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Autore: skinplease    10/02/2015    2 recensioni
Seguito ideale di una shot della raccolta"one For a kiss"... Cosa succede se Benedict e Martin provano a uscire assieme?
DISCLAIMER: non descrivo carattere, o intenzioni o vita reale dei personaggi, no no no! sono solo i miei fangirleggi...
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Benedict Cumberbatch, Martin Freeman
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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primo-appuntamento-05 E' sempre stato convinto di avere un certo autocontrollo, Martin. Non è mai stato il tipo che si lasciava eccessivamente trasportare dalle emozioni, se perdeva il controllo, soprattutto in amore, era sempre stato perchè sapeva di poterselo permettere; o semplicemente, ai tempi della bella giovinezza, perchè non aveva proprio niente da perdere.
Si sente così anche adesso, senza niente da perdere; se non la ragione mentale, perchè Benedict lo sta baciando in maniera che potrebbe essere definita illegale, con quella lingua calda e curiosa che si insinua nelle pieghe della sua bocca, praticamente obbligandolo a succhiarla forte di rimando, ha ottime probabilità di farlo uscire di testa.
Strano, viste le premesse con cui era uscito di casa, cioè con un terribile senso di colpa addosso, una cappa pesante e umida all'altezza del petto che aveva avvelenato il suo animo. Ma nemmeno la tremenda sensazione che stava commettendo un omicidio l'aveva fermato. E aveva avuto la possibilità di tirarsi indietro, ma quando era salito in macchina dopo che Benedict l'aveva piantato al locale, il solo pensiero era stato correre a cercarlo. Deve pur dire qualcosa, no?
Alla fine, si era semplicemente arreso all'evidenza, cioè che non c'è più niente da fare se non accettare quello che il suo cuore ha combinato a sua insaputa. Innamorarsi, di un uomo, di un collega; di Benedict. Non poteva combinargliela più grossa, il suo cuore del cazzo.
Lo sente battere a ritmo forsennato, sente il sangue correre troppo veloce, mentre passa la mano destra sulla schiena di Benedict, carezzando la maglietta grigia, arrivando alla cintura di pelle che segna l'inizio dei jeans scuri che fasciano l'intimità dell'altro.
Accarezza lentissimo quel bordo di stoffa ruvida e l'altro mugola dritto nella sua gola, affondandoci ancora, e ancora... Stacca la sua bocca da quella dell'altro a malincuore, ma gli serve ossigeno.
"Mi farai morire, Ben!" esala con la voce roca anche se non hanno fatto praticamente niente, e getta la testa indietro fino a trovare il poggiatesta. Respira profondamente e stringe il corpo dell'altro a se, sentendo la sua risata bassa e profonda arrivargli dritta ai recettori del cervello, provocando una scarica bollente alle viscere.
Ha il naso freddo che struscia sul suo collo, Benedict, e anche lui sente il dorso praticamente gelato, perchè la macchina è spenta e con essa il riscaldamento, e dentro l'abitacolo fa un freddo cane, nonostante i loro corpi caldi si stiano strusciando uno sull'altro in quello spazio così ristretto da... da quanto tempo?
"Sono le..." gracchia Martin, cercando di leggere dall'orologio dell'auto, e quando ci riesce è semplicemente allibito "Sono le tre del mattino, Ben!"
"Le tre?" ridacchia ancora Benedict spalancando appena gli occhi, e si lascia andare sul petto di Martin, scivolando lentissimo con il capo fino alla sua spalla, dove si poggia, ancorato al suo petto e alla sua schiena con le lunghe braccia "non mi sono reso conto, sai..."
"Oddio... direi che questo è proprio da appuntamento, no?" Martin prende a ridere, getta la testa indietro e ride, mentre Benedict rotea gli occhi su di lui e cerca una posizione migliore, una dove il freno a mano non gli buchi il fianco destro; impossibile.
"Che hai?" sussurra strusciando il naso sulla sua maglietta di cotone, proprio sulla clavicola lasciata scoperta dalla camicia sbottonata e Martin ride ancora, passando le mani sulla sua schiena e tirandoselo più addosso "Benedict... stiamo pomiciando in macchina da... da quasi quattro ore, santo cielo!"
Ride più forte e l'altro non può che unirsi a lui. Si stringono forte, Martin è al posto di guida e Benedict si è allungato di traverso su di lui, incastrando le lunghe gambe nel sedile del passeggero. Martin lo regge a se, abbassa gli occhi su di lui e fissa le sue labbra gonfie, rosse per i troppi baci, appena dischiuse su quei denti che hanno mordicchiato la sua pelle del collo nelle ultime ore. Dio mio...
"Siamo due deficienti!" sorride, sporgendosi e baciandolo piano, chiudendo le labbra sulle sue. Sono morbide, salate e rispondono al suo tocco.
"perchè?" alita Benedict dentro la sua bocca, leccando piano le sue labbra con la punta della lingua, umida e salata. Si stringono di più, e vibrano inconsulti; le loro erezioni sono evidenti, tese, costrette nei pantaloni di ciascuno da tante ore. Martin getta l'occhio sulla patta del compagno e un'altra scarica gli colpisce il ventre; oddio, si vede benissimo che è così duro...
"perchè..." mormora sulle sue labbra senza togliere gli occhi dallo spettacolo inaudito che è la sua virilità, anche se rinchiusa dentro la gabbia dei jeans "perchè... siamo sotto casa tua..." si interrompe per succhiargli il labbro inferiore "e tu di sopra hai un pavimento, un divano e anche un letto..." Benedict geme, il suo bacino si agita su e giù, la sola frizione dei jeans non basta, ma non può fare altro e il movimento continua, facendo quasi perdere il controllo a Martin che lo osserva rapito "e siamo chiusi dentro una macchina gelida, dove tutti possono vederci... "
"al primo appuntamento non posso farti salire!" sussurra Benedict e si sporge su di lui, assalta la sua bocca e il bacio si fa frenetico e umido. Martin lo serra al suo petto, si china appena ed esplora la sua bocca, la lingua di Benedict si intrufola a leccargli il palato mentre con le mani trova il suo collo, arriccia i corti capelli biondi, si addossano petto contro petto e gustano il sapore che generano assieme, persi e terribilmente eccitati. Un tempo indefinibile dopo si staccano, respirandosi addosso.
"Niente sesso al primo appuntamento?" Martin fissa le iridi azzurre e grigie dell'altro, che sono lucide, liquide e completamente alla sua mercè.
"No, Martin, non..." Benedict però si ferma emettendo un gemito quasi stridulo, perchè una mano di Martin è scesa ad accarezzargli l'erezione evidente "No, basta, fermati..." esala tremolante, gemendo ancora e prendendo inconsciamente a strusciarsi su di lui.
Martin sorride, per niente innocente, lo guarda con un'espressione fintamente stupita, mentre preme più forte, il suo palmo si struscia su tutta la lunghezza coperta dell'altro che lo fissa a bocca aperta, con un freddo sudore che imperla le tempie "Martin, basta..."
"Ti piace se ti tocco?" la voce di Martin è scura, la sua di erezione pulsa violenta sotto il fianco destro di Benedict e la struscia come può, godendosi l'espressione persa ed eccitata nel volto affilato "ti piace..."
"Si, mi piace..." Benedict si sporge, scende a leccargli il collo, succhia sotto la mandibola e ansima più forte "Martin basta, o vengo nei miei pantaloni!" geme a voce appena un po' troppo alta.
"non vuoi venire? Voglio vederti venire, voglio vederti..." Martin sta per perdere il controllo, chiude gli occhi sentendo solo il contatto sul palmo del pene duro di Benedict sotto la stoffa, solo quello...
"Guardami..."
Quella parola suona nell'abitacolo imprevista, e quando riapre gli occhi all'improvviso il volto di Benedict è esattamente davanti al suo e gli toglie semplicemente il fiato. E' un momento, Benedict si solleva e gli monta cavalcioni con una velocità sorprendente, non capisce come viste le dimensioni dell'abitacolo e quelle delle sue lunghissime gambe, ma ci riesce.
Martin boccheggia, annientato, completamente annientato. Sente il suo peso addosso ed è meraviglioso, si premono uno all'altro, si baciano languidi  fissandosi negli occhi. Benedict intreccia le mani dietro al suo collo, si morde il labbro inferiore tumefatto in maniera così sensuale che adesso è Martin che sta per venire nei suoi pantaloni.
"Se devo venire, voglio farlo facendo l'amore con te"
Martin ansima, gli manca l'aria; adesso non è solo eccitazione. Fissa gli occhi di Benedict, alza le mani fino a prendergli il volto, le loro fronti si posano una sull'altra.
"Mi farai morire, Ben, io lo so..." Martin socchiude appena gli occhi per provare a controllarsi e scuote la testa "come ti salta in testa di dire certe cose?" e serra gli occhi, li chiude proprio perchè potrebbe crollare. L'eccitazione sessuale è forte, decisa, ma sente qualcosa di ancora più potente salirgli al petto e poi alla gola, facendolo quasi soffocare. Dio Mio, come è possibile? che cosa succede ai suoi arti, che sembrano gelatina, che cosa succede al suo sangue che corre impazzito, cosa accede alla sua testa che pulsa e si libra nell'aria?
"Voglio fare l'amore con te" invece lui lo ripete, con quel tono così roco, così assurdamente virile da farlo impazzire, lo ripete e lo bacia, lo succhia e si stacca solo per affondare ancora il colpo nel profondo nel suo cuore "voglio fare l'amore con te, Martin, voglio essere tuo, e quando sarà, non dovremo più smettere, hai capito?"
"Benedict..."
"Quando farò l'amore con te, non sarà più solo una volta, non lo sarà... non dovrà essere una volta sola..."
"Non smetteremo" sussurra febbrile Martin con la poca aria che ha nei polmoni, sentendosi sciogliere nonostante il freddo intenso, stringendolo più forte, sempre più forte "Non smetteremo, te lo garantisco..."
"Hai capito cosa..."
"Si, che ho capito" riesce a dire, prima di sfiorargli le labbra, dischiuse appena in un sorriso "ho capito, Benedict e ti garantisco che non smetteremo! Se tu vorrai, non smetteremo!"
Benedict lo guarda a lungo, si fondono uno nell'altro solo con gli occhi e poi... ride, adesso ride davvero, ride e si stringe a lui.
"ok... adesso... dovrei andare..." sussurra Benedict, ma Martin scuote la testa e riprende a baciarlo, a tenerlo a se ancora più stretto "non ancora, dai..."
"Sono quasi le quattro del mattino, sai?" ride Benedict "Che cosa vorresti fare?"
"Buttarti sul sedile posteriore e consumarti le labbra, tanto per iniziare! Come nel più classico dei clichè da ballo del liceo, non trovi?" Martin sorride di fronte l'espressione dell'altro che alza il sopracciglio stupito "e poi... dormire con te?"
"Ci vedranno!"
"Andiamo nel tuo garage, allora!"
Benedict spalanca gli occhi "E' assurdo!"
"Sei tu che non vuoi farmi salire, almeno non moriremo congelati!" ribatte Martin, fintamente corrucciato, ma poi lo bacia ancora, e ancora... "ma non voglio staccarmi da te, per cui...  non possiamo salire, non possiamo andare altrove perchè fa un freddo cane e ormai è tardi, quindi..." Martin sorride e poi si esibisce nella sua miglior espressione indagatoria "non è che hai il coprifuoco?"
"Sei pazzo..." Benedict sorride appena.
Due rapidi baci in successione e poi sussurra con le mani immerse nei suoi capelli "Posso sperare in un secondo appuntamento?"
"Stavolta lo organizzo io!"
Si guardano e scoppiano a ridere, persi, sciocchi e felici.
Che parola strana, visti loro due. Ma semplicemente perfetta.


Ciao! non so cosa ne sia venuto fuori, davvero... spero di non aver fangirleggiato in maniera eccessiva, ma era nel mio PC da un pezzo, e allora... boh! :-)
Se posso permettermi una dedica, sperando che sia gradita, è per Klonoa75. Ci sentiamo quando possiamo, ma è sempre bello avere un'amica di fanfiction, una persona VERA! 
Vi ringrazio di tutto quanto, adoro ridere con voi! grazie, grazie e ancora grazie per tutti gli MP, le recensioni e i commenti positivi che mi avete lasciato! siete sempre le migliori...
un bacio e a presto, nel magico mondo delle fanfiction...

Skinplease


  
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