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Autore: Ely Gryffiindor    12/02/2015    4 recensioni
. I suoi occhi vagano in quell’oasi di pace fino ad incontrare qualcosa, o meglio, qualcuno.
Scorpius Malfoy
Emette uno sbuffo irritato, perché ultimamente il suo cervello si ritrova a riflettere su quello Slytherin e su quel non rapporto che li lega.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quel non rapporto che ci lega







Quel pomeriggio ha deciso di fare una passeggiata nel cortile di Hogwarts. Deve schiarirsi le idee e donare al suo cervello un po’ di riposo. Il leggero vento scuote i suoi capelli e rimanda al suo olfatto un odore fresco che rilassa i suoi nervi. Percorre il sentiero alberato che conduce al Lago Nero e una volta trovatasi lì ammira il paesaggio. Osserva come le montagne cingono la valle di Hogwarts. Ammira con quanta costanza alcuni fiori stiano tentando di nascere tra i sassi che costeggiano la riva del Lago. Una visuale stupenda incorniciata da un silenzio davvero rilassante. Adora quegli attimi solo per lei, adora ogni suo cugino ma gli Weasley-Potter sono una famiglia decisamente rumorosa. Per questo, a volte, Rose si distacca completamente da loro per ricavarsi il suo attimo di quiete. I suoi occhi vagano in quell’oasi di pace fino ad incontrare qualcosa, o meglio, qualcuno.

Scorpius Malfoy

Emette uno sbuffo irritato, perché ultimamente il suo cervello si ritrova a riflettere su quello Slytherin e su quel non rapporto che li lega. Pochi giorni fa si è chiesta il perché di quest’assenza di dialogo tra loro. Non può essere per qualche vecchio rancore che lega le loro famiglie, almeno non per quanto riguarda Rose, e crede nemmeno per quanto riguarda lui, considerando che è molto amico di Albus. Non si conoscono se non appunto per l’amicizia con suo cugino e le uniche parole scambiate in sei anni sono circoscritte all’ambito scolastico. Raramente si salutano per i corridoi e succede solo se con l’altro vi è Albus.

Indifferenza.

Questa è la parola che salta nella sua mente riflettendo appunto sul loro non rapporto. Non si sono mai conosciuti veramente, probabilmente non ne hanno avuto voglia in passato. Si trova a fissarlo, perché non può non ammettere che sia davvero di una bellezza particolare, magnetica ed elegante. Cioè se vi piace il tipo…E’ seduto con la schiena poggiata al tronco di un albero. Una posa svogliata, alla quale lui riesce a conferire molta eleganza. Ha un corpo magro ed aggraziato, anche se alcune ragazze che sono  state con lui, ergo molti esponenti del genere femminile di Hogwarts, hanno affermato che abbia un addome atletico. Indossa la divisa della scuola in maniera scomposta, perfino la cravatta verde ed argento è allentata su quel collo niveo, già tra il tessuto della camicia e quello della sua pelle, vi è solo qualche sfumatura di differenza. I lineamenti del viso si sono aguzzati negli anni, lasciando le dolci fattezze di un bambino per assumere quelle di un giovane uomo. La mascelle si sono irrigidite ed incorniciano una bocca carnosa. Il naso è proporzionato al resto del volto e gli occhi, bhè quelli sono davvero indefinibili. Talmente chiari da sembrare vitrei, ma più degli occhi ciò che affascinano Rose, sono i capelli. Biondi, da sembrare bianchi, acconciati in un ciuffo perennemente disordinato.  Albus lo descrive come un ragazzo leale, anche se a volte un po’ introverso, molto furbo. Le ragazze, invece, come un amante passionale. Anche se di quest’ultima “voce” ne dubita, perché sembra così fragile che non se lo immagina proprio accalorato. Non sa perché tutta quella curiosità verso i suoi capelli,  probabilmente proprio per il caos che emanano, su di lui alla quale ha sempre associato la parola ordine.
Rose distoglie lo sguardo da quella figura proprio nel momento in cui lui si volta nella sua direzione. Spera che non abbia notato il suo lungo indugiare su di lui. Speranze vanificate, quando scorge le labbra di lui incresparsi in un ghigno veloce.
Vanitoso come ogni Slytherin che si rispetti.
Rose decide che per quel giorno il suo cervello ha riposato a sufficienza e con un sospiro dispiaciuto, per dover abbandonare quel silenzio, riprende il percorso per il castello.

-Ehi Gryffindor-.

Una voce chiara e sicura spacca il silenzio. Rose si volta e nota Scorpius Malfoy in piedi, a pochi metri da lei. Questo è i tipico saluto che lui, sporadicamente, le rivolge. L’ha appellata con il nome della sua casata, e detesta che non si degni di pronunciare il suo cognome, comportamento che riserva solo per lei. Gli altri componenti della sua famiglia li chiama con il cognome, Lily la chiama addirittura per nome.

-Malfoy- replica lei sorridente e si stupita che lui l’abbia salutata, vista l’assenza di Albus.

Il biondo tende le labbra in un sorriso divertito –Bello vero?- chiede allargando le braccia. Rose ha seri dubbi se si stia rivolgendo al paesaggio oppure a se stesso.
-Molto bello- mormora lei.- Perché mi chiami Gryffindor?-. Rose vorrebbe mordersi la lingua per quello slancio di curiosità. Già, nonostante tentasse di non farci caso, avrebbe dovuto davvero saperlo il motivo. Malfoy non sembra stupito da quella domanda, anche se lo fosse, lei non lo nota.
-Vorresti che ti chiamassi per nome?- replica in tono basso e per nulla scosso dalla situazione.

-No, cioè sarebbe più… normale…- vorrebbe sparire per l’imbarazzo.

Lui riduce gli occhi a due fessure. Uno sguardo furbo e calcolatore, ma lei non si fa intimidire e sostiene il suo sguardo. Lo vede avvicinarsi ed ora è talmente vicino da potersi specchiare in quegli occhi grigi e respirare il suo profumo.
-Deciditi, Rose- sussurra in tono canzonatorio. Rose spalanca gli occhi per quell’atteggiamento che mi confonde e mi rende, totalmente, incapace di ragionare. Lui deve notarlo perché si scosta da me lentamente, facendo alcuni passi indietro.

-Volevo solo sapere perché io sono “Gryffindor” e gli altri componenti della mia famiglia sono “Weasley”?-.

Malfoy sembra riflettere sulla mia domanda –Stasera, a mezzanotte sulla Torre di Astronomia. Vieni e lo saprai- sorride sorpassandomi davanti al mio sguardo sbalordito per quella frase.

Ed ora?

 

Note:Buonasera ho visto la foto di Lucky Blue Smith ed ho detto Scorpius esiste. Non riesco a caricarla. Fatemi sapere se vi piace. Ognuno può maginare il proprio finale

  
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