Oh, bene! Questa è una fanfiction su Binan Koukou Chikyuu Bouei-bu LOVE, perché è la mia ultima mania, ma non si trovano ancora storie su questo anime. E questo mi fa soffrire.

La storia si incentra sul Principe Elettrizzante, Ryuu Zaou (il mio preferito! OAO), e sul Principe Ruggente, Io Naruko. Li ho shippati alla grande fin dal primo episodio, e con l'uscita del terzo ho avuto conferma di tutto! (/^o^)/

La fic è ambientata dopo la fine del terzo episodio. Buon divertimento!

PER ME SEI TU IL VINCITORE

Ryuu allungò le braccia sulla testa e inarcò la schiena. «Alla fine chi è stato eletto Mister Binan?» chiese a bruciapelo rompendo il silenzio.

Io scrollò le spalle. «Saperlo non mi porterebbe alcun vantaggio economico, quindi non mi interessa».

Il ragazzo dai capelli rosa grugnì. «Uff, ci tenevo troppo alla vittoria». La sua frase rimase sospesa nel silenzio dello spogliatoio delle terme Kurotama.

Concentrato nel sistemare le sue cose, Io sentì un respiro caldo e leggero scompigliargli la frangia chiara. Sussultò e si girò di scatto. Ryuu era a pochi centimetri da lui, con gli occhi castani e intensi fissi sul suo viso, i capelli scarmigliati senza il solito cerchietto bianco e... soltanto un piccolo asciugamano legato in vita!

«Parli sempre di soldi» sussurrò il ragazzo con voce bassa e sensuale. «Ma giusto questa mattina mi hai aiutato ad aumentare la mia popolarità anche se non ti era affatto utile, e hai detto che lo avresti fatto comunque». Si avvicinò ancora di più. «Solo perché si trattava di me».

Io ebbe un singulto e arrossì all'istante. Quella frase gli era sfuggita dalle labbra quasi per caso, senza che ci pensasse. Anzi, aveva mentalmente ringraziato il suo dio Denaro perché la cosa non era stata notata dagli altri Battle Lovers. O almeno così credeva.

Cercò di arretrare, ma le piastrelle fredde contro la schiena gli fecero capire che non aveva vie di fuga. Avrebbe voluto abbassare lo sguardo per non incrociare quegli occhi brillanti e dolci, ma se lo avesse fatto si sarebbe ritrovato a fissare proprio quel punto coperto dalla spugna morbida dell'asciugamano, e forse era ancora peggio.

«Ti dai troppa importanza» brontolò infine guardando di lato.

Diamine, da così vicino Ryuu era proprio bello, con quella carnagione chiara e i capelli lunghi da cui ancora colava qualche goccia d'acqua sulle spalle toniche.

«Forse è vero...» acconsentì lui, mettendogli una mano sulla guancia e obbligandolo a guardarlo negli occhi. «Però tu sei carino quando sei tutto rosso».

Il ragazzo cercò di ribattere, ma Ryuu stroncò ogni protesta sul nascere, posando le sue labbra su quelle sottili e tremanti dell'altro. In un primo momento lui cercò di respingerlo, ma Ryuu era più forte e lo aveva intrappolato contro la parete.

Io non sapeva cosa pensare, né cosa provasse. Tutta quella situazione gli muoveva una sensazione di calore dentro, all'altezza dello stomaco. Non si era mai sentito così bene, nemmeno quella volta che i suoi conti all'estero erano triplicati nel giro di un mese, e non avrebbe mai immaginato che tutte quelle emozioni potessero scaturire dal baciare il suo migliore amico mezzo nudo, nello spogliatoio di un centro termale. La lingua del ragazzo era calda e umida, assolutamente piacevole contro la sua. Ryuu si stava facendo più coraggioso, con il passare dei secondi; lentamente le mani snelle e affusolate si azzardarono a esplorare il suo corpo, sfiorando il collo, poi le spalle strette e il petto attraverso la maglia di cotone sottile.

Fu Io a interrompere il bacio all'improvviso, quando le mani di Ryuu scivolarono più in basso. Troppo in basso.

I due ragazzi si staccarono con il fiatone, guardandosi negli occhi per un altro paio di secondi, poi Ryuu gli diede le spalle e riprese a vestirsi, balbettando qualche scusa. Dal suo punto di vista, Io vedeva le sue orecchie arrossate.

Prese un respiro profondo e si decise. Voleva dirglielo già da qualche giorno, ma non aveva mai trovato il momento giusto. Gli mise una mano sulla spalla. «Non me ne importa nulla di mister Binan» mormorò sentendo una vampata di calore attraversargli il volto. «Per me sei tu il vincitore».

Lo aveva detto davvero. Il freddo, silenzioso e avido Io Naruko aveva davvero detto qualcosa del genere a voce alta. E se ne era pentito dopo neanche un secondo. Avrebbe voluto sprofondare per l'imbarazzo.

Ryuu si voltò lentamente, gli occhi spalancati e la bocca semiaperta per lo stupore. «Davvero?» chiese incerto.

Io era nel panico. Dalla sua bocca uscirono dei versi scomposti, mentre le mani gesticolavano convulsamente. In un moto di disperazione si girò e appoggiò i palmi al muro. «Dimentica quello che ho detto!» esclamò con la voce che tremava. «Ti prego».

Nella stanza ci fu silenzio. Poi Ryuu si lasciò sfuggire una risatina soffocata. Un attimo dopo le sue braccia magre strinsero il busto del ragazzo. «Grazie» disse solamente.

Rimasero così per minuti che parvero ore. Io sentiva il calore dell'altro corpo contro la schiena e si rese conto di una cosa importante: lo amava. Lo amava più di qualunque cosa.

Lo amava più dei suoi soldi.

No, aspetta, forse non più dei soldi. I soldi erano qualcosa di speciale e unico.

Ma lo era anche Ryuu. Però in modo diverso.

Ecco, era un tipo di amore diverso. All'inizio aveva scambiato l'affetto che provava nei suoi confronti per amicizia, ma ora il suo cuore che pulsava a mille nel petto quasi volesse scoppiare sembrava del tutto intenzionato a dargli torto. Altro che amicizia, quello era amore, dannazione!

Nello stesso istante in cui realizzò, fu come se qualcosa di freddo e pesante dentro di lui si sciogliesse. Gli venne da sorridere, addirittura. D'impulso si voltò e gettò le braccia al collo di Ryuu, facendogli quasi perdere l'equilibrio, e cercò di nuovo la sua bocca per un altro bacio. Il ragazzo ebbe un moto di sorpresa, poi lo strinse forte a sé e approfondì il contatto, permettendo alla lingua di Io di insinuarsi ancora tra le sue labbra e facendo correre le mani sulla sua schiena.

Quando si separarono, Ryuu abbandonò la testa nell'incavo tra la spalla e il collo del ragazzo e lo fece sussultare quando osò infilare la punta degli indici oltre il bordo dei suoi pantaloni.

Sentendolo scuotersi per lo sbigottimento, Ryuu scoppiò a ridere e alzò la testa per fissare il suo viso paonazzo e lo baciò ancora, questa volta in modo rapido e scherzoso. Poi poggiò la fronte contro la sua.

«Casa mia» disse a bassa voce.

Prima che Io potesse ribattere, raccolse le loro cose e lo trascinò fuori dal centro termale per mano, rivolgendo un saluto frettoloso ai fratelli Hakone.

Appena sul marciapiede, l'aria fresca fu un sollievo contro le loro guance rosse e roventi. Ma non era ancora finita e Io lo sapeva.

«Andiamo» sorrise infatti Ryuu cingendogli le spalle. Dopo un secondo di indecisione, Io appoggiò la tempia sulla sua spalla, lasciandosi guidare con passo svelto verso la casa del ragazzo.

Basta insicurezze.

Quella sera c'erano solo lui e Ryuu.

E nemmeno il denaro avrebbe potuto farlo sentire meglio.

Beh, forse il denaro sì.

Ma in fondo non gli importava.

Ok, lo ammetto: sono innamorata di questa coppia e la prova è che mi sono buttata sulla tastiera prima ancora di aspettare la fine della stagione. Quindi, nel caso in futuro accada qualcosa che farà affondare questo ship, ricordate: L'AUTRICE HA SCRITTO QUESTA STORIA DOPO AVER VISTO SOLO I PRIMI TRE EPISODI!!!

Urla a parte, spero di averli rappresentati bene e che la fanfiction piaccia. Comunque, anche se vi fa schifo, recensite! Ci tengo ad avere le vostre opinioni.

In ogni caso, grazie mille per aver letto questa storia