille, per tutto.
Grazie.
Scrivere è sempre stata una delle cose che amo più fare e sapere che c'è anche
qualcuno a cui piace leggere ciò che scrivo (o che almeno non lo disdegna
come molti altri fanno) mi rende la persona più felice al mondo.
Vi giuro che cliccare sul quadratino "completa" è difficilissimo, ma comunque
sono felice di essere arrivata fin qui.
Ed è tutto grazie a voi <3
I love you, just remember xx
Baci! <3 C.

 


 
  
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