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Autore: MalandrinaLunastorta    05/02/2015    4 recensioni
Cosa succederebbe se James venisse mollato da Lucy, gelosa e Logan facesse una scoperta illogica sui sentimenti dell'amico verso Katie?
L'amore è cieco, si dice, ma la sfiga ci vede benissimo.
Per la coppia James/Katie, la mia preferita al momento*.*
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Carlos, James, Logan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 SALVE GENTE!
Ultimamente mi sono fissata con questo gruppo e di conseguenza con quel figo di James.
Non pensate che le scene della serie tv in cui ci sono lui e Katie siano adorabili?
Forse continuerò aggiungendo qualche altro capitolo, per parlare di cosa succederà dopo, non so.
Fatemi sapere cosa ne pensate, popolo di efp!
Discaimer: non possiedo i diritti sul gruppo o sui personaggi esterni, ma la storia sforna dalla mie testolina;)                                                                  
                                                                              OH-OH.
Era una tiepida giornata di sole al Palm Woods.
I ragazzi, finalmente lasciati a riposare da Gustavo dopo una stressante settimana di prove ininterrotte, avevano deciso di approfittare del bel tempo per uscire con le fidanzate, eccetto, ovviamente, Carlos.
Quest'ultimo stava prendendo il sole acciambellato su uno dei gonfiabili della piscina dell'hotel, quando Logan l'aveva raggiunto con un occhio nero e i segni ancora visibili di rossetto in tutto il volto.
"Camille é pazza."
Il poveretto si era gettato sul gonfiabile, facendo cadere Carlos, il quale era finito di colpo in acqua assieme al suo inseparabile casco da hockey.
"Splut, splut! Amico, se gli incontri con la bipolare Camille ti lasciano in questo stato avvertimi che me ne vado in un'altra piscina!"
"Scusa Carlos, sono distrutto. E non ti permettere di definire la mia fidanzata bipolare! É perfetta..." Aveva aggiunto poi con sguardo perso.
"Ma cosa?!" Carlos avvistò James mentre rispondeva, rimanendo con la testa inclinata.
"James, fratello, sei arrabbiato?"
Il ragazzo scossa la testa "Non sono arrabbiato. Sono perplesso! Ehi Logan, che ti é successo?"
"Camille." Disse in tutta risposta l'altro.
James sorrise "Adoro quella ragazza. Tranquillo amico" aggiunse "non ci proverei mai con una bipolare. E poi é strana forte."
"Anche tu! Cosa avete tutti contro la mia povera Camille? E poi tu sei fidanzato, quindi non dovrei preoccuparmi lo stesso, giusto?" piagnucolò Logan.
"Non più" rispose James continuando a sorridere "Lucy mi ha lasciato. O forse l'ho lasciata io. Non ci ho capito un granché."
I suoi compagni si guardarono, le sopracciglia aggrottate.
"Capisco che non vuoi ammettere che fa male venire mollati, James, non c'è bisogno che fingi." Logan assunse il tono da psicoterapeuta del gruppo.
James rimase allibito "Ma io non sto soffrendo! Insomma, mi chiedo solo come si può rinunciare a questo?!" E si indicò da capo a piedi.
Carlos e Logan si schiaffarono la fronte.
"Ridicolo! E per di più per un motivo idiota: era gelosa di Katie!”
“Cosa?” “Che c’entra Katie?” le due risposte dei suoi amici, rimasti di sasso.
“Ve l’ho detto, non ci ho capito un granchè. Insomma, le avevo organizzato un pic-nic, di quelli che piacciono tanto alle ragazze, mi ero pettinato e tutto, insomma ero splendido e casualmente dall’altra parte del prato c’era Katie con quel bamboccio, come si chiama? Rudolf? Rosbeef?”
“Credo stia parlando di Ronald, il ragazzino con cui si sta sentendo Katie.” Mormorò Logan a Carlos.
“Quello. Insomma, stavamo pranzando e naturalmente tenevo lo specchio in mano per vedere di riflesso i movimenti di quel Rospo. Inizialmente non credo se ne sia neppure accorta, ma poi il furbacchione ha allungato le mani e ovviamente sono scattato: mi sono precipitato da loro e con nonchalanche ho finto sorpresa, abbracciando Katie e intimando con lo sguardo il marrano.”
“Chissà la reazione di Lucy!” “James conosce la parola marrano!?” furono le risposte dei suoi ascoltatori.
“Ed è a quel punto che Lucy mi ha raggiunto, tirando per il mio bellissimo braccio muscoloso e mi ha detto che per continuare a stare con lei non dovevo più rivolger parola a Katie.”
“E tu che le hai risposto?”
“Ovviamente ho detto che poteva anche scordarselo! Insomma, stiamo parlando di Katie, la sorellina geniale di Kendall che da grande sarà la mia manager!”

“James, forse Lucy aveva ragione; insomma, sei sicuro di essere capitato per caso nello stesso prato dove Katie e Ronald stavano pranzando?”
“Ovviamente- ok, no, li stavo pedinando. Ma insomma, Katie è così piccola e delicata e-“ James non finì la frase perché fu interrotto da una ragazzina piuttosto contrariata.
“James Diamond! James! Lo so che sei qua! Fatti vedere, razza di cantante dei miei stivali!”
I tre ragazzi si guardarono terrorizzati.
“Direi che la tua piccola e delicata bambina voglia picchiarti, James.” Bisbigliò Logan.
“Eccoti! Tu, rovina-appuntamenti, tu, guasta-feste! Perché ti devi sempre mettere in mezzo?”
James, sebbene evidentemente impaurito, sorrise e salutò tutto contento.
“Katie, raggio di sole! Che fine ha fatto quel galletto del tuo amichetto?”
La bella quindicenne gli mollò un gancio destro diretto all’addome “Il mio amichetto, se lo vuoi sapere, si è inventato una balla del tipo –Ho lasciato la carne sul barbeque- e se l’è data a gambe dopo il tuo fottuto intervento!”
Riaddrizatosi dopo il colpo clamoroso, James esclamò “Ah! Maschietti 0, James 1! Te l’avevo detto, Katie, che non dovresti frequentarli.”
Katie alzò gli occhi al cielo e si incamminò verso la Hall, lasciandoli soli.
James la seguì con lo sguardo e quando sparì, il suo sorrisone diminuì fino a diventare una smorfia.
“Credo sia arrabbiata con me.”
“No, perché lo dici? Le hai solo rovinato l’ennesimo appuntamento!”
“Ma lei è piccola e quei maiali potrebbero pensare di farle chissà cosa!”
Carlos esclamò “Hai ragione!” mentre Logan sbuffò “Siete impazziti? Katie non è più un bambina, è un’adolescente che come tutti vuole trovare l’amore. E non lo troverà se continui a metterle i bastoni tra le ruote, James! Prendi coscienza che è cresciuta!”
In quel momento riapparse Katie, imbronciata, con il portatile sotto braccio.
James si ristampò il sorrisone che rivolgeva solo a lei e le corse incontro “Katie! Dove vai? Logan dice che sei arrabbiata, ma non lo sei, vero? Insomma, tu mi adori!”
“No, affatto! Anzi, vaffanculo.”
James allargò gli occhi “Ma che parole usi, Kit Kat? Da chi l’hai sentita questa?”
Katie lanciò un gridolino strozzato, stringendo a pugno le mani per poi andare a sedersi di spalle alla piscina vicino al bar.
James assunse un’aria da cucciolo bastonato “Mi sa che hai ragione, Logan, ce l’ha con me.”
Logan non rispose, preso da un pensiero che l’aveva fulminato sul posto.
Che Lucy avesse ragione?
Insomma, James si era dimostrato negli anni non solo iperprotettivo nei confronti di Katie, ma negli ultimi mesi aveva assunto un’aria addirittura adorante, illuminandosi quando lei era nei dintorni.
“James, sì, insomma…”
“Mh?”
“Sei sicuro che Katie in realtà non ti piaccia?”
“Certo che mi piace, le voglio molto bene, come tutti voi!”
“No, non hai capito. Voglio dire, è possibile che tu abbia un cotta per la sorellina di Kendall?”
“Eh?” James rimase di sasso a quell’affermazione.
“Insomma, spiegherebbe molte cose. Tu hai nei suoi confronti un atteggiamento che io e Carlos non abbiamo, né Kendall che è il suo vero fratello.
È da parecchio ormai che non tratti la tua Kit Kat, come la chiami tu, come una sorella minore.”
“Ma che stai dicendo, assolutamente no!”
Logan uscì dalla piscina, si avvicinò a Katie dall’altre parte del cortile e mormoratele qualcosa la prese in braccio.
“Scusa Katie, è per un esperimento.”
James si catapultò verso di loro “Ehi, ma che stai facendo? Mettila giù!”
“No.”
“No?” James divenne rosso “allora dalla a me. Se la fai cadere gracilino come sei puoi farle male e con che permesso la prendi in braccio?”
“Il mio, James, perché ti agiti? Insomma, sto comoda quassù.”
Il ragazzo, ormai un pomodoro, strinse le labbra e con uno strattone riuscì a prendere tra le proprie braccia Katie e allontanare l’amico.
Subito gli tornò in volto il sorriso luminoso di prima e guardò la ragazza attentamente, accarezzandola con lo sguardo. “Stai bene? Ti sei fatta male? Tutto ok?”
“Si James, ma non ti capisco. Cos’è questa sceneggiata, un modo per farti perdonare?”
“No, no, no! Insomma, non voglio che tu sia arrabbiata con me ma quel tipo era proprio viscido.”
“Ok, mettimi giù e fingerò che l’incidente di oggi non sia mai successo.”
James la posò a terra a malincuore e lei, ora sorridendo, lo abbraccio bisbigliando sul suo petto “In effetti era davvero un po’ viscido.” Per poi lasciargli un bacino sulla guancia e tornando alla sua sdraio.
Il bel diciannovenne rimase come uno stoccafisso, la faccia imbambolata, gli occhi persi come un marmocchio alla sua prima cotta.
Logan scosse la testa, sedendosi lungo il bordo della vasca, mentre Carlos, rimasto muto fino ad allora, disse “Cavoli, Logan aveva ragione, amico, sei fregato.”
James sgranò gli occhi e si sedette di fianco al compare, le mani tra i capelli “E adesso chi glielo dice a Kendall?”
“Dirmi cosa?” chiese quello, spuntando in quell’istante dalla Hall.
Oh-oh.
Quel giorno, James fece un bagno fuori programma e si guadagnò qualche livido.
                                                                                                                                     Remus

 
  
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