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Autore: Yuliya    07/02/2015    6 recensioni
Adelaide Van Cordtland è il sogno erotico di qualsiasi ragazzo eterosessuale: fisico statuario degno delle più celebri modelle di Victoria’s Secret, capelli color grano bruciato dal sole che cadono in morbide onde lungo le esili spalle e per concludere il tutto occhi di ghiaccio dal taglio felino. Discendente da un’antica stirpe nobiliare e bimba prodigio fin dalla tenera età, è tra le menti più brillanti di Cambridge. Ah, non dimentichiamo che suo padre, Sir James Van Cordtland, è l’inventore dello scalda merendine, scoperta che gli ha fruttato giusto qualche miliardo in più. Come se i soldi non gli uscissero già abbastanza dal culo.
Luke Hemmings ha un solo obiettivo: portarsela a letto per vendicarsi del padre di Adelaide che si scopa sua madre.
Peccato che alla giovane stiano a cuore più le campagne contro lo sfruttamento delle foche che gli uomini.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo I

 












 
Tutte le grandi scoperte si fanno per sbaglio.
Arthur Bloch, La legge di Murphy










 


Adelaide Van Cordtland è il sogno erotico di qualsiasi ragazzo eterosessuale: fisico statuario degno delle più celebri modelle di Victoria’s Secret, capelli color grano bruciato dal sole che cadono in morbide onde lungo le esili spalle e per concludere il tutto occhi di ghiaccio dal taglio felino. Bimba prodigio fin dalla tenera età e fondatrice della Societies Events, è tra le menti più brillanti di Cambridge oltre che estremamente generosa verso il prossimo. Come se queste qualità non bastassero ad elevarla sopra i plebei che osano respirare la sua stessa aria, Adelaide discende da un’antica stirpe nobiliare che si è distinta per l’appoggio ai protestanti durante la sanguinosa rivoluzione americana. Ah, non dimentichiamo che suo padre, Sir James Van Cordtland, è l’inventore dello scalda merendine, scoperta che gli ha fruttato giusto qualche miliardo in più. Come se i soldi non gli uscissero già abbastanza dal culo.
“Maledizione Ash, è una preda impossibile” sussurra Luke all’orecchio dell’amico, continuando a gettare occhiate nervose alla ragazza che è intenta a distribuire ricchi cesti pieni di vivande a dei senzatetto accasciati sul marciapiede. “Ma andiamo, è pure una filantropa! Non mi stupirei se fosse una convinta attivista contro lo sfruttamento delle foche” continua frustrato, gemendo piano contro al muro dietro cui si sono rifugiati prima di inforcare il cannocchiale per studiarla meglio.
Quella mattina –a quell’ora dovrebbe frequentare un corso avanzato di storia della letteratura e invece si trova a spiare una ragazza- Adelaide indossa un completo di tweed firmato Chanel e un paio di parigine dal tacco vertiginoso. Porta un girocollo di perle bianche e una borsa della nuova collezione Gucci. Il suo modo di vestire gli fa intendere che è la classica riccona snob con l’unica passione per la moda, eppure non sembra affatto schifata quando si piega in ginocchio per accarezzare un bambino che sta morendo dal freddo. Luke per un breve istante rimane colpito dalla premura che mostra verso quei poveri bisognosi, ma poi si riscuote e ricorda con rabbia il motivo per cui la stanno seguendo e riprende a cercare i difetti di Adelaide che gli stanno evidentemente sfuggendo. Grugnisce esasperato quando non trova un solo errore di simmetria nelle sue fattezze angeliche, così si concentra sugli abiti costosi ed eccentrici per una ventenne. Una volta gli è stato riferito da un certo Robert, che è il fratello dell’amica della sorella di Taylor Mendez, che è imparentata con…vabbeh, da una fonte attendibile ecco, che Adelaide possiede più di duecento paia di scarpe e che ha innalzato un altare in camera sua in nome della dea Versace. Ok, forse si tratta solo di macabre chiacchiere di corridoio, perché ora che l’analizza da vicino, non sembra interessata più di tanto alla condizione dei suoi tacchi. Anzi, sono pure incrostati di fango per la pioggia che ha cessato da poco di scendere. E una domanda gli sorse spontanea: chi è veramente Adelaide Van Cordtland?
Ashton al suo fianco sbuffa annoiato, grattandosi al contempo pigramente la cute. “E piantala, è solo una ragazza che hai deciso di portarti a letto. Se non ci riesci rinuncia e smettiamola con questa stronzata. Non frequento una delle migliori università al mondo per diventare uno stalker.”
Luke ringhia. “Tu non capisci. E’ una questione di principio, ormai. Suo padre se la fa con mia madre ed io per vendetta mi farò la figlia.”
“Certo che per essere tanto promettente sei anche tanto cieco. Non vedi che lei è diversa da tutte quelle piccole porno star che ti scopi? Quelle crescono a latte e banane, mentre lei è diventata grande andando ogni sera a pregare per noi peccatori in chiesa” gli fa presente, analizzando la situazione da distaccato calcolatore. “Trova un altro modo per vendicarti di suo padre, uno che sia fattibile per lo meno.”
Luke si sente toccato nell’orgoglio dalle sue insinuazioni. Non si scopa solo troie –va bene, forse il buon 91, 35% delle ragazze che porta a casa lo è- ma è uscito anche con donne mature e sofisticate. Per scommesse, deve ammetterlo, ma ci è pur sempre uscito e anche se ha dovuto spendere più energie ne è valsa decisamente la pena. Eppure non vuole dargliela vinta, così sibila qualcosa che assomiglia vagamente a: “Tutte le donne mi muoiono dietro, non solo le miniature di Sasha Grey.”
“Allora non farai fatica a scopartela anche ora.”
Punta l’indice contro il petto dell’amico, risentito. “Giusto, è ora di agire” e senza aggiungere altro abbandona il rifugio per dirigersi con passo sensuale verso la giovane.
“Non intendevo che dovessi prendermi alla lettera” gli grida dietro, ma il biondo è ormai lontano e non può più udirlo. Ashton scuote lentamente la testa, preparandosi ad uno scontro verbale che rimarrà negli annali della storia.
Luke, col sorriso “strappa minitanga” stampato in volto, affianca Adelaide. Subito un forte profumo di Chanel numero 5 gli invade le narici e per un istante sbatte le palpebre confuso, ma si riprende in un nano secondo e le alita volutamente –per ripicca- ad un palmo dal naso. “Cordtland, non ti facevo ancora più bella da vicino. Le foto sul giornalino dell’università non ti rendono giustizia.”
Non sta mentendo, per una volta. Adelaide è quanto di più bello su cui abbia mai posato gli occhi. La denuda piano con lo sguardo, soffermandosi prima sulle labbra carnose che si dischiudono in un sorriso sprezzante per la sua interruzione –ovviamente sgradita-, poi sulla leggera spruzzata di efelidi che le cosparge il viso sottile.
La giovane di malavoglia sposta l’attenzione dal bambino che sta ricoprendo con un piumone e sembra linciarlo con una sola occhiata. Saluta tutti i presenti con la mano promettendo di tornare presto e suggerisce a Luke con un cenno del capo di allontanarsi. Quando li distanziano almeno una ventina di metri si ferma con le mani appoggiate sui fianchi e lo guarda in attesa. “Ti consiglio di abbandonare le patetiche avances che ti eri preparato e di parlarmi chiaramente. Cosa vuoi?”
Non c’è traccia di ironia nella sua mascella contratta e Luke è sorpreso ma al tempo stesso eccitato che non abbia ceduto davanti al suo fascino da divo di Hollywood. Di solito le ragazze si gettano veneranti ai suoi piedi, a volte arrivano addirittura a pregarlo di penetrarle con tutta la forza che ha in circolo, e a Luke stanno troppo a cuore le richieste delle proprie amanti occasionali per non accontentarle. Ma deve ammetterlo, Adelaide lo ha sorpreso. Forse le voci sulla sua presunta intelligenza sopra la media –ebbene sì, ha un quoziente intellettivo di 158- non sono infondate.
“Te” risponde ammiccando, perché non riesce mai ad essere serio.
Adelaide stringe le braccia al petto e lo osserva con compassione mista a disprezzo. “Senti Hemmings”  allora sa chi è. Un sorrisino inconsapevole gli increspa le labbra a quella scoperta, ma tenta di camuffarlo con un colpo di tosse “sono perfettamente a conoscenza della fama che ti precede e anche che collezioni le ragazze come fossili. Dunque evapora.”
Luke inarca un sopracciglio, leggermente sorpreso dalle sue parole. “Un paragone simile non l’avevo mai sentito prima, ma non è questo il punto. Ti sembra tanto strano che io voglia conoscerti meglio?”
“Sì, è illogico” ribatte prontamente.
“Illogico?”
“Illogico. Per colpa tua ho perso ben due minuti e quarantatré secondi” gli fa presente, e Luke si accorge che Adelaide non ha mai abbassato lo sguardo per controllare l’ora durante tutta la durata del loro dialogo, e che dunque il tempo deve averlo scandito a mente. Da quando è diventato così noioso da permettere ad una ragazza di contare gli attimi trascorsi in sua compagnia? “Avrei potuto fare un salto in chiesa, e ora dovrò rimandare al tardo pomeriggio. Ho una tabella fitta di impegni Hemmings, non sono tutti dei perdigiorno come te. C’è gente a cui sta seriamente a cuore fare del bene verso il prossimo.”
Luke l’analizza con ammirazione crescente, schioccando la lingua contro al palato. E’ strana, anomala, e gli piace. La sua conoscenza sarà piuttosto interessante, già pregusta quanto si divertirà ad approfondire i loro incontri. “Accidenti, non potrai salvare l’umanità dalla dannazione eterna. Mi sento quasi in colpa.”
Adelaide gli sorride, e per un istante i suoi occhi chiari sembrano brillare sinceramente divertiti. “Sei meglio di quanto mi aspettassi, non sei solo un ricco figlio di papà che deve mantenere il buon nome della famiglia.”
“Dunque uscirai con me?” domanda di getto, anche se prevede l’imminente rifiuto.
“No, sarebbe…”
“Fammi indovinare: irrazionale? Mi sembra che ti diverta piazzare termini scientifici a caso per il semplice gusto di farlo.”
“Esatto. Ora devo andare, il nostro incontro non è stato costruttivo  ma devo ammettere che mi ha deliziata” alza la mano in segno di saluto e gli volta le spalle, ridendo appena.
Anche Luke sorride mentre fissa la sua figura farsi sempre più piccola, fino a scomparire avvolta dalla nebbia che sta iniziando a calare dal cielo plumbeo. Ha fatto nel complesso una figura di merda, ma poteva andargli molto peggio. Non gli è apparsa disgustata –escludendo l’approccio iniziale-, ok nemmeno compiaciuta a dirla tutta, ma da una super secchiona barra frigida ci si poteva aspettare persino che lo prendesse a calci per l’audacia di averle rivolto la parola.
Ashton lo raggiunge, dandogli una pacca sulla spalla che lo sbilancia appena. “Allora Brad Pitt dei poveri, devo forse dedurre che il fascino ha abbandonato i tuoi perfetti pori?”
“Per nulla. Dammi tempo un mese e quella ragazza scalderà il mio letto” si passa pensieroso le dita sul mento e un’espressione perversa gli deturpa per un istante i lineamenti fanciulleschi “Ashton, dobbiamo ancora trovare una sistemazione per la confraternita dei Lions, vero? Perché credo di aver appena ricevuto un’illuminazione divina. Forse stare a contatto con una fervente cristiana ha i suoi lati positivi.”
 
 


Trascorrono due settimane da quel bizzarro incontro e presto Adelaide scorda persino di aver parlato con Luke Hemmings. Solo quel giorno gli torna in mente  che l’ha sempre disprezzato a prescindere e senza nemmeno avergli mai rivolto la parola. Di solito non è una persona piena di pregiudizi, ma Adelaide ha assistito tutti i pianti delle sue amiche col cuore spezzato dal bel biondino armata di pacchetti di fazzoletti, e non ha potuto fare altro –per spirito di sorellanza- che odiarlo per come le aveva ridotte.
Ora che lo ha conosciuto, con sincerità deve concedere che è piuttosto simpatico. Forse un po’ troppo sopravvalutato riguardo alla bellezza –non è più affascinante del suo migliore amico Calum, per esempio- ma non la infastidirebbe parlarci un’altra volta in futuro se ve ne fosse l’occasione.
Sbuffa piano. E’ da due ore che cerca di studiare per l’esame di fisica quantistica, ma il rumore assillante di camion che vanno e vengono senza sosta le impedisce di concentrarsi al massimo delle sue possibilità. Esasperata abbandona la stanza e scende in cucina, dove trova la sua migliore amica intenta ad addentare con ferocia dei poveri pancakes.
“Cosa ti hanno fatto di male per meritare cotanta rabbia?”
“Hgo fame nho mango ta tue gorni” risponde tra un boccone e l’altro, sputacchiando saliva e pezzetti ovunque.
Adelaide la osserva disgustata, prima di afferrare uno strofinaccio e iniziare a passarlo sul tavolo dove ha sporcato. E’ molto severa per quanto riguarda l’igiene e a suo dire ha tutti i diritti per esserlo visto che condivide la casa con una zoticona. “Non ho capito una sillaba. Mi rincresce, ma devo ancora imparare l'alfabeto cinese.”
“Divettente, dagvero.”
Si lascia cadere sulla sedia, appoggiando una mano sul ripiano e scrutando pensierosa la ragazza.
Elizabeth Marghareth Fassbender Contigo Dallas, meglio conosciuta con il soprannome popolano Beth, è la discendente diretta di una delle più antiche casate nobiliari ancora esistenti. Tra le schiere di antenati conta il primo ufficiale di Napoleone Bonaparte e il segretario personale di Abramo Lincoln. A differenza però dei genitori, con la perenne puzza sotto il naso, Beth è frizzante, sarcastica e un pochino troia -quanto basta-. Ama le ballerine colorate, Lady Gaga e le orge di gruppo, ed è la Gossip Girl ufficiale di Cambridge.
C’è dunque chi si chiede per quale assurdo motivo due ragazze all’apparenza così divergenti convivano insieme. Adelaide e Beth sono state destinate ad una profonda amicizia fin da quando hanno emesso il loro primo ruttino in sincronia, e dopo l’iniziale avversione per la conoscenza forzata sono diventate inseparabili. Il primo allontanamento è avvenuto solo per i corsi da seguire a Cambridge, poiché Adelaide ha scelto le materie prettamente scientifiche mentre Beth ha intrapreso la strada della storia antica. Vivere nei sudici dormitori era sconsigliato, così l’amabile Sir James Van Cordtland – che non badava a spese quando si trattava della sua figlia preferita- ha acquistato un castello vicino alla città per le due neo universitarie.
“Si può sapere cos’è questo frastuono?” Beth, che ha appena finito di mangiare –lo dimostra la bocca ancora impiastricciata e un rivolo di sugo che le cola dal mento- alza lo sguardo dal piatto per concentrarlo fuori dalla finestra.
“Dei barbari hanno acquistato il cottage vicino a noi.”
Adelaide spalanca di scatto gli occhi, dimenticando presto il conato di vomito che le aveva scatenato la vista dell’amica. “Chi mai vorrebbe vivere in quella catapecchia?”
Beth alza le spalle. “Da quel che ho sentito dire si tratta di una confraternita di Cambridge. Perciò ultimamente girano dei bei vichinghi biondi nel quartiere” risponde, sorseggiando la sua spremuta preparata con arance fresche -raccolte ovviamente all’alba- dal giardiniere personale.
“Perché mai una confraternita dovrebbe...” ma si ferma, portando una mano alla bocca “Oh, no.”
All’improvviso ha un terribile presentimento. Si fionda fuori dalla porta senza dare spiegazioni, non curandosi dell’aspetto trasandato composto da una coda sfatta che le pende storta e dalle infradito consumate che calza ai piedi. Corre fino al cancello, superandolo e arrestandosi di colpo quando incontra le iridi di Luke Hemmings, intento a dirigere il trasloco.
“Buongiorno Cordtland, da oggi saremo vicini di casa! Non sei contenta? Potremmo fare il romantico tragitto per l’università insieme.”
“Non so che piano astruso tu abbia in mente, Hemmings. Ma sei un uomo morto” decreta lapidaria, con la voce che sembra risuonare direttamente dall’oltretomba.
“Lo so, cara. Sono morto da quando ho incontrato i tuoi magnetici occhi azzurri” replica, ammiccando spudoratamente. Dopo la frase che farebbe invidia a Shakespeare si appoggia ad un camion con la spalla destra, improvvisando una posa che dovrebbe apparire sexy ma che ad Adelaide suscita solo delle risate a stento trattenute.
Eppure non vuole mostrare di trovarlo divertente, sarebbe un errore. Così gli lancia uno sguardo alla “ti tengo d’occhio” prima di dargli le spalle e rientrare sciabattando nella sua dimora.
Il biondino ha in mente qualcosa, ormai è palese. Resta solo da scoprire perché lei ne faccia parte.
 



 
Angolo Autrice:

buonasera! E’ da tanto che immagino una storia più soft rispetto a 
The Untouchables - Gli intoccabili da scrivere, e questa mi sembra perfetta. Ironica al punto giusto, con dei personaggi strambi e una trama un po’ campata per aria. Ebbene sì, siamo a Cambridge e abbandoniamo il clima caldo dell’Australia. La nostra protagonista, l’adorabile Adelaide –si fa per dire-, è tutta da scoprire. Ho fatto una rima, lol.
E’ un genio della matematica, bellissima ma ben lontana spero dalle Mary Sue. Anche lei ha i suoi difetti e presto emergeranno –alcuni si sono già intuiti-. La trama è semplice, Luke vuole portarsela a letto perché il padre di Adelaide si scopa la madre di Luke. E da qui se ne preannunciano delle belle. Ho tanto in mente per questa storia che sarà più facile da seguire rispetto gli Intoccabili e più leggera. Una satira anche contro certi romanzi pomposi.
Spero vi piaccia, magari fatemi sapere come la trovate e se devo eliminarla perché vi stimola la cacca. Che poi anche la cacca sarebbe un buon inizio, vorrebbe dire che qualcosa ve lo smuove dentro.
Ok vi lascio prima di delirare.
Bacioni!


Face: Yuliya Efp
Ask: Tari
Twitter: https://twitter.com/SonoJamesBonda
Trailer: Friuliya
   
 
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