Fumetti/Cartoni europei > La Compagnia dei Celestini
Ricorda la storia  |      
Autore: gattapelosa    30/01/2015    6 recensioni
Ognuno ha preso la sua strada. A vent'anni, dove sono arrivati?
Sei drabble in una one-shot per dire chi sono.
1) Gianni e Jhonny - soldati in una guerra di goal
2) Samira - anima errante
3) Memorino - Re del business
4) Jeremy - eterno bambino
5) Celeste - cacciatrice di sogni
6) Lucifero - nostalgico vivente
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
20 - Chi sei?





Gianni e Jhonny - siamo soldati in una guerra di goal



Cinque anni fa amavano la pallastrada, il puzzo di pesce al porto, il pallone fortunato, amavano lo schifo della povertà e quel loro vecchio, fatiscente istituto.
Cinque anni fa erano ancora i gemelli Finezza. Ora sono soldati in una guerra di goal.
La pallastrada è quell’antico miracolo nato e defunto in un ricordo lontano. Un qualcosa di cui sono andati fieri, al tempo, ma ora c’è il Calcio, quello vero, e la pallastrada non serve più.
E combattono, uno contro l’altro, e si gridano dietro, e si odiano. Come se avessero dimenticato davvero.
Non più fratelli, cosa sono ora?




Samira - sono solo un'anima errante



Quando Samira è scappata di casa pensava seriamente che quello fosse l’unico modo.
 
Ti proibisco di frequentare un drogato!
La prigione lo ha cambiato, credimi!
 
E ha continuato a pensare che quello fosse l’unico modo pure dopo aver affittato un monolocale in Messico.
 
Piccolo, piccolissimo.
 
E questo perché lo amava, Dio.
 
Per sempre.
 
Un per sempre che è durato troppo poco.
Samira si chiude la porta alle spalle. Massimo si sentirà morire quando troverà la casa vuota, ma se tutto quello che prima avevano era l’amore, ora non hanno più niente.
 
Quindi dove andrai?
 
Samira entra in macchina.
 
Da qualche parte andrò.
 



Memorino - sono il Re del Buisness 



Memorino non è più Memorino. Memorino è un soprannome infantile, come il calcio, e lui ha sprecato la sua vita sul calcio. Ha sprecato la sua vita, Gabriel, a non essere Gabriel.
 
Lo sport non conta nulla.
 
L’amicizia ti distrae.
 
Devi studiare.
 
Studia, Gabriel.
 
 
Ora ha quasi ventuno anni, non si è ancora laureato e già lavora, è un uomo rispettato, uno che ce l’ha fatta. Ma non riesce a ignorare un profondo, viscerale senso di vuoto all’altezza del petto.
 
E Memorino ogni tanto ritorna, dalle tenebre dell’oblio, a piangere per lui.
 
 


Jeremy - sono ancora l'eterno bambino

 

Samira era stata la sua ragazza per quasi quattro anni e lui l’aveva amata sul serio. E non riesce ancora a capire quando lei abbia smesso di amare lui. Quando si è infatuata dello stronzo fattone.
Non ha reagito bene, affatto. La scuola è andata a puttane definitivamente. I suoi amici…quali amici? Erano spariti tutti, i suoi amici, e lui se ne era dovuti fare di nuovi.
È con loro che vive: un po’ qui, un po’ là, un po’ dove trova. Mangia quello che riesce a rubare nei supermercati. Non ha intenzione di riprendere in mano la sua vita, perché infondo albeggia ancora in lui quella speranza – sola, piccola, vuota – che Samira tornerà.
 
Però lo sa, che non tornerà.




Celeste - sono una cacciatrice di sogni



Banessa
 
 
Vuoto. La sua vita è piena di vuoto.
 
“Mamma, papà, siete in casa?”
 
Vuoto.
 
“È il mio compleanno!”
 
Vuoto.
 
“Mi volete bene?”
 
Vuoto.
 
Però le cose sono cambiate. La pallastrada le ha cambiate, i Celestini le hanno cambiate, e il vuoto è diventato vita e Celeste ha cominciato ad amarla, la vita.
 
 
New York
 
Vuoto. La sua vita è di nuovo vuoto.
 
Mamma e papà a casa non ci sono.
 
I compleanni volano via.
 
Nessuno le vuole bene.
 
Ma ora è peggio, perché conosce la vita, e la cerca, la cerca, la cerca ovunque.
 
“L’hai trovata?”
 
“Solo un po’”.

 
Il vuoto lo riempie col sesso, e infondo lo sa che il sesso dà amore, ma se le rimangono solo i sogni, lasciatela sognare.
 
 
 


 Lucifero - sono un nostalgico vivente 



Lucifero siede sullo sdraio del solaio e guarda i bambini giocare a calcio sotto il porticato.
 
“Ti manca la pallastrada?”
“Un tempo mi mancava di più”.

 
Uno fa goal, l’altro lo solleva da terra, e ride, ride, ride.
 
“E i tuoi amici, ti mancano?”
“Solo a volte”.

 
C’è stato un periodo in cui ha sofferto. Credeva – era sicuro – che non  sarebbe mai riuscito ad accettare una vita lontano da Banessa.
 
Cinque anni dopo, a Banessa non ci pensa quasi più.
 
“Davvero? Completamente?”
Silenzio.
“Quasi”.
 
E non ha il coraggio di ammetterlo.
 
“E Celeste?”
Silenzio.
“Lucifero?”
Ancora silenzio.

 
Se ne sono andati tutti, ma lei è ancora lì.








Bacheca dell'autrice


Ecco un'altr afiction che non si leggerà mai nessuno - tristezza, devo tornare dagli Hunger Games.
Però...boh, io volevo farlo. Mi sono sempre immaginata cosa possa esserne stato di loro. E, davvero, di idee me ne sono venute molte e molte pure complesse, ma qui ho voluto scrivere solo queste.
L'unico veramente felice, in un certo senso, è Lucifero. Lui, il mio più infelice, il più problematico nella serie, ora ha una famiglia, dei nuovi amici, una nuova vita. Ha dimenticato, è andato avanti. L'unico rimasuglio nostalgico che gli ho lasciato - perché, insomma, sempre amo questa coppia - è Celeste. 


 
 

 
 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > La Compagnia dei Celestini / Vai alla pagina dell'autore: gattapelosa