Possibile che tu potessi cadere?
Possibile che tu potessi crollare, cedere?
Possibile che tu potessi lasciarti controllare?
Tu, proprio tu… l’uomo che non esitava un attimo a prendere in giro la gente importante, che aveva sempre la battuta pronta…
Tu…
Dove sei ora?
Dov’è quell’uomo che tanto ammiravo?
Dove sei tu, Groucho?
Perché nessuno è riuscito a capirlo prima, perché nessuno ti è stato vicino, in quel momento?
Perché nessuno ha voluto tenderti la mano, per salvarti dall’abisso?
Perché nessuno ha potuto evitare, evitare che tutto finisca così?
Sai quanto fa male, ripensarci?
Tu sul palco eri sempre pieno di idee, di curiosità, eri come un bambino, un bambino che insieme ai suoi fratelli, si prendeva gioco degli adulti, imitandoli e deridendoli.
Ora… ora dove sono quei bambini pestiferi, dispettosi e curiosi?
Dove sono?
Sono cresciuti e due di loro se ne sono andati, lasciandoti solo, come da bambini.
Ma questa volta non sono andati alle sala da bigliardo, per giocare.
Hanno preso le ali e hanno spiccato il volo, senza preavviso, lasciandoti solo i ricordi e rimpianti.
E ora tu cosa puoi fare?
Sei cresciuto, una volta per tutte già da tempo, nella vita reale… ma sul palco di trasformavi…
Ora intorno a te c’è il caos, stanno lottando e la causa di tutto sei tu.
Però tu non riesci del tutto a capirlo, non capisci perché tuo figlio Arthur e le tue figlie Miriam e Melinda cerchino di allontanarti da Erin, non capisci perché pure tuo fratello minore Gummo dice di farlo, mentre l’altro tuo fratello Zeppo non ha nulla al contrario…
Non riesci a capire, ma tu alzi ancora lo sguardo al cielo e ti chiedi cosa facciano i tuoi fratelli maggiori Chico e Harpo, se magari stanno giocando con gli angeli…
E non ti accorgi delle lacrime che ti solcano il volto, ormai segnato dagli anni che passano. Tu non hai potuto fermare il tempo, tempo che ti ha tolto tante persone che amavi e ti ha lasciato solo con dei rimpianti, parole non dette e pensieri mai rivelati…
Possibile che potesse accadere questo a te?
Tu, che ti sei sempre nascosto dietro alla maschera…
Non so quante persone possano sapere questo.
Ormai è passato tanto tempo da quei giorni.
Giorni scuri, giorni pieni di disperazione, rabbia, tristezza e preoccupazione che ti circondavano.
Chi ti voleva proteggere, chi ti voleva sfruttare.
Dove erano finiti i tuoi sorrisi puri, i tuoi sorrisi furbi…
Dove eri finito tu?
Dove eri finito Groucho?
Ora chi ti ricorda, ti ricorda solo come un attore comico.
Ma alcune persone ricorderanno bene l’orrore di quei giorni.
E c’è chi alzerà lo sguardo al cielo e ti penserà.

Ora sei là, con loro.
Sei con i tuoi fratelli, con i tuoi genitori, i tuoi nonni,
i tuoi migliori amici…
e magari starete facendo un’altra rappresentazione teatrale…
magari siete ritornati ragazzini…
e potrete stare insieme…
per sempre…
senza più paure per il futuro,
senza più giorni scuri…
solamente, con la certezza che sarete sempre insieme.

ANGOLO AUTRICE
A un certo punto ho dovuto fermare le mie mani che non finivano più di scrivere!
Questo, non so bene cosa sia.
Diciamo che è un pensiero che dedico ai miei idoli, ai miei angeli, a le persone che ammiro: i fratelli Marx e in particolare Groucho.
Perché io voglio pensare che lui sia stato felice… che lui lo sia ancora…
Perché quello che ha dovuto sopportare è ingiusto, troppo ingiusto, per me…
So che nessuno recensirà, perché loro non sono conosciuti…
Ma vi assicuro che erano delle persone meravigliose.
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy