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Autore: _Marty01_    10/02/2015    3 recensioni
E così vicino a quella ringhiera di marmo, pronto a buttarsi giù di sotto e trascinare con se il professor Moriarty. Così in bilico su quel filo sottile e invisibile che separa la vita dalla morte.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Professor Moriarty, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non ti eri mai accorto di quanto lui valesse per te, di quanto fosse forte il vostro legame. Di come un suo sorrise sapesse illuminare la tua giornata anche quando il cielo sopra le vostre teste era più nero della pece. Della felicità che ti scaldava il cuore con un abbraccio ogni volta che eri tu la causa di ogni suo sorriso. O forse non te ne volevi accorgere, non volevi crederci. Eppure, adesso; adesso che i suoi occhi color nocciola si sono agganciati ai tuoi perforandoti l'animo con un semplice sguardo e dicendo così le parole che mai più avrà il tempo di dirti; è come ...
È come se il vaso che contenesse le tue emozioni avesse cominciato a vacillare, come scosso da un terremoto rabbioso, un terremoto di quelli capaci di spaccare a metà la terra sotto i tuoi piedi e farti precipitare nel buio delle crepe più cupe. Un vaso di cui infine non rimarrà altro che cocci affilati e microscopiche schegge taglienti, troppo piccole e taglienti per ripararlo. Troppe per trattenerle e non farle cadere.
È così vicino a quella ringhiera di marmo, pronto a buttarsi giù di sotto e trascinare con se il professor Moriarty. Così in bilico su quel filo sottile e invisibile che separa la vita dalla morte.
Tu non ti muovi, non fiati, non respiri, come se anche quel impercettibile movimento d'aria potesse gli perdere l'equilibrio e cadere, come carte da gioco impilate a castello su un tavolo.
Neanche il professor Moriarty si muove, forse paralizzato dall'incredulità della morte che presto lo avrebbe accolto tra le sue freddi e rigide braccia. Niente di tutto ciò ti sembra vero. Neanche quando Sherlock chiuse gli occhi e trasse quel fatidico respiro, per poi lanciarsi e cadere all'indietro, oltre il cordone di pietra del balcone su cui prima poggiava in piedi, ti sembrò vero.
Eppure lui cadde nel vuoto, trascinando con se quella carogna del professore.
Cadde.
Ma tu continuasti a fissare dove un attimo prima c'erano i suoi occhi color nocciola che ti guardavano con espressione di scuse, lo stesso sguardo che potrebbe avere un uomo dopo aver messo in pericolo la vita dell'unica persona a cui avesse mai voluto bene, l'unica persone che avesse mai considerato un amico, e ne fosse pieno di rimorso, di terrore per la sua vita.
Amico. Per lui era così, no?
Perchè continui a fissare il vuoto John?
Sai che niente riapparire dal nulla, che lui oramai non è e non sarà mai più vivo e che quel vaso in frantumi che risiede nel tuo cuore non verrà mai più aggiustato.
   
 
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