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Autore: Altair13Sirio    30/01/2015    4 recensioni
STORIA IN STATO DI MANUTENZIONE - CAPITOLI CORRETTI AD ORA: 7
"Sono passati tre anni da quando Pitch e Jack Frost hanno avvolto il mondo con la paura e il freddo. Da allora, la Terra è avvolta in un perenne inverno e tutti hanno paura. I Guardiani sono scomparsi. Nessuno crede più in loro. Questo perché bisogna vedere per credere, e nessuno li ha mai visti, a parte me!"
Un ragazzo viaggia attraverso il suo paese. Non sa dove va, né quando ci arriverà. Con lui la sua sorellina che cerca di educare e convincere del fatto che la paura non esiste. Vuole porre fine a tutto ciò. Questo vortice di paura deve finire! Sembrerebbe un'impresa impossibile, se non fosse per il fatto che lui ha un asso nella manica...
Genere: Avventura, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Frost, Jamie, Nuovo personaggio, Pitch, Sophie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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<< Non sono degno del vostro perdono… Ciò che ho fatto è inaccettabile… >> Il Ragazzo di Ghiaccio era in ginocchio di fronte ai tre Guardiani. Era ringiovanito. Era tornato quello di una volta. Il suo cuore di ghiaccio forse si era riscaldato un po’, e aveva ceduto al rimorso. << Ho aiutato Pitch a distruggere il mondo, ho fatto tanto male… Ma il peggio è che, prima inconsciamente e poi fuori controllo, ho agito io stesso contro coloro che avrei dovuto difendere. Sono stato malvagio e ingiusto. Non merito il vostro perdono, né l’appellativo di Guardiano… >>
Nord teneva la schiena dritta e le braccia incrociate. Lo sguardo duro era fisso su Jack Frost. Da quando i bambini erano tornati a credere in loro, i Guardiani erano tornati in gran forma. Nord si sentiva come quando era giovane e saltava e correva tutti i giorni; non vedeva l’ora che arrivasse Natale per ricominciare in grande stile…
Calmoniglio teneva un piede in avanti e un sopracciglio inarcato mentre puntava gli occhi su Jack di fronte a loro. Non che non si fidasse, però preferiva tenere una zampa fissa su uno dei suoi boomerang alla cintura. Cercava di non mostrare le sue debolezze, in quel momento difficile. Non aveva mai sopportato Jack Frost, ma quando era stato scelto per diventare un Guardiano aveva fatto uno sforzo per farlo sentire a suo agio; nonostante i modi scorbutici, quel coniglio era un buon amico, una volta scoperto… Ma come poteva fidarsi pienamente di Jack?
Dentolina era sollevata dalle sue ali, che sbattevano a gran velocità come quelle di un colibrì; le sue piume erano ancora più vivaci di quando viaggiava la notte per raccogliere i dentini dei bambini. Era tornata in gran forma anche lei, circondata dalle sue fatine, che una volta ritrovata la forza, erano tornate da lei, riempiendola di gioia. Lei stava alla sinistra di Nord, e girava rapidamente lo sguardo da lui al ragazzo, che sembrava veramente pentito…
Dietro di loro c’era un grande mappamondo, il Globo del palazzo di Babbo Natale, dove milioni di lucine splendevano ovunque ci fosse vita. Attorno a loro non c’era niente. Prima che lo Spirito del Ghiaccio raggiungesse il palazzo e chiedesse udienza ai Guardiani, con il viso nascosto dal suo cappuccio, in quella stanza c’era un viavai di Elfi e Yeti intenti a costruire giocattoli, indietro con la tabella di marcia come al solito. Nord li aveva cacciati tutti e aveva chiuso i portoni, facendo in modo che rimanessero solo loro quattro. Avevano allora ascoltato le parole del ragazzo, che chiedeva perdono, ma non comprensione. Diceva che se ne sarebbe andato lontano, ma che non avrebbe potuto farlo senza prima sapere che i Guardiani lo avevano perdonato. Come poteva pensare una cosa del genere?
<< Jack Frost. >> Disse Nord con voce autoritaria. << Con le tue azioni hai quasi distrutto tutto quello che in migliaia di anni abbiamo costruito… >>
<< Me ne assumo la colpa. >> Disse pronto Jack. << Accetterò qualunque punizione, ma… >> Abbassò lo sguardo. << Non punite Pitch… Ha passato abbastanza… >> Li pregò. Nord si voltò e lanciò un’occhiata incredula al Coniglietto di Pasqua. Sembrava sincero.
L’omone fece alcuni passi verso il ragazzo e lo prese per una spalla, spaventando Dentolina e Calmoniglio per la sua irruenza. Lo fece alzare in piedi e lo fissò negli occhi. Jack non tentò di evitare il suo sguardo.
I suoi occhi erano gonfi e arrossati, ma l’iride era azzurra cristallina, a Nord sembrò di intravedere un fiocco di neve in essa. Ringhiò minaccioso per mettere paura a Jack. << Ragazzo, tu ha fatto grossa stupidaggine. >>
<< Lo so. >> Rispose secco Jack.
<< Ma tu sincero. >> Aggiunse annuendo con calma e chiudendo gli occhi.
Jack lo guardò confuso. << Perché…? >>
Calmoniglio e Dentolina si rivolsero degli sguardi speranzosi.
<< Una volta ti ho parlato di centro. Ricordi? >> Chiese avvicinando il viso. Jack annuì incerto. << Ti ho detto di mio centro e di trovare il tuo. >> Continuò Babbo Natale.
Jack abbassò lo sguardo. << Credo… Di essermi allontanato da quella strada… >> Mormorò costernato.
Nord rivolse uno sguardo compiaciuto a Dentolina, e la Fatina dei Denti si avvicinò portando un cilindretto di metallo con sopra disegnato il volto di un ragazzo dall’aspetto vivace, i capelli e gli occhi castani. Non appena lo vide Jack sussultò. Guardò prima Nord e poi Dentolina, che sorrideva amichevolmente. << Pensavo fossero andati distrutti… >> Mormorò incredulo. Si liberò dalla stretta di Nord, ma invece di prenderlo indietreggiò. << Non posso. >> Disse con fermezza. << Non sono degno di conoscere il mio passato. >>
Dentolina si mostrò contrariata. << Jack, era tutto quello che volevi. >> Disse. << Non ti ricordi? >> Jack fissò quel cofanetto con amarezza. Scosse la testa.
<< Nonostante li avessi sempre a portata di mano, non ho mai voluto provarli, sapendo che non mi sarebbe piaciuto quello che avrei visto… >> Disse malinconico.
<< Non è vero Jack. >> Lo incoraggiò lei. Allungò le mani e gli offrì il cofanetto. << Prendili! >> Disse infine sorridendo.
Jack si concentrò su quel cofanetto metallico. Scosse la testa, ma sembrava lottare contro la sua volontà. << E’ sbagliato… >>
<< Prendili! >> Ripeté la Fatina dei Denti esasperata. Credeva davvero in lui.
Jack fissò con insicurezza il cilindretto. Allungò piano una mano, ritraendola subito dopo, ma alla fine afferrò il cofanetto e lo portò vicino a sé. Lo fissò con attenzione, pensando che ci fosse qualcosa nascosto, che fosse una trappola. Pensava che fosse un test dei Guardiani, volevano provare che fosse ancora attaccato ai suoi desideri, ma lui non voleva farli vincere. Voleva che capissero che si era redento. Lanciò uno sguardo ostile a Nord. << Mi state testando? >> Chiese con voce minacciosa.
Nord guardò Calmoniglio e Dentolina incredulo. << Cosa? >> Chiese rigirandosi.
<< E’ tutto un test per vedere se sono cambiato, non è così? >> Chiese Jack abbassando il braccio con il cofanetto con rapidità.
Nord rise e si voltò raggiungendo una scrivania. << Credimi ragazzo, non ho bisogno di test per capire te… >> Si toccò la pancia. << Io ho mia pancia! >> Rise di nuovo.
Si fidavano? Ma perché? Jack non capiva più niente.
Nord tornò indietro con un grosso e antico libro tra le mani. << Ora è momento di giuramento… >> Disse fischiettando e girando lentamente le pagine nel libro.
<< Che cosa? >> Sbottò isterico Jack.
L’omone si schiarì la voce e cominciò a recitare solennemente:<< Giuri tu, Jack Frost… >>
<< Che vuol dire? >> Chiese Jack mentre quello continuava a parlare.
<< Di proteggere i bambini di tutto il mondo… >>
Jack capì che Nord lo avrebbe ascoltato, quindi si voltò chiedendo aiuto agli altri due Guardiani. << Ho quasi ucciso voi e dei bambini! Che cosa diavolo avete in testa? >> Esclamò cercando di fermare Nord quando capì che i due non lo avrebbero aiutato.
<< Di difendere a costo di tua vita loro, loro speranze, desideri e sogni… >> Continuò a recitare Nord dimenandosi goffamente dalle mani di Jack che tentavano di tirarlo.
<< Nord! Smettila! Non sono un Guardiano! >> Esclamò Jack lasciando andare Babbo Natale.
<< Perché sono tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che siamo e ciò che saremo per sempre? >>
Jack allargò le braccia urlando:<< SMETTILA! >>
Nord gli rivolse uno sguardo furbo. Era serio o si stava prendendo gioco di lui?
Jack si sentì cascare il mondo addosso. << Smettila di essere così… Buono! >> Nord stava ascoltando, glielo fece intendere con un piccolo cenno della testa. << Ho fatto un errore e non merito perdono! Tutto quello che mi merito è di essere abbandonato! Emarginato e mai più avvicinato! >>
<< Ed è così che vuoi passare il resto dell’eternità? >> Chiese Calmoniglio facendo un passo verso di lui. << Da solo, dimenticato da tutti? >>
<< Tutti abbiamo fatto degli errori, Jack. Ma se siamo qui c’è un motivo preciso! >> Disse Dentolina svolazzandogli accanto. Un gruppetto di Fatine dei Denti volò accanto a lei mentre parlava.
<< Calcola tutto lui, Uomo di Luna. >> Disse Nord alzando una mano per mostrare un soffitto. Jack alzò lo sguardo; solo ora si rendeva conto che tutte le finestre nel salone erano chiuse e che solo un lucernario circolare sul tetto era aperto, e da esso spuntava la Luna piena, che nonostante fosse giorno si riusciva a vedere bene.
<< Manny… >> Sussurrò incredulo Jack.
<< Ha sempre saputo tutto. >> Disse Babbo Natale attirando lo sguardo di Jack verso di sé. << Da quando ha scelto te per diventare Guardiano, sapeva già che saremmo finiti così… >>
Jack abbassò lo sguardo e fissò il pavimento, visibilmente confuso.
<< Anche quando tu ha accettato di seguire Pitch, lui aveva già pronto piano. >> Aggiunse l’omone alzando un dito.
<< Non importa quanto tempo passa; quando lui decide una cosa, è sicuro che andrà a finire così. >> Disse Calmoniglio scuotendo la testa.
<< Non puoi sottrarti al suo volere. >> Aggiunse Dentolina sorridendo.
Jack si guardò intorno confuso. Sospirò. << Ma… Anche se così fosse… Non ho più il mio bastone, e… Sono un semplice ragazzo, ormai… >> Disse cercando di far vedere il suo punto di vista agli altri.
Nord sorrise. << Permettimi di contraddirti… >> Fece un piccolo cenno a Calmoniglio e quello saltò dall’altra parte della sala, raggiungendo uno scrigno e aprendolo. Ne tirò fuori il bastone ricurvo di Jack Frost, quello che l’Ultima Luce aveva spezzato durante la loro ultima battaglia. Jack sobbalzò stupito alla vista del bastone che il Coniglietto di Pasqua gli porse.
<< Questo… Questo… >> Non riuscì a esprimere il suo stupore, la sua gioia nel vederlo, ma in quell’istante si chiese anche se quella fosse un’altra prova dei Guardiani. << L’Ultima Luce lo aveva distrutto. >> Disse con sguardo fermo e deciso.
<< E noi lo abbiamo trovato. >> Continuò Babbo Natale quasi stesse continuando la frase di Jack.
<< Come avete fatto a riaggiustarlo? >> Chiese il ragazzo squadrando Nord con diffidenza.
Babbo Natale sorrise furbamente. << E’ stato un dono di una persona… Sapevamo che saresti tornato; noi e qualcun altro… >>
Jack alzò lo sguardo alla Luna, di nuovo. Era proprio possibile che dopo tutto quel tempo l’Uomo della Luna fosse sicuro di quello che faceva? Possibile che volesse ancora Jack Frost come Guardiano?
Notando la sua insicurezza, Calmoniglio gli venne incontro. << Pensala in questo modo… >> Disse. << L’Uomo della Luna ti ha scelto tanto tempo fa, ma un imprevisto ha cambiato la direzione delle cose, e tu hai preso un’altra strada; sembravi irrecuperabile, ma dopo la fine sei tornato qui, a chiedere perdono, dicendo che non avresti più dato problemi. >>
<< Potrei fingere. >> Sbottò Jack con tono deluso.
<< Non di fronte a lui. >> Calmoniglio scosse piano la testa e alzò un dito puntandolo alla Luna. Jack guardò un’altra volta. Aveva ragione; non poteva.
Furono dei minuti interminabili quelli in cui Jack cercò di trovare una risposta. Cercava di decidere se accettare o rifiutare e fuggire da quel posto il più in fretta possibile, senza più tornare. Pensò a tutto il male che aveva causato, tutto il dolore che aveva dato alla gente, ma poi pensò a Jamie Bennett, a sua sorella, ai giochi nella neve con i bambini, alla felicità che aveva sempre portato nel passato. Voleva davvero perdere tutto quello?
<< Va bene Nord. >> Disse secco Jack dopo aver tratto un lungo respiro. << Accetto! >>
<< Giuri? >> Chiese Nord senza nascondere un grosso sorriso.
Jack sospirò guardando l’uomo diritto negli occhi. Annuì con vigore. << Sì. Lo giuro. >>
Il sorriso di Nord si trasformò dal divertito al gioioso e chiuse il libro socchiudendo le palpebre. Calmoniglio teneva le zampe incrociate e batteva piano un piede sul terreno, mentre sul suo muso si poteva vedere un sorriso compiaciuto. La Fatina dei Denti seguiva con attenzione ogni istante, le sue ali sbattevano ancora più veloci e la sua espressione era al culmine dell’eccitazione. << Allora congratulazioni, Jack Frost. >> Disse l’omone andando a posare il libro. Tornò indietro con calma, prendendosi tutto il tempo a disposizione. Finalmente si fermò di fronte al ragazzo e gli tese la mano. << Da adesso sei e sarai sempre un Guardiano. >> Sentenziò con calma.
Jack non riusciva a credere alle sue orecchie. Non riusciva a credere a ciò che vedeva. Tutto si era ribaltato! Avvicinò con timore la mano a quella di Babbo Natale e, quasi con timore, gliela strinse.
Non appena lo ebbe toccato, il Guardiano lo tirò a sé e lo stritolò in un abbraccio, urlando eccitato qualcosa in Russo. Lo baciò sulle guance con affettuosità e lo lasciò andare un po’ frastornato. Jack lo guardò confuso. Quello scoppiò in una fragorosa risata, mentre il Coniglietto di Pasqua dava una pacca sulla spalla al ragazzo e la Fatina del Dentino andava a complimentarsi con lui. << Ce ne hai messo di tempo, eh ghiacciolo? >> Esclamò Calmoniglio. Le piccole Fatine svolazzavano felici intorno a Jack.
Dentolina gli accarezzò una guancia. << Se ti vedesse ora Sandy… >> Mormorò con gli occhi lucidi.
Jack la guardò confuso. << Aspetta un attimo. >> Disse. Si guardò intorno. << Dov’è Sandman? >> Sembrava essersi accorto solo ora della sua assenza. Nonostante sapesse che era morto tempo fa non comprendeva il motivo della sua assenza. << I bambini credono di nuovo in voi, i loro sogni sono tornati, hanno riacquistato la speranza. Lui dov’è?! >> Si fermò di fronte a Nord, esigendo una risposta. Sapeva che Sandy era morto, ma i bambini credevano di nuovo in lui.
Babbo Natale si fece serio tutto a un tratto. << Vecchio Sandy è morto tempo fa… >> Mormorò nostalgico. << Suo ricordo vivrà sempre in nostri cuori. >> Continuò voltandosi e alzano una mano. Si fermò di fronte a un altarino con sopra dei ghirigori dorati e al centro una sagoma che ricordava vagamente il piccolo Omino del Sonno. << Ma chi è morto non può tornare in vita. >> Concluse Babbo Natale fissando con tristezza l’altare.
Jack lo fissò incredulo. Accanto a lui c’erano Calmoniglio e Dentolina costernati. << Stai dicendo che Sandy non tornerà? >>
Babbo Natale annuì piano senza voltarsi.
Jack abbassò lo sguardo incredulo. << Significa… Niente più sogni… Niente più speranza… >>
A quelle parole Babbo Natale alzò la testa, come ridestato. << No! >> Disse con la sua voce profonda. Si voltò con un’espressione stupita. << No! >> Ripeté. << Lo hai detto proprio tu, Jack Frost! >> Gli posò le mani sulle spalle e lo strattonò. << Speranza è tornata! E con essa un nuovo Guardiano è venuto per portare gioia e bei sogni a bambini! >>
Jack assunse un’espressione confusa. << Un nuovo Guardiano? >> Chiese guardandosi intorno.
Dentolina si fece avanti. << Non te l’abbiamo ancora presentato… >>
<< Chi è? >> Chiese Jack voltandosi mentre una porta in fondo alla sala si apriva lentamente.
Babbo Natale gli posò una mano sulla spalla. << Qualcuno che tu conosce molto bene… Ha aggiustato tuo bastone per noi
… >> Disse senza aggiungere altro e lasciando che le cose accadessero.
Una volta che il portone si fu spalancato completamente, nel salone fece la sua comparsa una figura magra e slanciata, una donna vestita con un lungo abito azzurro e delle maniche larghe e sottili che le coprivano le braccia. I lunghi capelli biondi ricadevano sulle spalle e sulla schiena in ordinate e morbide ciocche e gli occhi azzurri scrutavano Jack con interesse. Le labbra erano increspate in un sorriso dolce, misterioso.
Jack rimase a bocca aperta quando la vide.
<< Lei, Jack, è Donna di Speranza. >> Disse Babbo Natale alzando un braccio sorridendo leggermente. << Lei è Kristen. >>
Jack rimase immobile mentre la donna che aveva affrontato lui e Pitch durante la guerra si avvicinava a lui. Si fermò a pochi passi sorridendo, poi una voce calda, accogliente e sensuale si insinuò nella sua mente.
Piacere di conoscerti, Jack Frost.
   
 
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