Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: MyTrueColors    02/02/2015    2 recensioni
Stralci di parole e pensieri tratti da un semplice taccuino.
Capitolo dopo capitolo storie su storie. Forse, troveranno un senso.
"Ciò che é scritto é sacro per me, e non può essere rinnegato."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[Sarò più esauriente nella descrizione al termine del testo, ma intanto vi lascio qualche precisazione affinché possiate capirne il contesto: sono pagine di un taccuino, di quelli che si portano in borsa e su cui annotiamo qualcosa, scriviamo del più e del meno; io li uso anche nel modo che state per leggere, é per questo motivo che tutto é molto “buttato lì”: non é mancanza di cura, ho volutamente mantenuto la genuinità del primo scritto.]





Ti ho rivisto.

Sono passati mesi dall'ultima volta, un tempo ti dedicavo le pagine qui sopra.

É passato. Cosa vali tu per me?

Vorrei che mi bastasse scriverlo per avere una risposta. Varrai il tempo perso?

Me lo chiedo spesso, ed ogni volta mi do una risposta diversa.

Ogni giorno hai un diverso valore per me, un diverso peso, non so se sarà mai zero.

Forse un giorno non troppo lontano.


Ieri sera era il primo dell'anno; sono passati da poco due anni da quel fatidico giorno.

Che il nuovo anno porti novità?

L'unica cosa che ancora mi lega a te é la nostalgia, qualche ricordo sporco.

É abbastanza?

Non ho avuto neanche il coraggio: fermarti, salutarti.

Sembrava tutto così superfluo, forzato.

Ma avrei voluto farlo, sorriderti.

Mi avresti guardato? Come mi avresti guardato?



La mente é sufficiente? La fantasia, l'immaginazione.

Si può rimpiazzare l'assenza, il vuoto totale, il nulla?

In fondo non sono poi diversi da ciò che eri tu: un'immagine costruita da me.




Due mesi dopo


Mi faccio ridere.

Perché ancora parlo di te? Perché ancora parlo con te se tu non mi ascolti più?

Perché non ho avuto altro a riempirmi la vita dopo di te?

Ma poi, era tutto davvero così vero, forte, intenso?

Comincio a vedere solo macchie scure, sfocate, dai contorni sfumati; qualche cieco bagliore, ormai quasi impercettibile agli altri, ma io lo vedo, lo sento ancora.

Ti voglio bene, sempre, come l'ultima volta.

Ma perché non ne voglio a me stessa?

A leggerlo, scritto con la mia insulsa calligrafia, fa ancora più male; l'ho sempre saputo, però così si tramuta di colpo in un boccone amaro da ingoiare, da dover accettare a mani basse.

Ciò che é scritto é sacro per me, e non può essere rinnegato.


Vorrei sorridere come facevo allora, come facevi tu. Sorrido anche oggi, ma di rassegnazione.

Non mi manchi sai? Però mi manca quel che c'era e mi riempiva dentro; é che, semplicemente, non so sorridere più.

Avrò esaurito tutti i sorrisi a me concessi in quel tempo ormai lontano? Eppure le lacrime, quelle, ci sono ancora. Non si esauriscono loro?












[Eccomi qui.

Lo so: é senza senso, slegato, nemmeno scritto bene. Sono pensieri scollegati, messi insieme senza criterio e tanto altro, potrei star qui sino a domattina ad elencarvi i milioni di difetti che questa cosa ha; non ho capito nulla di ciò che ho scritto neanch'io.

Ormai é tempo che ci rifletto, e sono giunta alla conclusione che per quanto possa fare schifo (a voi come a me) sia giusto pubblicarlo; in fondo ho sempre voluto tornare qui, era tempo che non mi lasciavo andare a qualcosa scritto per il gusto d'associare parole, farle scivolare una dietro l'altra.

Mi auguro solo che capirete, che qualcuno, qui dentro, trovi qualcosa che gl'appartiene.

In fondo un po' ci credo. “Quel fatidico giorno” che cito nel testo lo abbiamo avuto tutti, no?

E per ognuno di noi é successo qualcosa di diverso. Ecco, quel fatidico giorno é il vostro, vorrei che rivedeste voi stessi.

Per quanto riguarda il testo in sé sottolineo l'estrema spontaneità delle parole (ho pubblicato esattamente ciò che ho scritto, non voglio censure d'alcun tipo, in fondo non conoscendoci possiamo aprirci come vogliamo) e quindi risulta poco accattivante, lo capisco, ma é stata una decisione ben cosciente; il rating giallo é dovuto al fatto che non ho idea di come si evolverà, ma mi conosco abbastanza bene. Infine, ho deciso di mantenerla come storia in corso: continuerò a scrivere su quel dannato taccuino, quindi continuerò a pubblicare; non si tratta di un diario, non ci sarà alcuna continuazione, ma chi sa che i pensieri, messi in fila uno dopo l'altro, non portino a qualcosa di buono.

Grazie per essere arrivati fin qui. :))]

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: MyTrueColors