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Autore: Milkendy    05/02/2015    2 recensioni
La famiglia Morris si stava preparando per una gita scolastica in montagna, che portava tutti i ragazzi londinesi, che avevano aderito, in un campo che sarebbe durato un mese.
Tratto da "Le Cronache di Narnia"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Where are we here? A Narnia? 
(Dove siamo qui? A Narnia?)
 
Il cielo iniziava a farsi più cupo, ma di Lucas non c’era nessuna traccia.
«Ragazzi, vado a prendere una torcia all’accampamento, aspettami qui, non fate un passo» disse l’animatore con voce ferma, allontanandosi verso le tende che si trovavano al limitare del bosco, mentre loro ormai erano andati molto avanti.
«Uff, sono stanchissima, quanti chilometri avremo fatto?» biascicò Annabelle, accasciandosi contro il tronco di un albero.
«Non ne ho idea» borbottò Jill passandosi una mano sulla fronte sudata.
«Ve l’avevo detto che per colpa di quel Lucas avremmo fatto tutta questa fatica. Appena lo vedo lo picchio» grugnì Mickey calciando un sasso, che si alzò in volo e atterrò in un buca. Poco dopo si sentì un forte rumore di acqua e qualcosa che ci cadeva dentro.
I ragazzi drizzarono le orecchie.
«E’ stato il sasso che ho lanciato» disse Mickey, facendo un gesto con le mani come per dire di stare calmi.
«Sì, ma sono l’unico a sentire il rumore di acqua?» domandò Rylan.
«No, lo sento pure io» rispose Vincent, avvicinandosi alla buca in cui era caduto il sasso. «Questo buco è così profondo che non ne vedo nemmeno la fine. Ed è largo che potrebbe caderci dentro un elefante» sentenziò.
A quel punto gli altri, più curiosi che mai, si affacciarono.
Jill si sporse un po’ troppo e il piede scivolò sull’erba bagnata, così ci cadde dentro.
La prima cosa che fece fu urlare, perché quella caduta le fece prendere una botta al fondoschiena.
«Jill!» Rylan si tuffò dietro di lei, così fece Annabelle, poi Vincent e infine Mickey.
Era come uno scivolo d’acqua. A mano a mano che andavano in profondità schizzi gli bagnarono la faccia.
«Riesci a vedere cosa c’è in fondo?» gridò Rylan, che stava raggiungendo la sorella, ancora in preda a urli spaventati.
«No..» rispose con un grido affannoso. «Anzi.. sì! Vedo qualcosa!» un sorriso gli si increspò sul viso, ma subito dopo si oscurò in una faccia di chi aveva visto un tirannosauro venirgli incontro.
«Cosa? Cosa vedi, Jill?» domandò il fratello, che percepiva la sua paura.
Le troppe domande che affollavano la mente di tutti gli altri non avevano una risposta. O meglio, per adesso.
«Il mare! C’è un.. no, scusa, la riva di un mare.. non lo so, vedo una spiaggia e un mare, e non capisco dove andremo a finire.. ho paura!» l’ultimo fu veramente un grido disperato.
«Non ci succederà nulla, Jill! Tra poco arriveremo giù e saliremo di nuovo fino al bosco.. in modo così veloce che l’animatore non farà nemmeno in tempo ad arr..»
Rylan non finì la frase, perché atterrarono sulla spiaggia, la sabbia gli penetrò gli occhi, gli si infilò nel naso e nelle orecchie, rotolarono fino a non riuscire a respirare per il vortice di granelli che volteggiavano nell’aria.
L’ultimo ad arrivare fu Mickey, nel fondo della fila, che atterrò sul povero Vincent, che comunque non lo senti neanche da tanto male che si sentiva.
Annabelle trovò la forza di alzarsi e di correre verso il mare per darsi una pulita, bevve l’acqua anche se salata, ci si tuffò dentro, senza importarsi di quanto era fredda al primo tocco. La seguirono tutti gli altri, vedendo che ciò che aveva fatto lei la fece sentire meglio.
Nessuno parlava, ma si capivano con gli occhi: era successo qualcosa. Qualcosa di inquietante, a cui non potevano dare una spiegazione.
Dopo dieci minuti circa si sedettero sul bagnasciuga uno accanto all’altro, cercando di farsi asciugare dal sole che era spuntato.
«Il sole?» esclamò Jill. «Ma se prima era sera! Là, all’accampamento.. l’animatore era andato a prendere la torcia perché si stava facendo buio.. e qui spunta il sole!»
«Ma dove siamo?» domandò Mickey, come se non avesse sentito ciò che aveva detto la sorella. «Dove siamo finiti? Com’è possibile che un buco, un misero buco, così lungo, ci abbia fatto arrivare a una spiaggia? Eravamo in montagna!»
«Dai, siamo in un nuovo mondo tutto da esplorare! Sui fumetti ho letto roba simile» Vincent si alzò in piedi sorridente. «Queste cose capitano una sola volta nella vita! Siamo in un nuovo posto!»
«Chiamalo poco» sbottò Annabelle al cugino. «Ti ricordo che noi siamo andati via da casa per andare a un campo scuola. Non per visitare gli alieni»
«Quali alieni? Qui non c’è nessuno, ci siamo solo noi!»
Jill fece uno sguardo sconsolato e andò da Rylan, ad accoccolarsi nel suo abbraccio.
«Voglio tornare a casa» disse sottovoce.
Il fratello le diede un bacio sulla fronte, poi la scostò un attimo e si mise ritto in piedi. «Su, torniamo all’accampamento»
«Non è possibile»
Una voce a loro estranea li fece voltare.
Un ragazzo, coi capelli neri scompigliati e gli occhi di un azzurro chiaro, con le spalle larghe e la maglietta consunta, li guardò con una smorfia in volto perché era colpito in pieno viso dal sole.
«Lucas?» Vincent si avvicinò al ragazzo, che era stato suo compagno di classe alle elementari.
«Ciao Vince» disse poggiandogli una mano sulla spalla.
«Che vuoi dire che non si può tornare all’accampamento?» chiese Jill, in modo un po’ sprezzante.
«Cosa? Aspettate un attimo.. E’ lui Lucas? Questo sfigato che va a perdersi nei buchi?» gridò Mickey, che era stato in disparte fino a quel momento.
«Sfigato? E tu? Anche tu sei qui come me. Anche tu ci sei caduto dentro!» rispose ribellandosi Lucas.
«No. Ti sbagli. Io non ci sono caduto, io sono qui per colpa di mia sorella. Lei ci è scivolata dentro. E data la brillante idea di Rylan, ora qui dentro ci siamo tutti, mentre noi potevamo avvertire il capo gruppo, no? Ma queste teste di rapa non ci arrivano e preferiscono fare lo scivolo d’acqua»
Le teste dei presenti andavano da destra a sinistra, ora per guardare Mickey, ora per guardare Lucas.
«Potevi restare tu nel bosco, e avvertire tu il capo»
«No, perché questi non sopravvivono se non ci sono io. Guardali, che mosci. Non sarebbero capaci di picchiare una mosca»
«Adesso basta. Dobbiamo tornare lassù!» gridò Annabelle spazientita. Jill le prese una mano, che la migliore amica strinse subito. La paura si sconfiggeva, o diminuiva, anche con un semplice gesto.
«Ho detto che non si può!» urlò a sua volta Lucas, in preda a una crisi di panico. Si sedette e infilò la testa fra le gambe, iniziando un pianto che contagiò anche le due ragazze.
«Ecco, è pure frignone» si lamentò Mickey rivolgendosi a Lucas. «Di questo passo domani mattina saremo ancora qui»
«Perché?» domandò Rylan sedendosi accanto al ragazzo piangente. «Perché non si può tornare?»
Lucas alzò il capo, asciugandosi il viso diventato rossastro per il pianto. «Quando sono arrivato ho provato a risalire. Ma il portale era chiuso. Si apre solo quando deve entrare qualcuno. Sapevo che qualcun altro sarebbe dovuto arrivare. Quando mi sono catapultato qui ho incontrato un signore che vaga senza speranza da vent’anni. Ho paura che faremo la stessa fine. Quel signore mi ha detto che qui bisogna fare una cosa specifica, altrimenti non ci saremmo. Ha detto che dobbiamo parlare con un certo Wunnel, ma non ho trovato nessuno con questo nome. Ho trovato solo quel tipo, dietro quegli alberi» e indicò un mini boschetto che assomigliava ad un oasi. «Lui ha parlato con Wunnel, ma questo gli ha dato una missione così spaventosa che il signore non ha neppure provato»
«Portale? Missioni spaventose? Ma dove siamo qui? A Narnia?» chiese Mickey.
«No, peggio. Siamo a Sattil»



ANGOLO AUTRICE
Scusate il ritardo, scusate scusate scusate! Sono viva comunque! :)
Allooora, dove cominciare.. giusto!
Questo capitolo è stato un parto. Avevo le idee ma non sapevo come descrivere la scena della caduta a Sattil, ma per il resto spero vi piaccia, spero non lo troviate un po' troppo confusionario.. Fatemi sapere!
Ringrazio didylanda01, http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=723941che ha recensito e mi sostiene sempre! Vi invito a  leggere le sue storie, è una grande! <3
Alla prossima,
Milkendy☺♥

 
   
 
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