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Autore: psichepazza    01/02/2015    2 recensioni
uno strano incontro e una leggenda... una ragazza e un incendio...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, di nuovo a scappare da quei bulli di terza, dovrei imparare a difendermi, non posso continuare così: arrivato da appena tre settimane e gia pieno di problemi.
Devo trovare al più presto un professore, mi pare che girando di qui dovrei finire nel corridoio principale, eccomi… oppure no… questo non è il corridoio principale.
Non si sente nessuno, nemmeno i ragazzi di terza, che si siano stancati?
Continuo a camminare per dieci minuti, trovo una piantina della scuola.
Vediamo… mi trovo nella parte vecchia della scuola, esattamente dalla parte opposta della parte nuova, ci credo che non c’è nessuno: è abbandonata da più di venti anni.
Cavoli, non so dove andare… la piantina è talmente sbiadita che non si vede dove porta il corridoio, bhe… andrò alla ceca, come minimo tornerò indietro.
Questo posto è identico al corridoio nuovo, tranne che per la sporcizia e per il silenzio… no, non è vero , è appena iniziata una melodia suonata da un piano, che ci sia qualc’uno?
Mi dirigo verso il suono, adesso orientarmi è facile, la disposizione delle aule è uguale all’altra, alla quale sono abituato.
Raggiunta la vecchia classe di musica scorgo una ragazza della mia età, seduta sullo sgabello di un piano molto vecchio. Lei  è pallida, con il viso ovale contornato da morbidi ricci color miele, tenuti insieme da un fermaglio color oro, ha gli occhi chiusi e un dolce sorriso sulle labbra, completamente assorta dalla musica, che risuona per la sala rovinata, sembra stata consumata dalle fiamme, la musica finisce e la ragazza apre gli occhi, marroni contornati da un marrone più chiaro… bellissimi, poi mi nota, mi sorride e si alza, mentre si avvicina a me e vedo che indossa una vecchia divisa blu una gonna azzurrina, delle calze lunghe bianche e delle paperine nere.
 
<< ciao, chi sei, uno nuovo? >> dice lei, ha una voce bellissima.
<< Sì, sono arrivato tre settimane fa. Suoni benissimo, non sono mai passato di qui, e non ti ho mai sentito… mi sono emozionato sai! >>
<< Davvero! Sono felice che ti piaccia il mio modo di suonare. Come mai sei qui, di solito non viene nessuno da queste parti. >>
<< bhe… in verità mi sono allegramente perso!! >>
<< devi andare nella parte nuova vero… allora prosegui dritto e al primo corridoio sulla destra, prendilo e vai dritto finché non senti il rumore dei ragazzi durante l’intervallo, allora sarai arrivato. >>
<< Grazie mille, se non ci fossi stata tu fra dieci anni sarei ancora qui a girare!! Ciao, e grazie ancora! >>
<< di niente, e non perderti più! >>
Poi me ne andai e, seguendo le indicazioni della ragazza arrivai, effettivamente, nel corridoio principale.
Appena sbucato dal corridoio un mio compagno di classe mi corse incontro gridandomi di tutto e di più
<< dov’eri?! La prof mi ha mandato a cercarti da più di mezzora!! >>
<< scusami, e che nell’intervallo quelli di terza mi rincorrevano e… >>
<< sì, sì! Andiamo adesso che ti aspetta una punizione con i fiocchi e controfiocchi! Solo una domanda… da dove sei sbucato, che nonostante io abbia fatto mille volte questo corridoio non ti ho notato? >>
<< come da “dove sono passato”?! Sono passato dal corrid… >>
 
Mi voltai per indicare il corridoio, e la voce mi morì in gola. Il corridoio non c’era più, e al suo posto solo un muro.
 
<< se tu fossi uno studente di vent’anni fa ti capirei, ma ora come ora, proprio no >>
<< ma ti giuro… qui c’era un corridoio!! Me lo ha indicato una ragazza che suonava il piano nella
parte vecchia! >>
 
A quelle parole sul  volto del mio compagno comparve un sorriso triste
 
<< l’hai vista anche tu, allora… >>
<< chi? La ragazza bionda? Sì, perché? >>
<< allora hai visto la leggendaria quanto gentile Mary, la vittima dell’enorme incendio che si è sviluppato nella parte vecchia più di venti anni fa. >>
<< quindi ho appena visto… >>
<< un fantasma, sì, hai visto un fantasma. Quello della dolce e gentile Mary. Si è sacrificata in un incendio per un ragazzo più piccolo di lei, dicono che appena quest’ultimo si girò per vedere la scuola dal quale era appena stato salvato, vide Mary da una finestra che sorrideva dolcemente circondata dalle fiamme. Tutti conoscono questa storia, anche all’entrata c’è un’incisione che ha fatto Toby, il ragazzino del quale ti parlavo, appena ritornato a scuola. Dai adesso andiamo. >>
 
Appena uscì dalla scuola feci particolarmente all’incisione:
“ A Mary, l’unica ragazza che per gli altri si sacrifica con il sorriso sulle labbra.
                                                                                                                 Toby B.”
 
E in quel momento mi parve di scorgere la dolce Mary nell’ombra del grande albero al lato del giardino della scuola…
 
   
 
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