Salve i'm back! con una piccola OneShot con una tematica un po' delicata ma allo stesso tempo romantica e dolce.  
Ci tengo a precisare che questa oneshot non è opera mia ma dell'autrice (MrStark) che mi ha dato il consenso di tradurla e posterla pubblicare, io la trovo stupenda e la ringrazio per il consenso *gli lancia cuori ovviamente anche a voi lettori*  Buona lettura! Spero che sia più comprensibile possibile.. ho fatto del mio meglio per tradurla al meglio! , i vostri commenti e opinioni sono graditi. Grazie!♥

Autrice MrStark & Link originale della fanfiction http://www.asianfanfics.com/story/view/321619/1  (Thanks!♡)


MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI. 







                               

 

 

                                                                      You are my everything.

                                                                                        final chapter.

 

12 Agosto.
 
 
E' passato un mese, da quando siamo scappati. Stiamo ancora vivendo in questa maleodorante vecchia cantina, ma che va bene durante l'estate, ma in ogni caso presto farà troppo freddo per stare qui e dovremo trovare un altro posto. E' difficile stare qui solo, durante il giorno vago per la città cercando di trovare qualcosa da mangiare. 
Qualche volta Taemin viene con me, non può sopportare di stare lì da solo per tutto il giorno. 
 
 
Ma camminare per le strade è ancora difficile per lui, tiene la mia mano, coprendosi più che può. 
 
 
Ha paura delle persone, terrore di essere ferito di nuovo in quel modo... 
 
 
Ogni volta che usciamo fuori, non restiamo più di un'ora, non può farcela. 
 
 
Ho cercato di portarlo fuori durante la notte, ma il buio lo spaventa troppo. 

 
 Tutto è così difficile con lui.. non so cosa fare.

 
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Ricordo la sua voce, la sua bella voce come un angelo.

 
Aveva l'abitudine di cantare nella doccia, e quando pensava che nessuno potesse sentirlo...

 
In realtà io ero lì a sentirlo.
 
 
Sedevo lì vicino e ascoltavo la sua voce, era bellissima. 
 
 
Non sento la sua voce da qualche tempo, mi manca.. voglio sentirlo cantate di nuovo. 
 
 
Voglio che lui sia felice di nuovo.

 
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Taemin si svegliò nel mezzo della notte, era silenzioso e si rese conto che Jongin non russava come il solito.
 
 
Non era un russare odioso, era carino e morbido, nessuno mai di sesso maschile fece sorridere Taemin.
 
 
Tae silenziosamente si sistemò sul letto, sedendosi, si strofinò gli occhi con il palmo delle sue mani.
 
 
Si guardò intorno e vide Jongin seduto sul pavimento appoggiato di schiena sul letto con un libro in grembo e una penna in mano, e una torcia elettrica che illuminava il libro nel buio della notte.
 
 
Taemin non fu sorpreso, da quando erano scappati, lui scriveva sempre. 
 
 
Il più grande voleva sapere ciò che suo fratello stesse scrivendo. 
 
 
Taemin desiderava che Jongin parlasse con lui, nonostante erano fratelli gemelli, voleva condividere i pensieri con lui.
 
 
Taemin era e poteva fare di più di un libro, voleva aiutarlo.
 
 
Jongin aveva fatto tutto per lui, e adesso voleva ripagare il suo gemello.
 
 
Guardò il fratello per un po' per poi addormentarsi.

 
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"Tae esco, sei sicuro di non voler venire?"
 
 
Urlò Jongin da fuori dalla loro stanza.
 
 
"Yeah sono un po' stanco, possiamo uscire insieme domani" 
 
 
Risposi a mio fratello, sdraiato sul mio letto.
 
 
"Va bene, allora Domani!" 
 
 
Fu l'ultima cosa che disse prima di uscire.
 
 
Sospirai soddisfatto e sorrisi un po', ero felice di avere Jongin come fratello, anche se sono nato sette minuti prima di lui..  lui è sempre stato quello che si è preso e si prende cura di me. 

 
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Mi svegliai e guardai intorno alla stanza.  
 
 
Era buia, spaventosa, ma non poteva essere così tardi, il letto di Jongin era vuoto.
 
 
Ci fu uno scricchiolio della porta e il mio sguardo fisso seguì quel suono. 
 
 
Potei vedere un profilo , un'ombra scura bloccare la luce della stanza.  Mio padre entrò, non disse nulla, ma c'era qualcosa con la sua aura che in qualche modo mi spaventava.
 
 
Si chinò su di me, tutto sembrava muoversi a rallentatore, mentre le sue mani bruciavano la mia pelle. 

 
 Egli era prudente, ma sembrava che stesse tagliando la mia pelle con un coltello.
 
 
Faceva male, bruciava, volevo solo uscire da li. 
 
 
E poi tutto si sbiadì di nero, la faccia di mio padre si sbriciolò, per mia gioia fu l'ultima cosa che vidi.
 
 
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Mi svegliai tardi, Jongin era in piedi di fronte al mio letto, dove mio padre era rimasto solo poche ore prima. 
 
 
I suoi occhi erano grandi, terrorizzati, e pericolosamente furioso.
 
 
Il mio corpo nudo e ferito, era coperto di sangue e varie macchie sul mio letto.
 
 
Lui mi spostò con cura e delicatezza sul suo letto, dove rimase accanto a me, tenendomi stretto mentre sussurrava dolcemente al mio orecchio e le lacrime caddero dai miei occhi.
 
 
Ora sapevo che Jongin era l'unico di cui potevo fidarmi in questo mondo. 
 
 
"Ho intenzione di andarcene da qui, Tae, non lascerò che ti toccherà di nuovo"  

 
Baciò la mia guancia, la fronte e le mie labbra, la sua mano sfiorò il mio corpo, dove mio padre mi aveva bruciato, ma il suo tocco era gentile e dolce, pieno di amore e ammirazione. 
 
 
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Taemin si mise a sedere sul letto iniziando a singhiozzare forte.
 
 
Jongin aveva finito di scrivere e rapidamente mise da parte il libro.
 
 
Salì sul letto per abbracciare stretto suo fratello.

 
"E’ tutto okay Taeminnie, non può farti più del male, nessuno potrà, io sarò qui e ti proteggerò... sarò sempre qui"
 
 
Gli mormorò sottovoce, mentre la sua mano accarezzava la sua schiena in modo rassicurante, e baciandolo. 
 
 
Il più giovane iniziò a canticchiare dolcemente una canzone che Taemin cantava sempre mentre stava sotto la doccia. 
 
 
Poi una voce morbida iniziò a mormorare le parole della canzone, e Jongin dovette combattere con le lacrime che minacciavano di scendere giù. 
 
 
Taemin cantava di nuovo.