Ciao a tutte.
Eccomi di nuovo con una nuova storia. So che avevo promesso che
avrei prima finito MY BREAKING DAWN ma purtroppo sono un po’ di giorni che
questa nuova storia mi gira in testa e ogni volta che mi metto per scrivere l’altra
mi viene da scrivere questa..così ho ceduto.
E poi , dettaglio non trascurabile , alla fine non ho retto più
e ho letto BREAKING DAWN ,quello vero!!!!
E contrariamente ad ogni previsione l’ho trovato
fantastico!!!!!!
Persino la nascita di Renesmee mi è sembrata azzeccatissima
anche se all’inizio mi aveva lasciato titubante questa figlia…
Comunque..proprio per evitare di essere troppo influenzata da
quello vero per un po’ mi dedicherò a questa nuova ff..che ovviamente tratta
dei fantastici Cullen..e non solo.
Vi faccio un breve prologo. Tutto riprende dalla fine di
Breaking Dawn. Quindi dalla piccola Nessie, che ora non è più tanto
piccola,anzi..vi dico subito che la protagonista di questa storia non sarà
lei..ma non posso dirvi di più!!!
Ci saranno ovviamente tutti i Cullen e Jacob..e poi due
personaggi tutti nuovi, che spero amerete quanto gli altri.
Naturalmente è una storia d’amore e di vampiri..ma con qualcosa
in più.
Spero davvero che vi piaccia come vi è piaciuta l’altra. Mi
raccomando COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE.
Un bacio grande Sole.
MA CHE
IDIOZIA!!!!
Il tonfo del
libro scagliato contro il muro rimbombò nella stanza praticamente vuota.
-Ops..-bisbigliai
sentendo che dalla stanza accanto era arrivato un commento poco carino.
Promemoria:ricorda
che vivi in un dormitorio.
Ma ero così
nervosa!!!
Un altro
libro inutile e idiota , che mi aveva solo fatto perdere tempo.
Mi alzai dal
letto e svogliatamente mi trascinai per la stanza fino alla pila di libri che
avevano avuto la stessa sorte dell’ultimo.
Con il piede
li spinsi verso il muro. Cominciavano a diventare tanti dovevo decidermi a farne qualcosa.
Il sommesso
bussare alla porta mi distolse da quello che comunque non avevo voglia di fare.
-E’ aperto!!
–gridai per superare il volume dello stereo.
La testa
bruna di Ben fece capolino. Subito dopo sorrise.
-Ti
disturbo?
Mi morsi la
lingua e poi gli feci cenno di entrare mentre mi sporgevo per abbassare il
volume.
Ottima scusa
perché ebbi il tempo di riprendermi dal fastidio e mi stampai sul viso il mio
sorriso più cordiale.
Non che Ben
non fosse un bravo ragazzo..ma aveva sempre quel modo di fare..irritante.
Così
compito, timoroso..mi veniva ogni volta voglia di picchiarlo!!!
CALMA!!!!!
Normalmente
riuscivo a parlare con lui senza cedere a istinti omicida..ma oggi non era
proprio cosa..
-Scusa Mia
ma volevo restituirti il CD che mi hai prestato.
Allungai la
mano per prenderlo. Nel farlo gli sfiorai le dita e lui sobbalzò e divenne
tutto rosso.
Dovetti
contare fino a dieci per impedirmi di cacciarlo via in malo modo.
Era da che ero
arrivata al college, tre mesi prima, che questa scenetta continuava a
ripetersi.
Era come se
portasse al collo un’enorme insegna luminosa che diceva SONO COMPLETAMENTE
COTTO DI MIA GUERIN. Enorme e lampeggiante.
-E’ davvero
molto ..interessante questo album.
INTERESSANTE!!!!!
Stavolta
però purtroppo non mi limitai a pensarlo ma glielo gridai praticamente in
faccia.
Lui arretrò sgranando
gli occhi e io strinsi forte i pugni per non colpirlo.
-I Metallica
non sono interessanti Ben! –rincarai la dose. Visto che ormai il danno era
fatto tanto valeva approfittarne.
-Scusa. -mormorò
lui appanicato. Sicuramente stava facendo un rapido conto di quanti punti
avesse perso con me in quel momento.
Glielo
leggevo in faccia. Per Ben era tutto così. Era un ragioniere. Sempre.
-Non puoi
semplicemente dire se ti sono piaciuti o no? Devi sempre essere
così..-irritante!!-..ossequioso!!!
-Non sono un
grande esperto di musica..scusami.
-Se dici un’altra
volta scusa…lascia stare.-finii bruscamente.
-Scu..cioè..io..
Oddio ci
mancava solo che cominciasse a balbettare.
-No scusa
tu. –optai per una più opportuna inversione di rotta, volevo evitare che mi
girasse intorno per tutto il giorno per rimediare alla sua “mancanza”.
-Sono
nervosa. Ho letto un libro orribile e mi ha messo di malumore.
S’illuminò. –OH
ti capisco.-disse improvvisamente infervorato. –Capita anche a me. Quando ho
letto ..
-Beh sì. Ok.
Allora puoi capirmi.-lo bloccai subito. Le sue filippiche ormai le conoscevo e
sapevo che era meglio non dargli modo di iniziare.
-Sì..ecco..volevo
solo dire..
-Senti Ben
io ho un po’ fretta.
Sperai che
cogliesse al volo invece rimase lì a guardarmi adorante.
-Vai al
lavoro? Ti accompagno!!-squittì eccitato.
Al momento
non avevo la macchina e lui sì. Praticamente il mio incidente era stato il
realizzarsi del suo sogno perché mi accompagnava ovunque. Sempre.
All’inizio
ne ero stata contenta ma ora cominciavo a chiedermi quanto fosse preferibile la
sua compagnia a una bella camminata..anche sotto l’acqua.
Solo che
pioveva davvero tanto.
Il mio umore
peggiorò di un paio di tacche.
-E va bene. Però
non puoi fermarti. Joe si è arrabbiato.
-Ma io sto
seduto e non do fastidio a nessuno.
A ME SI’.
-Quello è un
bar non una sala d'aspetto. Se non consumi non puoi restare.
-Ma non ho
ancora 21 anni. Non posso bere!! –vedevo il panico crescente nei suoi occhi.
-Infatti non
voglio che tu beva voglio che tu non resti.
-Ma come ..m-a
allora..chi ti porterà a casa?
Per sua
fortuna avevo le mani occupate altrimenti stavolta non sarei riuscita a
trattenermi.
Mi voltai
furiosa e lui si addossò al muro.
-Proprio
come ci andrò..a piedi. –mi voltai a mi incamminai lungo il corridoio cercando
di mettere abbastanza distanza tra il suo viso e le mie mani.
-Mia ma ..Mia…-nemmeno
mi voltai per rispondergli.
L’aria
fresca della sera mi fece subito bene.
Ci voleva
decisamente per calmarmi.
E sicuramente
una bella camminata era quello che ci voleva per farmi ritrovare un umore
abbastanza decente per farmi stare in pubblico senza problemi.
Mi avviai a
passo di marcia cercando di pensare a cose che mi piacevano per calmarmi i
nervi. Di solito funzionava, ma non in una giornata così evidentemente.
Inoltre il
fatto che tutti continuassero a lanciarmi occhiatine,pensando che non me ne
accorgessi, non aiutava.
STUPIDI
IDIOTI!!!!!
Ferma ad un
semaforo vidi la mia immagine riflessa nei vetri di una macchina e mi uscii una
sorta di ringhio feroce.
Due ragazze
ferme dietro di me si spaventarono e decisero che non avevano realmente bisogno
di attraversare la strada.
Questa cosa
mi fece sghignazzare. Forse la giornata era recuperabile dopotutto.
Feci una
smorfia alla mia immagine riflessa e raggiunsi l’altro lato della strada e le
mie nuove vittime.
Incredibile
ma vero cominciavo a sentirmi meglio.
Non che
fossi pazza..non del tutto almeno anche se gli eventi dell’ultimo anno avevano
seriamente rischiato di minare la mia salute mentale.
Avevo da
sempre trovato irritante il modo in cui la gente reagiva al mio aspetto.
Non che ci
fosse qualcosa di male nell’essere ammirata..ma quando il tuo viso ..il tuo
corpo diventano tutto ciò che gli altri vedono lo diventa eccome!!!
E questo era
esattamente quello che era successo a me.
Ero stata
una neonata, una bambina e una ragazzina graziosa..ma crescendo era cambiato
tutto.
Mi ero
trasformata da carina a…wow senza nemmeno rendermene conto.
Un
cambiamento così repentino da far girare la testa.. e non solo a me.
Non c’era
più un solo individuo di sesso maschile che non mi guardasse con interesse..dai
10 ai 100 anni!!!
A scuola ero
diventata un mito. All’improvviso tutte le ragazza volevano essere mie amiche e
tutti i ragazzi essere..beh dentro di me, immagino.
E quello era
stato l’inizio di tutti i miei problemi..di tutto il casino che era successo
nella mia vita..di tutto il casino che era diventato la mia vita..
E che aveva
portato alla trasformazione dalla dolce Mia di un tempo alla persona che ora
spaventava la gente semplicemente camminando per strada.
E non certo
per il mio aspetto..perchè a quello purtroppo non c’era rimedio.
I capelli
erano sempre troppo biondi, gli occhi troppo verdi ,le labbra troppo carnose..
-Ehi tesoro
non ti sembra brutto tenerti quella grazia tutta per te?-..le tette troppo
grandi appunto.
Mi fermai di
botto e con lentezza mi girai verso il ragazzo che aveva parlato.
E così
eccolo qui!! Il fortunato vincitore..quello che mi avrebbe permesso di lavorare
tutta la sera senza il rischio di far fuggire i clienti.
Sorrisi e mi
avvicinai a lui.
I suoi amici
ammiccavano e ridevano alle sue spalle.
Vidi subito
che invece lui non era più così loquace ora.
Come al
solito era un altro idiota tutto chiacchiere.
-Dicevi a
me?-gli chiesi con la voce più dolce che avessi.
Mi guardò a
bocca aperta. Un ragazzo bruttino a cui una come me non doveva mai aver rivolto
la parola.
La consapevolezza
degli amici gli ridiede la parola. –Certo ..-gli uscì con voce da gallinaccio. Riprovò.
–Certo che sì tesoro. –meglio dovetti ammettere.
-Quindi ti
piace quello che vedi?
Indicai con
le mani il mio corpo che i suoi occhi percorsero facendolo deglutire più volte.
-Io..sì
cavolo!!!
-E sentiamo
cosa vorresti farci con questa..come l’hai chiamata? Grazia?
A fatica riportò i suoi occhi nei miei..solo
che ora non sorridevo più.
Si mosse
impacciato sui suoi piedi ,proprio come aveva fatto Ben poco prima.
Ghignai in
risposta. –Allora? Non avevi fretta prima?Mi sembrava che avessi già fatto dei
progetti no?
I suoi amici
ridevano di gusto a quella scena. –Che c’è volete farvi avanti voi forse?
Davanti alla
mia espressione vagamente folle smisero all’istante di ridere.
-Oh..ma
guarda adesso non avete più tanta voglia di parlare eh?
Il
coraggioso latin lover si rifugiò immediatamente nel gruppo e poi piano piano
mugugnando si mossero per andarsene.
-Ma come già
andate via?
-Andiamo va,
che quella è completamente fuori..
-Stupida
puttana…
-Non si può
nemmeno scherzare..
-Ma poverini..vi
ho fatto paura? -dissi mentre battevano
la ritirata.
-Guerin! Chi
hai fatto piangere stasera?
E TI PAREVA!!!
-Bravo mi
hai rovinato un bel momento.-dissi girandomi.
Conoscevo
bene quella voce purtroppo.
-Non possono
davvero permetterti di andare in giro da sola..sei pericolosa!!!
-Sparisci
Zack , ho fretta. –dissi passando oltre, ma lui
mi prese per un braccio trattenendomi.
Gli guardai
la mano e poi la faccia. –Ma davvero non hai ancora imparato la lezione?
Tolse subito
la mano e per un attimo il suo sorriso vacillò ma fu un attimo troppo breve.
-Ehi ehi
calma..-disse a mettendo le mani in alto.
Feci per
andarmene e lui m i fermò di nuovo..senza toccarmi però. Si limitò a mettermisi
davanti.
-Ti avverto
che stasera non è la serata adatta per provocarmi. –gli dissi angelica.
-Provocarti?Io?
–mi restituì lo sguardo più innocente del mondo.
E
probabilmente ogni altra ragazza sarebbe caduta ai suoi piedi..peccato che
invece era con me che stava parlando.
Indubbiamente
aveva fama di bel ragazzo nel campus.
Solita
storia. Alto, moro, occhi profondi, atleta, studente modello e ,dulcis in
fundo, figlio di un papà ricchissimo. In
due parole :da sposare!!!
Almeno per
le sopracitate ragazze.
Per me la
cosa era un po’ diversa. In due parole? Un cazzone.
-Veramente
io volevo solo sapere se avevi bisogno di aiuto o di un passaggio. –di nuovo
sentii la rabbia farmi prudere le mani. –Sbaglio o tu non ce l’hai al momento
una macchina?
CERTO CHE NO!!!
E lui lo sapeva bene.
Era colpa
sua se ero a piedi!!!
Cioè..in
realtà ero stata io ad andargli addosso..ma solo perché lui era..LUI!!
La settimana
prima lui e i suoi degni amici avevano iniziato a tormentarmi con le solite
richieste di appuntamenti e cose del genere.
Avevano poi
pensato bene di bloccare la mia auto con la loro e così mi ero ritrovata costretta
a usare un po’ di violenza per uscire dal parcheggio..e mi ero..come dire..lasciata
un po’ prendere la mano..anzi il piede..pigiando un po’ sull’acceleratore.
Risultato:io
ero a piedi ,mentre la sua auto era semplicemente stata sostituita da papà con
una ancora più costosa. GRRRRRRR!!!!!!!!!!!
-Il fatto
che non abbia la macchina non vuol dire che non possa sfasciare la tua lo stesso
sai Zack? Porto gli anfibi rinforzati proprio per situazioni come questa.
Stavolta il
suo sorriso ebbe un duro calo.
-Scommetto
che papino non sarebbe così comprensivo stavolta o no?
Mi girai e
me ne andai. Stavolta non mi fermò.
-Ehi
Mia!!-appunto!!le ultime parole famose.
Non mi
voltai. –Volevo solo dirti che non ti ho denunciato. –mi gridò dietro di nuovo
di buon umore.
Mi limitai
ad alzare il medio e a mostrarglielo.
Sentii quello che diceva ai suoi amici – Io ADORO
quella ragazza!!!- e poi scoppiò a ridere.