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Autore: MiiKo99    06/02/2015    1 recensioni
Questa è la storia di Alexandra, una ragazza di sedici anni con i capelli mossi biondi e gli occhi blu che ricordano tanto un cielo stellato, che si ritrova, per l’ennesima volta, in un Paese, in una città e in una scuola completamente nuova.
Per tanto incontrerà amici su cui può sempre contare.
Amori, litigi, paure, nemici, sogni e incontri misteriosi la faranno crescere e maturare, con la speranza che un giorno possa ritornare al suo Paese natale: l’Australia.
Bene questa era l'introduzione della mia storia ( che tengo anche a dire che è la mia primissima storia xD), spero tanto che vi piaccia e che continuerete a seguirla e vi prego di lasciare anche una vostra recensione…Grazie tante!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                     DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA
 
Mi svegliai di colpo. Ero  completamente sudato e il cuore mi batteva forte…uno dei miei soliti incubi, pensai. Poi ad un certo punto sento aprire la porta dall’esterno… “Signorino, tutto bene?” “Si sta tranquillo…era solo un incubo.” “I suoi genitori l’aspettano per la colazione…” “Si, arrivo subito…”. Presi i primi vestiti che trovai e me li misi. Scesi velocemente le scale e mi ritrovai in sala da pranzo. “Buongiorno Adrian…O mio Dio ma come ti sei conciato!” Disse mia madre rendendosi conto della mia presenza. “Non è diverso da come mi vesto di solito, madre.” “Non posso permetterti di uscire in quello stato, ti abbiamo dato già troppa libertà, con quel tatuaggio grottesco che hai nel braccio…vai subito a cambiarti!” “Ma madre…” “Ascolta tua madre, Adrien...” “Vado…” Ogni giorno la stessa storia…mi dicono sempre cosa devo fare e adesso anche cosa mettermi…mi hanno persino scelto la ragazza! Mentre mi chiedevo cosa ci fosse di male in maglietta a maniche corte nera e jeans, risali le scale ed entrai in bagno…cosa mi avevano preso? Ovviamente giacca e cravatta…me li misi, sembravo dovessi andare a qualche cerimonia…Finalmente mi ritrovai fuori casa…e subito dopo davanti alla scuola…entrai in classe e, come al solito, venni in ritardo. “Buongiorno professore…scusi il ritardo” “Fa nulla, vai a sederti…”. Notai molti sguardi puntati verso di me, penso per il mio elegante abbigliamento. Mi sedetti vicino alla finestra, negli ultimi banchi. Scorsi il mio sguardo un po’ verso tutta la classe, poi vidi LEI. Alexandra…da quando l’avevo quasi baciata alla festa non gli ho più parlato…in realtà non so bene il motivo…Non so neanche perché la volessi baciare…In fondo non la conoscevo neanche…ma mi attirava, non so bene  il motivo di ciò ma era così…Provavo qualcosa per lei? Non so dirlo con certezza. Credevo fosse un motivo come un altro per sfuggire alla prigionia in cui mi hanno messo i mei…un motivo per sentirmi libero, proprio come il tatuaggio…Però di una cosa ero certo, gli piacevo, lo sentivo. Poi ad un certo punto incrociai il suo sguardo…Per più di 5 secondi restammo a guardarci…in questi momenti mi rendo conto di quanto fosse carina…Poi mi girai. Fissai invece il professore…peccato che non ci capii assolutamente nulla, ero troppo assorto dai miei pensieri. All’ora di mensa, scesi le scale velocemente e mi ritrovai seduto da solo in un tavolo della grande mensa…poi mi senti afferrare il braccio, mi girai: era Chiara che fece per alzarmi da tavolo “Vieni con me che devo parlare con te e con gli altri” “Si ok…” andammo così ad un tavolo dove c’erano Ayumi, David, Daniel, i due gemelli, Astrid e Mary, ma non notai lei. “Ok ragazzi, domani è il compleanno di Alexandra e giusto giusto cade di sabato…dobbiamo festeggiarlo assolutamente…” “Si hai ragione ma cosa possiamo fare?” “Io avevo pensato ad una bella festa in spiaggia, magari portiamo delle tende e pernottiamo in spiaggia…Che ne dite?” “Una bella idea devo dire…” ”Ok…ora ci dividiamo i compiti così domani sarà tutto programmato.”. Ci dividemmo così i compiti: Chiara e Daniel portano il cibo, I due gemelli bevande varie e posate, Astrid la sua chitarra e varie canzoni, Ayumi e David portano le tende e io decisi di portare dei lumi…Una bella idea si festeggiare al mare il compleanno…Ma mi salì in mente un dubbio: cosa regalarle? Per quanto ne so lei è molto semplice ma benestante. Quindi decisi di parlare con Chiara. “Chiara, cosa le potrebbe piacere ad Alex?” “Per regalo? Ti consiglio una cosa che viene dal cuore…Sono sicuramente i più bei regali del mondo!” Disse lei correndo poi via… “Un regalo che viene dal cuore? Ma che significa!” pensai io tra me e me…finite le lezioni, camminai un po’ in giro. Pensavo ancora a che regalo fargli, non credevo fosse così difficile. Durante la camminata vidi varie coppiette baciarsi che sembravano quasi soffocarsi a vicenda. La cosa era al quanto seccante, forse perché la cosa mi disgustava…o forse perché in fondo la loro felicità, la invidiavo…Loro erano liberi e felici…io no. Provavo un misto di rabbia e di tristezza…”Perché loro si e io no?! Perché io non posso fare quello che voglio?!” Pensavo tra me e me…Decisi di tornare a casa, non salutai neanche, mi misi subito a letto… Stavo quasi per piangere...Ma resistetti. Girai lo sguardo, poi, verso il comodino accanto al mio letto…era un braccialetto con delle perline azzurre e viola con al centro una sorta di cuore argentato. “Anton!” Gridai io dalla mia camera. “Si signorino?” “Cosa ci fa questo braccialetto nella mia camera?” “E’ di vostra madre credo…” Bene, lo potete….no aspetta” Guardai meglio il braccialetto, era davvero carino, sarebbe stato un bel regalo, pensai. ”Stia tranquillo, poi gli e lo riporto io.” “Bene allora io vado…”. Presi una bustina e gli infilai il bracciale: infondo mia madre ne aveva così tanti più pregiati di questo, sicuramente non se ne accorgerà nemmeno. Lo chiusi poi con un filo azzurro. All’ora di cena dissi a mia madre e a mio padre che domani dormivo da un amico e che non sarei tornato a casa. Non potevo assolutamente dirgli che andavo a dormire a mare, non me lo avrebbero di certo permesso. All’inizio esitarono, ma poi accettarono. Quindi ritornai a letto e caddi in un sonno profondo.

Angolo Autrice 
Ciaossu ragazzi! Come va la vita? Spero bene ^-^ Se non si era ancora capito sto cercando di farvi scordale del fatto di essere in ritardo di un secolo ^-^ Non ci sono riuscita eh? Babè. Allora ditemi quanto ci avete messo a capire che non parla Alexandra ma Adrian? E del fatto che lui non sa il significato della parola "REGALO"? Adrian: So cosa vuol dire.... Allora perchè hai regalato un braccialetto di TUA MADRE? XD Adrian: nessuno mi ha detto cosa potevo farle... Chiara: io si u.u ma sei così stupido da non aver capito cosa intendevo!  Adrian: BAH...
Dopo questo mini dialogo, che spero vi faccia simpatia (?), vi spiego peerchè ho fatto parlare Adrian e non la nostra protagonista Alexandra.
In pratica, qualche volta, a caso, farò parlare qualcuno di nostra conoscenza per poter permettere a voi lettori di immedesimarvi in un dato personaggio (In questo caso, quel depresso di Adrian)
Adrian: ANCORA!? Ok ok non ti scaldare xD 
Ultima premessa, non so quando aggiornerò, non domandatemelo, ma cercherò di farlo in prima possibile. Poltroppo ci sono due impedimenti: la scuola, che ci rompe, e l'immaginazione, che manca del tutto. 

Ottimo, mi raccomando adesso di RECENSIRE per farmi sapere se piace o meno il racconto e di farmi notare eventuali errori u.u 
Detto questo vi lascio e vi saluto: Alla prossima! ^-^
Holly_Grace 
Ps: devo decidermi a cambiare nome XD


 
   
 
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