Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Wendigo    26/01/2015    0 recensioni
Tre sono le imprese più ardue che si potrebbero pretendere ad un abitante di Meridio:
1) Descrivere quanto il loro mondo sia bizzarro (basta pensare che le montagne di Ygut si alzano e si abbassano in base al loro "umore" mentre l'acqua dei fiumi Fenn diventa fuoco e poi ghiaccio senza motivo)
2) Descrivere quanto il loro mondo sia pericoloso (basta urlare "SKYFALL!!!" a Nfar che la gente scappa via dal terrore)
3) Descrivere quanto il loro mondo sia magico (basta osservare il vento arcobaleno di Vaal o lo scontro dei pianeti di Nidelar per rimanere meravigliati a vita)
Eppure qualcuno dovrà pur farlo, non vi pare? Anzi, è necessario che ci sia uno in grado di farlo!
E quello sarei proprio io, almeno spero... se solo riuscissi a trovare un pò di carta e penna in questa maledettissima casa!
(PS: I capitoli non sono sempre collegati fra loro né hanno per forza un inizio o una fine vera e propria! Gli unici fatti certi sono che sono ambientati nel magico mondo di Meridio e che saranno ripresi più volte con altri capitoli! Buona lettura!)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se avesse dovuto scegliere cosa non sopportasse degli antichi dei, Eos avrebbe immediatamente optato per la loro strana mania di intrufolarsi nei sogni dei comuni mortali.
Eos ne era consapevole che gli antichi dei non lo facessero per puro e semplice divertimento, ma per ammonire la gente contro futuri pericoli e per consigliarla contro le difficoltà della vita quotidiana. 
Eppure una parte di sé non riusciva proprio ad accettare questa evidente violazione di spazio personale, forse l’ultimo rimasto in mano agli uomini, da parte degli dei.
Dopotutto pareva strano agli occhi di Eos che, nonostante gli dei disponessero di immensi poteri, questi non avessero davvero alcun altro modo per mettersi in contatto con i mortali.
“Forse è tutta una scusa”, disse una voce dentro di sé.
“Può anche darsi", ribatté convinto Eos, "ma, anche se fosse, che mi lamento a fare?”, si chiese subito dopo. 
In fin dei conti, era del tutto inutile porsi quei dubbi: come uomo, e non in veste di dio, aveva e avrebbe avuto sempre poca voce sull'argomento. 
Sarebbe stato meglio per lui se avesse accettato il prima possibile questa ingiusta realtà, o anche dimenticarsela se ci fosse riuscito. 
“Ti arrendi ancor prima di combattere?”, disse nuovamente quella voce, “Davvero desideri lasciare che gli dei possano fare questo ed oltre agli umani?”.
“Chi parla!?”, urlò in risposta Eos, ormai conscio che non era solo in quella stanza.
“Un amico”, ridacchiò la voce, “o un nemico: dipende tutto da te”.
“Un dio”, sentenziò Eos con rabbia.
In un primo momento la voce non ribatté, a tal punto che Eos credé se ne fosse andata, ma poi ella tuonò con forza per tutta la stanza. “NON PARAGONARMI A LORO!”
Eos cominciò seriamente a temere quella presenza. “Cosa sei allora?”.
Un velo di nebbia cominciò lentamente a concentrarsi in un unico punto davanti a lui, fino ad assumere una forma vagamente simile a quella umana.  
“Come puoi vedere, giovane figlio di Erun, sono un umile fantasma”, il volto, coperto da uno spesso cappuccio, si mosse in direzione di Eos, “e, come te, odio gli dei”.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Wendigo