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Autore: Luce_Della_Sera    29/01/2015    2 recensioni
Viviana è una adolescente, e come tale vive tutti i problemi della sua età; per questo vorrebbe tanto essere al posto di sua sorella minore, che è ancora nello spensierato periodo dell’infanzia.
Veronica è una bambina, ma non le piace esserlo: vorrebbe essere grande e avere più libertà, proprio come sua sorella maggiore.
Entrambe, quindi, pensano che l’altra sia più fortunata … così, la notte di Natale esprimono questo desiderio: “Quanto vorrei essere lei!”.
E da quel momento, tutto cambia.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16: Epilogo

La festa di carnevale fu la più bella che Veronica avesse mai vissuto in otto anni di vita: o almeno, così le parve. La gioia per la festa, unita alla consapevolezza che doveva godersi appieno quegli anni finché duravano, le fece vivere una giornata molto speciale … nei giorni successivi, riprendendo la sua vecchia vita, ebbe più tempo per riflettere, e capì che nel periodo dello scambio di corpo essa le era davvero mancata. Le era mancato il guardare i cartoni, il giocare con le bambole, l’andare alle giostre … e le erano mancate persino le sue maestre, oltre naturalmente alle sue amichette. L’unica che non le era mancata affatto era stata Erika, ma visto che le faceva sempre dispetti era naturale; e poi, dopo che Viviana l’aveva zittita non sembrava più tanto minacciosa. Anzi, negli ultimi tempi era cortese con lei, e sembrava quasi come se volesse diventarle amica!
Veronica era buona, e credeva che tutti gli esseri umani avessero una parte gentile dentro di loro; pertanto, pensava che anche la sua compagna ne fosse munita, ed era disposta anche a fare amicizia con lei. Inoltre, si era resa conto che non era poi così male fare il primo passo per conoscere gli altri o per intavolare una conversazione, e aveva capito che il suo problema nello studio era che non si impegnava come doveva: si sforzava solo quel poco che riteneva necessario, ed era per questo che non riusciva mai ad ottenere i voti che i suoi genitori si aspettavano! Sua sorella, durante il periodo in cui era stata nel suo corpo, aveva ottenuto ottimi voti, e lei guardandoli s’era quasi subito fatta un’idea di come doveva cambiare metodo di studio. Non era sicura che quello che aveva deciso di adottare fosse proprio quello giusto per lei, ma voleva provarci lo stesso …
Anche Viviana aveva ripreso in mano la sua vita di sempre, nonostante per lei le cose fossero parecchio più difficili: non aveva più un fidanzato e una migliore amica, anche se aveva stretto una amicizia più solida con tutte le altre della sua classe, comprese anche quelle che un tempo aveva snobbato  e definito “sfigate”, e i suoi voti erano peggiorati per colpa della sorellina per cui doveva darsi parecchio da fare se non voleva essere bocciata e sentire i suoi genitori lamentarsi e sgridarla per tutta l’estate! Però, aveva scoperto anche che, in fin dei conti, era bello essere tornata se stessa; e i cambiamenti che notava nella sua persona le piacevano molto.
Infatti, non fumava più da un bel po’, ormai, e solo allora si rendeva conto che la cosa non le pesava e non le dispiaceva affatto: anzi, da quando non lo faceva più si sentiva anche decisamente meglio, e poteva sentire odori a cui prima neanche faceva caso. E poi, doveva ammettere che sua sorella, nonostante fosse più piccola, su certe cose era stata davvero più saggia di lei: a cosa servivano infatti i tatuaggi, le tinte nere e i vestiti dark? La sua non era vera passione per quelle cose: era solo voglia di essere come gli altri, una moda. Ma cosa c’era di bello, in fin dei conti, nelle mode? Così, da quando era tornata in sé, l’adolescente aveva messo da parte tutti i suoi vestiti neri, ed era tornata al suo colore naturale dei capelli, ossia il castano.
“E’ incredibile come le cose possano cambiare da un momento all’altro, e come le prospettive cambino da persona a persona”, pensò, mentre si dirigeva verso la sua classe il giorno del martedì grasso. “Devo ammettere che non è male essere come tutti gli altri, ed essere una che rispetta le regole! Certo, è faticoso, ma io adoro le sfide e non credo che questa me la lascerò sfuggire! Chissà, magari una volta che ci avrò fatto del tutto l’abitudine le cose miglioreranno, e magari un giorno, spero più prima che dopo, potrò trovare un altro ragazzo, che mi ami davvero e che mi faccia stare bene … e forse, presto troverò anche, tra le ragazze, qualcuna che possa diventare la mia nuova migliore amica e sarà molto meglio di Carola!”.
Con questa speranza, entrò in classe, e si guardò intorno: ancora non si era riabituata completamente all’idea che era tornata com’era prima, e che era circondata da persone sue coetanee e non da bambini. Per quanto i bimbi potessero essere carini, infatti, non li avrebbe scambiati con nessuno dei suoi compagni!
Si sedette al suo solito banco, e iniziò a chiacchierare con la sua nuova vicina di banco, una biondina dal taglio sbarazzino di nome Elena: di certo, anche se era cambiata non aveva intenzione di starsene zitta e muta tutto il giorno, a sentire i professori che blateravano! Era cambiata, sì, ma non fino a quel punto.
Purtroppo per lei, i suoi minuti di beatitudine e serenità si conclusero nell’attimo in cui l’insegnante di lettere, una donna bassa e tarchiata con i capelli corti ma ben tenuti, si sedette alla cattedra e scorse il registro con un dito per cercare la vittima designata di quella mattina.
“Ferrante!”.
Viviana trasalì. Aveva studiato, ma non si sentiva totalmente pronta perché aveva avuto poco tempo per mettersi sui libri! Eppure, sapeva di non avere altra scelta: la sua situazione era delicata, non doveva comprometterla ancora … non tanto per se stessa, perché pensava ci fossero cose più importanti dei bei voti a scuola, quanto per i suoi genitori. Nonostante questo, mentre si alzava e andava verso la cattedra sperando di non far capire all’insegnante che non si sentiva molto pronta a presentarsi per l’interrogazione, non poté impedire alla sua mente di formulare il seguente pensiero: “Come vorrei che le interrogazioni qui fossero facili come quelle delle elementari! Invidio Veronica, la sua vita è così facile … voglio tornare piccola!!!”.
Ovviamente, però, non successe niente, e lei dovette affrontare la prova, riuscendo alla fine persino a strappare la sufficienza.
  
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