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Autore: __Sabotage    05/02/2015    2 recensioni
Zoe è nevrotica, dispotica e logorroica. Wade è presuntouso, testardo e permaloso. In poche parole, entrambi non sono materiale da relazione. Infatti quando Zoe viene lasciata dal ragazzo, Wade, con l'aiuto di Lemon, decide di organizzare uno scherzo per tirarla su di morale. Perché Zoe sarà pure una chiacchierona ma lui potrebbe ascoltarla per tutto il giorno.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lemon Breeland, Nuovo personaggio, Wade Kinsella, Zoe Hart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Incredibile, non pensavo fosse possibile raggiungere certi livelli!" Esclamò Zoe, rischiando di strozzarsi col suo stesso vino. Constatò poi che fosse meglio poggiare il bicchiere sul bancone per evitare di fare danni e mostrò il telefono a Wade. "La mia home di Facebook è invasa da mi piace a foto di ragazze da parte del mio ragazzo, ops ex ragazzo da ben... quattro minuti." Affermò, ricontrollando l'ora del messaggio in cui Duncan le ha fatto sapere che tra loro era finita perché non era pronto per una storia seria. ─ molto maturo, davvero. ─ 

"Beh dai, almeno ha avuto la decenza di scriverti prima di tornare a caccia." Wade provò a consolarla ma in effetti la sua teoria assomigliava più a un arrampicamento sugli specchi in piena regola. Almeno non si poteva dire che non ci avesse provato.

"Wade, so che giocate per la stessa squadra, però per favore non difenderlo." Zoe scosse la testa, finendo il bicchiere di vino tutto d'un sorso. Aveva decisamente bisogno che l'alcool svolgesse il suo compito. 

"Noi non giochiamo nella stessa squadra, anzi non mi sembra nemmeno un tipo che faccia parte di una squadra ma più un panchinaro." Affermò, cercando di strappare un sorriso a Zoe.

"In effetti al liceo faceva parte del club del libro." Ricordò Zoe facendo scoppiare a ridere il ragazzo. "Hey!" Lo rimproverò dandogli un colpetto sul braccio.

"Scusa ma club del libro? Sul serio?" Domandò Wade, ancora ridacchiando.

"Era l'unico membro maschile del nostro gruppo e io mi sentivo onorata del fatto che avesse deciso di uscire proprio con me. Poi un mese fa mi aveva ricontattata dicendomi che si era trasferito a Mobile e io, non ricordandomi il motivo per cui avevamo rotto al liceo, avevo accettato. Ora credo che mi sia tornata la memoria." Arricciò le labbra, facendosi sfuggire un sorriso amaro. "Non so davvero cosa ci avessi visto in lui."

"Vedi sempre il meglio nelle persone, Doc, sei fatta così e per questo è facile volerti bene. E poi hey, era nel club del libro!" Era proprio da Wade sdrammatizzare, voler distogliere l'attenzione da una cosa carina che aveva detto con una battuta, perché sia mai che la gente lo vedesse come una persona gentile. Non faceva parte della sua immagine, o meglio dell'immagine che gli altri col tempo avevano costruito di lui. Di certo non si lamentava del successo che avefa con le ragazze ma non era mai stato il suo obiettivo primario diventare il playboy della città. Ovviamente gli aveva fatto piacere e di conseguenza aveva assecondato quell'idea ma a volte era dura starci dietro e non ne valeva particolarmente la pena. 

"Hai ragione." Zoe sorrise, giocherellando con il bicchiere ormai vuoto. Il sorriso di Zoe era uno di quei motivi per cui avrebbe fatto anche a meno della sua fama. Il bello era che alla ragazza non importava. Conosceva i pettegolezzi che giravano in città, li conosceva tutti, ma conosceva meglio Wade e sapeva di non doversi fidare di tutto ciò che sentiva in giro. E poi come diceva lui, vedeva sempre il meglio nelle persone. 

"Hey, qui c'è bisogno di un bello scherzo per fargli vedere che nessuno spezza il cuore di Zoe Hart e la passa liscia." Propose Wade, prendendo il telefono in mano e digitando un numero. 

"Non lo so, non vorrei abbassarmi al suo livello." L'idea era allettante però Zoe aveva dei principi, per quello non aveva mai dato corda ai bulli che la prendevano in giro perché faceva parte del club del libro.

"Zoe, ti ha lasciato con un sms e non ha perso tempo prima di rimettersi a caccia." Affermò Wade, guardando la ragazza negli occhi.

"Okay, mi hai convinto. Ma chi stai chiamando?" Cedette infine, cercando di sbirciare sul telefono del ragazzo.

"La maga degli scherzi." Spiegò con un sorrisetto furbo.

***

"Quindi fatemi capire bene, questo tizio quattro minuti dopo averti scaricata per messaggio si è messo alla ricerca di altre povere ragazze? Hai fatto la giusta scelta a chiamarmi, si merita una punizione coi fiocchi." Lemon incrociò le braccia al petto, iniziando a meditare il giusto scherzo. "Ora devo sapere, qual è la cosa a cui tiene di più al mondo?"

"Beh, è un playboy. Direi mantenere il suo status." Affermò Zoe, dopo averci pensato per un momento. 

"Allora dobbiamo distruggere il suo status. E so già come fare. Che ne dite di fare una gita a Mobile?" Domandò Lemon, con sguardo cospiratorio.

"E' brava, vero?" Sussurrò Wade, soddisfatto di sé stesso.

"Sono un po' spaventata ma direi di sì." Concesse Zoe ridacchiando. "Non conoscevo questo lato di Lemon."

"Beh, la conoscenza di Sasha Lane è un privilegio destinato a pochi." Affermò Wade, lasciando Zoe molto confusa.

"Chi?"

"Wade, non spifferarle tutto! Il meglio deve ancora arrivare." Lo rimbeccò Lemon, unendo le mani a mò di triangolo. "Hai detto che Duncan lavora in una libreria, giusto? Allora, prima di tutto io mi reco alla cassa e lo distraggo, gli sottraggo il cellulare e lo passo a Wade che provvederà a scrivere a tutte le ragazze con cui si sente che lui, cioè Sasha è incinta e che non vede l'ora di condividere quest'esperienza con loro due per il resto della loro vita."

"Quanto mi era mancata Sasha." Esclamò Wade con aria sognante.

"Concentrati, Wade." Lemon roteò gli occhi poi continuò nella sua spiegazione. "A questo punto Zoe, tu informerai le ragazze presenti nella libreria che il suddetto Duncan ha fatto apprezzamenti negativi su di loro. Dopodiché ci resterà solo vedere la natura che fa il suo corso." Concluse soddisfatta.

"Lemon, sei un genio." Wade le diede il cinque impressionato. 

"Dovete ancora spiegarmi chi è questa Sasha però." Esclamò Zoe confusa.

"L'alter ego di Lemon, l'account di Facebook che utilizza per  fare gli scherzi." Spiegò il ragazzo, mostrandole il profilo sul suo cellulare.

"Oh, capisco." Zoe era ancora parecchio confusa, non immaginava che Lemon fosse così all'avanguardia ma non c'era tempo per protestare, le bastava seguire il piano.

"Pronti?" Lemon mise la mano al centro e Wade e Zoe posero le loro sopra la sua, formando un cerchio.

"Pronti." Ripeterono in coro per poi disporsi ognuno ai propri posti. 

***

"Lemon, sei stata incredibile! Oh mio Dio, la sua faccia!" Esclamò Zoe riuscendo a trattenere a stento le risate ricordando la scena in libreria. "Non riusciva davvero a capire cosa stesse succedendo e poi quando quelle ragazze hanno iniziato a schiaffeggiarlo... è stato epico!" Non riusciva a contenere l'eccitazione per quello che era appena successo, lei Zoe Hart studentessa modell e brava ragazza, aveva appena partecipato ad uno degli scherzi più grandiosi della sua vita.

"Normale amministrazione per Sasha Lane." Replicò Wade, ridacchiando. 

"E' stato divertente." Annuì Lemon, scuotendo le spalle. Tutti i suoi piani era ormai un successo garantito. "Ora devo tornare da Fancie's, non vorrei che i miei dipendenti si stessero adagiando troppo sugli allori." Affermò ridacchiando facendo una smorfia per poi allontanarsi dai due.

"Mi sento già male per quei poveracci che sono sotto il controllo di Lemon." Scherzò Wade, avviandosi insieme a Zoe verso casa. Ovviamente non diceva sul serio, sapeva quanto impegno e dedizione ci mettesse Lemon nel suo lavoro e la rispettava molto per quello, era il suo sogno ed era felice che fosse riuscita a realizzarlo. 

"Mi sento in dovere di ringraziarvi per oggi, probabilmente se non fosse stato per te e Lemon avrei passato tutta la giornata a letto a mangiare gelato e a urlare dietro alle coppiette dei film romantici." Disse Zoe sorridendo. Era davvero grata ad entrambi per averla fatta uscire di casa ma soprattutto a lui che c'era sempre quando lei ne aveva bisogno. 

"Sono felice di aver evitato una crisi." Rise. "Ma è soprattutto merito di Lemon, i suoi scherzi sono imbattibili." Non riusciva proprio a prendersene il merito per aver tirato Zoe su di morale perché sennò avrebbe voluto dire che era una brava persona e lo sapevano tutti che non era così.

"Non vorrei approfittarmene troppo ma la giornata non è ancora finita e la crisi del gelato incombe ancora su di me. Ti andrebbe di bere qualcosa? Svaligiare il mobiletto degli alcolici di Lavon mi farebbe stare ancora meglio." 

"Alcool gratis? Decisamente sì!" Esclamò Wade ridendo, dirigendosi insieme a Zoe verso la cucina del sindaco.

 

Dopo aver riempito svariati bicchieri di svariati alcolici, Zoe propose un gioco. "Never Have I Ever... versione: delusioni amorose. Inizio io, sei mai stato scaricato per telefono?" Alzò il bicchiere e trangugiò il liquido tutto d'un sorso, osservando Wade fare lo stesso e alzare un sopracciglio contrariato. "Scusa, avevo bisogno di bere. Ma davvero Wade Kinsella è stato scaricato per telefono?" Domandò Zoe sorpresa.

"Avevo bisogno di bere anche io." Le strizzò l'occhiolino.

"Hey, così non vale!" Si lamentò Zoe.

"Okay brontolona. Sei mai stata scaricata perché la gente non voleva farsi vedere con te?" 

"Salute, amico." La ragazza fece tintinnare il suo bicchiere contro quello di Wade per poi porre a sua volta la domanda.

"Ti è mai capitato di essere piantato al ristorante solo perché c'era la partita non aveva visto l'ora?"

"Uhm no, però mi è capitato di dover accompagnare la mia ragazza al centro commerciale con la sua amica solo per portare le borse di entrambe." Raccontò Wade alzando un sopracciglio.

"Oh che carino, le hai portato le borse!"

"Mi aveva offerto del sesso." Rispose ammiccando facendo ridere Zoe.

"Chiaro. Dio, ma siamo davvero così patetici? Perché nessuno di decente vuole uscire con noi?" Domandò Zoe esasperata, passandosi una mano tra i capelli cercando di aggiustarli alla bell'e meglio.

"Forse dovremmo uscire insieme." Propose Wade ridacchiando. L'alcool aveva eliminato qualsiasi filtro che collegasse la bocca al cervello e non avrebbe mai fatto una battuta del genere da sobrio. Questo non voleva dire che non ci fosse un fondo di verità. Non aveva mai conosciuto nessuno come Zoe, la quale probabilmente annebbiata dall'alcool e non avendo colto l'ironia della frase si sporse verso il ragazzo che dovette far ricorso a tutta la sua buona volontà per resisterle.

"Aspetta, non credo sia una buona idea." Wade si allontanò di qualche centimetro e si passò una mano sulla faccia come per cancellare la sbornia dal suo volto e riprendere a ragionare lucidamente. Zoe era lì e stava per baciarlo, a cosa stava pensando quando aveva deciso di fermarla? Ma era ubriaca e non gli sembrava giusto, non voleva che facessero qualcosa di cui si sarebbero pentiti il giorno dopo.

"Hai ragione, oggi le azzecchi tutte, Wade Kinsella." Affermò Zoe scendendo dallo sgabello e dirigendosi barcollante verso Wade con le braccia aperte in un abbraccio per poi lasciargli un bacio umidiccio su una guancia.

"Riposati, Doc." Rispose, dandole delle leggere pacche sulle spalle. E ora gli serviva un'altra sbornia per riprendersi dalla sbornia.

 

Il giorno dopo, Wade aspettò che trascorse tutta la mattina per poter permettere a sé stesso e a Zoe di riacquistare la sobrietà. In realtà era esperto di quelle cose e ci aveva messo un attimo a rimettersi in sesto ma dubitava che Zoe conoscesse i suoi metodi sperimentali. E poi aveva bisogno di tempo per pensare. Zoe era sua amica e quel quasi bacio che era quasi avvenuto ieri sera tra di loro era un semplice frutto dell'alcool, non significava niente. Razionalmente, non aveva alcuna prova a favore della teoria che Zoe Hart provava qualcosa per lui ma Wade non era mai stato un uomo di scienza e aveva sempre preferito seguire il suo istinto.

Così decise di alzarsi e andare a bussare alla porta del dottoressa.

"Hey Wa─" Zoe non fece nemmeno in tempo a completare la frase che lui si fiondò sulle sue labbra, eliminando le distanze che c'erano tra di loro.

"Credevo che avessi detto che era un errore." Gli fece notare Zoe sorpresa e senza fiato ma straordinariamente felice.

"Eri ubriaca." Sottolineò Wade.

"L'alcool non c'entrava niente col fatto che volessi baciarti." Gli confessò Zoe prima di attirare il ragazzo a sé e chiudere la porta con un calcio. "Ma poi ho pensato che sono una persona davvero difficile da gestire e tu ora ti sei messo proprio nei guai ma siccome sono una persona di buon cuore ti lascerò la possibilità di scappare."

"Beh ti svelerò un segreto, quella che ci perde sei tu perché io sono peggio." Le sussurrò all'orecchio, facendola ridere. A quel punto non c'erano più dubbi, non avevano più bisogno di cercare qualcuno di decente con cui uscire perché quel qualcuno era rimasto davanti a loro per tutto quel tempo.


JULS.
Salve popolo! Ogni tanto riemergo nel mondo delle fanfictions, barcollo ma non mollo, come si suol dire (?)
Come potete vedere, il mio livello di stupidità è rimasto uguale, quindi passiamo oltre. Qualcuno benedica l'inventore delle oneshots perché se non fosse per loro non scriverei mai, essendo una persona pigra e incostante, ma quando l'ispirazione fa il suo ritorno a casa sento proprio il bisogno di aprire ZenPen e buttare giù 2000 parole.
ZADE. Quanto sono belli, amori miei. Finalmente questa quarta stagione ci sta dando tutto ciò che vogliamo da quando quei due tonti hanno pomiciato nella macchina di lui nel pilot. Posso considerarmi una persona felice!
Questa storia in realtà non c'entra con nessuna stagione ma non credo nemmeno sia un'AU, semplicemente una delle mie mille headcanons LOL
Vabbé, fatemi sapere se vi piace! Un bacione, Juls.

   
 
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