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Autore: purpleblow    30/01/2015    1 recensioni
Dal prompt n° 12 della Caccia alle uova: scrivi una drabble per ogni lettera del tuo nick, usando per ognuna un prompt diverso e che inizi con le lettere del nick.
[Vecchia iniziativa di FW]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cloud Strife, Elena, Tseng, Yuffie Kisaragi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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NA: questa è una vecchia fanfiction che ai tempi partecipava alla Caccia alle uova di FW.it e il prompt era: 'scrivi una drabble per ogni lettera del tuo nick, usando per ognuna un prompt diverso e che inizi con le lettere del nick' appunto Bloodnyar.



 
B.l.o.o.d.n.y.a.r.


 
Bicchiere

Tseng osservava il bicchiere di cristallo riempito di Vodka e si domandava quando tutto sarebbe finito.
La malattia dal nome Geostigma stava mietendo numerose vittime e il suo capo era fra quelle. Era stanco di vederlo soffrire, proprio lui che era così giovane e solitamente pieno di energie.
Aveva sempre stimato Rufus: era un uomo ambizioso col quale si trovava a proprio agio in campo lavorativo; aveva quasi tirato un sospiro di sollievo quando il padre era morto, lasciando la ShinRa nelle mani dell'erede.
Il Presidente stava abbandonando le speranze; Tseng invece desiderava che come lui vedesse quel maledetto bicchiere mezzo pieno.



Luna

Una promessa è una promessa. 
Cloud ricordava spesso quella notte di luna piena in cui essa fu suggellata: pensava a Tifa e al suo bellissimo sorriso colmo di fiducia.
Ancora non era riuscito a diventare un 1st Class Soldier, come poteva farsi vedere da lei in quelle condizioni?
Invidiava Zack: era ciò che lui non era e probabilmente non sarebbe mai diventato.
Nonostante ciò, si sentiva in dovere di proteggerla e vedendola fare marcia verso il Reattore, fu svelto a bloccarle la strada: troppo pericoloso.
Provava un senso di vergogna. Agire nell'ombra per aiutarla gli ricordava quanto fosse lontano dal mantenere la promessa.



Ordini

Eseguire alla lettera gli ordini era il lavoro dei Turks ed Elena si sentiva così orgogliosa di farlo.
Per lei il dovere veniva prima di tutto, ecco perchè spesso si trovava a dover rimproverare i suoi colleghi, soprattutto Reno che, essendo il vice-capo, molte volte pareva non prendere sul serio i propri compiti.
Prendeva le cose con estrema calma, infastidendo la giovane donna.
"Eseguire sempre gli ordini, questo è il nostro dovere." questo era il suo motto e nonostante sapesse di non essere ascoltata, lo ripeteva ogni santo giorno.
Per lei far parte dei Turks era uno stile di vita.



Ombra

"Agire nell'ombra è il mio compito, perchè sono la valorosa ninja di Wutai!" Zack osservava quella buffa ragazzina con un sopracciglio alzato.
"Beh, credimi, non ci riesci affatto." esclamò quello divertito, causando le ire della piccola Yuffie.
"Ridi pure Soldier! Quando ti avrò fregato tutte le materie piangerai!" pestando i piedi, la ragazzina puntò un dito contro al petto dell'altro, che alzò le braccia al cielo fingendosi arreso.
"Va bene, ninjetta da strapazzo. Va bene." sogghignò quello, facendo dietrofront e lasciandola lì.
In punta di piedi, Yuffie lo seguì e Zack udendo il rumore si voltò.
"Oh, un'ombra mi sta seguendo."



Dadi

"Senti un po', gatto... ma è proprio vero che il tuo migliore attacco consiste nell'uso dei dadi?" domandò uno sconcertato Cid, togliendosi la sigaretta dalle labbra.
Non aveva mai visto Cait Sith in battaglia: era stato Barret a raccontargli divertito, l'assurdo modo di combattere del loro compagno.
Il micio portò il megafono argentato davanti alla bocca e affermò quanto l'amico aveva detto ergendosi con orgoglio sulla testa del suo Moguri e l'inventore non potè far altro che scoppiare a ridere.
"Non capisco cosa ci sia di divertente... dopotutto sono un giocattolo." sbottò Cait Sith irritato, andandosene offeso.



Nastro

Non era molto, ma insieme gli Avalanche avevano deciso di commemorare la morte della loro amica legando al braccio un nastro rosso.
Aerith li aveva aiutati, era sempre stata con loro, facendogli ritrovare le speranze perdute con la forza del suo spirito.
Se non fosse stato per lei, probabilmente la battaglia contro Sephiroth avrebbe decretato la fine per tutti, per cui avevano deciso di renderle omaggio.
Un nastro rosso, simbolo di un'amicizia che non si sarebbe mai assopita.
Era giusto che Aerith venisse ricordata e semmai il pericolo fosse sopraggiunto di nuovo, sarebbe bastato loro guardare quel pezzo di stoffa per sentirla vicina.



Yuffie

Yuffie era... Yuffie, semplicemente.
Una ragazzina dispettosa, affamata di Materia e ladra per natura. Quanto filo da torcere e quanti guai aveva portato ad Avalanche? Tanti, ma lo aveva fatto per il bene del suo paese.
La piccola ninja aveva un cuore grande e in più occasioni lo aveva dimostrato. Era stata fondamentale nella battaglia per la salvezza del Pianeta.
Paragonato a questo, i vecchi screzi svanivano e nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare Avalanche senza Yuffie, potevano quasi definirla la loro piccola mascotte.
Lei che, senza rendersene conto, infondeva ad ognuno di loro tanto coraggio quanto ne dimostrava in battaglia.



Ambizioni

Da quando era venuto al mondo, Rufus era cresciuto alla ShinRa e fin da piccolo suo padre gli aveva inculcato i suoi principi.
Il Presidente, aveva fatto capire al figlio quanto fossero importanti i soldi e gli aveva mostrato un mondo carico di odio e ingiustizie, del quale il signor Shinra era a capo.
Il piccolo già consapevole che un giorno avrebbe preso il suo posto, aveva cominciato a vedere la sua vita da quel punto di vista e a maturare così le sue ambizioni.
Diversamente dal padre, avrebbe sfruttato quel potere per altri scopi: voleva vedere il terrore negli occhi della gente, causato dalla sua imponenza.



Ritorno

Era stato un brutto momento per Tifa: aveva visto Cloud debilitato per via dell'intossicazione da Mako e credeva che non sarebbe mai più tornato quello di un tempo.
Dovette aiutarlo a ricordare chi fosse, incastonando i pezzi mancanti del suo passato e vederlo prendere coscienza della realtà era stato alquanto terribile.
Il ragazzo aveva vissuto per anni portando con sè ricordi sbagliati, ma finalmente, nonostante la sofferenza aveva riacquistato la memoria.
Il ritorno del vero Cloud sollevò la ragazza: finalmente era pronto a vivere a pieno la sua vita, mantendo l'importante promessa dimenticata, fatta ad un caro amico.
 
   
 
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