Desclaimer d’obbligo: i personaggi non sono miei, sono della BBC e di Sir Arthur Conan Doyle. Non scrivo a scopo di lucro ma per divertirmi e sperare di divertire gli altri. Anche se con ciò che leggerete, dubito di rallegrare gli altri.
 


 
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L’appartamento al 221B di Baker Street è vuoto. La polvere, mai tolta, si è posata su ogni superficie possibile, secondo dopo secondo. Uno strato uniforme avvolge ogni angolo della casa come una coperta grigia. Gli armadietti della cucina sono chiusi. Il tavolo è vuoto. Il frigorifero è pulito. Il lavandino è asciutto. Sul piano di lavoro c’è un microscopio e delle provette ben ordinate, vuote. Due sedie si fronteggiano ai lati opposti della tavola. Il tappeto del soggiorno è colmo di polvere. Il camino è spento e vuoto. Il pugnale è appoggiato sopra di esso, accanto al teschio grigio. La poltrona di pelle nera ha perso la sua lucentezza. L’altra è occupata da due cuscini. Quello con la bandiera inglese sopra è sbiadito. C’è il tavolino accanto ad esse. Un plico ordinato di fogli lo copre, accanto alle due tazze da tè vuote e fredde. Sul tavolo più grande ci sono molte riviste impilate e molti fogli. La piccola libreria è colma di libri consunti. Delle scatole piene di giornali sono a terra. Il leggio è vuoto. Il divano è opaco. La coperta è ripiegata. Il tavolino basso è coperto di polvere. Le lampade sono spente. Il teschio cornuto è giallastro, appeso alla parete. Il paio di cuffie è su di esso. La carta da parati è vecchia. Lo smile giallo su di essa è sbiadito. Le tende sono colme di polvere, socchiuse. I vetri delle finestre sono opachi. Le camere da letto sono spoglie. I letti sono vuoti. Gli armadi sono chiusi. Il violino è chiuso nel suo astuccio. La pistola è riposta nel suo cassetto. I computer sono spenti. La polvere e il silenzio avvolgono tutta la casa. Niente si muove.
C’è un respiro. L’aria non si muove.
C’è un sorriso. Nessuno lo vede.
C’è musica di violino. Nessuno la sente.
Un uomo sorride e ascolta. L’altro suona. Sono a casa.
Ma la casa è vuota.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo delle note:
Incredibile ma vero, ecco la mia prima storia non one-shot!
Davvero, non avrei mai creduto che sarei arrivata a 318, dato che la sintesi non è il mio forte.
Bene, se siete arrivati qui, sono contenta. Spero vi sia piaciuta.
Grazie mille a chi legge e, se lasciate un piccolo commento, ne sarei felice!
Ciao!