Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: AdharaSlyth    12/02/2015    0 recensioni
Ispirata alla performance di “Will You Love Me Tomorrow/Head Over Feet” 03x06
JaneHaywardxMasonMcCarthy
"Quando Mason McCarthy le aveva chiesto di duettare assieme per il compito assegnato quella settimana al Glee, Jane era rimasta senza parole.
Non aveva saputo fare altro che annuire di fronte a quel sincero ed affascinante sorriso..."
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

Note:

Permetto che questa è la mia prima ff ispirata a Glee. 

La performance di “Will You Love Me Tomorrow/Head Over Feet” mi ha veramente ispirata e non so perché, ma mi è sembrato che ci fossero un sacco di sottintesi tra Jane e Mason. Così ho deciso di cercare di esplorare i retroscena del loro rapporto.

Le canzoni che nella storia loro scelgono inizialmente sono scelte assolutamente a caso, anche perché sfortunatamente non conosco bene nessuna delle due cantanti.

Spero che la storia vi piaccia comunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Your Smile Won Me Over

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Mason McCarthy le aveva chiesto di duettare assieme per il compito assegnato quella settimana al Glee, Jane era rimasta senza parole.

Non aveva saputo fare altro che annuire di fronte a quel sincero ed affascinante sorriso, e sotto lo sguardo curioso di Madison.
<< Ci vediamo in sala prove dopo le lezioni allora! >> le aveva sorriso la ragazza prendendo il gemello sotto braccio e allontanandosi nel corridoio.

 

Non sapeva esattamente cosa aveva spinto le nuove star dei Cheerio a chiederle di cantare assieme. Certo, era quasi certa che le loro voci si sarebbero armonizzate molto bene, ma credeva anche che il compito fosse un duetto e anche se i gemelli pensavano e agivano come una sola entità, la presenza di entrambi la confondeva.

“Ma infondo” pensò “loro sono quasi come delle celebrità al McKinley. E io sono ancora la ragazza nuova. Forse duettare con loro potrebbe aiutarmi ad ambientarmi.” E infondo quali altre scelte aveva? Ormai aveva già detto di sì.

 

Si presentò puntuale in sala coro, quando ormai il groviglio dei suoi dubbi era stato sbrogliato e una sorta di serenità l’aveva avvolta lasciandole una sensazione positiva della sfida che stava per affrontare.
Trovò Mason seduto davanti al pianoforte intento a strimpellare note a casaccio.

La salutò con il suo solito rassicurante sorriso e le fece spazio sullo sgabello invitandola a sedersi.

<< Che pezzi pensi che potremmo fare? >> le chiese senza smettere di sorriderle.

<< Alanis Morissete la conosco abbastanza bene mentre Carole Kings non è proprio il mio cavallo di battaglia, quindi non so che canzoni potrebbero stare bene assieme… pensi che “Ironic” possa andare? >> 

<< L’avevo pensato anche io, e ho scaricato entrambi gli album l’altro giorno, secondo me il mash-up verrebbe bene con “Home Again”. A te andrebbe bene? >> 

<< Assolutamente. Ma non dovremmo aspettare anche Madison? Insomma, non le dispiacerà se scegliamo il numero senza di lei? >>

Mason le apparve un attimo piazzato e abbandonò il suo sorriso a favore di un’espressione accigliata. 

Ci volle però solo un secondo per vederlo tornare sereno.

<< Credo che tu abbia frainteso la presenza della mia gemella questa mattina. Il compito è un duetto no? Quindi siamo, ecco… solo io e te. >> rispose con una sorta di timidezza che mai Jane avrebbe associato a lui << Sempre se per te non è un problema! >>

<< No! Cioè si! Oh cavolo! Nel senso, no, non c’è problema! >>

Un nodo allo stomaco si era riappropriato del corpo di Jane.
Lei. 

E Mason.

Duettare.
Da soli.

Cioè, non proprio da soli! Jane questo lo sapeva, eppure c’era qualcosa nella prospettiva di “solo loro due” che la rendeva… qualcosa simile a nervosa. 

Il suo istinto le diceva di scappare ma Mason le stava sorridendo…

Si chiese istantaneamente perché doveva sembrare così difficile ragionare quando si trovava di fronte a quel ragazzo.

Non era mai stata tipo da impuzzire a causa della presenza dei maschi! Non che avesse chissà che grande esperienza, ma altrimenti non avrebbe mai potuto pensare di iscriversi ad un’accademia interamente maschile come la Dalton. Ma quando il Cheerio le sorrideva a Jane sembrava di sentire tutte le sue terminazioni nervose andare KO.

<< Ci mettiamo al lavoro quindi? >> disse lui richiamando la sua attenzione.

<< Si, certo. >>

Si comincia!

 

Avevamo provato in sala coro per due giorni di fila, vedendosi dopo scuola, negli intervalli, nella pausa pranzo.
Erano bravi assieme, Jane se ne rendeva conto, eppure qualcosa continuava a mancare nella loro performance. Qualcosa di
personale.

Il terzo giorno però, alla fine delle lezioni avevano trovato la sala prove già occupata da loro coach e si erano dovuti arrangiare altrimenti.

 

<< Hai una bella casa. >> le aveva detto gentilmente Mason mentre erano in cucina a riposarsi dopo la prima ora di prove.

Jane si era limitata a sorridere timida mentre lo invitava ad accomodarsi su uno degli alti sgabelli vicini al piano della cucina e si dirigeva al frigorifero per prendere qualcosa da bere.

<< Stai sempre da sola? >> 

Sorrideva.

La ragazza aveva notato già qualche giorno prima che lui sorrideva sempre quando si trovavano insieme, anche mentre cantavano e non aveva ancora trovato una motivazione sensata per cui quel sorriso la confondeva tanto.

<< Vantaggi e svantaggi dell’essere figlia unica! I miei lavorano sempre fino a tardi quindi ho sempre la casa tutta per me. >>

Avrebbe voluto sorridere di più anche lei, ma aveva il timore di risultare stupida e sgraziata a suoi occhi, specie se metteva a confronto il proprio sorriso timido con quello aperto e gioioso del ragazzo.

<< Una sensazione che non ho mai provato. >> rise lui << Ti sembrerà assurdo, ma questa è la prima volta che sto così tanto tempo senza Madison. E’ bello avere del tempo per “sviluppare la propria individualità”. >>

<< Mi fà piacere che tu abbia deciso di condividere con me questi momenti allora. >> gli rispose soprappensiero sorridendo finalmente.

Si sarebbe pentita un secondo dopo di quelle parole se il ragazzo non fosse sceso dalla propria sedia posizionandosi davanti a lei e non avesse baciato delicatamente le sue labbra.

Il tocco di Mason le diede l’impressione di mille invisibili fuochi d’artificio che le esplodevano sulla pelle.

Allungò senza pensare le mani attorno al collo di lui stringendolo più vicino.

Il tempo sembrò fermarsi e scorrere velocissimo mentre si facevano sempre più vicini l’uno all’altra.

 

Quando le chiavi della madre di Jane fecero scattare la serratura era passato un secondo ed erano già le 19.40.

 

Il giorno dopo era il giorno della loro esibizione, durante la pausa pranzo Jane aveva continuato ad aggirarsi inquieta per la stanza del Glee fino all’arrivo di Mason.

<< Dobbiamo cambiare il numero. >> le disse arrivando di corsa.

<< Ma non possiamo! Non abbiamo tempo di prepararne uno nuovo! >>

Lui le rivolse un sorriso più radiosi di sempre.

<< Ti fidi di me? Sono sicuro di poterti convincere. >> e senza attendere oltre catturò le sue labbra come era successo il pomeriggio prima.

A Jane non rimase altro da fare che sospirare e sorridere a sua volta.

<< You’ve already won me over.>>

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: AdharaSlyth