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Autore: wolfeye    26/01/2015    2 recensioni
"Uso frammenti del carattere degli altri per costruire il mio"
Hajar era una ragazza dal carattere duro e scontroso.
Ruby era una ragazza dal carattere forte e testardo.
I litigi erano all'ordine del giorno, ma qualcosa in più stava nascendo...
Ci può essere amore quando si è troppo simili?
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. HAJAR


Non era una giornata con un sole così splendente, il cielo era coperto da qualche nuvola grigiastra che lasciava comunque spazio al sole per infrangersi  delicato nei prati di piena campagna, con girasoli gialli molto accesi, erano grandi e imponenti nella loro virtilità, sì, amo i girasoli! Le ore lungo la strada verso il campo mi lasciarono il tempo per riflettere sulla mia vita: mi soffermai sul mio cratteraccio, brusca, rumorosa, diretta, troppo diretta, scontrosa, testarda, determinata e forse un po' maleducata, ma non sarei mai cambiata per nessuno.
Frequentavo una piccola università di Seattle, ma molto conosciuta per la buona preparazione che hanno le persone che ci lavorano dentro: la "S.A. University". Io vivevo nei dormitori dell'Uni, piccole stanze che condividevo con due mie grandi amiche: Elena e Jessica, la prima proveniente dall'Italia e l'altra proveniente da Portland.

Elena era una ragazza abbastanza simpatica, dolce, anche se io non sopporto le persone dolci, lei era abbastanza sopportabile; aiuta sempre quando i suoi amici ne hanno bisogno, soprattutto nello studio, anche se insegnare non sarà il suo futuro, infine è diplomata in "rompere le scatole", a volte esagera molto. Jessica invece è il suo contrario, una stangona bionda con gli occhi verdi, molto riservata e chiusa, ma parla comunque molto, non esprime mai i suoi sentimenti, è fredda, molto calma e tiene spesso a freno me ed Elena quando ci mettiamo a urlare per strada alle due di notte.

La mia famiglia, composta da mia madre, mia sorella di 17 anni e mio fratello di 26, vivevano a Seattle, si erano trasferiti per appoggiare le mie scelte di vita e starmi il più vicino possibile. Mia madre era una donna indipendente, forte, molto religiosa, a volte troppo, credeva fermamente che tutto sia volere di Dio, era una donna giovane per essere madre di tre figli già patentati. Una donna menefreghista.


- -


Ci trovammo in un campo circolare con intorno alberi che si congiungevano a un fito bosco. In questo terreno di erba secca c'erano quattro casette in legno, di cui due erano decisamente più grandi delle altre. Vidi davanti a una delle due casette più piccole un gruppo di ragazzi e ragazze che circondavano un uomo molto alto e magro, biondo, con il collo molto lungo, sembrava una giraffa, ma conservava un certo fascino nonostante il suo stile completamente fuori moda. Scesi dalla Smart di mia madre, presi l'enorme zaino che avevo preparato, gonfio di felponi di tutti i tipi e colori.
Alla mia vista una ragazza bassa e mora, vestita in modo troppo elegante per un luogo come quello, mi corse incontro spalancando un braccio perché con l'altro reggeva un grosso pupazzo a forma di qualche animale multicolore. Mi accolse in un abbraccio molto caloroso e un'ondata di profumo troppo forte per i miei gusti, mandò in corto circuito i miei sensi. Moschino. Cinque spruzzi abbondanti. Non poteva essere altro che quella pazza di Elena. Mi prese per mano e mi portò verso il gruppo di ragazzi dove c'era l'uomo-giraffa che urlava per farsi ascoltare.

- Allora ragazzi, ci siete tutti?! Siamo nel bosco Richwood e ci aspetta una settimana molto attiva dove vivrete fantastiche avventure e dove conoscerete nuove persone! -

La ragazza di dieci centimetri circa in meno di me, Elena, saltellava entusiasta, lei amava queste esperienze soprattutto quando c'erano bei ragazzi da approcciare

- Le ragazze vanno nella capanna a destra, mentre i ragazzi in quella di sinistra. Sistemate i vostri bagagli e ci vediamo alle 18 precise nella capanna centrale, quella più grande, per intenderci! -

Elena corse verso la capanna delle ragazze tirandomi con forza per la mia felpa grigia.


- Hajar, ci mettiamo vicine, vero?! Ho bisogno di avere un'amica vicino!- annuii.


La camera era veramente piccola, c'erano due letti a castello allineati e tre letti normali sparsi per conto loro. Elena scelse il letto in basso del primo dei letti a castello. Sistemò la sua valigia rigida rosa al pavimento tirandone fuori le lenzuola rosse accese e posizionandole accuratamente sul suo letto. Io scelsi il letto sopra al suo e ci buttai sopra il mio zaino sul punto di scoppiare. Mi aggrappai alle scale fredde di ferro che collegavano il mio letto al suolo e cominciai a disturbare la concentrazione della mia amica.
Quando Elena stava posizionando, ancora con più cura, il suo pupazzo ai piedi del letto, entrarono un gruppo di cinque ragazze che, entrando, non ci guardarono neanche in faccia se non per fare le ragazze superiori. Alla guida del gruppetto c'era una ragazza evidentemente più vecchia di me, alta e con un fisico da modella, viso perfettamente ovale e puro, occhi azzurri come il cristallo più raro, una ragazza divina, labbra rosee e carnose, ma soprattutto i capelli corti e neri. Le sue braccia ricoperta da tatuaggi che la rendevano ancora di più la tipica "bad girl".   


-Lei è Ruby Rose, è nella nostra università, all'ultimo anno e si è scopata mezzo mondo.-

si avvicinò Elena che si era accorta che stavo ammirando quello spettacolo di ragazza. Le altre ragazze si sistemarono nei letti in basso urlacchiando come galline nel periodo della cova, non avevano neanche sistemato i loro bagagli, ma Ruby no, lei si era sistemata nel letto più alto, quello di fianco al mio, in confronto alle altre era silenziosa, tranquilla, irrequieta e misteriosa, questa cosa mi affascinava molto e mi intrigava molto.

Arrivarono le sei e ci recammo verso la capanna più grande dove trovammo tutti i ragazzi già seduti in un solo lato dell'enorme tavolata all'interno della stanza; Il gruppetto di Ruby si appostò davanti a loro, così anche io e Elena accompagnate da un'animatrice ci accomodammo nella tavolata. Entrarono nella stanza tre animatori che cominciariono a fare le solite presentazioni di ciò che si farà nella settimana al campo. Durante l'intenso discorso Elena era concentrata a esaminare ogni dettaglio di tutti i ragazzi presenti nella stanza.


- Ben arrivati ragazzi e ragazze, vi siete sistemati nelle vostre stanze?! Questa sarà un'esperienza forte che non dimenticherete mai. Vi trovate in un ex campo dove si trovava un gruppo satanico, facevano evocazioni demoniache e molte persone che sono venute qua sono state impossessate o sono morte in eventi misteriose... farete amicizie dolci e altre di inquietanti. Spero vi divertiate!-


Da una porta uscì un cuoco con in mano quattro piatti che cominciò a distribuire a tutti, nel piatto c'era una bistecca di origine sconosciuta, ricoperta di ketchup con come contorno dei broccoli e come dessert una mela. La sera non c'erano attività, perché era riservata alla sistemazione delle stanze o comunque per orientarsi nel campo, insomma avevamo del tempo libero fino alle 23, quando dovevamo stare nelle nostre casette.
Io e la mia amica andammo in camera per sistemare le nostre borse.


- Haji, sarebbe anche ora che ti sistemi il letto.-

Elena si sedette nel suo letto a gambe incrociate abbracciando il suo pupazzo.


- Adesso mi devi spiegare che cazzo è quel coso!-


- E' un cane azzurro con i capelli arcobaleno.- Rispose dando un bacio al cane blu.


Una figura bussò alla porta con un rettangolo in alto fatto di vetro trasparente chiedendo di entrare. Una ragazza alta e mora con un rossetto che faceva concorrenza alle lenzuola di Elena aprì la porta lasciando spazio a un ragazzo di statura bassa, biondo, con gli occhi verdi e dei muscoli un po' troppo pompati per il suo corpo minuto.


- Ragazze ci troviamo davanti al falò per conoscerci meglio.-


- E magari scoparci eh?!- Rispose in tono maleducato Ruby.-


- Non sarebbe una brutta idea, bellezza.-


Le amichette della più grande si alzarono spingendo fuori il ragazzo, Elena uscì con loro per il solo gusto di toccargli i muscoli. Presi il telefono e mi recai verso la porta e una figura più alta di me mi passò di fianco, guardandomi con i suoi occhi di ghiaccio che mi fecero venire un brivido per la spina dorsale ed io la guarda impassibile dritta negli occhi.



Spazio Autrice: Salve ragazze e ragazzi,
So che l'introduzione non è un granchè, ma spero che il capitolo vi abbia fatto cambiare opinione da quella iniziale; spero veramente che vi piaccia!
Recensite e fatemi sapere che ne pensate!

Ecco a voi Ruby Rose, quanto è bella?! *-*

 
  
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