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Autore: AnEnglishKitten    08/02/2015    2 recensioni
-Cosa?!- Louis non poteva crederci. Lo aveva detto davvero? Era esterrefatto.
Per l’ennesima volta la rabbia montò in lui, accecando la sua lucidità.
-Ah! Quindi hai gradito eh? E com’è che dopo eri tutto dispiaciuto che lei lo avesse fatto? Ti sei divertito a prenderci un po’ tutti per il culo eh? Beh, spero che tu ti sia divertito. Da quando è che va avanti sta storia, quindi?
Dio non ci credo Harry. Bravo, davvero. Le mie più sentite congratulazioni alla nuova felice coppietta.- sbottò furioso.
-Ma ti senti cristo? Ok quello che ho detto prima mi è uscito d’impulso, lo ammetto. Ma anche tu, cazzo! Fosse stato vero, saresti dovuto essere contento per me!-.
-Beh non lo sono!- Louis stava per scoppiare.
-Perché no, cazzo? Perché non vuoi che io sia felice?-
-Io voglio che tu lo sia con la persona giusta, con una che ti ami per quello che sei dentro, non solo per il tuo meraviglioso aspetto!-
Se non si fermavano immediatamente ci sarebbero state conclusioni catastrofiche, era sicuro.
Ma Louis non riusciva più a fermarsi, e a quanto pare nemmeno Harry.
-Tipo?- ribatté, quasi sfidandolo.
-Me!-
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Louis aspetta! Dove vai? Che ti è preso?-
Zayn gli urlava dietro, cercando di fermarlo.
Ma Louis non voleva fermarsi, non dopo ciò che aveva appena visto.
Louis voleva solo andare a nascondersi sotto le calde coperte del suo letto e non uscirne mai più.
Ma evidentemente, Zayn non aveva le stesse intenzioni, poiché, stanco di inseguirlo, aumentò il passo, cercando di fermarlo strattonandogli con forza il braccio.
–Cosa vuoi? Cristo, Zayn lasciami in pace!- Louis si liberò dalla stretta e ricominciò la sua fuga verso la camera.
–No che non ti lascio in pace! Spiegami perché sei scappato in quel modo e perché sei così incazzato e, per l’amor di dio , rallenta un attimo!- gli urlò dietro. Louis lo ignorò, continuando a camminare velocemente. Zayn però non si diede per vinto, stava per aprire la bocca di nuovo quando finalmente raggiunsero la loro stanza.
Louis entrò come una furia e si buttò immediatamente sul proprio letto, coprendosi la testa con il cuscino, chiaro segno che non voleva parlare con nessuno.
-Lou non ti ho mai visto così...furioso. Mi spieghi cosa è successo?-
Il castano continuava a stare zitto, rifiutandosi di dare una qualsiasi spiegazione all’amico. Non riusciva a dire nulla, la rabbia che poco prima gli era scoppiata nel petto, ora gli chiudeva la gola.
Ma, se non buttava fuori tutto, subito sarebbe scoppiato, questo era sicuro.
Così, preso un profondo respiro, si tolse il cuscino da davanti il viso e puntò lo sguardo sulla faccia preoccupata di Zayn, che lo fissava dal fondo del letto, dove si era seduto.
-Ok, va bene- sospirò –Parliamo-.
L’espressione di Zayn si distese un pochino, ma resto comunque ansiosa. Louis cominciò a raccontare:
- I ragazzi ed io avevamo raggiunto Simon in un camerino per alcuni chiarimenti sulla canzone che stiamo preparando per la nuova puntata, quando Cher Loyd è apparsa sulla porta, chiedendo di poter parlare un attimo da sola con Harry. Era strana, aveva una luce insolita negli occhi e pareva pronta a fare un lungo discorso. Lui l’ha seguita sorridendo.-
“come suo solito d’altronde, a chi non sfodera il suo bellissimo sorriso quello?” pensò Louis. Ma dettagli.
-Sono usciti in corridoio e noi allora abbiamo deciso di fermarci un attimo. Pensavamo che la ragazza non avesse bisogno di tanto tempo per parlare con H, ma evidentemente sottovalutavamo il suo discorso. Sono passati quasi dieci minuti e nessuno tornava dentro. Così ho deciso di andare a chiamarlo, sai, per dirgli di sbrigarsi.-
Qui fece una pausa, chiuse gli occhi e inspirò profondamente, l’espressione di chi sta riportando alla mente qualcosa di molto doloroso gli dipinse il viso.
-Non lo avessi mai fatto. Mi sarei risparmiato la vista di quella…stronza…che cercava di infilare la lingua nella gola di Harry.-
-Aspetta, aspetta, aspetta! Cosa? Cher ha tentato di baciare Harry?-
-Non ha tentato, lo ha baciato-
-Oh. Wow.
Quindi sei scappato via per questo?-
-Beh sai com’è, non avevo voglia di assistere allo sbocciare di un nuovo amore!- La voce di Louis aumentò sempre di più, infuriata.
-Ora che lo sai mi vuoi spiegare perché mia hai seguito? Da dove diavolo sei sbucato?-
-Ero all’inizio del corridoio quando ti ho visto correre via incazzato, mi sono preoccupato e ti ho seguito- spiegò tranquillo quello.
Louis rispose con un grugnito, tornandosi a nascondere sotto il cuscino.
Stava aspettando il commento di Zayn.
Era sicuro che avrebbe frainteso tutta la situazione. Ci avrebbe giurato.
-Si beh, non pensavo ti piacesse, è figa ti do ragione, ma non credevo ti fossi innamorato di lei. Potevi dirmelo amico, avrei potuto aiutarti.-
Ecco appunto, aveva frainteso.
Spostò il cuscino e lo guardò male:- Io innamorato della Loyd? Mi prendi in giro?-
 -Se fosse una semplice cotta non avresti reagito così Lou, sei davvero preso.-
Louis lo guardò fisso negli occhi cercando di fargli capire la situazione senza parlare.
–Insomma se non sei geloso di lei allora cosa s…no aspetta, no. Ommiodio.-
La consapevolezza di aver capito perfettamente la situazione gli attraversò il viso.
-Non è lei…tu sei geloso, sei innamorato di...Harry-
Il silenzio calò nella stanza.
Lo aveva beccato. In pieno.
Louis se ne era reso conto da poco e la cosa lo aveva talmente stravolto e spaventato che non era riuscito a parlarne con nessuno.
Che il rapporto che aveva con il riccio fosse qualcosa di molto grande lo sapeva fin dall’inizio, ma ci aveva messo un po’ per rendersi conto, ed accettare soprattutto, il fatto che ciò che provava per Harry era qualcosa di molto più profondo. Aveva cercato di autoconvincersi che si era semplicemente affezionato al ragazzo, però, quando lo vedeva, aveva sempre voglia di stringerlo, di baciarlo, assaggiando il sapore di quelle labbra, che sembravano così soffici e poi…si diciamo che si era reso conto che questi pensieri non erano proprio di una persona che si stava solo “affezionando”.
Ci era voluto un po’ di tempo, notti insonni e lunghe e profonde discussioni con se stesso, ma alla fine lo aveva accettato: si era innamorato perso di tutto ciò che riguardava quel ragazzo, piano piano, senza nemmeno accorgersene.
Prima aveva cominciato ad amare le sue piccole cose, come camminava, mangiava o parlava. Poi sempre più intensamente, ogni giorno di più.
Si era innamorato di quei morbidi ricci castani, in cui infilava le dite ogni volta che poteva. Si era innamorato di quel sorriso bianchissimo e accecante, così perfetto, così coinvolgente, capace di trasformare la peggiore delle tue giornate nella migliore della tua vita. Si era innamorato di quelle adorabili fossette. Si era innamorato di quel paio di occhi verdi, capaci di farti dimenticare anche il tuo nome solo fissandoli. Si era innamorato della sua risata, delle sue pessime battute, delle sue grandi mani, delle sue gambe magre, di quell’accenno di pancia che aveva, dei suoi morbidi fianchi, delle sue labbra, perfino delle sue orecchie.
Si era innamorato di Harry Styles, basta. E non poteva farci nulla.
Come non poteva non fare a meno di non poter reggere alla vista di Harry che baciava un’altra. Lo faceva arrabbiare e star male.
Zayn aveva spalancato la bocca, un’espressione incredula stampata sul volto.
Louis cominciò a tremare: era la prima volta che lo diceva a qualcuno.
-Beh questo cambia le cose. Decisamente.-
-Già-
Silenzio di nuovo. Louis guardò fisso Zayn: - Ora sei tu che non dici nulla.-
-Ehm...è che non so…cosa…si cioè…sto ancora…metabolizzando la cosa-
-Oh beh non sai quanto ci ho messo io per accettarlo-
Altro silenzio
-Zayn però dimmi qualcosa! Dimmi che ti faccio schifo! Dimmi che mi sono innamorato della persona sbagliata! Che dovrei andarmen…-
-Andartene? Cosa? E perché dovresti farmi schifo? Ma sei scemo?-
-No, sono realista. So come gira il mondo, so che i gay fanno schifo a tutti.-
-Beh a me no. Non potresti mai farmi schifo Lou.-
Si alzò dal letto, espirando profondamente e si avvicinò a Louis, che si alzò a sua volta, ora troppo nervoso per starsene fermo. Cominciò a camminare in modo agitato in giro per la camera.
-Louis…ehi calmati…Lou…fermati un attimo…Louis! Guardami!- Il ragazzo in questione si bloccò improvvisamente.
-Zayn, non so che fare! Come mi devo comportare? Devo dirglielo? No ma che cazzo dico, non posso! Mi riderebbe in faccia! No peggio, comincerebbe a odiarmi! No dio, non potrei sopportarlo. Che cosa faccio?- Stava urlando, con le mani a torturarsi i lisci capelli castani, era caduto totalmente nel panico.
-Ok Tomlinson, calmati e stammi a sentire un momento, ok?- Zayn prese l’altro per le spalle, obbligandolo a guardarlo negli occhi.
-Prima cosa: non pensare che quello che provi per H sia sbagliato o cose del genere, se ne sei davvero innamorato, è giusto. Secondo: io ti consiglierei di parlarci ma mi rendo conto che non sei ancora pronto, quindi, per il momento, ti dico di comportarti come fai sempre, non cambiare i tuoi atteggiamenti verso di lui, rimani te stesso, sii il grande amico di cui lui ha bisogno. Non allontanarti, lui non ce la farebbe, lo sai. Harry crolla senza Louis.-
-Tu…tu dici? E se lui scopre quello che provo?-
-Stai tranquillo, Harry non potrebbe mai odiarti, ti vuole troppo bene.-
Louis aveva abbassato lo sguardo, mille emozioni lo stavano attraversando.
-Ehi…va tutto bene amico.- Zayn gli sorrideva, confortante.
Lo abbracciò di slancio: -Grazie Zay.- lo strinse, chiudendo gli occhi e inspirando forte. Aveva bisogno di questo, avrebbe dovuto parlarne prima con qualcuno. Ora stava meglio, aveva un po’ meno paura.
-E ti pare Tommo.- sciolse l’abbraccio e regalò al più giovane un piccolo sorriso.
-Bene ora che abbiamo chiarito questo…dobbiamo parlare della questione Cher, non ti pare?-
Il sorriso scomparve velocemente dal viso di Louis, sostituito da una smorfia rabbiosa: -Non c’è nulla da dire, non ne voglio parlare di nuovo, mi viene da vomitare.-
-Ma dobbiamo farlo! Posso immaginare come tu ti senta al riguardo, ma dobbiamo affrontare la situazione. Non pensi che sia meglio farlo qui, ora, con me, piuttosto che fra qualche minuto davanti a Harry e gli altri? Lo sai che fra poco saranno qui amico. Harold ti ha visto scappare via incazzato e sicuramente vuole cercare di capirne il motivo. Sinceramente mi stupisco che non sia già arrivato.-
Zayn aveva ragione, Louis doveva ammetterlo, ma la prospettiva di rivedere nuovamente il bacio tra Harry e Cher gli faceva girare lo stomaco.
Dio se era preso da quel ragazzo però. Harry gli era entrato fin dentro le ossa in così poco tempo. Gli sembrava assurdo che potesse essersi innamorato così intensamente. Harry Styles lo faceva star bene.
 Ma non ora. No, decisamente no, adesso stava male. Terribilmente male. Continuava a rivedere lei che lo baciava e una morsa sempre più dolorosa si chiudeva sul suo cuore ogni volta che quelle labbra che lui tanto bramava venivano toccate dal paio sbagliato.
-Che dirai a Harry quando ti chiederà perché te ne sei andato via in quel modo?-
-Eh? Cosa?- Louis si riscosse dai suoi pensieri.
-Dovrai dirgli qualcosa no? Vederti così…mi sono spaventato io, figuriamoci lui che stravede per te.- disse Zayn stiracchiandosi la schiena.
-Si beh…non lo so, gli dirò che…avevo bisogno urgente del bagno e sono dovuto scappare per trovare un cesso il prima possibile.-
-Louis. Ti prego. Puoi fare di meglio. Questa non se la berrebbe neanche un cuscino.-
-Allora inventane tu una se sei tanto esperto.- rispose quello, reprimendo una piccola risata.
“Almeno ride” pensò Zayn, sorridendo a sua volta. “Fino a cinque minuti fa sembrava stesse per mettersi a piangere.”
-Beh digli che…-
-Zayn! Louis! Allora siete qui! Vi abbiamo trovati finalmente! Harry! Niall! Sono qui in camera!-
La testa di Liam spuntò dalla porta. Aveva un’aria evidentemente sollevata.
Cazzo!” pensò Zayn
-Cazzo!- disse Louis, spalancando gli occhi.
Panico. Era completamente nel panico. Che cosa diceva a tutti ora? Cosa raccontava? Sarebbe riuscito a guardare Harry senza tradire le sue reali emozioni?
Oh, era completamente fottutto.
Harry, seguito da un affannato Niall, apparve sulla soglia. Louis spalancò gli occhi ancora di più.
“A quanto pare Tommo non è l’unico ad aver passato un brutto momento” pensò immediatamente Zayn, appena vide Harry.
Il ragazzo era stravolto: i ricci, solitamente perfetti nella loro morbidezza e bellezza, erano tutti arruffati. Aveva il viso completamente rosso, come se avesse appena compiuto una lunga corsa. Gli occhi tradivano grande risentimento, rabbia, ma anche tanta preoccupazione.
-Louis!- esclamò immediatamente, una parte dell’angosciante turbamento di poco prima ora sparito.
-Stai bene? Cosa ti è successo? Perché sei andato via così? Non ti trovavo più, mi hai fatto prendere un colpo!- il ragazzo attraversò di corsa la stanza, precipitandosi dall’altro, passando accanto a Zayn, senza nemmeno guardarlo.
-Ehi tranquillo Haz, tutto ok davvero, non serve agitarsi così-  tentò di rassicurarlo Louis, ma le sue parole non sortirono alcun effetto. Figurarsi. Prima che Harry lasciasse perdere qualcosa che lo preoccupava ce ne metteva, eccome.
-No, no, no, ora mi spieghi. Sei scappato via così, senza dir nulla. Ti ho visto. Eri più che furioso. Se gli sguardi potessero uccidere la Loyd sarebbe morta e sepolta a quest’ora. Ti prego dimmi cosa c’è…non voglio vederti mai più così-
Louis sorrise. Come si faceva a non amare quel ragazzo? Come?
-Centra forse quello che ha fatto lei?-
Il sorriso gli si raggelò sul viso. E ora?
-Beh, ecco io…-
-Oh, ti prego dimmi che non è per quello! Non voglio incazzarmi di nuovo, non con te per l’amor di dio!- cominciò a scaldarsi Harry. Le guance tornarono a colorarsi di rosso acceso, di nuovo la rabbia fu padrona dei suoi occhi verdi.
-Perché Haz? Con chi ti sei arrabbiato?- ora Louis era curioso.
Forse si era arrabbiato con lei? Forse l’aveva respinta?
Voleva proprio sentire la storia da quelle sue fantastiche labbra, ora così rosse e invitanti…”deve averle mordicchiate per il nervosismo” osservò. Avrebbe proprio voluto assaggiarle ora, passare la lingua sui contorni e poi…ok si stava decisamente distraendo.
Che poi se riusciva a far parlare Harry poteva sperare di distogliere la sua attenzione dal “perché sei scappato così”. Infondo non aveva ancora idea di cosa inventarsi…
-Mi ha baciato, quella. Prima mi ha portato fuori, ha cominciato a dire di quante cose avevamo in comune, che siamo davvero fatti l’uno per l’altra e bla, bla, bla…solite cazzate insomma. Quando ho capito dove voleva andare a parare, ho cercato di dirle che beh, io non la vedevo in quel modo e si insomma, i classici discorsi che si fanno per scaricare una appiccicosa…a quel punto lei è tipo impazzita e mi si è attaccata addosso come una ventosa: gambe, braccia e labbra, pacchetto completo.-
-Oh- riuscì a commentare amaramente Louis.
Dio se odiava quella ragazza ora. E dire che fino a quella mattina le stava anche simpatica.
-Dopo sei uscito tu e lei si è staccata. Quando ti ho visto andare via con una faccia così sconvolta, con Zayn che ti veniva dietro urlandoti di fermarti…mi sono preoccupato anch’io e ho fatto per seguirti, ma lei mi ha bloccato, dicendo che: “Quello che stiamo facendo noi, Harreh, è più importante delle crisi del tuo stupido amichetto”. A quel punto mi sono incazzato e le ho detto di lasciarmi in pace.-
-Incazzato Harold?!- Niall commentò esterrefatto, ghignando, dalla porta in legno scuro a cui si era appoggiato mollemente.
-Tu sei uscito fuori di testa, non ti sei “incazzato”!-  rise, girandosi poi verso Louis.
-Ha cominciato a urlare come un pazzo. Del tipo: “Tu non mi devi mai più rivolgere la parola!” “Non osare parlare di Louis!” “Non provare mai più ad avvicinarti a me o a lui!”. Terminando poi il tutto con sentito e sonoro “Vaffanculo!” Mio dio, è stato epico. È dovuto intervenire Simon per calmarlo. Ha mandato via Cher, ha preso Harry per le spalle e ce lo ha consegnato, dicendo: “Portatelo da Louis, lui di sicuro riesce a calmarlo.” Era abbastanza incazzato, siamo praticamente scappati via.- spiegò Niall tutto d’un fiato.
Louis non sapeva cosa lo stesse rendendo più felice. Era indeciso: il fatto che Harry avesse respinto Cher, oppure il modo in cui aveva reagito in sua difesa? Sapeva solo che ora non era più così tanto arrabbiato. Forse però, ora che guardava quel bellissimo ragazzo che gli stava difronte abbassare la testa e cominciare mangiucchiarsi le unghie, la cosa che lo rendeva più felice erano quelle due macchie rosse che erano spuntate sulle guance tonde di Harry. Perché esse non erano del rosso arrabbiato di prima, erano rosso imbarazzo: era a disagio ripensando a come aveva reagito dopo la provocazione di lei.
E questo gli faceva molto, molto piacere.
Un barlume di speranza gli si accese nel cuore, facendolo sorridere dolce, felice e, soprattutto, innamorato.
L’idea che Harry condividesse i suoi sentimenti, lo mandava in estasi. Era un sogno.
-Ragazzi lasciamo che Haz si calmi un pochino prima di tornare da Simon. Andiamo un attimo fuori, che dite? Lou rimani tu con lui, vero? Avrà bisogno di parlare.- Zayn propose, con un sorrisone.
Oh, Louis lo avrebbe ucciso, sicuro.
Niall, Liam e Zayn uscirono velocemente, lasciandoli soli.
Harry si lasciò cadere in silenzio sul letto di Louis. L’altro invece rimase immobile in mezzo alla stanza, non sapendo bene come comportarsi.
-Non volevo che mi baciasse.- sussurrò Harry, stringendo convulsamente le morbide coperte di cotone sotto di lui.
Louis gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.
In quel momento il più piccolo aveva bisogno del consiglio di un amico e lui certo non si sarebbe tirato indietro. Ci sarebbe sempre stato per lui, questo era sicuro.
-Dai Haz lascia stare, dimenticati di ciò che è successo, ignora semplicemente la situazione-.
“Forse lo stai dicendo più a te stesso Louis, vero?” gli disse la sua coscienza.
-Ma come faccio scusa? Questa magari ci prova ancora! Non voglio assolutamente che accada. Non mi piace lei. Mi confonde e basta.-
-Ti confonde? Che intendi dire con questo?- domandò spaesato Louis.
-Eh? Oh no, no, nulla! Lascia perdere!- saltò subito su Harry, tornando ad arrossire imbarazzato.
Ora quello confuso era il liscio. L’altro abbassò la testa, evitando il suo sguardo.
-C’è qualcosa che vuoi dirmi Hazza?- gli chiese serio.
“Buffo che sia tu a dirlo, visto quello che gli nascondi Louis” si disse.
-Ehm…no…- rispose incerto, continuando a mantenere lo sguardo basso.
-Va bene. Comunque lo sai che io ci sono sempre per te.- Non era una domanda.
-Se hai bisogno di parlare di qualcosa, anche nel cuore della notte, non esitare a venire da me, piccolo.-
Voleva che lui lo sapesse, che si rendesse conto di quanto gli voleva bene.
Il ragazzo più piccolo lo guardò, spalancando gli occhi.
-Io…grazie Lou…lo apprezzo- Arrossì di nuovo, ma questa volta accennò ad un piccolo, dolce e timido sorriso.
-Ti voglio bene Haz- gli uscì di getto. Un secondo più tardi però, Louis cominciò ad andare nel panico, temendo di aver rovinato tutto.
Ma si clamò subito, quando, con quel suo bellissimo sorriso tutto fossette, Harry gli rispose: -Anche i te ne voglio Lou, non sai quanto.-
Louis non aveva mai sorriso così tanto in vita sua.
 
 
 
Harry sorrideva come un idiota. Se ne stava li, seduto sul letto, spalle al muro, gambe incrociate, testa appoggiata mollemente sulla liscia parete bianca dietro di se, a fissare un punto indefinito del soffitto.
Era felice. Dannatamente felice.
Per una cazzata poi, ma chissenefrega, quella era una cazzata che gli stava facendo battere il cuore in una maniera incredibile, riscaldandolo. Neanche avesse avuto un forno acceso nel petto.
Louis gli aveva appena detto: “Io sposerei te Harry”.
Come faceva a non essere felice?
Gli aveva detto che lo avrebbe voluto sposare.
Louis.
William.
Tomlinson.
Gli aveva detto così.
E lui era convinto di poter morire anche ora, perché tanto era incredibilmente, incondizionatamente, assurdamente felice.
Perché Louis non lo aveva detto solo a lui. No. Lo aveva detto in un fottuto video diario, una registrazione che avrebbe visto il mondo intero.
Dio, più ci pensava e meno ci credeva. Era assurdo.
Si innamorava di quel ragazzo ogni giorno di più. Passava giorno e notte a pensarlo; Louis Tomlinson era sempre nella sua testa, nei suoi sogni. Con quei occhi color del ghiaccio, la risata contagiosa, la battuta facile, le piccole rughette accanto agli occhi, la zazzera di capelli drittissimi, le espadrillas grigie e la magliette colorate.
Sempre.
Da quando era entrato in quel bagno e lo aveva visto per la prima volta, il volto di quel ragazzo magnifico non lo aveva mai più abbandonato.
Sospirò, perso nei suoi pensieri, il sorrisino ebete ancora stampato sul volto, ora un po’ arrossato.
Non si era neanche accorto che quattro persone lo stavano osservando, ognuna con un’espressione diversa, ormai da un po’.
Niall lo guardava confuso da sopra il pacchetto giallo di patatine al formaggio che stava sgranocchiando con gusto.
Liam lo guardava preoccupato, non capendo la situazione.
Zayn lo fissava ridendo sotto i baffi, con la classica faccia da “io la so lunga”.
Louis, invece, era indeciso su come si sentiva al momento: era felice, perché Harry in quello stato era tremendamente tenero. Era confuso, anche lui come Liam, perché non riusciva a comprendere il motivo dello strano comportamento del ragazzo. Si sentiva anche molto geloso e sospettoso, perché, sorridendo e sospirando così, il riccio dava solo l’idea di una stupida ragazzina alle prese con la prima cotta, in completa balia degli ormoni.
E questo non andava bene per lui. Assolutamente no.
-Harry… lei chi è?-
Era stato Zayn a parlare, ammiccando in direzione dell’interessato, che, sentendosi chiamare in causa, si era girato verso di lui velocemente, realizzando solo in quel momento degli sguardi che lo stavano puntavano da tutta la stanza.
-Eh…? Di che parli?- chiese spaesato e confuso.
-Beh, si vede che stai pensando a qualcuno di cui sei completamente cotto. Non provare a negare, si vede che è così. Chi è che ti fa battere il cuore Haz?- chiese in tono canzonatorio, sogghignando. Harry balzò in piedi, rosso fino alla radice dei capelli.
-N-nessuno! Ma che dici Zayn? Non dire cavolate!- balbettò, cominciando a torturarsi le mani in modo nervoso.
-Come no, e noi dovremmo crederci.- sfottè il moro.
-Haz andiamo, siamo i tuoi migliori amici, dicci chi è lei, suuuuu.  Non puoi tenercelo nascosto. Ti pregoooo- si lagnò Niall , dall’altra parte della stanza. Louis fulminò con lo sguardo prima uno e poi l’altro.
-Se non vuole parlare lasciatelo in pace, no? Che ve ne frega a chi pensa lui?- rispose secco, scocciato.
Non aveva voglia di sentire Harry che raccontava e decantava il suo amore per qualcuno che non fosse lui. Gli avrebbe fatto malissimo.
Quattro paia di occhi si spostarono verso di lui, incredule e stupite per la sua reazione.
-Ok Louis, stai calmo però, oh.- 
-Mph- si limitò a dire, spostando lo sguardo da un’altra parte.
-Volevamo solo sapere di chi Harry fosse così innamorato da ridursi a sospirare come una ragazzina.- spiegò calmo Zayn.
-Io…non…sospiro come una ragazzina…io…non stavo pensando a nessuno- arrossì ancora.
-Oh, e per favore anche tu Harold, non pensare che noi siamo stupidi, si vede benissimo quando menti. Evita almeno di prenderci in giro.- Louis cominciava a scaldarsi, la rabbia scatenata dalla gelosia che prendeva il sopravvento.
-Louis…ma io, veramente…- cominciò Harry.
Ci era rimasto malissimo, si vedeva lontano un miglio.
Un senso di colpa enorme cominciò a salire sul per la gola di Louis.
-Oh, tranquillo Haz, Louis non è arrabbiato con te. È solo geloso.- disse Zayn. Con un sorrisino stronzo si girò verso il ragazzo: -Vero, Lou?-
-Io…io, ma cosa dici…non sono…cosa…- cominciò a balbettare sommessamente quello, preso dal panico. Arrossì violentemente, sentendosi colto in fallo.
-Scusa? Perché dovrebbe essere geloso di Harry?- chiese Liam, grattandosi confuso la testa.
Niall intanto stava rischiando di soffocarsi con le patatine che aveva in bocca, cercando di trattenere una grossa risata.
-Ovvio che lo è. È innamorat…- Louis si buttò completamente addosso a Zayn, coprendogli la bocca con le mani, impedendogli di continuare. Ma era impazzito? Che cazzo stava cercando di dire? Lo guardò con il peggiore degli sguardi, di quelli capaci di farti tremare le ginocchia, implorando pietà per il terribile errore commesso.
-Ok cosa diamine sta succedendo? Qualcuno mi vuole spiegare?- Liam era ancora più confuso di prima.
Harry aveva spalancato gli occhi, stordito.
Che avesse sentito? Che avesse intuito?
Louis stava andando nel panico.
Zayn si liberò dalle mani del liscio, che ancora gli tenevano chiusa la bocca.
Si spostò il più lontano possibile, come se avesse paura che il ragazzo potesse attaccarlo.
-Va bene, va bene, me ne vado se non mi vuoi Tomlinson. Niall, Liam, venite con me, andiamo a farci un giro.- Zayn prese gli altri due ragazzi e li trascinò fuori a forza. Niall riuscì solo a dire: -Questo fa molto due settimane fa. Ho un déjà vu.-
Scomparirono prima che qualcun altro potesse protestare ancora.
Nella stanza calò un silenzio pesante. Harry fissava Louis, aspettando spiegazioni.
-Ehm…non fare caso alle cose che dice Zayn, Harold. Stava solo scherzando.-
Doveva trovare un modo per tirarsi fuori da quella dannata situazione. Il ragazzo aveva sentito, ne era sicuro. Probabilmente anche Niall e Liam avevano afferrato, Zayn aveva urlato. Dio e ora che faceva?  Lo affrontava? Divagava? Faceva finta di niente? Scappava?
Per quanto l’ultima opzione gli sembrasse la più allettante, sapeva di non poterlo fare. Non poteva comportarsi da codardo. Non con lui.
-Beh, sarà anche così, ma questo non giustifica certo il tuo comportamento di prima. Hai risposto male a tutti quanti.-
Louis incatenò gli occhi verde prato nei suoi. Riusciva a leggerci apprensione e anche delusione: Harry ci era rimasto davvero male, ma, allo stesso tempo, era molto preoccupato per lui.
-Io…ho i miei motivi, ok? Non sono arrabbiato con te, ti chiedo scusa se ti ho risposto in maniera cattiva, non era davvero mia intenzione.-
-Ultimamente sei così strano- sbuffò Harry. –Non mi parli più, praticamente. Due settimane fa mi hai detto di poter contare su di te in ogni momento, pensavo fosse scontato che la cosa valesse anche per me nei tuoi confronti. Invece, da più di un mese, non è più così, non mi dici più nulla. Cosa ti succede Lou?-
Louis rimase a bocca spalancata: si sentiva spalle al muro. Non poteva evitare di parlare con Harry ora, non dopo quel discorso. Il ragazzo non lo avrebbe mai lasciato andare senza una valida spiegazione.
Harry si era accorto di tutto.
Tentennò, spostando a disagio il peso del suo corpo da un piede all’altro. Non sapendo come comportarsi, cercò di buttarla sul riedere: -Io strano? Ha parlato quello che passa le ore a sospirare guardando il vuoto!-
Voleva essere una battuta, ma la gelosia si era riaccesa in lui a metà, facendo uscire il tutto più come una terribile accusa, il suo tono era diventato quasi aggressivo.
-Beh, almeno io non ti tratto come una merda!-
Harry stava cominciando ad alterarsi.
-Io non…!-
-Si, invece Louis! Mi rispondi male, non mi guardi negli occhi, mi eviti, cerchi sempre di fare qualsiasi cosa pur di non rimanere solo in una stanza con me! E non provare a negarlo, perché non saresti affatto credibile. Anch’io capisco se menti, sappilo.-
Louis non sapeva come rispondere, temeva di tradirsi. Perché la voglia di dirgli tutto, ora come ora, era davvero tanta.
Vedendo che l’altro se ne stava zitto, Harry sospirò, stanco di quella situazione.
-Senti, Non riesco a capire perché tu abbia cominciato a comportarti così. Quello che so, è che hai iniziato qualche settimana fa, ma io ho cercato di far finta di niente, convincendomi che fossero solo delle mie stupide paranoie. Da quando Cher mi ha baciato però…sei diventato ancora peggio e boh, scusami, ma io non ce la faccio più a essere trattato così proprio da te! Non so cosa io abbia fatto nei tuoi confronti per meritarmi questo comportamento, ma credimi che mi fa male. Non riesco più a capirti: prima ti atteggi così, poi mi dici che mi vuoi bene, per poi ritornare come prima, ma nei video diari mi dici che vorresti sposarmi! Mi prendi per il culo per caso?-
Harry era esasperato, stava praticamente urlando.
Cominciò a torturarsi i ricci castani con le mani: si era lasciato completamente andare con il suo discorso, buttando fuori tutto quello che aveva nascosto dentro se stesso in quell’ultimo periodo.
Louis si sentiva una merda.
Voleva urlargli tutto: quanto fosse geloso, quanto avrebbe voluto baciarlo proprio ora, quanto lo sognava ogni notte, quanto fosse innamorato di lui.
Ma se ne stette zitto. Chinò il capo, con fare colpevole.
-Se hai deciso di odiarmi, dimmi almeno perché.- sussurrò Harry.
Il silenzio dell’altro era stato solo una conferma ai suoi ultimi sospetti.
Louis non voleva avere più a che fare con lui, si era stancato della loro amicizia.
Aveva sperato di nuovo dopo quello che gli aveva detto poche ora prima: quelle dolci parole che sembravano nascondere una tacita e profonda promessa gli avevano infuso speranza e tranquillità. Ma evidentemente era stata tutta quanta una sua futile illusione.
Gli veniva quasi da piangere: lui era innamorato di Louis, ma sapeva che sarebbe stato impossibile essere ricambiato, non si era mai illuso, quindi si era arreso a farsi bastare quella bellissima amicizia che avevano costruito in quegli ultimi mesi, perché l’importante era averlo vicino, non importa in che ruolo, ma aveva bisogno di lui. E ora che anche questa possibilità se ne stava andando…non riusciva ad impedire agli occhi di riempirsi di fastidiose lacrime.
-No Haz non dire così, ti prego! Non ti odio, non pensarlo neanche per un momento! Come potrei?-
Harry non emetteva un suono, gli occhi verdi ancora lucidi.
-Harold, no ti prego…io ho solo…sto passando un momento…come posso spiegare? Strano? Confuso? Difficile? Beh, diciamo solo che per me ultimamente è stato un periodo complicato e…non è vero che ho deciso di odiarti, anzi.
Insomma, anche se non ti faccio dichiarazioni e ti bacio in mezzo a un corridoio, non vuol dire che io non ti voglia bene!-
Ok, forse l’ultima cosa non centrava molto. Gli era uscita così, non aveva minimamente pensato prima di parlare, ignorando come sempre il collegamento bocca-cervello.
Harry alzò la testa di scatto :-Almeno lei me lo ha dimostrato in qualche modo!-
Il ragazzo non aveva finito di parlare che già si era pentito di ciò che aveva detto. Dio, ma cosa portava a dire la rabbia?
-Cosa?!- Louis non poteva crederci. Lo aveva detto davvero? Era esterrefatto.
Per l’ennesima volta la rabbia montò in lui, accecando la sua lucidità.
-Ah! Quindi hai gradito eh? E com’è che dopo eri tutto dispiaciuto che lei lo avesse fatto? Ti sei divertito a prenderci un po’ tutti per il culo eh? Beh, spero che tu ti sia divertito. Da quando è che va avanti sta storia, quindi?
Dio non ci credo Harry. Bravo, davvero.  Le mie più sentite congratulazioni alla nuova felice coppietta.- sbottò furioso.
-Ma ti senti cristo? Ok quello che ho detto prima mi è uscito d’impulso, lo ammetto. Ma anche tu, cazzo! Fosse stato vero, saresti dovuto essere contento per me!-.
-Beh non lo sono!- Louis stava per scoppiare.
-Perché no, cazzo? Perché non vuoi che io sia felice?-
-Io voglio che tu lo sia con la persona giusta, con una che ti ami per quello che sei dentro, non solo per il tuo meraviglioso aspetto!-
Se non si fermavano immediatamente ci sarebbero state conclusioni catastrofiche, era sicuro.
Ma Louis non riusciva più a fermarsi, e a quanto pare nemmeno Harry.
-Tipo?- ribatté, quasi sfidandolo.
-Me!-
Ecco appunto.
Louis respirava profondamente, con la bocca socchiusa, mentre piano piano si rendeva conto di ciò che aveva appena ammesso.
Bene, era fatta. Aveva rovinato la più bella amicizia che avesse mai vissuto.
Harry, dal canto suo, credeva di essere prossimo all’infarto. Riusciva a malapena a respirare correttamente. Spalancò gli occhi verdi, boccheggiando. Si immobilizzò sul posto, il cuore che gli batteva impazzito nel petto.
“Louis, ormai non ha più senso nasconderlo. Diglielo e basta, sarà meglio per tutti.” Si disse il ragazzo, cercando di darsi forza per quello che, ormai, si sentiva in dovere di confessare.
-Si Harry, sono innamorato di te. Non odiarmi, non posso impedirlo.- confessò Louis, spezzando il pesante silenzio che si era creato.
Chinò il capo, con fare sconfitto, rassegnato.
A quelle parole il più giovane si riscosse dai pensieri vorticosi che gli avevano annebbiato il cervello in seguito alla risposta rivelatrice dell’altro. Sussultò, quasi fosse stato schiaffeggiato da qualcuno.
Guardò il ragazzo davanti a se, che, con le spalle basse, si stropicciava la maglietta azzurra con la stampa rossa di Superman, attorcigliando le dita magre tra di loro.
“Sembra un bimbo” pensò. Era terribilmente tenero. Harry cominciò a sorridere con dolcezza. Forse tutto questo era solo l’ennesimo, bellissimo sogno. Eppure questa volta era così reale…voleva goderselo finché poteva.
Si avvicino cauto al ragazzo, allungò un braccio a sfiorarli la spalla.
-Non potrei mai odiarti Lou, sai, abbiamo la stessa malattia- disse semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
Louis alzò la testa di scatto, spalancando gli occhi, incredulo.
Il cuore prese a battergli impazzito nel petto: un tenue calore confortante cominciò a scaldarlo. Riusciva solo a pensare: ”Ommiodio è gay anche lui e gli piaccio. Gli piaccio? Gli piaccio! Gli piaccio, gli piaccio, gli piaccio, gli piaccio!”.
Era estasiato, lo guardava come se fosse la cosa più splendida e magnifica dell’universo intero.
Ad Harry brillavano gli occhi per la gioia.
Louis non ce la faceva più, voleva baciarlo da quando lo aveva visto per la prima volta riflesso nello specchio di quel bagno: ora ne aveva la possibilità, ne aveva il permesso, niente e nessuno avrebbe potuto impedirglielo, arrivati a quel punto.
Ed Harry sembrava essere assolutamente d’accordo, perché, senza interrompere il contatto visivo, con voce impaziente, emozionata, quasi implorante, disse: -Ti prego Lou, baciami.-
Louis non se lo fece ripetere.
Annullò quella poca distanza che era rimasta tra loro, unendo le sue labbra sottili con quelle soffici e carnose che tanto aveva bramato, e non capì più nulla. Era troppo.
Infilò le dita nei ricci perfetti dell’altro, massaggiandogli con morbide carezze la testa, con l’altra mano gli accarezzava piano la guancia morbida.
Harry afferrò saldamente i fianchi stretti di Louis, per sostenersi. Aveva paura di cadere a terra, le gambe gli tremavano. Tante, troppe emozioni ad attraversarlo.
Louis spostò lentamente la mano dal viso alla nuca del ragazzo, facendo una lieve pressione, lo avvicinò ancor di più a sé.
Si separarono qualche secondo per riprendere fiato , sorrisero uno sulla bocca dell’altro, tenendo sempre gli occhi chiusi, le fronti a toccarsi, i nasi che si sfioravano. Le braccia del più piccolo si allacciarono dolcemente al collo dell’altro, in una sorte di ulteriore abbraccio.
Si baciarono di nuovo, con ancora più dolcezza di prima.
Louis non pensava più, o meglio, la sua mente non concepiva più nulla di sensato e concreto eccetto le labbra di Harry, al gusto di Harry, alle braccia di Harry che lo stringevano a sé, al morbido busto di Harry schiacciato contro il suo, all’amore che quel meraviglioso ragazzo gli stava trasmettendo, ad Harry, Harry ed ancora Harry.
Più premeva le sue labbra su quelle dell’altro, più si rendeva conto che di lui non sarebbe mai riuscito ad averne abbastanza, a farne a meno.
Aveva sempre pensato che “avere bisogno di una persona più dell’ossigeno” fosse solo una stupida frase da film, di quelle sdolcinate, insulse, che sembrano vere solo li, in pellicole romantiche che raccontano il solito amore impossibile e tormentato. Lo aveva sempre ritenuto un noioso cliché, privo di un vero e sensato significato. Come si più desiderare una persona più dell’elemento che ti permette di vivere? Insomma, è contro natura.
Ma ora che stava provando… tutto questo, capiva che, fino a quel momento, si era sbagliato di grosso.
Si rendeva conto che, quello di cui aveva realmente bisogno, non era l’aria che incameravano nei poloni tra un bacio e l’altro, ma era Harry. Tutto ciò che riguardava Harry.
E in quel momento capì anche che quanto profondamente fosse innamorato di lui e promise solennemente a se stesso che non lo avrebbe mai lasciato andare, avesse dovuto combattere contro il mondo intero.
Si separarono piano piano, con un dolce schiocco di labbra, aprendo lentamente gli occhi. Il blu si perse nel verde. Il verde si fece avvolgere dal blu.
Un enorme sorriso spuntò sul viso di entrambi.
Così felici, così innamorati.
-Mi sa di essere davvero molto malato, Loueh.- sussurrò Harry.
-Me l’hai passata piccolo. Ma, sinceramente, non penso proprio che farò mai qualcosa per guarire.-



Angolo autrice:
Ok, l'ho fatto. Ho finalmente pubblicato questa...cosa. È la prima fanfiction che scrivo e beh, non mi convince per niente. 
Ma non sono io che giudico qui, quindi aspetto di ricevere tutte le vostre critiche :) Chissà magari mi arriverà anche qualche coomentino positivo...la speranza è l'ultima a morire, giusto? :)
Ci tenevo a dire che tutto il fatto riguardante Cher Loyd è, naturlamente, una malsana idea partorita dalla mia mente malata. Non è mai sucesso niente del genere tra quei due ad x-factor, mi sembra ovvio. (almeno, non che io sappia ahaha) 
È una fanfiction principalemte incentrata sui pensieri di Louis verso Harry, come avete notato direi, perchè beh, mi sembrava un punto interessante da cui vedere le cose ed ho voluto provare a sperimentarlo. Poi magari risulta noioso, non so ditemi voi.
Volevo ringraziare le due persone che mi hanno aiutato ad arrivare a pubblicare la mia prima storia (prendetevela con loro in caso...ahaha)
Primo: grazie alla mia carissima compagna di banco, che ha passato le lezioni a leggere e rileggere infinite volte la bozza, dandomi preziosi consigli e correggendo imabarrazzanti errori grammaticali senza mai lamentarsi. Grazie miky, ti volgio bene <3
Secondo: Grazie alla mitica Elisabetta, devo dirtelo, sei tu la principale causa per cui mi sono spinta a scrivere. :'') Le tue storie, che mi piacciono così tanto (visto? Lo dico dappertutto), mi hanno dato un' ispirazione immensa. Mi hai sostenuta tantissimo, sopportando le mie infinite paranoie ed insicurezze, infondendomi tutto il coraggio e l'autostima necessari per poter pubblicare la prima storia su EFP. Grazie mille davvero Eli <3 xx
Detto questo mi dileguo, tanti baci a tutti <3 xxxxxx

_onlylarrystylinson_

p.s. se volete mi potete trovare su tumblr, sono "onlylarrystylinon", passate pure a dare un'occhiata alla mia pagina ;)xx
  
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