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Autore: sole51    02/12/2008    3 recensioni
MA CHE IDIOZIA!!!! Il tonfo del libro scagliato contro il muro rimbombò nella stanza praticamente vuota. -Ops..-bisbigliai sentendo che dalla stanza accanto era arrivato un commento poco carino. Promemoria:ricorda che vivi in un dormitorio. Ma ero così nervosa!!! Un altro libro inutile e idiota , che mi aveva solo fatto perdere tempo. Mi alzai dal letto e svogliatamente mi trascinai per la stanza fino alla pila di libri che avevano avuto la stessa sorte dell’ultimo. Con il piede li spinsi verso il muro. Cominciavano a diventare tanti dovevo decidermi a farne qualcosa.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte.

Eccomi di nuovo con una nuova storia. So che avevo promesso che avrei prima finito MY BREAKING DAWN ma purtroppo sono un po’ di giorni che questa nuova storia mi gira in testa e ogni volta che mi metto per scrivere l’altra mi viene da scrivere questa..così ho ceduto.

E poi , dettaglio non trascurabile , alla fine non ho retto più e ho letto BREAKING DAWN ,quello vero!!!!

E contrariamente ad ogni previsione l’ho trovato fantastico!!!!!!

Persino la nascita di Renesmee mi è sembrata azzeccatissima anche se all’inizio mi aveva lasciato titubante questa figlia…

Comunque..proprio per evitare di essere troppo influenzata da quello vero per un po’ mi dedicherò a questa nuova ff..che ovviamente tratta dei fantastici Cullen..e non solo.

Vi faccio un breve prologo. Tutto riprende dalla fine di Breaking Dawn. Quindi dalla piccola Nessie, che ora non è più tanto piccola,anzi..vi dico subito che la protagonista di questa storia non sarà lei..ma non posso dirvi di più!!!

Ci saranno ovviamente tutti i Cullen e Jacob..e poi due personaggi tutti nuovi, che spero amerete quanto gli altri.

Naturalmente è una storia d’amore e di vampiri..ma con qualcosa in più.

Spero davvero che vi piaccia come vi è piaciuta l’altra. Mi raccomando COMMENTATE COMMENTATE  COMMENTATE. Un bacio grande Sole.

MA CHE IDIOZIA!!!!

Il tonfo del libro scagliato contro il muro rimbombò nella stanza praticamente vuota.

-Ops..-bisbigliai sentendo che dalla stanza accanto era arrivato un commento poco carino.

Promemoria:ricorda che vivi in un dormitorio.

Ma ero così nervosa!!!

Un altro libro inutile e idiota , che mi aveva solo fatto perdere tempo.

Mi alzai dal letto e svogliatamente mi trascinai per la stanza fino alla pila di libri che avevano avuto la stessa sorte dell’ultimo.

Con il piede li spinsi verso il muro. Cominciavano a diventare tanti  dovevo decidermi a farne qualcosa.

Il sommesso bussare alla porta mi distolse da quello che comunque non avevo voglia di fare.

-E’ aperto!! –gridai per superare il volume dello stereo.

La testa bruna di Ben fece capolino. Subito dopo sorrise.

-Ti disturbo?

Mi morsi la lingua e poi gli feci cenno di entrare mentre mi sporgevo per abbassare il volume.

Ottima scusa perché ebbi il tempo di riprendermi dal fastidio e mi stampai sul viso il mio sorriso più cordiale.

Non che Ben non fosse un bravo ragazzo..ma aveva sempre quel modo di fare..irritante.

Così compito, timoroso..mi veniva ogni volta voglia di picchiarlo!!!

CALMA!!!!!

Normalmente riuscivo a parlare con lui senza cedere a istinti omicida..ma oggi non era proprio cosa..

-Scusa Mia ma volevo restituirti il CD che mi hai prestato.

Allungai la mano per prenderlo. Nel farlo gli sfiorai le dita e lui sobbalzò e divenne tutto rosso.

Dovetti contare fino a dieci per impedirmi di cacciarlo via in malo modo.

Era da che ero arrivata al college, tre mesi prima, che questa scenetta continuava a ripetersi.

Era come se portasse al collo un’enorme insegna luminosa che diceva SONO COMPLETAMENTE COTTO DI MIA GUERIN. Enorme e lampeggiante.

-E’ davvero molto ..interessante questo album.

INTERESSANTE!!!!!

Stavolta però purtroppo non mi limitai a pensarlo ma glielo gridai praticamente in faccia.

Lui arretrò sgranando gli occhi e io strinsi forte i pugni per non colpirlo.

-I Metallica non sono interessanti Ben! –rincarai la dose. Visto che ormai il danno era fatto tanto valeva approfittarne.

-Scusa. -mormorò lui appanicato. Sicuramente stava facendo un rapido conto di quanti punti avesse perso con me in quel momento.

Glielo leggevo in faccia. Per Ben era tutto così. Era un ragioniere. Sempre.

-Non puoi semplicemente dire se ti sono piaciuti o no? Devi sempre essere così..-irritante!!-..ossequioso!!!

-Non sono un grande esperto di musica..scusami.

-Se dici un’altra volta scusa…lascia stare.-finii bruscamente.

-Scu..cioè..io..

Oddio ci mancava solo che cominciasse a balbettare.

-No scusa tu. –optai per una più opportuna inversione di rotta, volevo evitare che mi girasse intorno per tutto il giorno per rimediare alla sua “mancanza”.

-Sono nervosa. Ho letto un libro orribile e mi ha messo di malumore.

S’illuminò. –OH ti capisco.-disse improvvisamente infervorato. –Capita anche a me. Quando ho letto ..

-Beh sì. Ok. Allora puoi capirmi.-lo bloccai subito. Le sue filippiche ormai le conoscevo e sapevo che era meglio non dargli modo di iniziare.

-Sì..ecco..volevo solo dire..

-Senti Ben io ho un po’ fretta.

Sperai che cogliesse al volo invece rimase lì a guardarmi adorante.

-Vai al lavoro? Ti accompagno!!-squittì eccitato.

Al momento non avevo la macchina e lui sì. Praticamente il mio incidente era stato il realizzarsi del suo sogno perché mi accompagnava ovunque. Sempre.

All’inizio ne ero stata contenta ma ora cominciavo a chiedermi quanto fosse preferibile la sua compagnia a una bella camminata..anche sotto l’acqua.

Solo che pioveva davvero tanto.

Il mio umore peggiorò di un paio di tacche.

-E va bene. Però non puoi fermarti. Joe si è arrabbiato.

-Ma io sto seduto e non do fastidio a nessuno.

A ME SI’.

-Quello è un bar non una sala d'aspetto. Se non consumi non puoi restare.

-Ma non ho ancora 21 anni. Non posso bere!! –vedevo il panico crescente nei suoi occhi.

-Infatti non voglio che tu beva voglio che tu non resti.

-Ma come ..m-a allora..chi ti porterà a casa?

Per sua fortuna avevo le mani occupate altrimenti stavolta non sarei riuscita a trattenermi.

Mi voltai furiosa e lui si addossò al muro.

-Proprio come ci andrò..a piedi. –mi voltai a mi incamminai lungo il corridoio cercando di mettere abbastanza distanza tra il suo viso e le mie mani.

-Mia ma ..Mia…-nemmeno mi voltai per rispondergli.

L’aria fresca della sera mi fece subito bene.

Ci voleva decisamente per calmarmi.

E sicuramente una bella camminata era quello che ci voleva per farmi ritrovare un umore abbastanza decente per farmi stare in pubblico senza problemi.

Mi avviai a passo di marcia cercando di pensare a cose che mi piacevano per calmarmi i nervi. Di solito funzionava, ma non in una giornata così evidentemente.

Inoltre il fatto che tutti continuassero a lanciarmi occhiatine,pensando che non me ne accorgessi, non aiutava.

STUPIDI IDIOTI!!!!!

Ferma ad un semaforo vidi la mia immagine riflessa nei vetri di una macchina e mi uscii una sorta di ringhio feroce.

Due ragazze ferme dietro di me si spaventarono e decisero che non avevano realmente bisogno di attraversare la strada.

Questa cosa mi fece sghignazzare. Forse la giornata era recuperabile dopotutto.

Feci una smorfia alla mia immagine riflessa e raggiunsi l’altro lato della strada e le mie nuove vittime.

Incredibile ma vero cominciavo a sentirmi meglio.

Non che fossi pazza..non del tutto almeno anche se gli eventi dell’ultimo anno avevano seriamente rischiato di minare la mia salute mentale.

Avevo da sempre trovato irritante il modo in cui la gente reagiva al mio aspetto.

Non che ci fosse qualcosa di male nell’essere ammirata..ma quando il tuo viso ..il tuo corpo diventano tutto ciò che gli altri vedono lo diventa eccome!!!

E questo era esattamente quello che era successo a me.

Ero stata una neonata, una bambina e una ragazzina graziosa..ma crescendo era cambiato tutto.

Mi ero trasformata da carina a…wow senza nemmeno rendermene conto.

Un cambiamento così repentino da far girare la testa.. e non solo a me.

Non c’era più un solo individuo di sesso maschile che non mi guardasse con interesse..dai 10 ai 100 anni!!!

A scuola ero diventata un mito. All’improvviso tutte le ragazza volevano essere mie amiche e tutti i ragazzi essere..beh dentro di me, immagino.

E quello era stato l’inizio di tutti i miei problemi..di tutto il casino che era successo nella mia vita..di tutto il casino che era diventato la mia vita..

E che aveva portato alla trasformazione dalla dolce Mia di un tempo alla persona che ora spaventava la gente semplicemente camminando per strada.

E non certo per il mio aspetto..perchè a quello purtroppo non c’era rimedio.

I capelli erano sempre troppo biondi, gli occhi troppo verdi ,le labbra troppo carnose..

-Ehi tesoro non ti sembra brutto tenerti quella grazia tutta per te?-..le tette troppo grandi appunto.

Mi fermai di botto e con lentezza mi girai verso il ragazzo che aveva parlato.

E così eccolo qui!! Il fortunato vincitore..quello che mi avrebbe permesso di lavorare tutta la sera senza il rischio di far fuggire i clienti.

Sorrisi e mi avvicinai a lui.

I suoi amici ammiccavano e ridevano alle sue spalle.

Vidi subito che invece lui non era più così loquace ora.

Come al solito era un altro idiota tutto chiacchiere.

-Dicevi a me?-gli chiesi con la voce più dolce che avessi.

Mi guardò a bocca aperta. Un ragazzo bruttino a cui una come me non doveva mai aver rivolto la parola.

La consapevolezza degli amici gli ridiede la parola. –Certo ..-gli uscì con voce da gallinaccio. Riprovò. –Certo che sì tesoro. –meglio dovetti ammettere.

-Quindi ti piace quello che vedi?

Indicai con le mani il mio corpo che i suoi occhi percorsero facendolo deglutire più volte.

-Io..sì cavolo!!!

-E sentiamo cosa vorresti farci con questa..come l’hai chiamata? Grazia?

 A fatica riportò i suoi occhi nei miei..solo che ora non sorridevo più.

Si mosse impacciato sui suoi piedi ,proprio come aveva fatto Ben poco prima.

Ghignai in risposta. –Allora? Non avevi fretta prima?Mi sembrava che avessi già fatto dei progetti no?

I suoi amici ridevano di gusto a quella scena. –Che c’è volete farvi avanti voi forse?

Davanti alla mia espressione vagamente folle smisero all’istante di ridere.

-Oh..ma guarda adesso non avete più tanta voglia di parlare eh?

Il coraggioso latin lover si rifugiò immediatamente nel gruppo e poi piano piano mugugnando si mossero per andarsene.

-Ma come già andate via?

-Andiamo va, che quella è completamente fuori..

-Stupida puttana…

-Non si può nemmeno scherzare..

-Ma poverini..vi ho  fatto paura? -dissi mentre battevano la ritirata.

-Guerin! Chi hai fatto piangere stasera?

E TI PAREVA!!!

-Bravo mi hai rovinato un bel momento.-dissi girandomi.

Conoscevo bene quella voce purtroppo.

-Non possono davvero permetterti di andare in giro da sola..sei pericolosa!!!

-Sparisci Zack , ho fretta. –dissi passando oltre, ma lui  mi prese per un braccio trattenendomi.

Gli guardai la mano e poi la faccia. –Ma davvero non hai ancora imparato la lezione?

Tolse subito la mano e per un attimo il suo sorriso vacillò ma fu un attimo troppo breve.

-Ehi ehi calma..-disse a mettendo le mani in alto.

Feci per andarmene e lui m i fermò di nuovo..senza toccarmi però. Si limitò a mettermisi davanti.

-Ti avverto che stasera non è la serata adatta per provocarmi. –gli dissi angelica.

-Provocarti?Io? –mi restituì lo sguardo più innocente del mondo.

E probabilmente ogni altra ragazza sarebbe caduta ai suoi piedi..peccato che invece era con me che stava parlando.

Indubbiamente aveva fama di bel ragazzo nel campus.

Solita storia. Alto, moro, occhi profondi, atleta, studente modello e ,dulcis in fundo, figlio di un  papà ricchissimo. In due parole :da sposare!!!

Almeno per le sopracitate ragazze.

Per me la cosa era un po’ diversa. In due parole? Un cazzone.

-Veramente io volevo solo sapere se avevi bisogno di aiuto o di un passaggio. –di nuovo sentii la rabbia farmi prudere le mani. –Sbaglio o tu non ce l’hai al momento una macchina?

CERTO CHE NO!!! E lui lo sapeva bene.

Era colpa sua se ero a piedi!!!

Cioè..in realtà ero stata io ad andargli addosso..ma solo perché lui era..LUI!!

La settimana prima lui e i suoi degni amici avevano iniziato a tormentarmi con le solite richieste di appuntamenti e cose del genere.

Avevano poi pensato bene di bloccare la mia auto con la loro e così mi ero ritrovata costretta a usare un po’ di violenza per uscire dal parcheggio..e mi ero..come dire..lasciata un po’ prendere la mano..anzi il piede..pigiando un po’ sull’acceleratore.

Risultato:io ero a piedi ,mentre la sua auto era semplicemente stata sostituita da papà con una ancora più costosa. GRRRRRRR!!!!!!!!!!!

-Il fatto che non abbia la macchina non vuol dire che non possa sfasciare la tua lo stesso sai Zack? Porto gli anfibi rinforzati proprio per situazioni come questa.

Stavolta il suo sorriso ebbe un duro calo.

-Scommetto che papino non sarebbe così comprensivo stavolta o no?

Mi girai e me ne andai. Stavolta non mi fermò.

-Ehi Mia!!-appunto!!le ultime parole famose.

Non mi voltai. –Volevo solo dirti che non ti ho denunciato. –mi gridò dietro di nuovo di buon umore.

Mi limitai ad alzare il medio e a mostrarglielo.

Sentii  quello che diceva ai suoi amici – Io ADORO quella ragazza!!!- e poi scoppiò a ridere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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