27 Gennaio 2015
Me ne sono andata da un po’… da più di un anno a dirla tutta. Ora sono nella mia casetta a Tel-Aviv … il giorno della memoria.
Per una persona “ normale” questa giornata è una come le tante … una dove si ricordano eventi passanti, tragedie che però sono lontane da queste generazioni e da quelle popolazioni; per me è un po’ diverso.
Sono Ebrea ma credo che questa sia  una delle cose minori… a volte penso che molto probabilmente i miei bisnonni sono morti in quella tragedia, in quei campi e la nausea mi assale.
La maschera della donna forte cade in questo giorno dove, in passato ,davo malattia per non andare al lavoro distrutta…dimostrandomi debole.
Una volta, un uomo, mi aveva chiesto di togliere la mia collanina con la stella di David e io gli risposi:
“ Preferisco essere morta!”
Non credo che lui abbia capito il valore di quelle parole…se togliessi questa collana perderei una parte di me, non solo perché mi è stata regalata da mia sorella, ma soprattutto perché indica la mia fede, la mia identità.
Oggi è giorno di preghiera per cui vado in sinagoga. E’ praticamente deserta… mi inginocchio su una panchina e inizio a pensare.
Immagini di camere a gas, fucili, urla, torture mi passano davanti agli occhi quasi li avessi vissuti io sulla pelle. Senza nemmeno accorgermene inizio a piangere lentamente e sommessamente quando un rumore alle mie spalle mi fa sussultare.
Impaurita mi volto lentamente e vedo un uomo… lo stesso uomo che mi era venuto a cercare in Somalia prima e poi a Tel-Aviv e che mi aveva sempre trovata:
“ Che ci fai qui?” chiedo.
“ Prego… non vedi!” dice lui con il suo tono infantile.
“ Tu non sei Ebreo” rispondo  io seria ma con una punta di divertimento nella voce.
“ Lo so. Stai bene?” chiede avvicinandosi.
“ Si…” rispondo esitando.
“ Non mentire!” dice lui abbracciandomi.
“ Non sto bene” rispondo tra le sue braccia.
Non devo spiegargli il perché, lui mi ha sempre capita, lui mi ha sempre amata:
“ Che cosa vuoi… Zee?” domanda lui sul mio collo.
“ Voglio solo che le persone non dimentichino” dico io facendomi stringere.
E… lui mi dà la certezza che nessuno dimenticherà mai….mai il dolore della Shoah.

ANGOLO AUTRICE:
Ehi... ciao! ok... sicuramente mi ucciderete. Non mi faccio sentire da un po' ma con la scuola ho un sacco di problemi e impegni quindi ho praticamente 0 tempo per scrivere e per leggere.
Sicuramente vi aspettavate che continuassi Revenge ( quando avrò un attimo di tempo lo farò...giuro) invece me ne esco con questa ... cosa sull'Olocausto ... oggi è la giornata della memoria e io sono molto sensibile a questo argomento quindi ci tenevo a raccontarlo dal punto di vista di Ziva... ( sempre un pizzico di Tiva...).
Baci
Ziva4ever