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Autore: purpleblow    26/01/2015    2 recensioni
Disgutoso. Giurò a se stessa che mai più avrebbe dato ascolto a quell'irresponsabile di Reno, tanto chi ci rimetteva era solo lei.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena, Reno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hangover




Imprecando mentalmente, Elena cercava di non pensare al lancinante mal di testa che sembrava non volerla abbandonare. Fino a qualche ora prima era abbracciata al water a rimettere ogni singola goccia di quel disgustoso liquido che aveva ingerito la sera precedente.
Perchè diamine aveva accettato quella sfida, poi? Sapeva che si sarebbe ridotta così e poi era ovvio che le provocazioni di Reno non portavano a nulla di buono, inutile quindi rispondere.
Ma no, quella volta non ce l'aveva fatta a stare zitta, aveva agito di impulso e si era scolata due bicchieri interi di Vodka. Non era granchè paragonato a quello che poteva contenere lo stomaco di ferro del rosso ma lei non era abituata a bere. Dunque la domanda era: perchè diavolo si era lasciata trascinare in quella situazione? E menomale che Tseng non era presente altrimenti avrebbe perso tutta la stima che aveva nei suoi confronti.
Al ritorno a casa non riusciva neppure a reggersi in piedi, ricordava solamente le possenti spalle di Rude a cui era aggrappata, poi il vuoto. Ciò che non avrebbe dimenticato erano i momenti passati col suo caro e nuovo amico: il water.
Disgutoso. Giurò a se stessa che mai più avrebbe dato ascolto a quell'irresponsabile di Reno, tanto chi ci rimetteva era solo lei.
Debolmente, premette i palmi delle mani sulle sue tempie nel tentativo di alleviare il dolore ma senza successo. Se solo avesse avuto la forza di alzarsi avrebbe preso una medicina senza pensarci due volte.
Un sonoro bussare le rimbombò nella testa e imprecò nuovamente, stavolta a voce alta, poi debolmente dette il permesso di entrare a chiunque ci fosse al di là della porta.
La figura che l'aprì causò un cambiamento nell'espressione della ragazza: prima sofferente e ora decisamente fuoriosa.
"Beh, come stai?" domandò il ragazzo, avvicinandosi al letto e sedendovisi sopra con delicatezza. Elena lo guardò storto, quando si sarebbe ripresa lo avrebbe ucciso, poco ma sicuro.
"Sei diventato cieco? Ahu..." lo stesso suono della sua voce le perforava il cervello; maledetta emicrania! 
Reno scosse la testa abbozzando un sorriso, per lo meno non aveva perso la sua solità acidità e questo poteva essere positivo. Allungò la mano verso di lei e la posò sulla sua fronte che risultava essere più calda del normale.
"Uhm, penso tu abbia un po' di febbre." sussurrò, accarezzandole i capelli dolcemente. Gesto che fece arrossire la ragazza: non se l'aspettava affatto da lui, non era mai stato capace di gentilezze nei suoi confronti.
Fortuna che il rossore sul suo viso poteva essere attribuioto alla febbre, altrimenti chissà per quanto tempo gliel'avrebbe rinfacciato se solo se ne fosse accorto.
"Ricordami di picchiarti anche per questo." disse piatta, maledicendolo. Sarebbe stata assente dal lavoro per colpa sua e questo proprio non poteva lasciarglielo passare: non sia mai che Elena dei Turks non faccia il suo dovere!
Dopo qualche istante di silenzio Reno si alzò dal letto e scomparve in bagno, fece scorrere l'acqua per un paio di secondi e tornò dalla ragazza, porgendole un bicchiere e una pasticca che alla sola vista fece illuminare il suo volto.
Li afferrò entrambi e buttò giù il farmaco, sperando che facesse effetto in fretta. 
"Ti ringrazio. Per questo ti meriti due pugni in meno." mormorò debolmente e a quelle parole il ragazzo cominciò a ridere di gusto, facendola irritare se possibile di più.
"Cos'accidenti hai da ridere?" sbottò quella, premendosi nuovamente i palmi delle mani sulla fronte subito dopo. No, decisamente urlare non era una buona idea.
Lui sogghignando ancora le accarezzò il viso, dopodichè si allontanò verso la porta pronto ad uscire.
"Perdonami Elena, ma te la sei voluta. Dai, riposati!" aveva anche il coraggio di infierire quello stupido? La voglia di porre fine alla sua vita cresceva sempre di più.
"Reno... sparisci." rispose con un tono di voce appena udibile, chiudendo poi gli occhi per la stanchezza. 
"Prima ti riprendi, prima puoi picchiarmi. Senza te in giro non è la stessa cosa..." queste furono le ultime parole che udì la ragazza, anche se prima di addormentarsi le venne da chiedersi quale fosse il vero significato di quella frase: il tono di voce da lui usato era talemente serio che le aveva dato da pensare.
Non ebbe però modo di rifletterci abbastanza essendo troppo stanca, ma si promise di chiederglielo quando sarebbe stata meglio. La cosa non le quadrava, soprattutto se sommata ai dolci gesti che le aveva rivolto quel giorno.
Qualunque cosa stesse a significare, di certo non gli avrebbe risparmiato i pugni che aveva promesso di dargli e anzi, le sue spiegazioni sarebbero state un ottimo incentivo.
La fine di Reno era ormai segnata, quello era certo!
   
 
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