Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Dian87    31/01/2015    0 recensioni
Anna è una bimba che scopre i propri poteri e per questo viene separata dalla sua famiglia.
Cosimo è un bambino che passa molto tempo nella foresta.
Ognuno deve imparare il più possibile prima che i problemi li raggiungano.
Genere: Angst, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Candela, accenditi.»

Una scintilla un guizzo di luce ed una fiammella si formò sullo stoppino, illuminando la stanza oscurata.

«Madre! Madre! Venite!»

La porta si aprì quasi di scatto, rivelando una figura snella in cui la gonna si allargava come una campana. La donna osservò seria sia la bimba dal capo dorato sia la candela e la sua ombra si proiettò all'interno della stanza.

«Anna, dovresti dormire.» il tono della donna era duro mentre si avvicinava alla bimba il cui viso era imperlato di sudore.

«Ma, madre... io l'ho accesa! Senza l'acciarino e senza altre candele!» ribatté la bimba, col fiato corto. «L'ho fatto per voi.»

«Per me?» lo sguardo si accigliò, mentre raggiungeva la piccola.

«Sì, madre, per dimostrarvi che non ho rotto io quel vaso.» spiegò Anna, con lo sguardo misto tra il preoccupato e l'orgoglioso.

La donna scosse il capo e spense in un soffio la candela.

«Ora va' a dormire.» ordinò, prima di uscire dalla stanza.

Lo sguardo della bimba mutò in tristezza e rassegnazione e fece per dirigersi al letto, ma, quando la porta si chiuse, sollevò la gonna e corse alla porta, adagiando l'orecchio su questa.

«Non c'è dubbio... il suo potere si è manifestato.»

«Sai cosa significa, vero?» chiese una voce maschile.

«Sì, domani andrò a denunciarla e verranno a prenderla.»

«Almeno non abbiamo sprecato troppo tempo con lei...»

Non stette ad ascoltare oltre e si diresse verso il letto. Si fece strada tra i cuscini e abbracciò lo scoiattolo di stoffa che l'accompagnava da quando era nata, solo quattro anni prima.

«Domani me ne andrò, ma tu verrai con me...» gli sussurrò, addormentandosi tra le lacrime.

 

L'indomani la porta si aprì di schianto, facendola sobbalzare e lanciare uno strillo mentre stringeva a sé lo scoiattolino. Due uomini con una cotta d'armi rossa su cui spiccava un'alabarda bianca sul cuore e completamente avvolti in un'armatura di metallo si misero ai lati del suo letto ingombro di coperte e cuscini.

«Anna Senza Famiglia, venite con noi.» ordinò il più robusto.

La bimba cercò freneticamente qualcuno con gli occhi rubati al cielo più sereno che si trovava.

«Madre?» piagnucolò la bimba.

«Anna Senza Famiglia, non avete padre né madre, venite con noi se non volete che vi veniamo a prendere.» rispose l'altro, con un tono maggiormente spazientito.

La bimba strinse lo scoiattolo di stoffa e buttò avanti le gambe, arrancando verso il più robusto. La gonna grigia strisciava dietro di lei e lasciava intravedere la carne ancora tornita dell'infanzia ed il corpetto fasciava il torso, cadendo in morbide maniche sulle braccia.

«Dovete lasciare ogni cosa.» disse brusco il mingherlino.

«No, Sig no.» mugolò la bimba, stringendolo ancora più forte.

Il robusto si accucciò davanti a lei, sollevando solo una mano verso il compagno.

«Immagino che per voi sia un amico fidato.» la voce dell'uomo era calda e profonda e da quella posizione la bimba poté vedere gli occhi scuri che però brillavano di una luce strana. «Ma è tempo che lasciate questa casa con ogni cosa... andrete in un bel luogo dove ci sarà gente in grado di capirvi.»

«Sig non è una cosa...» ribatté la bimba, scuotendo con forza la testa mentre le tazzine del servizio da tè tremavano.

«Lo so bene,» la bimba non poteva giurarci, ma era sicura che l'uomo avesse sorriso. «ma i grandi sono strani e non vedono le cose come voi. Fateli contenti e lasciate qui Sig... più avanti vi potrete incontrare nuovamente.»

Le tazzine smisero di tremare, ma gli occhi iniziarono ad inumidirsi.

«Mi verrà a trovare? Me lo promettete?» chiese la bimba, tirando su con il naso.

L'uomo le mise una mano sul capo. «Ve lo prometto.»

La bimba strinse più forte lo scoiattolo di pezza e lo mise sul suo letto, coprendolo con un lembo del lenzuolo.

«Sig, io devo andare... fai il bravo mentre sono via e vieni a trovarmi presto.» lo salutò, con la voce che le moriva in gola e le lacrime che le scorrevano sulle guance. «E non prendere freddo.»

L'uomo robusto le mise la mano sulla spalla, rialzandosi e fece un cenno col capo all'altro. Il collega lasciò l'impugnatura della spada e questa scivolò nel fodero, poi si diresse verso la bimba e la prese per l'altra spalla in maniera più rude. L'uomo robusto spinse gentilmente la bimba verso l'esterno e lei salutò con la manina il suo amichetto di stoffa e osservò per l'ultima volta la sua cameretta. Con il cuore disse addio al letto ed al tavolino dove aveva giocato con le sue bambole, all'armadio dei suoi abiti più belli e allo specchio davanti al quale la madre l'aveva pettinata così tante volte. Uscì dalla propria camera e vide i suoi genitori nella sala, con gli occhi asciutti e la postura composta.

Anna scostò lo sguardo da coloro che le avevano donato la vita ma che l'avevano abbandonata a se stessa ed uscì dall'unica casa che ricordava come sua.

I sassi del cortile erano aguzzi sotto ai suoi piedini coperti solo dalle calze di lana e osservò il carro con il grosso cavallo davanti. A cassetta vi era un altro uomo con la medesima cotta d'armi degli altri due.

«L'avete presa?» il tono dell'uomo era distratto e Anna poté vedere che stava puntando il gomito sulla coscia e con quella mano si sosteneva l'elmo.

«Sì, portiamola dagli altri.» rispose il mingherlino, salendo sul pianale.

Il robusto la prese per le ascelle e la sollevò sul pianale del carro, salendovi a sua volta.

«Vai!» urlò l'uomo a cassetta, frustando i cavalli con le briglie.

Anna si voltò, osservando la villetta dall'intonaco rosato farsi a mano a mano più piccola, finché non sparì in mezzo agli alberi quando svoltarono su un altro sentiero.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Dian87